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Autore: CarolaKitty96    03/12/2023    0 recensioni
“Non pensavo ci fosse qualcosa di peggiore di ciò che abbiamo passato negli ultimi anni .. “
“Il Natale di anni fa sarà niente in confronto.” Affermò il maggiore, facendo roteare l’ombrello. “E sai cosa sarà peggio di tutto?”
“Cosa?” rispose il minore, voltando lo sguardo.
“Che anno è? Che mese è?”
“Dicembre 202----- “ e si fermò perché aveva capito cosa intendesse Mycroft. Oh, Dio. L’inferno esisteva davvero.
 
“ Siamo rovinati.”
 
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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[ BUONASERAAAAA. Avevo scritto una storia; ma per problemi personali non sono riuscita a concluderla ... ma sé questa piacerà o incuriosirà .. sarà mia premura farlo! Le vacanze si avvicinano, e non vedo perché non introdurre qualcosa di demenziale e comico per far capire ai due testoni ciò che è palese a tutto il mondo. E poi, ho sempre amato l'idea di poter introdurre un po' di infanzia fraterna ... o di raccontare o inventare del piccolo baby Sherly. Con tante sorprese inaspettate che SHHH. Non spoilero. Spero potrà interessarvi e tanti bacini per il momento. ❤️❤️ ]


 

Salvami. SH
Da cosa? JW
Dalla più grande mostruosità di questo pianeta. SH

Mi stai preoccupando… JW

E fai bene ad essere preoccupato, perché una pericolosità del genere non l’ho mai vista. MAI. SH

Mi spieghi cosa sta succedendo?? JW

Se muoio non buttare il mio teschio. Era un amico fidato, prima di te. SH

SHERLOCK. JW

 

“William Sherlock Scott Holmes, smetti subito di scrivere al cellulare e guardami!”

Sherlock, che nel mentre non aveva smesso un minuto di osservare il piccolo schermo dell’iphone, alzò improvvisamente lo sguardo soltanto quando sentì il rimprovero provenire da quella soavissima voce.

“Ho capito, che male potrà fare inviare un sms.”

“Veramente stavi inviando una richiesta di aiuto, Sherly.”
“ … come una richiesta. ? Non faccio mica tanta paura io!” esclamò sorpresa, perplessa ed anche delusa la donna anziana seduta di fronte il più piccolo degli Holmes. 
“Spia, spione. Sei un maledetto spione. Leccaculo.” E guardò malissimo suo fratello, Sherlock, rivolgendogli una linguaccia come quando erano bambini, o meglio dire, come quando Sherlock era un bambino di undici anni.

“Ora basta! Sono venuta qui con una domanda e non me ne andrò finchè non avrò ricevuto la mia risposta! Positiva, si intende.”

 

Sherlock?  JW

 

Il rumore dell’sms appena ricevuto cercò di essere camuffato da un colpo di tosse del detective. Invano, perché la sua brillante madre lo guardò minacciosa scuotendo la testa, e Sherlock, da bravo figlio minore, le rivolse un sorriso innocentemente finto. Poi portò entrambe le mani dietro la schiena, con il telefono sempre in mano ovviamente, e facendo finta di niente iniziò a digitare sulla tastiera sapendo a memoria ogni posizione delle lettere e numeri.

Nemmeno Moriarty o Magnussen mi hanno inorridito fino a questo punto, John. SH
Un cliente? JW

Peggio. SH
Tuo fratello? JW

PEGGIO. SH

…….. JW

 

“William, tesoro, puoi rispondermi per favore?” 

“Si, William, rispondile.”
“Non uso il tuo primario nome soltanto perché fa ridere i bambini di due anni e Rosie ne è la prova concreta. “ lo punzecchiò in quel modo perché alla fine, vedere Mycroft col rosso sulle guance a causa della rabbia.. donava un certo je ne sais quois alla sua vita. 

“Sherlock sarebbe felice di venirvi a trovare per le feste di Natale, madre. Vero, Sherlock?” Mycroft, dannato uccello del malaugurio. Che possa rompersi il suo ombrello preferito e possa venirgli il diabete, anzi, che si alzasse sapendo di aver preso due chili di cellulite e grasso corporeo. 

“Guarda che mi aspetto di vedere anche te, caro.” E la sig.ra Holmes si rivolse al figlio maggiore che la guardò sconcertato.

“No.. no, madre, io sono fin troppo occupato.” Si tentò di giustificare Mycroft, alzando le braccia nel vano tentativo di togliersi da quella sgradevole situaizone.
“Si, a contare le calorie per entrare nei tuoi nuovi pantaloni. Carino il doppio bottone per non far vedere la pancetta, tocco di classe.” Di nuovo quel sorriso sornione, provocatorio e innocentemente fasullo che Sherlock donava soltanto al suo adorato fratellino. 

“Quasi quanto la toppa di color sbagliato che hai usato per non mostrare al tuo coinquilino che hai rotto la sua camicia preferita. Anche il tuo è un tocco di classe, fratellino.” Sguardo truce da parte di Sherlock questa volta, che incrociò le braccia al petto, indispettito. 

“Non passerò le vacanze a casa, non mi vestirò con buffi maglioni, non rivedrò vecchie foto e non starò vicino a questo qua mentre si mangia tutti i dolci. E’ una scena che non voglio rivivere…” e sentì quel brividino sulla schiena al ricordo indelebile del ringraziamento. Ancor peggio aver visto Greg pulire l’angolo della bocca di Mycroft. L’orrore…..

“E infatti non lo passeremo assieme. Ne ora ne mai. Ora, se permettete, riunione di famiglia aggiornata. Devo andare.”
“Lui ha detto mai. E’ lui quello cattivo, ricordalo mamma.”
“Ora basta!!! Non negherete un Natale a vostra madre. Volete forse negarmi la gioia di vedere i miei figli, almeno una volta all’anno? E’ questo che volete? Dopo averti visto quasi morto in ospedale, William.. E tu, Myke, neghi a tua madre la tua presenza, dopo non avermi mai raccontato di Eurus? Volete forse farmi questo affronto? E’ questo l’amore che provate per me? E per vostro padre? Eh “ Certo come sapeva far venire i sensi di colpa sua madre, mai nessuno.. ricordava ancora quella volta in cui, nel suo dodicesimo compleanno, invece di festeggiare se ne era rimasto rinchiuso dentro la camera per finire il suo esperimento su quale acido facesse più effetto sopra una lastra opaca, e mamma Holmes aveva fatto il suo ingresso nella stanza cantandogli tanti auguri con occhi dolci, propinandogli un lunghissimo discorso sull’amore di un figlio per una madre, e di quanti dolci avessero cucinato assieme durante la propria infanzia. Dannazione. 

 

E’ arrivato il giorno del giudizio, John. Mi hanno incastrato. Ho resistito più che ho potuto. Mi dispiace. SH

Io ora ti ammazzo se non mi dici cosa sta accadendo. JW

Mia madre ci vuole a Natale. SH

Mia madre. SH

Natale. SH

Con mio fratello. SH

MIA MADRE. SH

NATALE. SH

HO CAPITO. JW

Sei un idiota. JW

Stavo temendo il peggio!! JW

Dio, se ti odio. JW

Non è vero,  ma vorrei. JW ( cancellato )

Salutami la Sig.ra Holmes! JW
Nemmeno morto. SH

 

I due fratelli Holmes si lanciarono una veloce occhiata complice, consapevoli entrambi del loro fallimento. Non avrebbero mai vinto contro la loro madre. Non ci riuscivano da bambini, non ci riuscivano da adolescenti, e non ci sarebbero riusciti nemmeno da adulti. L’unico caso al mondo che Sherlock Holmes non poteva vincere. Che esasperazione.  Quindi furono costretti ad annuire e sbuffare sonoramente, alzando gli occhi al cielo. 

“ Eccellente! Sarò felicissima di vedere i miei bambini! Ovviamente porta anche John e Rosie, si intende. E tu porta quell’ispettore! Finalmente anche tu hai un amico, ciccino mio.”
“Ciccino mio… mai soprannome fu più appropriato .. cicc – ia .. “
“Smettila. Sei infantile.”
“Dì a Gavin di non pulirti la bocca stavolta. Non voglio avere più incubi di quanti gia non abbia.” Disse quindi incrociando le braccia al petto.
“Ed ovviamente, voi due cucinerete con me, sia chiaro. Anzi, cucineremo tutti insieme! E faremo giochi da tavolo. E’ una proposta di vostro padre questa, si. “
“Da uno a dieci quanto vorresti morire per diabete in questo momento?” domandò Sherlock al fratello, sperando che sua madre non lo sentisse.

“Quasi quanto tu vorresti essere veramente morto nella caduta anni fa.”
“Beh ora che ci penso…”
“Non fingerai di morire per non venire a Natale, Sherlock! Allora è deciso! Benissimo! Vi aspetto presto, vi voglio bene.” Un bacio ben stampato sulle guance di entrambi i fratelli, e la sig.ra Holmes se ne andò saltellando felice felice da Baker Street.

 

“Non pensavo ci fosse qualcosa di peggiore di ciò che abbiamo passato negli ultimi anni .. “
“Il Natale di anni fa sarà niente in confronto.” Affermò il maggiore, facendo roteare l’ombrello. “E sai cosa sarà peggio di tutto?”
“Cosa?” rispose il minore, voltando lo sguardo.

“Che anno è? Che mese è?”
“Dicembre 202----- “ e si fermò perché aveva capito cosa intendesse Mycroft. Oh, Dio. L’inferno esisteva davvero. 

 
“ Siamo rovinati.”

 

   
 
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