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Autore: Mariusgon    02/01/2024    0 recensioni
Seguito di "The Last Z-Fighter" e "Lo Shin, il Demone ed il Mago"
Dopo aver sconfitto gli Androidi del Dr. Gelo ed aver viaggiato indietro nel tempo per salvare i suoi compagni caduti, Mirai!Gohan si prepara ad affrontare una nuova terribile minaccia proveniente dallo spazio. Non sarà però da solo ad affrontare questo nuovo temibile nemico, ma a lui si uniranno delle vecchie e nuove conoscenze; queste ultime provenienti dagli universi narrativi di GT e Super.
Genere: Avventura, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Baby, Dende, Jaco, Mirai!Gohan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mirai!Gohan's Universe'
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The Last Z-Fighter: Super Grand Tour

Capitolo 4: Vecchie e Nuove Conoscenze

 
7-11 settembre, Anno 792 – Stazione Spaziale della Pattuglia Galattica
 
 
Quando l’abbraccio tra Gohan e Dende si sciolse, i due si guardarono a vicenda da capo a piedi.
«Sei invecchiato!» si dissero entrambi all’unisono, per poi scoppiare a ridere.
«È bello rivederti!» disse Dende, entusiasta. «Sapevo che sareste venuti a dare una mano all’Alleanza!»
Dopodiché, il namecciano si girò verso Jaco e disse: «Jaco, lui è uno dei guerrieri che ha combattuto su Nameck contro le forze di Freezer più di trent’anni fa.»
«Ma dici sul serio?!» esclamò Jaco, per poi voltarsi verso Gohan. «Ma quindi conoscevi già l’Impero di Freezer, perché non mi hai detto niente prima?»
«In realtà Jaco, non te l’ho detto prima per non interromper, ma ad eliminare Freezer e Re Cold anni fa è stato mio padre Son Goku.» raccontò Gohan. «Erano venuti sulla Terra in cerca di vendetta per quanto accaduto su Nameck, ma hanno trovato la loro fine.»
«Non ci credo!» disse Jaco, incredulo. «Quindi tuo padre ha eliminato i Demoni del Freddo! Fantastico, se sei forte quanto lui e se è vero che, come dice Dende, che siete in tanti guerrieri, allora siamo a cavallo!»
A quel punto, il sorriso di Gohan si spense e lo sguardo del Saiyan si fece triste.
Dende si accorse di questo mutamento e lo guardò sorpreso.
«Gli altri non sono qui con te?» domandò il namecciano. «Arriveranno, vero?»
«No… gli altri non verranno.» rispose Gohan.
«Cosa? E come mai?» chiese Jaco.
«Loro…» disse Gohan titubante. «…sono morti.»
Dende sgranò gli occhi.
«Crilin… Piccolo, Nail…» disse il namecciano dopo alcuni secondi. «Cosa… cos’è successo?»
Gohan passò i successivi minuti a raccontare tutti gli eventi accaduti negli ultimi trent’anni sulla Terra, dei due cyborg, della morte di suo padre per una malattia cardiaca, dell’arrivo dei due cyborg e di come fosse riuscito a sconfiggerli, della venuta di Cell e della sua sconfitta e del ritorno definitivo della pace sul pianeta.
«Cavoli…» disse Jaco quando Gohan ebbe finito di parlare. «Non ve la siete passata bene sulla Terra.»
«Quindi niente sfere del drago terrestri…» disse Dende, sovrappensiero.
«Purtroppo, no, non ci sono più. Sono scomparse con la morte del Supremo.» confermò Gohan.
«Forse è un bene.» disse quasi distrattamente il namecciano. Gohan lo guardò stupito.
Dende all’occhiata perplessa di Gohan si voltò verso Jaco.
«Glielo hai detto?» chiese al poliziotto galattico.
«Ci possiamo fidare?» domandò a sua volta Jaco al namecciano.
«Sì, di Gohan ci possiamo fidare.» annuì Dende.
Jaco annuì e poi si voltò verso il Saiyan.
«Gohan, prima non ti ho detto una cosa.» disse. «Non sappiamo per quale motivo, ma il nemico è alla ricerca delle sfere del drago.»
Gohan sgranò gli occhi a quelle parole.
«Il primo pianeta ad essere stato attaccato all’inizio dell’invasione è stato Neo Nameck… pare che il nemico volesse le sfere del drago, ma non sono riuscite ad ottenerlo.» continuò Jaco.
«L’Anziano Saggio di Neo Nameck, Moori, appena scoperto che il nemico voleva le sfere del drago, le ha messe fuori uso.» intervenne Dende.
«Beh, immagino che Polunga non possa liberare i prigionieri soggiogati dal nemico, vero?» domandò Gohan, sperando di aver appena trovato una soluzione al problema, ma gli altri due scossero il capo.
«In realtà, non lo sappiamo.» ammise Jaco. «Dopo che Moori ha disattivato le sfere, purtroppo è stato ucciso dal Generale Lilde in persona.»
Gohan vide Dende portarsi due dita davanti gli occhi, come a coprirli e strofinarli. Probabilmente stava cercando di reprimere le lacrime.
«Gli altri namecciani non possono riattivare le sfere, pare che solo colui che le ha disattivate abbia tale capacità.» continuò Jaco.
«Quindi… in tutto l’universo non esistono più sfere del drago, in sintesi.» disse Gohan dopo alcuni secondi.
«Esattamente.» annuì Dende.
I successivi secondi passarono in silenzio. Gohan osservò Jaco e Dende e vide dipinte sui loro volti espressioni afflitte e avvilite.
Capì che la situazione sul fronte fosse più grave di quanto non sembrasse. In quel momento, fu contento di aver scelto di partire per andare in loro soccorso.
«Dende, Jaco.» li chiamò il Saiyan all’improvviso. I due si voltarono a guardarlo.
Gohan si portò la mano destra sul cuore ed alzò la sinistra e li guardò entrambi con fare solenne.
«Vi prometto che riusciremo a salvare questo universo, a salvare tutti coloro soggiogati dagli invasori ed a vendicare tutti i caduti!» giurò il Saiyan.
 
A Gohan venne data una stanza in cui alloggiare per tutta la durata della sua permanenza alla stazione spaziale.
Il Saiyan riuscì a trovare ed a ottenere l’accesso ad una sala di allenamento in cui potersi allenare liberamente. Ben presto il guerriero terrestre attirò l’attenzione di tutti gi altri guerrieri presenti, i quali restarono completamente sbalorditi dal suo livello di forza.
In realtà, Gohan non si allenò mai al massimo delle sue capacità. Alla seconda sessione di allenamento, sfoderò il Super Saiyan di primo livello alla media potenza e poco ci mancò che non facesse saltare in aria un quarto della stazione spaziale.
Il Saiyan capì subito che non avrebbe potuto allenarsi appieno lì e tentò addirittura di trovare un intero pianeta disabitato nelle vicinanze dalla stazione spaziale, ma Jaco gli disse che il più vicino pianeta senza vita si trovava a parecchi anni luce di distanza, avrebbe impiegato giorni interi per andare e tornare e alla fine lasciò perdere.
Rimpianse di non aver utilizzato abbastanza la Stanza dello Spirito e del Tempo da quando era tornato dal viaggio nel tempo dal passato, ma si era sempre limitato a sessioni brevi di poche ore per non invecchiare troppo.
In quei brevi allenamenti era riuscito a raggiungere il massimo del potere possibile con il Super Saiyan di secondo livello, lo sapeva, ma era riuscito a percepire, a scorgere, qualcosa oltre il secondo livello, ma non era riuscito a raggiungerlo.
 
Col passare dei giorni, Gohan notò che sempre più persone approdavano alla stazione. In un primo momento che, come lui, molti altri guerrieri provenienti dai vari angoli dell’universo stessero convergendo lì per arruolarsi e dare una mano nella lotta contro gli invasori, ma fu Jaco a dirgli la vera ragione di tutto quel via vai di persone.
«Si stanno radunando tutti verso le più grandi stazioni spaziali della Pattuglia Galattica, visto che è imminente una nuova assemblea di guerra.» disse a Gohan.
A confermare le parole di Jaco fu un annuncio vocale che venne ripetuto più volte durante la giornata:
«ALLE ORE 14 NELLA SALA CONFERENZE SI SVOLGERÀ L’ASSEMBLEA DI GUERRA.»
Alle due del pomeriggio in punto, Gohan si recò presso la sala conferenze, la quale gli ricordò più uno stadio che una sala data la sua vastità.
Sulla parete dalla parte opposta rispetto all’entrata principale della sala, era collocato un monitor molto grande sul quale era trasmessa l’immagine video di un polipo antropomorfo verde con una corona dorata.
Dopo alcuni minuti, il polipo cominciò a parlare.
«Salve a tutti! Qui che vi parla è il Re della Galassia, capo della Pattuglia Galattica.»
“Quindi quel polpo è il capo della Pattuglia Galattica?!” pensò Gohan.
Il polipo cominciò a parlare ed a fare un lungo bollettino di guerra durante il quale Gohan si guardò attorno.
Non riuscì a riconoscere molte delle razze aliene di cui gli altri presenti erano i rappresentanti, ma riconobbe quasi tutte le razze di guerrieri dell’esercito di Freezer che aveva incontrato su Nameck anni prima. Si sorprese nell’osservare che alcuni guerrieri indossassero l’armatura classica dell’impero di Freezer.
“L’esercito di Freezer è qui?!” si domandò stupito. “Jaco mi aveva accennato al fatto che l’Impero fosse riuscito a non sfaldarsi del tutto, ma non mi aspettavo che anche loro facessero parte dell’Alleanza.”
Tra la folla riusciì a scorgere in prima linea davanti al monitor Jaco al fianco di Dende. Notò che entrambi parlottavano fra loro e con altri quattro esseri sconosciuti a Gohan.
Uno di loro aveva la pelle azzurra, indossava una giacca rosso acceso aperta che lasciava intravedere l’addome, aveva alcune macchie nere sulla testa e delle grosse orecchie che rendevano la sua testa quasi deformata.
Un altro aveva i capelli verde acqua, era poco più basso di Gohan e portava un cinturino che gli copriva l’occhio destro. Di tutti gli esseri viventi presenti nella stanza, probabilmente era il più simile ai terrestri.
Il terzo dei quattro alieni era basso e si distingueva per i suoi lunghi capelli rasta viola scuro.
L’ultimo era quello che più conversava con Dende e Jaco. Aveva la pelle rosa con delle macchie azzurre sulla testa ed indossava degli abiti che a Gohan ricordarono qualcosa. Dopo alcuni minuti, si ricordò dove li aveva già visti: erano i vestiti che aveva indossato suo padre Goku quando era ritornato sulla Terra l’anno dopo gli avvenimenti su Nameck.
“Gli Yardratiani si sono uniti anche loro all’Alleanza… magari potrei chiedere loro di insegnarmi alcune tecniche speciali come il Teletrasporto.” pensò Gohan.
Tornò a concentrarsi sul discorso del Re della Galassia, il quale andò avanti ancora diversi minuti prima che giungesse a conclusione.
«Siamo riusciti nell’ultimo mese a resistere ai vari tentativi di assalto del nemico. Ma ora è la nostra occasione per concludere questa guerra una volta per tutte!» dichiarò il Re. «Tra due giorni attaccheremo in massa il pianeta M2, e stavolta lo distruggeremo completamente ed elimineremo il Generale Lilde ed il Dr. Myu… e chiunque altro minacci la pace dell’universo e la libertà di ogni essere vivente in esso.»
Alcuni dei presenti fecero un gesto di saluto che venne ricambiato dal Re della Galassia e subito dopo il monitor si spense.
 
La sala cominciò a svuotarsi ed anche Gohan fece per uscire ma Jaco da lontano gli fece cenno di avvicinarsi.
«Gohan, hai seguito l’assemblea?» gli chiese Dende quando li ebbe raggiunti. Gohan annuì.
«Bene, quindi già avrai sentito che dopodomani attaccheremo il pianeta M2, stavolta in massa.» disse Jaco.
«L’obiettivo è annientare il nemico definitivamente, giusto?» chiese Gohan.
«Sì, e tu farai parte di una squadra speciale, la squadra Omega, insieme a me.» rispose Jaco. Dopodiché, si voltò verso i quattro con cui lui e Dende avevano parlato durante l’assemblea.
«La squadra Omega è composta dai guerrieri migliori e più letali che abbiamo.» continuò il Poliziotto Galattico.
«Loro sono gli altri componenti della squadra: Lezik, Granola, Gus e Tolin.» disse Jaco, indicando prima l’uomo con la pelle azzurra, poi quello con i capelli verde acqua, ancora dopo quello con i capelli viola ed infine lo Yardratiano che Gohan aveva già adocchiato prima.
«Quindi tu saresti il Saiyan.» disse subito l’uomo chiamato Granola, squadrandolo dalla testa ai piedi mettendolo a disagio il Saiyan.
«Più che un Saiyan, mi definisco un terrestre.» rispose Gohan. «Sono figlio di un Saiyan cresciuto sulla Terra, non ha saputo di essere un Saiyan fino all’età adulta e mi ha cresciuto come un terrestre.»
«Tsk, i Saiyan hanno sterminato la mia gente ed hanno messo a fuoco tanti altri pianeti.» rispose l’altro. «Avrai pure lottato contro Freezer ed i suoi scagnozzi, ma un Saiyan, anche cresciuto in cattività, rimane pur sempre un Saiyan. Non c’è da fidarsi di voi.»
Gohan rimase spiazzato da quelle parole, ma sapeva che reputazione i Saiyan avevano nell’universo. Dopotutto, si ricordava benissimo che tipo di mostri erano suo zio Radish, Nappa e Vegeta quando invasero la Terra anni prima.
«Anche io ho avuto a che fare con lo stesso tipo di Saiyan che avrai conosciuto tu, non erano brave persone ed ho ripudiato quella strada tanto tempo fa.» disse dopo alcuni secondi di silenzio.
«È vero, Granola.» intervenne Dende. «Gohan è un guerriero nobile, mi ha salvato la vita tanti anni fa e quando la mia gente non sapeva dove andare dopo l’esplosione del mio pianeta, lui ed i suoi amici ci hanno ospitato sul loro pianeta.»
«Tsk. Allearmi con quel che rimane del fatiscente Impero di Freezer e ora con un Saiyan… mia madre si starà rivoltando nella tomba.» borbottò Granola, allontanandosi stizzito ed uscendo dalla sala.
«Non ascoltarlo, è un uomo di strette vedute. Almeno così direbbe mio fratello.» intervenne l’uomo dai capelli viola, per poi porgere una mano a Gohan. «Io mi chiamo Gas.»
«Io Gohan.» disse il Saiyan stringendogli la mano.
«Sai, a me stavano simpatici i Saiyan. Io e i miei fratelli facevamo begli affari con loro e mi piaceva quando si trasformavano in scimmioni giganti.» raccontò Gas, con un ghigno. «Uno di loro mi mise seriamente in difficoltà in passato, avrei voluto una rivincita ma Freezer mi ha levato questa possibilità, peccato.»
Gohan annuì alquanto disgustato da quelle parole, ma capì che era la reazione che Gas volesse suscitargli. Voleva metterlo a disagio.
“Probabilmente questo qui sarà anche più ostile di Granola, non mi piace. Meglio girargli alla larga.” pensò, per poi rivolgere lo sguardo verso l’uomo dalla pelle azzurra.
«Tu sei Lezik.» disse.
«Sì, esatto.» annuì l’altro.
«Un mercenario.» disse Gas.
«Non questa volta.» rispose subito Lezik. «Sarò pure un mercenario, ma ho un codice d’onore. Il nemico stermina donne e bambini, indifesi e poveri, senza pietà. Non potrei mai schierarmi con loro, e non ho intenzione di voltarmi dall’altra parte.»
“Questo qui mi piace.” pensò il Saiyan.
«Phm, anch’io mi sono offerto volontario.» disse Gas. «Quei bastardi hanno ucciso i miei fratelli e mia sorella.»
Gohan percepì una nota di rabbia in quelle parole.
«Io sono Tolin!» disse all’improvviso lo Yardratiano, porgendo la mano a Gohan che gliela strinse. «Credo di aver conosciuto tuo padre, tanti anni fa. Ero un bambino, ma me lo ricordo bene!»
«Davvero?» domandò l’altro incuriosito.
«Oh, sì!» annuì Tolin. «Mangiava veramente tanto tuo padre, le scorte per un intero inverno non bastavano a saziarlo per una settima!»
“Sì, ha decisamente conosciuto papà.” pensò Gohan.
«Ha imparato in fretta il teletrasporto, fosse rimasto di più magari avrebbe potuto impararne altre, ma appena scoprì che Freezer e Re Cold erano diretti sulla Terra, prese la sua navicella e partì immediatamente.» raccontò Tolin. «Era in pensiero per la sua famiglia, per i suoi amici, per te.»
Gohan sorrise. Goku non gli aveva mai raccontato molto della sua avventura su Yardrat, era contento che anche lì avesse lasciato un bel ricordo.
«Gohan, la nostra squadra sarà la responsabile di eliminare il Generale Lilde ed il Dr. Myu.» disse Jaco. «Per quanto riguarda il Dr. Myu, probabilmente se ne rimarrà al sicuro sul pianeta M2 nel suo nascondiglio, ma il Generale Lilde si farà sicuramente vivo sul campo di battaglia.»
«Beh, quindi eliminiamo il Generale, il dottore, e tutti i possibili nemici affiliati a loro. L’invasione finisce e torniamo a casa. Sembra facile.» disse Tolin, sorridendo.
«Non prendiamola sottogamba, ogni distrazione potrebbe costarci cara.» ammonì Jaco.
«Io non combatterò direttamente al vostro fianco, ma vi aiuterò per quanto mi è possibile con le mie doti curative.» disse Dende e Gohan si sentì sollevato. L’ultima volta che gli era capitato di combattere al fianco di Dende, i poteri curativi del namecciano erano tornati molto utili.
«Signori, dopodomani ci sarà la battaglia… vinciamo, e salviamo l’universo!» esclamò Jaco all’improvviso, cercando di caricare moralmente presenti.
Lo guardarono tutti divertiti.
«Bel discorso, tappetto.» disse Gas, per poi allontanarsi.
«T-Tappetto?! Ma senti chi parla!» esclamò Jaco contrariato.
«Se non c’è altro, mi ritiro in camera mia a meditare.» disse Lezik, uscendo anche lui dalla sala.
«Vado anch’io, mi farà comodo allenarmi in vista della battaglia.» disse Gohan, facendo per allontanarsi, ma Jaco lo richiamò.
«Gohan… dopodomani sarà la nostra occasione di concludere questo conflitto.» disse il Poliziotto Galattico. «Ma se perdiamo… potrebbe essere l’inizio della nostra disfatta.»
Gohan gli si avvicinò, gli mise una mano sulla spalla e lo guardò negli occhi.
«Jaco, non falliremo.» disse il Saiyan.
 
 
Continua
 

ANGOLO AUTORE:
 
Ed eccoci di nuovo con un nuovo capitolo! Ammetto che la parte iniziale di questo capitolo doveva essere praticamente il finale del precedente (infatti si svolge praticamente un secondo dopo), però non ho voluto strafare troppo perché il capitolo scorso mi sembrava già abbastanza lungo.
Gohan ha incontrato dei nuovi personaggi, tutti provenienti da Super o GT. Li avete riconosciuti tutti?
Fatemi sapere che ne pensate!
Alla prossima, Mariusgon.
   
 
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