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Autore: KushinaKurosaki    09/01/2024    1 recensioni
Era finita e, stavolta per sempre.
Suo padre era stato privato del suo dominio e rinchiuso nella prigione,
lui era diventato il nuovo Signore Del Fuoco ma in bocca gli era rimasto solo il sapore dell'amaro.
Era il sapore agrodolce della sconfitta.
Genere: Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Azula, Zuko
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era passato un anno dalla fine della Guerra, un anno da quando lui aveva perso tutto, o quasi.
Ricordava bene il giorno in cui lui e sua sorella si erano sfidati in quello che lui aveva decretato come ultimo "Agni Kai" non appena era salito al trono.
Quella decisione aveva causato molto mal contento ma non era giusto ricorrere alla violenza per risolvere un problema perché così si sarebbe generata
altra violenza e lui la detestava. Avrebbe sempre tenuto a cuore gli insegnamenti dell'uomo che nel tempo si era sostituito a suo padre,
era stato talmente sciocco che aveva creduto alle parole di quell'uomo.  Era stato, ironia della sorte, l'esilio a cui suo padre lo aveva destinato e la guida di suo zio
a salvarlo dal destino che era toccato ad Azula.  Aveva perso sua sorella e la sua compagna Mai. Credeva che la donna lo amasse come lui l'aveva sempre amata
ma evidentemente non era così, aveva pensato che la sua fidanzata l'avrebbe sostenuta nella ricerca di sua madre ed invece glielo aveva impedito ma,
data la sua cocciutaggine l'aveva piantato in asso.  Restò in disparte a guardare la ragazza che, avvolta nel suo semplice abito bianco, non parlava a nessuno. 
Era difficile comprendere cosa fare con lei, eppure non riusciva ad abbandonarla. 
Se chiudeva gli occhi sentiva le lacrime sfuggire al suo controllo mentre nella sua testa rivedeva per la millesima volta quella scena che ogni notte gli proibiva di dormire tranquillo.

 

  Azula era diventata instabile al punto che, sebbene fosse stata legata per evitare l'uso del dominio,
continuava a divincolarsi per ruggire e sparare fuoco in ogni direzione. Era uno spettacolo pietoso,
non avrebbe mai pensato di vedere la sua piccola sorellina in quel modo. Era identica a un mostro.
Lo sguardo sadico che aveva avuto quando aveva provato a uccidere Katara,
lo sguardo soddisfatto quando aveva sentito per l'ennesima bruciare la sua pelle e il suo errore che poteva essergli fatale.
Forse un po' lo aveva meritato alla fine anche lui era un mostro.  

 

Portò le mani sul vestito rosso all'altezza della cicatrice che il fulmine gli aveva lasciato, ripensando a quando sua madre si era
scusata con lei di non aver saputo amarla a sufficienza. Era scappata in lacrime, per quel motivo ne aveva approfittato della sua
incoscienza per riportarla a casa. Da allora non aveva più parlato ed era diventata paranoica al massimo, si voltava ad ogni piccolo rumore ed impaurita cercava la fonte.

Il suo cuore si strinse in una morsa stranamente dolorosa, era il suo fratellone e non era mai riuscito ad aiutarla e proteggerla anzi.
Avanzò lento, consapevole che lei si sarebbe voltata anche quella volta mandandolo via, dopo la sconfitta di Katara non era più riuscita a usare il suo dominio.

« Va via. » esclamò abbassando il capo  terrorizzata.

 L'avrebbe uccisa per evitare che un giorno potesse sottrargli la corona e lei non poteva contare nemmeno sul suo dominio per difendersi.

Sobbalzò quando le mani del Signore del Fuoco la accolsero dolcemente nel suo abbraccio, fu allora che sorpresa, fece scontrare i suoi occhi con la sua ambra e le notò.
Le lacrime di suo fratello.

« Mi dispiace Azula. Scusami per averti abbandonata sorellina. » ammise lui con la voce spezzata dal pianto.

 

Azula tu non devi piangere. 
Non devi essere debole e indegna della corona come tuo fratello.

 

Se piangere era una debolezza, perché vedere suo fratello in quello stato riempiva i suoi occhi di lacrime?
Perché non riusciva a ragionare lucidamente?
Perché le sue mani tremolavano nel ricambiare esitanti quel calore che mai nessuno, nemmeno sua madre, le aveva mai riservato?

« Fratellone… » mormorò incerta mentre Zuko la strinse maggiormente nel suo abbraccio. 
« Lascia che ti aiuti sorellina, stavolta resterò al tuo fianco. » affermò lui mentre Azula posò il suo capo sulla sua spalla iniziando a piangere.
L'uomo le accarezzò la schiena tentando di calmarla, durante il periodo passato con Sokka e Katara si era reso conto di quanto fosse stato pessimo come fratello.
L'aveva abbandonata in balia di suo padre, e quello non se lo sarebbe mai perdonato. 

Angolo Autrice:
Ho da poco finito Avatar: La leggenda di Korra ma avevo questa storia
che mi frullava in testa già da un po'. Forse sono stata un po'  crudele con Zuko
ma è un personaggio che amo tanto e quindi ho pensato di donargli un momento
intimo con la sua piccola sorellina. Spero vi piaccia!


 

 

   
 
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