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Autore: niny95    21/12/2023    2 recensioni
[Questa storia partecipa al Calendario dell'Avvento 2023 di Fanwriter.it]
[Fake Dating! AU]
[Korrasami]
Asami stanca degli appuntamenti combinati del padre chiede a Korra un favore: fingere di essere la sua ragazza.
Korra, innamorata da anni di Asami, accetterà?
Dal testo:
«Korra, mi serve un favore!» aveva detto quel giorno Asami con fare agitato, l'altra ragazza l'aveva guardata interrogativamente inarcando un sopracciglio al che Asami aveva aggiunto «Ho bisogno che tu finga di essere la mia ragazza.»
Korra tutto si sarebbe aspettata tranne le parole che avevano appena lasciato le labbra della propria migliore amica «Cosa?» aveva domandato, infatti, perplessa «Stai scherzando?» ma l'espressione di Asami non era cambiata minimamente, era mortalmente seria!
[...]
Il fatto era che per lei non sarebbe stato nemmeno difficile fingere di provare quei sentimenti per Asami, ed era proprio per questo che non poteva assolutamente cedere! Abituarsi all'illusione che Asami ricambiasse i propri sentimenti per poi vedersi strappare tutto dalle mani? No, non poteva proprio permetterselo, il suo cuore non avrebbe retto.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Asami, Hiroshi Sato, Korra
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Malintesi, sentimenti e dichiarazioni 

  

«Korra, mi serve un favore!» aveva detto quel giorno Asami con fare agitato, l'altra ragazza l'aveva guardata interrogativamente inarcando un sopracciglio al che Asami aveva aggiunto «Ho bisogno che tu finga di essere la mia ragazza.»   
Korra tutto si sarebbe aspettata tranne le parole che avevano appena lasciato le labbra della propria migliore amica «Cosa?» aveva domandato, infatti, perplessa «Stai scherzando?» ma l'espressione di Asami non era cambiata minimamente, era mortalmente seria!   
«Sono stufa marcia di mio padre che mi combina appuntamenti con quegli spocchiosi dei figli dei suoi colleghi! Si tratta solo del cenone della Vigilia di Natale, per favore!» Korra fece spallucce, fingendo disinteresse «Beh allora chiedi a Mako, voi due siete pure usciti insieme, no? Per lui non sarà difficile fingere» disse nascondendo una punta di fastidio.   
«Gliel’ho chiesto, ha rifiutato. Ti prego, sei la mia ultima speranza! Fallo per la tua migliore amica» Asami sfoderò un paio di occhioni da cucciolo che avrebbero fatto capitolare chiunque, ma Korra aveva bisogno di resistere o ne avrebbe risentito la sua sanità mentale. E poi sul serio stava usando la carta della migliore amica? Sospirò: il fatto era che per lei non sarebbe stato nemmeno difficile fingere di provare quei sentimenti per Asami, ed era proprio per questo che non poteva assolutamente cedere! Abituarsi all'illusione che Asami ricambiasse i propri sentimenti per poi vedersi strappare tutto dalle mani? No, non poteva proprio permetterselo, il suo cuore non avrebbe retto «Ma perché tutto questo? Perché non dirglielo chiaramente? Hiroshi mi sembra un uomo ragionevole!» disse nella speranza di persuadere l'amica a finirla con quell'assurdità.  
«Pensi che non ci abbia provato? Lo sai bene, vorrebbe lasciare a me le Industrie del Futuro, ma crede che senza un buon matrimonio questo non possa succedere.»  
«Cosa? Non ha senso! Non hai bisogno di essere accasata per dirigere al meglio le Industrie del Futuro, ne sono sicura!»  
Asami fece spallucce, non del tutto certa di cosa rispondere «Allora mi aiuterai?» chiese poi speranzosa.  
Korra alzò gli occhi al cielo infastidita «Bene!» disse poi esausta.  
Asami sorrise grata «Grazie! Grazie! Grazie!» disse prima di lasciare un lieve bacio all'angolo della bocca di Korra che arrossì vistosamente «Ehi!» esclamò confusa con ancora le guance in fiamme «Che fai?»  
«Dobbiamo essere credibili, no?» rispose Asami con un occhiolino, gesto che fece arrossire ancora più vistosamente l'altra ragazza che rispose alzando nuovamente gli occhi al cielo.  
~~~  
 
Per un momento, Asami aveva creduto che il rossore della sua migliore amica fosse dovuto al fatto che ricambiasse i propri sentimenti, ma aveva scacciato velocemente quel pensiero, immaginando che la ragazza fosse, chiaramente, solo imbarazzata. E del resto chi avrebbe potuto darle torto? Non capitava tutti i giorni di dover fingere certi atteggiamenti con la propria migliore amica. E se avesse dovuto essere del tutto sincera con sé stessa, aveva detto una piccola bugia a Korra. E non era il fatto che suo padre non facesse che combinarle appuntamenti con i figli dei suoi colleghi, quella purtroppo era un’imbarazzante e sconfortante realtà alla quale lei, dopo aver esaurito le scuse più plausibili, non era riuscita a sottrarsi. Ma Asami non aveva mai considerato nessun altro che non fosse Korra: se doveva davvero portare avanti una simile farsa, se non c’era sul serio un’altra soluzione, Korra era la persona ideale cui chiederlo, poiché per lei l’erede di Hiroshi Sato sapeva di provare sentimenti che, da qualche tempo, andavano oltre quelli della semplice amicizia e il suo atteggiamento sarebbe sembrato naturale a chiunque le avesse guardate. E nel contempo avrebbe potuto vedere cosa sarebbe potuto essere se avesse avuto più coraggio e si fosse dichiarata, vivendo una piccola illusione che però non avrebbe messo in alcun modo in pericolo la loro amicizia. Anzi, magari, alla fine di tutta quella storia sarebbe venuto fuori che loro erano nate per essere soltanto migliori amiche per la vita e il suo stupido cuore si sarebbe dato definitivamente pace.  
Quel bacio, oltretutto, era stato l'impulso del momento ma chiaramente doveva trovare un modo per giustificarsi.  
Tuttavia, i suoi pensieri si bloccarono non appena la mano calda di Korra strinse la sua «Andiamo allora» disse, la sua voce tradiva un tono scocciato ma i suoi occhi erano caldi come sempre.  
 Asami guardò l'altra ragazza perplessa «Andiamo? Dove?» chiese inarcando un sopracciglio interrogativamente.  
Korra fece spallucce «A scegliere il regalo di Hiroshi, non posso certo presentarmi senza la Vigilia di Natale, no?»  

~~~  
 
Korra non aveva lasciato la mano di Asami neanche una volta e all'altra ragazza non sembrava dare fastidio, ma probabilmente era soltanto per rendere più veritiera quella sceneggiata.   
Korra scosse la testa allontanando quei pensieri «Cosa dovremmo prendere a tuo padre? Un completo elegante?»   
 A quella proposta Asami sbuffò divertita «Lo odierebbe! Dice sempre che può provvedere da solo ai propri vestiti!»   
Korra ridacchiò «Dei modellini?  Casa tua è piena di modellini di auto!»  
Asami annuì d'accordo «Quello sì che gli piacerebbe! E conosco pure il negozio giusto!» disse trascinando l'altra ragazza.  
Il negozio in cui Asami la condusse sembrava un vero e proprio paradiso per gli amanti dei modellini. Ogni singolo scaffale era stracolmo di modellini di vario genere e misura.   
Il proprietario, un uomo dai modi un po’ esuberanti, fece un enorme sorriso a vedere Asami «Asami che piacere vederti!» la salutò infatti «Come posso esserti utile?»   
«Ciao, Varrick!» lo salutò la ragazza a sua volta «Sono qui con la mia ragazza, per prendere qualcosa per papà»   
Ragazza? Quindi era così? Avrebbero iniziato subito? Korra arrossì vistosamente, prima di annuire impercettibilmente.   
«Oh, è giunto il momento? Hiroshi sarà felice che finalmente hai trovato qualcuno!» esclamò Varrick «Trattala bene, eh?!» disse poi in direzione di Korra che si ritrovò ad arrossire per la seconda volta dopo poco tempo «Ad ogni modo, sei venuta proprio dalla persona giusta! Zhu-Li, porta quella cosa!» pochi minuti dopo, una donna uscì da chissà dove tenendo tra le mani una scatola nera.   
Varrick ghignò soddisfatto aprendo delicatamente la scatola nera e mostrando alle due ragazze il modellino di una macchina bellissima: la vernice era di un bell’azzurro brillante e le ruote erano lucidissime «Allora che ne pensate? Non è meravigliosa?»   
Korra si costrinse a chiudere la bocca «Davvero bellissima» commentò infine.   
Varrick sorrise in risposta «È una Lamborghini Huracàn Evo RWD Spyder mi è appena arrivata, è un’assoluta novità e visto che è per Hiroshi vi farò pure un prezzo davvero ragionevole!»   
Korra si voltò verso Asami rivolgendole una muta domanda. Trovò la risposta al suo dubbio nello sguardo di lei, che stava seguendo con gli occhi le linee di quel modellino: se piaceva a lei, anche Hiroshi ne sarebbe stato deliziato. Tornò quindi a guardare il negoziante, avendo fatto la sua scelta «Mi piace, la prendo. Incartamela bene!»   
«Oh ma certamente!» rispose Varrick «Zhu–Li, fai quella cosa!» urlò poi e la donna di poco prima tornò prendendo la confezione nera e riportandola dopo poco avvolta con un’elegante carta regalo.   

~~~  
   
«Kuei mi ha detto che al cenone del ventiquattro verrà con suo figlio, è proprio un bel ragazzo, sai?» disse Hiroshi quella sera a cena, Asami si costrinse a non alzare gli occhi al cielo.  Piluccò per qualche minuto il cibo che aveva nel piatto, nella speranza di prendere tempo, poi sollevò gli occhi verso suo padre con la massima tranquillità «Anch'io ho invitato qualcuno per il cenone, non credo che avrò il tempo di conoscerlo.» Ecco glielo aveva detto ed era riuscita a farlo come se fosse stata una cosa assolutamente normale: il suo piano aveva ufficialmente inizio da quel preciso istante. 
Hiroshi inarcò un sopracciglio, evidentemente non aspettandosi quella risposta dalla figlia «Ma davvero?» chiese curioso «Chi è? Lo conosco?» Asami si chiese come avrebbe reagito suo padre alla presenza di Korra, se ne sarebbe stato felice, deluso o … fece spallucce liquidando la questione, se ne sarebbe occupata in seguito, ma sicuramente questo le avrebbe fatto guadagnare un po' di tempo. Si schiarì la voce «Suppongo che lo scoprirai presto, vero?»   
Hiroshi sorrise «Beh non vedo l'ora! Sono proprio curioso di conoscere questo giovanotto!» disse dando una leggera pacca alla spalla della figlia.  
«Ti piacerà, vedrai» e Asami sperò che fosse davvero così. A Hiroshi Korra piaceva, ma gli sarebbe piaciuta pure in quest'altra veste?    
  
~~~  
   
 «TI HA CHIESTO COSA?!» Bolin quasi urlò, Korra aveva appena finito di raccontargli che Asami le aveva chiesto di fingere di essere la sua ragazza, e in effetti, avrebbe dovuto prevedere la reazione dell’amico. Quello che non aveva previsto era che avrebbe urlato in quel modo, attentando ai suoi poveri timpani.   
«Bolin!» esclamò Korra tentando invano di far abbassare il tono della voce all’amico «Se volevo che fosse una cosa di dominio pubblico, avrei messo i manifesti!»   
A quella risposta, Bolin si grattò la nuca imbarazzato «Scusa!» ridacchiò «Però Kor, non ti rendi conto che è la tua grande occasione?»   
Korra fece uno sbuffo di derisione «Vuole solo avere un attimo di respiro dagli appuntamenti combinati dal padre, non credo proprio di avere la benché minima possibilità!»   
Una piccola risatina di derisione fuoriuscì dalle labbra di Bolin «Pensavo lo stesso di Opal!» esclamò.   
Korra sbuffò «È diverso, tu e Opal non eravate migliori amici. E poi mi risulta che sia stata Opal a baciare te!»   
Bolin arrossì lievemente «Mi ha solo preceduto! Stavo per dichiararmi!» esclamò risentito.   
Korra ridacchiò «Ma non l’hai fatto!»   
Bolin fece un gesto vago con la mano, come a liquidare la questione «Ad ogni modo, basterà che al momento opportuno –e te ne renderai conto da sola di quando sarà –le dirai di voler fare diventare reale quella finzione» il ragazzo sorrise, mettendo in mostra i denti bianchissimi «Allora che ne pensi?»   
«Penso che non siamo in una commedia romantica!» esclamò Korra alzando gli occhi al cielo.   
Bolin la imitò «Chiunque può essere in una commedia romantica! Da cosa pensi che prendano spunto?» chiese, poi il ragazzo sospirò «Poi oh, se vuoi continuare a struggerti senza far nulla, chi sono io per dirti di non farlo?»   
Forse fu la serietà nel tono di voce dell’amico o il fatto che, in cuor suo Korra sapeva che Bolin aveva ragione, ma non riuscì a trovare nulla con cui ribattere.   
Nel pomeriggio si stava tenendo per mano con Asami, l’altra ragazza aveva insistito perché si esercitassero nel sembrare credibili. Le parole di Bolin ancora le rimbombavano dentro e forse fu proprio per via di quelle se si fermò di botto.  
Asami la guardò confusa e Korra ricambiò lo sguardo, l’azzurro che abbracciava il verde. Poi una mano accarezzò teneramente la guancia di Asami e poi le loro labbra si stavano incontrando. Asami dapprima fu sorpresa, ma poi ricambiò il bacio quasi con entusiasmo, forse pensando che fosse l’ennesima esercitazione.   
E Korra si chiese chi glielo aveva fatto fare; le labbra di Asami sapevano di lucidalabbra alla fragola e liquirizia e adesso che le aveva assaggiate, come avrebbe potuto farne a meno?   
  
~~~  
   
Asami non riusciva a darsi una risposta all'atteggiamento di Korra di qualche giorno prima: si era fermata di botto mentre stavano camminando e quando Asami l'aveva guardata con confusione lei dapprima le aveva accarezzato teneramente una guancia e poi … l'aveva baciata! E okay, Asami aveva insistito perché si esercitassero a essere delle perfette fidanzate — in realtà voleva approfittare di questi momenti finché poteva — ma non aveva mai nemmeno accennato ad un bacio! Tanto per cominciare Asami era convinta che Korra non avrebbe minimamente accettato e poi … per quanto volesse baciare Korra non voleva che fosse un gesto spinto da una finzione. Ma allora perché Korra l'aveva baciata? L'aveva fatto solo per aiutare Asami e rendere più credibile quella finzione? O magari c'era una piccolissima possibilità che la ricambiasse? Asami proprio non lo sapeva e quest'incertezza la stava davvero facendo impazzire.  
«Ehi!» Asami sussultò vedendosi lievemente strattonare, si girò solo per trovare Korra che la guardava con un misto di curiosità e preoccupazione «Tutto bene?»  
«Sono solo preoccupata per domani» mentì Asami, forzando un sorriso.  
«Andrà bene!» Korra ricambiò il sorriso «Tuo padre mi adora già! Altrimenti mi batterò coi pugni, se serve!» disse mostrando i muscoli.  
Asami rise a quella risposta, ma, quando abbassò lo sguardo sui bicipiti ben in evidenza, quasi soffocò. Arrossì violentemente biascicando qualcosa d'incoerente.  
E infine la Vigilia di Natale era arrivata in un battibaleno, Asami era appena scesa giù dopo essersi cambiata che suo padre le fu subito accanto «Allora quando arriverà il nostro ospite?» chiese quasi con impazienza.  
La ragazza ridacchiò, ma proprio in quel momento il suo telefono trillò annunciando l'arrivo di un nuovo messaggio «Eccola qua!» rispose, dirigendosi velocemente verso la porta.  
Non appena aprì la porta Korra la squadrò da capo a piedi: per l'occasione Asami aveva indossato un lungo abito rosso che sembrava aver fatto colpo sull'amica. Asami incontrò Korra in un caldo abbraccio, facendola tornare in sé. La ragazza a sua volta ridacchiò, prima di dire «Asami! Stai molto bene!»  
«Grazie, Korra. Anche tu» disse la padrona di casa, gettando un breve sguardo nel completo blu che indossava, prima di farle strada.  
Quando Hiroshi vide Korra strabuzzò gli occhi sorpreso «Korra! Non mi aspettavo proprio che fossi tu l'appuntamento super segreto di Asami» disse sorridendo «Ma ne sono proprio lieto, non dubito che tratterai la mia bambina al meglio!»   
Korra rispose al sorriso, leggermente imbarazzata «Non mi sognerei mai di fare soffrire Asami!» poi allungò la busta che teneva tra le mani «Questa è per lei, signor Sato»  
  
~~~  
   
 La cena sembrava andare benissimo, Hiroshi aveva trattato Korra come sempre, anzi se possibile sembrava ancora più entusiasta e anche i suoi colleghi avevano trattato benissimo la ragazza. Lo stesso non si poteva dire dei loro figli, era da ben dieci minuti che un ragazzo mingherlino, un certo Wu, le stava appiccicato, flirtando spudoratamente con lei, ma l'unica cosa che era riuscito a fare era infastidirla enormemente «Hai capito che sono qui con Asami?» sbuffò Korra esasperata.  
«Oh per me non è mica un problema!» aveva risposto lui, Korra aveva alzato gli occhi al cielo, cercando Asami con lo sguardo. La ragazza, infatti, si era allontanata per prendere un drink, ed era stato in quel momento che Korra era stata presa d'assalto da Wu.   
Per fortuna, la padrona di casa arrivò proprio in quel momento, porgendole un bicchiere stracolmo di liquido ambrato che Korra accettò ben volentieri.  
«Asami! Sei splendida come sempre!» esclamò Wu.  
«Grazie Wu, ma come ben sai non sono interessata» rispose Asami trattenendosi dall'alzare gli occhi al cielo «E gradirei se la smettessi di importunare la mia ragazza!» e detto questo trascinò Korra lontana.  
Korra sospirò di sollievo «Grazie! Non ne potevo proprio più, diamine non scherzavi quando dicevi che ci vuole una stanza intera solo per contenere lui e il suo ego, eh?»  
Asami ridacchiò «Wu è innocuo, ma ha un ego gigantesco!»  
 «Sai, non ho detto niente perché hai già tanto di cui preoccuparti tra questa farsa da tenere in piedi e tutto il resto. Ma ti giuro che ero davvero tentata di mandarlo a quel paese!»  
Asami ridacchiò «Non ne dubito!» disse mentre conduceva Korra nel terrazzo «Qui nessuno ci disturberà!» esclamò lasciandosi cadere elegantemente sulla panchina. Korra la seguì poco dopo «Oh, un po' d'aria fresca, mi serviva proprio! Come lo sapevi?» disse appoggiando, com'era solita fare, la testa sulla spalla di Asami.  
Asami fece spallucce «In realtà volevo parlarti»   
Korra a questa risposta si fece attenta «Oh? Che succede?» chiese mettendosi in modo da poter guardare l'altra ragazza dritta negli occhi che, a sua volta, prese a intrecciare tra di loro le mani mettendo in evidenza quando fosse tesa. Korra inarcò un sopracciglio curiosa ma non disse nulla aspettando che l'altra ragazza prendesse parola con i suoi tempi.  
Asami sospirò «Mi chiedevo perché mi hai baciata qualche giorno fa.»  
Perché desideravo farlo da troppo tempo.  
Perché eri così assorta che non ho potuto farne a meno.  
Perché sei bellissima.   
Ma tutto ciò che disse fu «Dobbiamo fingere di stare insieme, no?»  
Asami le riservò uno sguardo quasi indecifrabile «Sì, ma possiamo essere credibili anche senza baciarci. E non te l'avrei mai chiesto. Quindi … perché?»  
Korra sospirò, doveva aspettarsi una domanda del genere e non era pronta, non era per niente pronta al dolore che ne sarebbe derivato. Finse noncuranza «Lo sai» disse infine.  
«Forse sì, ma dimmelo lo stesso» la voce di Asami appariva implorante.  
«Perché?» chiese Korra con voce incrinata.  
«Perché ti amo, idiota e ho bisogno di sentirmelo dire. Ho bisogno della conferma che non mi sono immaginata tutto» Asami adesso stava tremando, Korra si tolse la propria sciarpa e l'avvolse attorno all'altra ragazza «Ti ho baciata perché volevo farlo. Perché avrei dovuto farlo da tempo e perché anch'io ti amo, ma pensavo che non provassi lo stesso»  
Asami ridacchiò «Lo pensavo anch'io. Direi che siamo delle brave attrici, eh?»   
«E adesso che si fa?» chiese Korra incerta.  
«Adesso dovresti baciarmi» rispose Asami furbescamente e Korra fu ben felice di assecondarla e mentre assaporava per la seconda volta quel sapore di lucidalabbra alla fragola e liquirizia, era certa che ne sarebbe diventata dipendente «Entriamo dentro, stai gelando» disse infine.  
E entrarono dentro insieme senza più fingere.  
Quando entrarono dentro, Hiroshi aveva già iniziato il suo brindisi. Non appena vide entrare le due ragazze le fece cenno di avvicinarsi «Vorrei fare un brindisi anche a mia figlia Asami e alla sua splendida ragazza, Korra!» disse alzando il bicchiere non appena le due ragazze si avvicinarono «Vi auguro davvero tanta felicità ragazze!» 
Quando la sala era ormai praticamente vuota — fatta eccezione per Korra —,  Asami si avvicinò a suo padre per parlargli, Korra aveva colto l'occasione per andarsene, pensando fosse giusto lasciare loro quello spazio, ma Asami la pregò di rimanere e Korra non poté far altro che assecondarla. 
«Papà, posso parlarti un attimo?» chiese Asami e all'accenno positivo del padre andò subito all'attacco «Ti va davvero bene che io stia con Korra?» chiese inarcando un sopracciglio. Hiroshi guardò la figlia leggermente confuso «Certo che sì! Perché non dovrei? Korra è una ragazza meravigliosa!» ma vedendo lo sguardo perplesso della figlia aggiunse «Asami … tutto quello che voglio è che tu sia felice e se Korra ti rende felice allora ne sono lieto.» 
«E allora tutti quegli appuntamenti?» chiese Asami confusa, Korra avvertendo la tensione nel tono della voce dell'altra ragazza, prese una mano tra le sue. Hiroshi fece spallucce «Avevo solo paura che restassi sola come me ed è l'ultima cosa che vorrei per la mia bambina.» 
Asami, non trovando evidentemente le parole con cui rispondere, si limitò a stringere il padre in un abbraccio mentre qualche lacrima, che Korra immaginò fosse di felicità, le scorreva nel viso. 
Lo sguardo di Hiroshi si posò su Korra, visibilmente a disagio, le fece cenno di avvicinarsi avvolgendo anche lei in quel caldo abbraccio.  
 
Note: Dunque oggi compio 11 anni che sono iscritta su EFP! E quale buon modo di festeggiare che non con una shottina? Ammetto che la mia idea iniziale prevedeva per il terzo anno di fila i Zutara, ma l'anno scorso con 
 veronica85 (che ringranziamo come sempre per gli errori) avevamo fatto una sorta di sfida: io avrei scritto una faking date au e lei una 5+1, poi però l'anno scorso non sono riuscita a sfruttarla e l'ho tirata fuori quest'anno, ma per quanto provassi a incastrare Zuko e Katara in una finta relazione non ci sono riuscita ma appena ho pensato a una ship diversa puff ecco la trama! Quindi alla fine la scelta è caduta su quelle tesorine delle Korrasami!
E niente spero vi piaccia! <3
E siccome mi è ripresa la fissa con Canva vi beccate anche un'aesthetic <3

Buone feste, a presto! 
Niny 

 
   
 
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