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Autore: Ladyhawke83    22/12/2023    1 recensioni
Note dell’autrice: non scrivo spesso in questo Fandom, anche se, da ragazza, ho amato la serie tv di Buffy, e sopra ogni cosa la coppia Buffy/Spike, infatti non ho mai digerito che loro non abbiano mai avuto una qualche chance dopo la fine della serie e nello spin off “Angel”. Non so se quello che ho scritto è all’altezza di questi due personaggi, spero che però il tormento di Spike si intuisca.
Questa storia è stata scritta come regalo, un “Secret Santa” per Davide Wolfstar, indetto dal gruppo Facebook “prompts are The way”. Spero che ti/vi piaccia!.
Buona lettura e lasciatemi un parere se vi va…
Ladyhawke83
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa alla challenge “Una parola al giorno toglie il blocco di scrittura di torno!” del gruppo Facebook Prompts are the way

Prompt 04/05/23 

 

“L'eternità non ha alcun valore, 

lo ha il tempo che abbiamo per essere felici.”

 

***

 

Questa storia partecipa al Secret Santa 2023 

indetto dal gruppo Prompts are the way

 

 

 

Ricordi dal passato

 

Spike camminava da ore ormai, quella notte era partito dalla cripta, che era diventata la sua tana, e si era messo a vagare per le vie di tutta Sunnydale con la precisa intenzione di non pensare a nulla, di non pensare al passato, ma soprattutto di non pensare a lei, alla cacciatrice, a Buffy, quella stessa Buffy che almeno un centinaio di volte negli ultimi anni aveva cercato di trafiggere quello che restava  del suo cuore di vampiro con un paletto di legno.

Non era la prima volta che i pensieri lo portavano proprio su quella strada scivolosa. Lui era un vampiro, lei una cacciatrice se lo era ripetuto nella testa all’infinito, come un mantra, ma alla fine quella sensazione non se ne andava. Quel bisogno di lei, nemmeno.

Ma lui era “Spike il sanguinario”, lui era riuscito dove altri vampiri, ben più forti, avevano fallito, lui aveva eliminato le altre cacciatrici prima di lei, senza pietà, e avrebbe continuato a farlo se solo una notte, non si fosse svegliato pensando che l’unica cosa possibile era di baciarla, anziché ucciderla.

Da quella notte tutto aveva iniziato a cambiare, le sfumature di  Sunnydale e i particolari odori della notte e delle prede, che tanto amava sentire, persino la sua sete e la sua fame di vampiro avevano smesso di essere primarie; contava solo una cosa: il desiderio che provava verso Buffy.

Lei lo aveva baciato, certo, ma era stato un gesto impulsivo, forse solo per ringraziarlo di aver protetto Dawn. Non significava nulla, lui non era nulla per lei, e forse non lo sarebbe mai stato. Spike, però, da qualche tempo aveva scoperto di voler essere “qualcuno” per Buffy, non un semplice vampiro come gli altri, ma qualcuno che contasse davvero per lei, che potesse fare la differenza o che semplicemente riuscisse a farla stare bene

Spike desiderava da sempre di essere amato, forse ancora da quando era solo William, un inetto damerino decaduto dell’800. Ma era diventato un mostro. Si era lasciato trasformare in quello che era, era stato troppo debole, troppo sfiduciato dalla vita per credere che per lui ci fosse qualcosa di meglio dell’ allettante promessa di eternità e di possibilità e potere che gli aveva offerto Drusilla. È così, per colpa di un morso, di una debolezza, di un desiderio di amore e comprensione, ora era solo Spike. E Buffy quando pronunciava il suo nome, quasi le note nella sua voce trasudavano disgusto, no peggio, pietà. Che orrore essere considerato solo uno tra tanti vampiri, neanche il più forte, solo un abominio, un vampiro senz’anima, senza complessione dei sentimenti umani. Questo era quello che credevano tutti, forse persino la cacciatrice, lui non era certo come Angel, Angelus, il signore dei vampiri, quello che era stato per un periodo (che Spike cercava ardentemente di dimenticare) il suo signore, il dominus, il suo maestro) l’unico vampiro con un’anima, con una scintilla di umanità che avrebbe dovuto essere una punizione per un vampiro e invece aveva finito per procurargli solo vantaggi. Spike era fermamente convinto che questa cosa di avere un’anima facesse di Angel un vampiro superiore, anzi qualcosa di diverso da un vampiro,  e quindi Angel potesse avere il pieno diritto di amare e di essere considerato, mentre Spike no.

Eppure anche Spike sentiva di provare dei sentimenti, caldi a confronto del suo cuore fermo e gelato, non sapeva ancora bene distinguere tra desiderio, possesso e amore, ma sapeva che la cacciatrice, Buffy, non era più sua nemica, non voleva che lo fosse, non voleva che lo guardasse com odio o con disprezzo, ma con compassione. Come aveva fatto quando lo aveva baciato e invece lui era convinto fosse il robot umanoide con le sembianze di lei… 

La sorpresa nei suoi occhi doveva averla vista anche Buffy, Spike era stato pestato a dovere, quella notte, aveva un occhio pesto e lividi ovunque, ciononostante quel breve bacio

 di Buffy aveva invertito il suo universo di priorità. Spike aveva sentito il proprio cuore che quasi riprendeva a battere anche solo per l’assurdità di quella situazione, le sue labbra così morbide e i suoi occhi così dolci e tristi.

Era in quel suo sguardo silenzioso, ma eloquente, in quel grazie quasi sussurrato da lei, che lui si era definitivamente smarrito, sapeva che Buffy gli avrebbe spezzato quello che restava del suo povero cuore da vampiro, ma non importava se la ricompensa era vederla ridere e sentirla fra le sue braccia.

In tasca portava sempre un vecchio anello di famiglia, appartenuto a sua madre, e che Spike aveva voluto scioccamente conservare, per ricordarsi di sua madre e del vecchio se stesso, il poeta timido William, l’uomo magro e pallido innamorato della solitudine e spaventato dal futuro.

Aveva vissuto molte vite da quando era diventato Spike, ma sapeva che “L’eternità non ha alcun valore, lo ha il tempo che abbiamo per essere felici.”, o almeno così ricordava avesse detto un filosofo o un poeta ben più dotato di lui, quando ancora aveva riccioli biondi, gli occhiali e il suo nome non incuteva terrore.

Era buffo per Spike ricordare che il suo più intimo desiderio, quando ancora aveva una vita mortale, era stato quello di diventare uno scrittore vittoriano affermato, mentre ora, quasi due secoli dopo, l’unica cosa a cui pensava era di non farsi piantare un paletto nel cuore dalla donna di cui aveva scoperto di essere innamorato.

Forse un giorno avrebbe trovato la felicità che tutti gli esseri umani con cui aveva avuto a che fare, andavano cercando, anche perché l’eternità già ce l’aveva,  o almeno “una specie” di eternità, con alcuni svantaggi dati dell’essere un vampiro, ma ecco, vivere per sempre non aveva più molto senso. Forse era il caso di trovare uno scopo più alto, e magari anche regalare questo stupido anello di fidanzamento che teneva nella tasca della giacca da quasi due secoli.

 

[971 words]

 

Note dell’autrice: non scrivo spesso in questo Fandom, anche se, da ragazza, ho amato la serie tv di Buffy, e sopra ogni cosa la coppia Buffy/Spike, infatti non ho mai digerito che loro non abbiano mai avuto una qualche chance dopo la fine della serie e nello spin off “Angel”. Non so se quello che ho scritto è all’altezza di questi due personaggi, spero che però il tormento di Spike si intuisca.

Questa storia è stata scritta come regalo, un “Secret Santa” per Davide. Spero che ti/vi piaccia!

Ho creato un’immagine con “Bing”, ispirata alla storia, la trovate qui.

Buona lettura e lasciatemi un parere se vi va.

Ladyhawke83

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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