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Autore: Dubhe    17/09/2009    0 recensioni
In un mondo dove le macchine hanno preso il sopravvento, dove gli uomini sono schiavi del denaro, una sola persona può salvare un’intera città da una catastrofe imminente. Una persona che conserva dentro di sé la magia. Una storia che parla di uno scontro tra la nuova tecnologia e la magia antica, in un mondo molto simile al nostro.
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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.ROAD DISTRICT.

 

There was nothing in sight

But memories left abandoned

 

Zane Carter parcheggiò la sua moto nel punto in cui l’asfalto lasciava spazio alla sabbia. Si tolse il casco, lasciando che l’aria di tempesta gli scompigliasse i capelli corvini.

Sulla spiaggia, illuminata a intermittenza dai fulmini, c’era una sagoma seduta voltata verso il mare.

Dalla lunghezza anormale dei capelli immaginò si trattasse di una ragazza.

Scese cautamente dalla Kawasaki, gli occhi blu fissi su di lei, ma esitò.

In quel posto, pochi mesi prima aveva conosciuto una ragazza. Si trattava della cugina del suo migliore amico, Lance Murray, il miglior hacker che ci fosse in tutta Nuova X. Superava persino gli esperti del Garden District. Nel tempo libero si dilettava a costruire aggeggi elettronici con le funzioni più assurde.

Zane era rimasto fin da subito colpito dalla ragazza, dal suo atteggiamento e dal suo aspetto.

Il ragazzo credeva di non aver mai visto nessun essere vivente caratterizzato da tanta bellezza.

Ora che ci pensava, la ragazza che lo aveva aiutato aveva qualcosa che le ricordava la cugina di Lance.

Sempre più confuso, decise di andare incontro alla figura seduta sulla spiaggia.

 

There was nowhere to hide

 

«Ehi

Lei rispose senza voltarsi. «Qui c’è una vista meravigliosa, non credi?»

Era la sua voce. Calda e fredda, partecipe e distratta. Zane non aveva più dubbi.

Si sedette al suo fianco, guardando i fulmini nel cielo che sembravano vicinissimi.

«Eri tu?»

«Uh?»

«Poco fa, con Walker.»

«Ti dà ancora la caccia?»

«Non fingere di non sapere. Tu sai tutto di tutti, no?»

La ragazza lo guardò accennando un sorriso. «Dunque lo hai capito.»

«Posso sapere come fai?»

«No.»

«Perché?»

«Perché di no. E’ meglio che non ti coinvolga.»

«Visto che mi hai salvato da Walker, penso di doverti qualcosa.»

«Non ho bisogno di aiuto, se è questo che intendi.»

L’occhio di Zane cadde sul collo di lei. Come ormai aveva già scoperto, portava una collana con un ciondolo a forma di chiave dorata. Lei seguì lo sguardo del ragazzo, e strinse la chiave con una mano. «E’ questa che mi ha permesso di aiutarti. Senza di essa, non riuscirei a entrare nella dimensione parallela e vedere il mondo con altri occhi.»

L’espressione di Zane era vacua. «Non capisco…»

La ragazza gli tese una mano. «Non si può capire fino a quando non lo si prova sulla propria pelle.»

Per un attimo, Zane avrebbe voluto perdersi in quelle due profondità d’ambra che lo osservavano, poi si riscosse e strinse la piccola mano di lei. Era gelata.

 

The ashes fell like snow 
And the ground caved in

Between where we were standing

 

Volavano sopra Nuova X.

Eppure, non era la città che conoscevano. Vedevano uomini che combattevano ai piedi della muraglia che separava i due quartieri, entrambi avvolti dalle fiamme. Il cielo plumbeo, dal quale cadeva una fitta neve, non rendeva l’atmosfera più tranquilla. Era uno spettacolo con un contrasto terrificante.

«Che cosa sta succedendo?» chiese Zane.

«Il futuro, se non faremo qualcosa per cambiarlo.» rispose la ragazza. Lo teneva per mano, la chiave sul suo petto brillava di un rosso rubino.

«Noi?»

«Ormai ci sei dentro anche tu. E non possiamo di certo dire in giro che abbiamo visto il futuro. Non ci crederebbe nessuno.»

«Lance sì.»

«Insieme a noi, siamo in tre contro due.»

«Contro due?»

«Douglas Gray e Derian Cox.»

All’improvviso, la Nuova X del futuro fu attraversata da una violenta scossa, che fece crollare quei pochi edifici che erano riusciti a stare in piedi fino a quel momento.

La ragazza chiuse gli occhi, e lentamente l’immagine della città svanì insieme alle grida di dolore degli abitanti. Una luce accecante li avvolse, e dopo la sensazione di muoversi in modo circolatorio, tanto veloce da sembrare di essere fermi, fecero ritorno alla spiaggia.

 

And your voice was all I heard 
That I get what I deserve

 

«Capisci che dobbiamo farlo?»

Zane annuì. Lance glielo aveva detto, sua cugina era strana. Faceva delle cose che nessuno riusciva a compiere. Nonostante tutto, si sentiva attratto come una calamita a lei. «Ti aiuterò.»

La ragazza si alzò. «Vieni con me, ti porto a casa mia.»

Lui strabuzzò gli occhi. «A casa tua?»

«Sì. Devo mostrarti alcune cose, così capirai tutto.»

Confuso, Zane si alzò e la seguì. «Andiamo con la mia moto.»

Lei fu d’accordo.

Quando salì sul sellino del passeggero Zane non se ne accorse, talmente era leggera. Sentì la sua presenza solo quando gli cinse la vita con le braccia, e il ragazzo ebbe la percezione che i loro corpi aderissero perfettamente. Avviò la moto, seguendo le indicazioni che la ragazza gli dava.

Abitava in una piccola baracca a pochi metri dalla spiaggia, una costruzione tipica del Road District. L’interno era costituito da una sola stanza, dove c’era un divano marrone consunto, un piccolo tavolo in legno con un paio di sedie, un televisore spento poggiato su di un piccolo comodino di fronte al divano. Un lato della casupola era occupato da un fornelletto elettrico e un frigorifero in miniatura. Sparsi per la casa c’erano vecchi libri e fogli vaganti di appunti.

La ragazza fece cenno a Zane di sedersi su una delle sedie, e gli si piazzò di fronte mettendogli sotto gli occhi un carillon. Era un cofanetto rosso con dei ricami bianchi, e quando lo aprì una ballerina iniziò a girare su se stessa sulle note di una dolce melodia.

«Questo, me lo ha regalato Douglas.»

«Douglas Gray?»

«Proprio lui.»

Zane alzò un sopracciglio.

«Ti starai domandando come faccio a conoscere Douglas…bè, ho vissuto con lui.»

Il ragazzo fissò Shaylee Murray, la ragazza che possedeva doti soprannaturali. La ragazza gli parlò del suo passato nella villa dei Gray, del suo rapporto di amicizia-ammirazione con Ivy, e della sua fuga da quel mondo che non le apparteneva. «Il motivo principale per cui sono tornata è per compiere il mio destino.»

«Cambiare il futuro di Nuova X.»

«Se continuiamo così finirà per scoppiare una sanguinosa guerra inutile che porterà alla distruzione della città.»

«Allora cosa possiamo fare?»

Shaylee mise sul tavolo la chiave che portava al collo, accanto al carillon. «Douglas non lo sapeva, ma il dono che mi ha fatto è speciale.» fece una pausa. Indicò la chiave. «Questa mi permette avere delle visioni riguardo al passato, presente o futuro. Questo» passò a indicare il carillon. «di per sé è inutile, ma se inserisco la chiave nella serratura, crea delle interferenze con la macchina che sta costruendo Douglas per destabilizzare l’equilibrio di Nuova X.»

«Douglas ha in mente questo?»

Il suo sguardo si rabbuiò. «Purtroppo sì. Da quello che sono riuscita a scoprire, la macchina diffonderà un’ondata di radiazioni nucleari. Queste radiazioni causeranno malattie, morte e fame. Quelli del Road District accuseranno quelli del Garden e viceversa. A questo punto, scoppierà la guerra.»

«Quindi come faremo per fermare Douglas?»

«Entreremo nella sua casa, troveremo la macchina e la distruggeremo con questi oggetti. Lance ci darà una mano, entrerà nel sistema di sicurezza di casa Gray e la troverà.»

«E noi come faremo a entrare?»

Shaylee cercò tra la pigna di fogli sul tavolo qualcosa, poi porse sorridendo al ragazzo due biglietti. «Con questi. Sono degli inviti per una festa in maschera organizzata da Douglas per l’imminente compleanno di Ivy. Li aveva fatti stampare tempo fa, gliene ho soffiati un paio quando vivevo ancora con loro.»

Zane se li rigirò tra le mani. «E’ un piano perfetto, ma non capisco una cosa.»

La ragazza lo guardò in attesa.

«Se possiedi tutti gli oggetti per distruggere la macchina di Douglas, perché non lo fai da qui?»

«Primo perché l’energia non arriva fino a là, non sono così potente. Secondo, perché bisogna utilizzare un libro d’incantesimi che possiedono loro. Dopo aver recuperato quello, ci dirigeremo alla macchina.»

Zane annuì, ridandole i biglietti. Shaylee poteva anche essere la ragazza più strana di tutte, eppure la sua stranezza la rendeva una pericolosa minaccia per chi se la metteva contro. «Quando sarà questa festa?»

«Domani sera.»

Zane s’irrigidì. «Ma io non ho un abito adatto per una festa in maschera.»

«Non preoccuparti, penso a tutto io. Tu presentati qui domani pomeriggio alle cinque.»

 

 

  
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