È la fine del mondo
o forse solo dell'estate
Cerco motivi per restare
sul fondo di bicchieri di tè ghiacciato
nei cerchi che lasciano sul nero del tavolo
tra le fronde della pianta che infesta casa
ma non riesco a vedere oltre
questa coltre di nubi
scure come il tuo male
Che settembre inconsolabile
Il cielo non ha ancora pianto
Anche il mio rimane bloccato
in un nodo, in corde fatte di
cose che non puoi dire
e che stagnano dove nascono
tra costole e polmoni
Ti guardo e tu mi guardi
guardarti, due specchi
che si riflettono all'infinito
Ti vedo al buio, sul soffitto –
ultimo pensiero prima di dormire
e sogno che mi spezza il sonno
primo pensiero appena sveglia
e incubo che mi porta alla follia
pensiero cardine di ogni ora
e intruso che offusca ogni cosa
Respirare diventa un'aggiunta
Vorrei poter squarciarmi il petto
rimuovere questa matassa
Vorrei poter fare lo stesso con te
non lasciarti appassire
ma niente che sia d'oro resta
Nell'aria umida
sento i fuochi d'artificio
e ascolto i ricordi che scorrono
Non dormo, allora
cerco motivi per restare
anche se
è la fine dell'estate