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Autore: cassiana    02/01/2024    0 recensioni
Nuova raccolta di storie dedicate ai Pink Floyd partecipanti a varie iniziative e challenge sia stagionali che no. Ogni storia è a sé stante, vari avvisi e generi all’interno.
Disclaimer: ovviamente non possiedo nessuno dei Pink Floyd (sob). Questo è un lavoro di finzione e nulla di quanto raccontato è realmente accaduto. Nessuna diffamazione o calunnia è intesa. I personaggi sono la mia rappresentazione di fantasia delle persone reali, ma non c’è nessuna pretesa di verità dei dati biografici o storici.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: David Gilmour, Nick Mason, Richard Wright, Roger Waters
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Smutty David'
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Titolo: Un altro tipo di rock acrobatico
Fandom: Pink Floyd
Rating: G
Personaggi: David Gilmour, Rick Wright, Nick Mason, Roger Waters
Note: Questa storia partecipa all’iniziativa HURT/COMFORT ADVENT CALENDAR 2022 @Hurt/Comfort Italia con il prompt: 190. esperto mondiale
Warning: H/C, silly floyd, friendship fluff, elettricità, Pink Floyd anni 70
Sinossi:Durante le prove al Royal Albert Hall, un incidente colpisce David, mettendo alla prova il suo spirito.




Un altro tipo di rock acrobatico




Nick si trovava al margine del palco, osservando il Royal Albert Hall e lisciandosi i baffi, mentre i suoi compagni di band si preparavano per le prove. Era davvero un onore poter suonare tra le sacre mura di quella paludata istituzione. Pensò e un sorriso malizioso gli incurvò le labbra: non vedeva l’ora di vedere le facce dei presenti quando avrebbero capito a chi avevano dato il permesso di calcare il palco! Note eteree e maestose rimbombavano nell'aria, Richard sedeva di fronte all'organo, le dita danzanti sulle tastiere con la maestria di sempre e le labbra piegate in un sorriso estatico. Roger era chino tra tavole e attrezzi che avrebbero dato vita al mini tavolino su cui avrebbero preso il tè durante l’esibizione. Alan si stava provando il costume da gorilla e Nick lo apostrofò:

“Ecco la star del concerto: non sai quanto i gorilla siano richiesti in questo settore!"

Alan sghignazzò e rispose indicando una tanica piena di acqua:

“Non vedo l’ora di vedere le facce di quelli in prima fila quando gli piscerò addosso!”

I ragazzi scoppiarono in una cascata di risatine. Sarebbe stato ancora meglio se ci fosse stato qualche dirigente delle istituzioni o delle case discografiche. Ma Roger si strinse nelle spalle al pensiero: gli sarebbero andati bene anche quegli stronzi dei giornalisti di settore. Più in là, David era curvato a terra, intento a sistemare i cavi della sua chitarra. Nick lo osservò per un momento. Sebbene fosse il più giovane tra loro, il nuovo arrivato era determinato nell’assicurarsi che tutto fosse sempre perfetto e questo non mancava di suscitare ammirazione nel batterista. In effetti, a lui bastava che la sua batteria fosse montata per poi lasciarsi andare al flow senza pensare troppo. Si scrocchiò le dita, pronto a mettersi dietro i piatti quando il sistema elettrico sfrigolò e Nick vide David fare un inaspettato volo all’indietro.

“Porca puttana!”

Masticò Roger sorpreso mentre il resto della band si riuniva preoccupata intorno a David. Dopo un momento di immobilità stupita lui si rialzò con un sorriso nervoso, i capelli elettrizzati erano come una nuvoletta intorno ai suoi lineamenti delicati. Rick lo sostenne fino a una delle sedie di platea, David tremava scosso e si massaggiava le dita.

“Che cosa è successo?”

Roger chiese, ma David agitò la testa confuso:

“Non lo so. Avevo appena messo le dita in posizione sulla chitarra e poi mi sono ritrovato a terra.”
“Ti fa male? Fà vedere.”

Lo interruppe Rick prendendogli la mano ed esaminando le dita arrossate. Intanto Roger aveva dato l’ordine di spegnere l’impianto elettrico mentre i roadies si affannavano intorno alle attrezzature audio per capire l’origine del corto circuito. Qualcuno aveva portato un bicchiere di tè bollente a David che stava raccontando a Rick i propri sintomi:

“Mi sento formicolare il braccio e pizzicare le dita.”

Il chitarrista si massaggiò il braccio contuso e flesse le dita con una piccola smorfia che gli contorceva le labbra. Rick nel frattempo si era fatto portare del ghiaccio e lo stava avvolgendo in un asciugamano, senza guardare l’amico disse:

“Non hai battuto la testa, vero? Tieni questo su per un po’, se ti fa ancora male chiamiamo il dottore.”
“Oh, non credo serva - David scoppiò in una risatina - mi fa più male il culo su cui sono caduto.”

Ma Rick gli aveva rollato uno spinello e glielo aveva spinto tra le labbra. David inalò una lunga boccata, cercando di calmarsi. Il fumo aromatico si sollevò sulle loro teste e per un momento i ragazzi rimasero tranquilli ad osservare il compagno di band, in attesa che si riprendesse. Alla fine David si rialzò, si sfregò di nuovo il braccio e chiuse e aprì le dita ormai fredde cercando di scaldarle con l’alito. Commentò con una risata nervosa:

“Vabbè ragazzi, questo è stato un po' rude, ma credo di aver avuto fortuna!"

Roger gli rubò la canna e dopo aver fatto un tiro disse sarcastico:

"Beh Dave, non sapevo che volevi aggiungere una performance acrobatica. È così che si fa, eh? Un tuffo spettacolare dalla parte opposta del palco. Da ora in poi ti dichiaro ufficialmente esperto mondiale di rock elettrico!”

David sogghignò mentre gli altri ridevano e Nick aggiunse che avrebbero dovuto inserire una clausola al contratto dei Pink Floyd:

"Nessuna scossa di corrente senza il consenso unanime della band!"

Risero di nuovo e si presero in giro ancora per qualche minuto poi tornarono alle prove come se nulla fosse accaduto.



Nota:

Ecco un altro aneddoto avvenuto realmente e raccontato da David. Quel concerto del 1969 prevedeva, tra l’altro, un tavolino costruito direttamente sul palco, un roadie travestito da gorilla (che sì avrebbe davvero finto di fare pipì sugli spettatori), gli onnipresenti fumi nonché il fluttuare di bolle di sapone che macchiarono le preziose tappezzerie e motivo per cui il prestigioso teatro bandì per sempre i Pink Floyd dai propri locali! Riammise David solo nel 2001…
   
 
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