Blackgate non era mai stata accogliente ma aveva la sensazione che fosse peggiorata.

Almeno essere il signore del crimine di Gotham, nonché suo ex sindaco, aveva qualche vantaggio si era detto Oswald Cobblepot. Tanto per cominciare aveva una cella singola e discretamente grande, i suoi piccoli bisogni erano immediatamente soddisfatti e riusciva a tenersi aggiornato sulle novità quasi in tempo reale. E soprattutto nessuno leggeva la sua corrispondenza. Non che vi affidasse chissà quale piano segreto ma era opportuno che nessuno conoscesse la sua unica debolezza, anche se bastava avere un po’ di memoria e una certa abilità analitica per unire i puntini.

Dieci anni, quell’ingrato di Jim era riuscito a fargli avere dieci anni a Blackgate nonostante quello che aveva fatto. Lui che era uno dei salvatori di Gotham condannato come un volgare ladruncolo, che vergogna. E oltre al danno la beffa ma quello non doveva saperlo nessuno pensò prima di appoggiarsi alla finestra, era quasi l’ora pensò osservando il cielo.

Tre, due, uno… esattamente com’era stato previsto pensò con un sorriso mentre esplodevano i primi fuochi artificiali, chissà se Jim aveva pensato anche alla sua situazione quando lo avevano incarcerato pensò osservandoli. A lui andava tutto bene, fin troppo quasi e forse per questo motivo aveva ceduto alle regole, lui che aveva iniziato la sua carriera a Gotham infrangendole tutte.

<< Buon anniversario Ed >> sussurrò prima di versarsi dello champagne, sfiorare con esso le sbarre della propria cella e poi berlo a piccoli sorsi mentre si godeva lo spettacolo.

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Arkham sotto un certo aspetto era una certezza.

Stesso staff, stessi locali, stesse inutili attività, stesse celle e stessi volti, tutto uguale a sé stesso e che avrebbe fatto impazzire anche una persona sana di mente, per non dire un pazzo. Edward Nygma trovava assurdo che dopo tutto quello che era accaduto si fosse ritrovato nuovamente lì. Almeno Hugo Strange non c’era ma era una magra consolazione, quel posto continuava ad essere deprimente e come ogni volta le urla dei pazzi non lo facevano dormire, se non altro aveva ottenuto una cella singola essendo stato catalogato come “ad alta pericolosità” sebbene la vista non fosse delle migliori.

In quanto al resto aveva i suoi mezzi per tenersi informato, se aveva scoperto del matrimonio di Jimbo poteva scoprire di tutto si era detto, avrebbe dovuto mandargli un cesto regalo ma l’altro poteva equivocare insomma… era pur sempre l’ex della sposa anche se tra lui e Lee Thompkins era stato solamente un flirt. Chissà però se aveva ricevuto il suo biglietto.

Non era quello il momento di pensarci si disse prima di avvicinarsi alla finestra, il panorama non era dei migliori ma almeno aveva ottenuto di poter avere una stanza con vista sulla città. Se il biglietto era esatto allora mancavano pochi secondi si disse, per fortuna nessuno gli aveva mai fatto domande in merito, prima o poi sarebbe accaduto ma non era un argomento che fosse disposto a condividere con i terapisti o gli altri pazzi, come potevano capire che quello che aveva passato lo aveva portato a sposare colui che pure avrebbe dovuto odiare.

Puntualissimi pensò osservando i primi fuochi, peccato non essere riuscito a procurarsi una bevanda idonea si disse versandosi dell’acqua e poi facendo tintinnare il bicchiere contro le sbarre.

<< Buon anniversario Os >> si limitò a mormorare prima di cominciare a bere, ancora otto anni e poi… poi non lo sapeva ma si sarebbe inventato qualcosa.