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Autore: Sleepesleep    11/01/2024    1 recensioni
Yamaguchi era sempre stato tutto ciò di cui lui aveva sempre avuto bisogno, sin da quando erano bambini l'altro era tutto per lui, se Tsukishima era la Luna allora Yamaguchi era la sua Terra, il pianeta intorno a cui lui orbitava. E come può vivere la Luna se la Terra la abbandonasse? Non può, Tsukki ne è certo
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Tsukishima, Tadashi Yamaguchi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Gli spogliatoi erano rumorosi come al solito dopo un allenamento. << Hai visto che schiacciata ho fatto >> urlò Hinata saltellando intorno a Sugawara che sorrideva mesto, quasi esasperato. << Hinata, lascia in pace Sugawara >> lo richiamo inutilmente Daichi; infatti, il suddetto schiacciatore lo ignoro e salto più in alto imitando la posa per schiacciare << Ho fatto così, e poi sfushhh >> disse mimando con la voce dei suoni al quanto bizzarri probabilmente riferiti al colpo. Sugawara lo blocco posando una mano sulla sua testa per scompigliargli i capelli materno << Sei stato bravissimo, Shoyo >>. Il rosso si godette gongolando i complimenti ricevuti. Tsukishima scosse la testa asserendo Sugawara-senpai dovresti smettere di viziare il tappo >>. Hinata si volto a fissarlo offeso << Sei solo geloso, perché il senpai ha lodato me e non te >> disse. Tsukishima avrebbe dovuto ribattere che non era così ma Daichi si intromise spingendolo verso il suo armadietto << Forza ragazzi, spogliatevi, non abbiamo tutta la sera >>. Il biondo decise di assecondare il suo capitano e si apprestò a cambiarsi, percepì qualcuno affiancarlo, non dovette neppure voltarsi per sapere chi era, avrebbe riconosciuto quel profumo di menta e limone ovunque. << Il tuo muro è stato spettacolare, Tsukki >> lo lodo Yamaguchi ammirato mentre frugava nell'armadietto di fianco al suo. Tsukishima si limitò a fare un verso di approvazione giusto per far comprendere all'altro che lo aveva ascoltato. Si stava ancora spogliando quando sentì il rumore della stoffa accanto a sé, gli occhi istintivamente si voltarono a fissare il ragazzo al suo fianco che si stava cambiando la maglietta sudata, non c'era un solo accenno di muscoli sul petto, solo una leggera pancetta che sinceramente Tsukki preferiva. Infondo una parte di lui era fermamente convinta che quel corpo fosse stato plasmato seguendo le preferenze di Tsukki o forse erano stati i suoi gusti a variare per assecondare i cambiamenti dell'altro. Placido raccolse la sua borsa e si diresse fuori, evitando un Tanaka appiccicoso che si era voltato per dirgli qualcosa. L'aria fresca della sera scompiglio i suoi capelli, annoiato si infilò le cuffie e attese. Dopo qualche minuto, un affannato Yamaguchi apparve al suo fianco mormorando << Aspettami, Tsukki >>. << Sei lento >> lo rimproverò spostando una delle cuffie e assunse un'espressione di fastidio del tutto falsa. Yamaguchi abbasso lo sguardo dispiaciuto mormorando << Mi dispiace, farò prima la prossima volta >>. << Andiamo >> taglio corto il biondo cercando di nascondere un sorrisetto di compiacimento, il suo Yamaguchi era così delizioso quando si sentiva in colpa. Il verde rialzò la testa e si apprestò a seguirlo contento. Tsukishima era stato sempre una persona sincera almeno con sé stesso, conosceva i suoi limiti e i suoi punti di forza, per questo aveva compreso abbastanza rapidamente che ciò che provava per il suo migliore amico andava oltre l'amicizia e lo accetto, infondo l'amore era una debolezza comprensibile anche per qualcuno come lui. Peccato che non sapesse come gestire qualcosa come l'attrazione, il bisogno continuo di essere al centro delle attenzioni del suo amato, l'inspiegabile possessività che gli faceva desiderare di poter nascondere Yamaguchi dagli altri per poterlo così avere tutto per sé, in sua difesa dobbiamo anche dire che Tsukishima non aveva mai amato condividere le sue cose e ai suoi occhi Yamaguchi era suo. I lampioni si accesero scacciando l'oscurità che stava lentamente ma inesorabilmente calando sulla terra. << Ultimamente fa buio presto >> mormoro Yamaguchi senza davvero rivolgersi a qualcuno, infondo era convinto che Tsukishima stesse ascoltando della musica, ciò che per inciso era falso, Tsukki aveva smesso da mesi ormai di ascoltarla durante il loro percorso, preferiva invece godersi quei momenti di silenzio con l'altro. Il tragitto duro poco per i gusti di Tsukishima che avrebbe voluto passare altro tempo con l'altro, sospiro con irritazione prima di salutare Yamaguchi e dirigersi a casa. Ultimamente sembrava che nulla gli bastasse, non gli bastavano più i sorrisi gentili che Yamaguchi gli rivolgeva o i complimenti di ammirazione dell'altro, voleva di più. Desiderava poter avvolgere le sue dita attorno a quelle dell'altro e bearsi del calore che il loro contatto generava. Spinse la porta di casa sospirando frustato e si apprestò a salire le scale verso la sua camera. << Quello si che sembrava un sospiro irritato >> commento suo fratello maggiore divertito spuntando dal corridoio. Tsukishima roteò gli occhi intenzionato a ignorarlo e continuare la sua marcia verso il letto, dove si sarebbe crogiolato per il suo stupido amore. << Yamaguchi centra qualcosa con la tua frustrazione? >> gli chiese compiaciuto Akiteru. Il minore si fermo e si volto a fissarlo assassino. << E dai non prendertela >> disse sulla difensiva il fratello alzando le mani in segno di scusa << Trovo solo divertente la tua testardaggine, sai benissimo che Yamaguchi pende dalle tue labbra >>. << Sta zitto >> lo riprese Tsukishima prima di dargli le spalle e raggiungere finalmente la sua camera. In verità Tsukki era perfettamente consapevole della cotta di Yamaguchi per lui, ma non era così semplice, non poteva semplicemente andare dal più piccolo e baciarlo, la vita reale è diversa dalle stupide commedie d'amore che vedeva sua madre. Se la relazione tra lui e Yamaguchi andasse male, Tsukishima lo perderebbe per sempre e ciò lo terrorizzava, un futuro senza il suo amato gli sembrava scialbo, vuoto. Yamaguchi era sempre stato tutto ciò di cui lui aveva sempre avuto bisogno, sin da quando erano bambini l'altro era tutto per lui, se Tsukishima era la Luna allora Yamaguchi era la sua Terra, il pianeta intorno a cui lui orbitava. E come può vivere la Luna se la Terra la abbandonasse? Non può, Tsukki ne è certo, per questo preferisce rimanere in quel limbo di parole non dette piuttosto che dover rinunciare all'altro. Peccato che diventava sempre più difficile rispettare quel ruolo, sentiva di non riuscire più a gestire quell'amore e temeva che un giorno non sarebbe più riuscito a fermarsi. La mattina giunse di nuovo come sempre, Tsukki indosso le sue cuffie, si sistemò la cartella e uscì. Yamaguchi lo aspettava come al solito vicino al cancello della sua villetta, lo saluto con un sorriso ampio muovendo timidamente la mano. Tsukishima fece solo un semplice cenno ed insieme si incamminarono verso scuola con passo regolare e avvolti da un silenzio rumoroso. Qualcosa di diverso accadde però quel giorno, Yamaguchi stava consumando il suo pranzo seduto come sempre al fianco di Tsukishima quando apparve Hinata, il rosso saltellando giunse davanti a loro asserendo << Yamaguchi mi accompagneresti a prendere delle scarpe? >>. Tsukishima non si prese neppure la briga di voltarsi a fissarlo, si limitò ad ignorarlo masticando il suo pranzo. << Certo >> acconsentì Yamaguchi. Hinata fece un sibilo di entusiasmo prima di riprendere << E se andassimo oggi subito dopo gli allenamenti? Potremmo anche passare a prendere qualche cosa da mangiare >>. Yamaguchi sembro sorpreso da quella proposta << In realtà io torno con Tsukki...>>. La sua protesta fu zittita da un ostinato Hinata << Non vedo quale sia il problema, per una volta sono certo che Tsukishima possa tornare a casa da solo, non è mica un bambino >>. Il biondo ascolto impassibile lo scambio di battute, in verità il suo io interiore gli urlava di scaraventare il suo pranzo addosso a quello stupido iperattivo ma sarebbe stato un inutile spreco di cibo. Yamaguchi sembrò combattuto ma poi cedette << Immagino tu abbia ragione >> disse. << No >> lo interruppe Tsukki con tono leggermente troppo duro, infatti, dovette schiarirsi la voce prima di continuare << Non vedo perché Hinata non possa andare da solo o con qualcun altro a prendere delle stupide scarpe >>. Il rosso si volto a fissarlo ostile << Qual è il tuo problema, mica ti ho chiesto di venire con noi >> borbotto. << So benissimo cosa hai detto, non sono stupido come te >> affermo con acidità Tsukishima. Yamaguchi si intromise << Hinata non potremmo vederci un'altra volta? >> chiese. << Oh ti prego, devi smetterla di assecondarlo così non farai altro che accrescere il suo ego >> asserì con solennità il rosso prima di dargli le spalle sparendo chissà dove. Yamaguchi sospirò rassegnato. << Sai non dovresti frequentarlo troppo oppure ti si abbasserà il QI >> disse sprezzante Tsukishima riposando la sua attenzione sul suo pasto in parte finito. << Non è così male >> balbetto Yamaguchi portandosi alla bocca un po' di riso. Tsukki seguì il gesto come incantato, non riusciva ancora a capacitarsi come l'altro potesse a volte essere così aggraziato da renderlo incapace di distogliere lo sguardo mentre altre volte era così goffo da cadere inciampando sui suoi piedi. Si costrinse a voltarsi per fissare qualsiasi altra cosa, non poteva passare tutto il tempo a fissare Yamaguchi, era un comportamento del tutto inopportuno ma la tentazione era tanta.

Gli allenamenti ripresero come al solito quel giorno, ma c'era qualcosa di diverso, Hinata non faceva altro che sbuffare nella sua direzione, metteva il broncio e correva intorno a Yamaguchi per lamentarsi di qualsiasi cosa. La maggior parte dei membri della squadra si limitavano ad ignorare il buffo comportamento del loro schiacciatore, erano abituati ai capricci di Shoyo e credevano erroneamente che avesse avuto un litigio con Kageyama, infatti, di solito lo schiacciatore passava tutto l'allenamento orbitando intorno all'alzatore assillante. Tuttavia, Tsukishima si stava spazientendo parecchio, aveva cercato di essere superiore, ignorando l'idiota ma questa volta aveva esagerato. Per l'ennesima volta durante quell'allenamento Hinata corse verso Yamaguchi dopo aver schiacciato, stavolta però non si limitò solo a chiacchierare o a saltellare intorno all'altro ma gli salto addosso stringendolo con affetto, i loro visi si strofinarono delicatamente e Tsukishima strinse i denti, nessuno tocca ciò che è suo. Non ebbe però il tempo di far nulla, una palla fischio schiantandosi contro la testa di Hinata facendolo saltare all'indietro dolorante. << KAGEYAMA >> tuono Daichi in tono severo. Sugawara si precipitò dal rosso per vedere se stesse bene data la pallonata che aveva appena ricevuto. Per la prima volta dopo anni, Tsukishima non disse nulla, non commento l'azione dell'altro perché, se non fosse intervenuto l'alzatore ci avrebbe pensato lui a staccare Hinata dal suo Yamaguchi. << Mi spieghi che ti è preso? >> lo riprese Daichi incrociando le braccia al petto. Kageyama fece un verso simile ad un fischio e si voltò diretto verso gli spogliatoi. << Gli si sono fusi gli ultimi neuroni >> affermo Tanaka scuotendo la testa contrariato. Anche Nishinoya aggiunse qualcosa ma Tsukki non lo ascolto, ormai era entrato nello spogliatoio. << Geloso? >> asserì prendendo in giro l'alzatore. Kageyama si volto a fissarlo crucciato << Potrei farti la stessa domanda >>. Tsukki rise amaro << Tieni lontano il tuo tappetto dal mio Yamaguchi >>. L'altro ragazzo ribatte prontamente << Fai anche tu lo stesso, perché la prossima volta colpirò il tuo caro tesorino >>. Il biondo lo fisso duro << Provaci e ti rompo le dita >>. << E poi chi ti alzerà la palla, spilungone? >> affermo senza esitazione Kageyama prima di frugare nella sua borsa. Tsukishima fece una smorfia borbottando << Il nano si comporta così solo per infastidirmi >>. << Già >> confermo Kageyama raccogliendo il suo adorato latte alla fragola << Sa benissimo che odi quando qualcuno sta troppo attorno a Yamaguchi, anche se sospetto che non ne capisca il motivo >>. << Ovvio che non ne sa il motivo >> ribatte spazientito Tsukki << Infondo rimane un imbecille >>. << Sai, sarebbe tutto molto più semplice se tu dicessi a Yamaguchi che ti piace >> affermo Kageyama con sicurezza. << Davvero tu mi fai la morale? >> lo prese in giro Tsukishima << Tu che non riesci a dichiararti a Hinata? >>. Kageyama alzò gli occhi al cielo disperato << Non è che io non ci abbia provato e che quell'idiota non capisce, mi sono già dichiarato quattro volte e ogni volta ha frainteso. Inizio a pensare che lo faccia apposta >>. << Nah >> lo contraddisse Tsukki << è solo un idiota >>. Queste conversazioni ormai era una parte della sua giornata, a parte suo fratello, infatti, Kageyama era l'unica persona a conoscere la sua cotta per Yamaguchi, il che era davvero buffo, aveva passato i primi mesi nel club a detestare l'alzatore con la sicurezza di non poter mai andarci d'accordo; eppure, eccoli a lamentarsi delle loro cotte. Mettiamo in chiaro che Tsukishima non aveva mai rivelato all'altro della sua cotta, Kegayama l'aveva compreso da solo, il che di per sé era un evento eccezionale, Tobio non brillava certo per l'intelligenza fuori dal campo. Presto furono raggiunti dal resto della squadra che si svesti, questa volta Tsukki impiegò più tempo per togliersi i vestiti, si era distratto qualche volta di troppo a fissare la pelle pallida del suo Yamaguchi; quindi, rimase uno degli ultimi nello spogliatoio. << Yamaguchi >> squitti Hinata saltando addosso all'amico. Il verde rise leggermente asserendo << Sei pensante >>. Tsukishima li fissava irritato, lo avrebbe ucciso senza dubbio. Shoyo sorrise luminoso in segno di scusa e poi senza preavviso si avvicinò sfiorando brevemente con le proprie labbra quelle dell'amico. Tsukki aprì la bocca sorpreso e impietrito fece scorrere lo sguardo tra i due. Kageyama non aveva un'espressione molto diversa, la borsa che prima si trovava tra le sue mani era caduta rumorosa a terra, anche se si riprese più velocemente del biondo e con passo fermo prese dal colletto il rosso urlando << COSA CAZZO STAI FACENDO? >>. Hinata lo fisso con indifferenza prima di ribattere << Ho baciato Yamaguchi >>. Il povero battitore era impallidito sinceramente confuso riguardante l'intera situazione. << E perché mai lo dovresti fare? >> disse Tobio sibilando irritato. << Sono affari miei >> rispose Hinata arrogante e anche incosciente oserei aggiungere dato che Kageyama continuava a tenerlo dal colletto. << Affari tuoi? >> ripeté spazientito l'alzatore. Hinata annuì compiaciuto << E non ti riguardano >> aggiunse << Come a me non devono riguardare i tuoi incontri clandestini con Tsukishima >>. << I miei cosa? >> balbetto sinceramente confuso Tobio. Tsukishima che finalmente si era ripreso, con passo veloce si avvicinò a Yamaguchi nervoso. Il battitore era rimasto ancora immobile a fissare i due suoi amici idioti che stavano litigando, sul serio come era rimasto coinvolto in quel caus, appena il biondo entrò nel suo campo visivo mormoro disperato << Tsukki >> non voleva che il suo amico fraintendesse. Tsukishima però non gli diede tempo di dir nulla, con mano ferma afferro il suo volto e lo alzo per poterlo così baciare. << Si stanno baciando >> balbetto ora imbarazzato Hinata fissandoli. Kageyama alzo gli occhi al cielo e si apprestò a trascinare fuori il suo stupido schiacciatore per poter così concedere un po' di privacy ai due. Non che a Tsukishima importasse o meno la loro presenza, appena si staccarono il biondo avvolse il più basso tra le sue braccia cullandolo << Quel piccolo nano impertinente come ha osato baciarti >>. Yamaguchi strofino le guance arrosate sulla stoffa ruvida della maglietta dell'altro, non poteva credere che Tsukki lo avesse baciato sul serio. << Ora mi toccherà baciarti finché non sarò certo che ti sarai dimenticato delle labbra di quell'incapace >> affermo Tsukishima avvolgendo le dita tra i capelli verdi per poter così tirarli con dolcezza e far alzare la testa dell'altro verso di lui << Per te va bene vero? >> sussurro con esitazione. << Si >> rispose forse con troppa foga Yamaguchi ma infondo aveva aspettato quel momento per così tanto tempo che l'intera situazione ora gli parve un sogno a cui voleva rimanere disperatamente ancorato. << Bene >> concordo il biondo << Perché a me non piace condividere ciò che mi appartiene >>. Yamaguchi sfioro con dolcezza gli zigomi che popolavano ogni suo sogno << Non temere io ti appartengo da molto tempo e questo non cambierà mai >> affermo con sicurezza e aggiunse << La Terra sarebbe avvolto dall'oscurità se la Lune non la guidasse nella notte >>. Quelle parole si insinuarono tra le sue ossa accelerando il suo battito << la Luna non avrebbe uno scopo senza la Terra >> affermo. << Allora, credo che nessuna delle due debba fare a meno dell'altra >> balbetto imbarazzato Yamaguchi abbassando lo sguardo, un bellissimo rossore dipinse le guance del più basso. Tsukki lo costrinse ad alzare di nuovo il volto per poter così ammirare ancora quegli occhi luccicanti << Perfetto, allora ti terrò per sempre al mio fianco e non ti permetterò mai di lasciarmi >>. Yamaguchi sorrise estasiato << Non vorrei stare al fianco di nessun altro >> concordo. 

 

   
 
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