Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: N_faith    03/02/2024    1 recensioni
Le si accosta lentamente alle spalle, chinandosi fino a raggiungere il suo orecchio. « Non tradire la mia fiducia. » bisbiglia senza alcuna emozione, ricambiando la provocazione di poc'anzi con una decisamente ben più camuffata, amorfa.
Senza scomporsi, l'altra ruota di poco la testa, lo zigomo che arriva a sfiorargli la punta del naso. Non c'è traccia di timore nei suoi occhi, se non un muto riconoscimento colto nelle sue parole. « Ti ho mai dato motivo di dubitarne? »

- - -
[ItaKona] | Modern!AU | Coworkers AU
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Itachi, Konan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Off(ice) limits'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Verse: Office!AU
Pairing: ItachixKonan
Avvertimenti: -
Tags: Coworkers | Workplace relationship | Light teasing


Note: Flashfic nata per caso, una piccola pausa dalla serie ObiKonaIta.
Un tuffo su una diversa visione della mia OTP, una specie di office romance/coworkers. Una flash leggerina, senza troppe pretese. Sentivo il bisogno estremo di scrivere qualunque cosa per superare un momento nero nella mia vita privata, e la parola fotocopie è stata risolutiva per aprire Word e scrivere. Il resto è venuto da sé.
La differenza d'età è sempre quella canonica.



 



Wherever you go, whatever you do








Le voci si rincorrevano, furtive e maliziose, tra un cubicolo e l'altro della Minami Corporation.
Lei era bella – completamente nuda su un letto sfatto.
Lei era seria nel portare perfettamente a termine le mansioni assegnatale tra un meeting e l'altro – era ferocemente concentrata nel distruggere un ignaro collega al di fuori dell'orario di lavoro, da insospettabile femmina mangia-uomini.
E così via, in un parossistico crescendo di volgari illazioni, ardite ipotesi, estreme fantasie, bisbigliate dietro una mano, da un orecchio all'altro.
Anche a lui, qualche tempo dopo l'assunzione di lei, era capitato di cogliere alcune di quelle irrilevanti calunnie – perché di questo si trattava, calunnie costruite per sminuire l'integerrima rettitudine della sua impiegata, forse la migliore trovata sinora tra le candidate arrivate a pochi mesi dall'inizio dell'anno corrente.
Era più importante che Konan fosse capace di appagarlo professionalmente, e lei ci riusciva con una classe che lo lasciava internamente meravigliato. Nessuna traccia di esitazione giungeva a paralizzarle le mani, la favella non le mancava di certo ed era più che competente, professionale, capace. Insomma, il ritratto di una dipendente modello.

 
*


Alza di poco lo sguardo da un comunicato stampa pescato da una risma di fogli che la donna aveva appoggiato su un tavolino, pronte per essere fotocopiate, e la sbircia con un'occhiata fuggevole come lo scorrere di un rivolo d'acqua su una superficie: niente era fuori posto, i capelli blu pettinati alla perfezione e raccolti in un chignon alto, il tailleur sfoggiato cadeva impeccabilmente su quella figura snella e ben tornita nei punti giusti – quella mattina il vestiario era di colore lilla, lei aveva la particolarità di scegliere abiti in grado di abbinarsi al colore dei suoi capelli, una scelta saggia che lui approvava silenziosamente –, così come le calze prive di antiestetiche smagliature o imbarazzanti buchi. La perfezione fatta donna.
Si accorge dello sguardo distratto che lei gli rivolge, forse per assicurarsi dell'identità del nuovo arrivato nel piccolo sgabuzzino, ma egli ritorna tranquillamente a leggere il testo stampato nero su bianco, per poi annuire brevemente qualche secondo dopo. Ottimo. Nessuna sbavatura, nessuna imperfezione stilistica, tra le righe si poteva afferrare il reale significato che le aveva accennato il giorno prima e che lei aveva ascoltato con attenzione, annuendo più volte.
Solleva appena un angolo delle labbra in un microscopico sorriso di approvazione, tornando a posare il documento lì da dove lo aveva prelevato. « Continua così. » mormora a mo' d'incoraggiamento. Coglie il suo distratto cenno d'assenso dato col capo, le mani sottili e aggraziate che non smettono di picchiettare sulla tastiera della fotocopiatrice, posizionare con puntigliosa precisione il foglio sulla superficie in vetro per poi afferrarlo una volta terminato il ciclo e aggiungerlo alle copie.
Questa volta Konan si volta a squadrarlo con attenzione, ruotando appena il busto. Il viso è privo di espressione. « Ovunque tu vada, qualunque cosa tu voglia da me, sarò sempre a tua disposizione. » replica seriamente.
Eppure Itachi crede di scorgere una debole, pericolosa traccia di seduzione in quelle parole.
Gli occhi color ambra riflettono soltanto un'austerità inamovibile.
Poi lei torna a voltarsi.
La fissa per un lungo istante, meditabondo, la mano sempre appoggiata sul bordo del tavolo.
Le si accosta lentamente alle spalle, chinandosi fino a raggiungere il suo orecchio. « Non tradire la mia fiducia. » bisbiglia senza alcuna emozione, ricambiando la provocazione di poc'anzi con una decisamente ben più camuffata, amorfa.
Senza scomporsi, l'altra ruota di poco la testa, lo zigomo che arriva a sfiorargli la punta del naso. Non c'è traccia di timore nei suoi occhi, se non un muto riconoscimento colto nelle sue parole. « Ti ho mai dato motivo di dubitarne? » gli chiede con voce serena, senza perdere un colpo nella sua occupazione.
Consapevole della vicinanza dei loro corpi e che avrebbe dato il via a nuovi sussurri – stavolta riguardanti una tresca tra l'impiegata e il suo capo, come da classica arrampicatrice sociale –, l'uomo muove un passo indietro. « Mai. »
Quasi avesse intuito il suo pensiero, lei solleva il coperchio, in mano un altro foglio; così facendo, il fondoschiena ricoperto dalla stoffa del tailleur sfiora – Itachi non capisce se intenzionalmente o meno – il suo inguine. « Continuerò a soddisfare qualsiasi tuo ordine. » lo rassicura, afferrando il fascio di fotocopie e dandovi una sistemata, allungandoglielo subito dopo.
L'afferra, ma lei non molla la presa, gli occhi fissi nei suoi, aspettando una sua osservazione in merito.
« Sempre? » Ma la vera domanda è un'altra.
« Sempre. »
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: N_faith