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Autore: peralis    02/01/2024    1 recensioni
Una breve poesia a descrivere una tempesta di sentimenti
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono tratti della mia vita che non ricordo, c’è ne sono altri che preferisco scordare.

Tutto quello che ho vissuto mi ha scolpito in quello che sono ora.

Nevrotica, associale, testarda indipendente e completamente incapace di darmi pace o perdonarmi errori fatti in disperazione.

E ti voglio ancora parlare

 

No non ho sofferto guerre, o fame o violenza fisica. Ho sofferto dalle mani del buio dei sensi.

Dalla mente in titubante anticipazione. Da istanti di ebrezza, mentre alle mie spalle c’era sempre il manto dell’oscurità che mi seguiva per poi coprirmi nel buio più totale.

Non ho mai visto la vita come un dono, l’ho indossata come un paio di scarpe strette.

E ti voglio ancora parlare

 

Mi trovo a disagio in questo mondo, ne sento i pensieri perversi che si rovesciano su masse inconsapevoli.

La cattiveria mi sfiora quando ne sono vicino, ne sento l’alito soffocante sul mio collo e le mani fredde toccarmi l’anima sapendo che non sapṛ mai reagire.

Chiedo rifugio al vento che spazza il mondo dai ricordi inconvenienti, chiedo rifugio al mare, da sempre in movimento che scandisce  le ore, i giorni, gli anni senza mai fermarsi. 

Il sole mi scalda la pelle ma non l’anima. 

E ti voglio ancora parlare

 

L’oscurità mi ha trovato un giorno; debole, triste e confusa.

Parlo ma non credo alle parole che dico. Voglio urlare ma la mia voce esce debole e dolce.

Voglio urlare al mondo, al vento gelido alla polvere nei miei occhi all’arsura sulle mie labbra.

E ti voglio ancora parlare

 

In momenti come questo, tengo il cuore in una mano e lo sento scuotersi, scandire i battiti.

Tutto questo mi dice che sono viva anche se sono avvolta da un senso di assoluto silenzio.

Vedo bocche muoversi ma non sento suoni.

Guarḍ visi contorcersi ma non provo .

E ti voglio ancora parlare.

 

   
 
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