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Autore: oscuro_errante    22/02/2024    4 recensioni
Sneak peek relativo alle storie e ai progetti dedicati a Doctor Who! Nello specifico, questo in particolare serve a introdurre il personaggio della Signora del Tempo nota come "l'Archivista", che appare brevemente nel finale di Frammenti di Felicità , accanto a Kate Stewart. A differenza dello sneak peek precedente, è altamente improbabile che questo venga incluso all'interno di una delle storie che verranno scritte, di conseguenza non dovrebbe subire particolari modifiche.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kate Stewart, Nuovo personaggio, Osgood
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La donna, interamente vestita di nero, tranne per un cappotto color sabbia e delle bretelle blu scuro che si nascondevano sotto di esso, camminava lentamente e da sola nei pressi del grattacielo Gherkin, a circa un centinaio di metri dal nuovo quartier generale dello UNIT. L'edificio non le piaceva affatto, così come non le era piaciuto quello distrutto durante l'attacco condotto dal Maestro delle Spie e dai suoi tirapiedi Cybermen, sotto il comando di un Ashad clonato, noto anche come Cyberman Solitario.

Si sentiva molto più a suo agio quando si trovava nella Torre di Londra o in luoghi meno... contemporanei. Era stata inviata sulla Terra secoli prima da Tecteun, mentre ancora lavorava per la Division, con il compito di monitorare il Dottore dopo che questi era stato costretto a dimenticare le proprie vite passate e il suo coinvolgimento con la Division stessa. L'Archivista non aveva trovato quel compito particolarmente gradevole, considerando che si sentiva sempre meno in sintonia con l'organizzazione segreta gallifreyana. Questo divario si era mostrato particolarmente evidente fin dall'uso dell'arco camaleontico e dell'orologio portatile su uno dei loro ex membri, l'unico davvero in grado di sfidare tutti loro e Tecteun. Era comprensibile, specialmente considerando il trattamento ricevuto dai suoi genitori adottivi.

Per questo motivo, e considerando che l'Archivista aveva collaborato con il Dottore prima della sua decisione di abbandonare l'organizzazione, la Signora del Tempo aveva scelto di fornire ai loro superiori una serie di informazioni false mescolate a quelle autentiche, nel tentativo di proteggere il Dottore e i suoi compagni nel corso dei secoli. Solo di recente la Division aveva scoperto il suo tradimento, ma Tecteun non aveva potuto fare nulla, poiché era stata uccisa da Swarm e Azure durante l'assalto al quartier generale della Division.

Quel momento era senza dubbio un punto fermo nel tempo. Era accaduto, ma allo stesso tempo stava ancora accadendo e sarebbe accaduto in futuro; tutto dipendeva dal punto di vista con cui lo si osservava, naturalmente. Il tempo non era lineare, dopotutto, specialmente per quegli eventi specifici e cruciali che dovevano verificarsi per consentire la corretta progressione del tempo stesso. Era così semplice, in realtà, che l'Archivista non riusciva a comprendere come fosse possibile che nessun altro sulla Terra (o su altri pianeti) sembrasse in grado di afferrare il concetto

L'Archivista si trovava alla sua terza incarnazione e, quindi, era relativamente giovane secondo gli standard dei Signori del Tempo, con almeno altre nove vite da vivere nel suo futuro. Dio solo sapeva quanti secoli, avventure e crisi avrebbe dovuto affrontare, vivere e partecipare. Almeno ora avevano una solida copertura per essere in giro, considerando che Kate Stewart sembrava davvero interessata ad averlo sul libro paga dello UNIT, anche se l'Archivista non era sempre presente per offrire il suo aiuto, cosa che avveniva la maggior parte delle volte che qualcuno ne aveva bisogno. Tuttavia, Kate Stewart non poteva fare altro che accettare questo fatto e andare avanti come meglio poteva senza di lei.

Ormai quasi all'ingresso del Quartier Generale dello UNIT, l'Archivista gettò uno sguardo attorno prima di varcare la soglia della struttura. Si stupiva sempre della facilità con cui riusciva a scivolare tra le persone senza essere notata, indipendentemente da come si vestiva o si comportava. Almeno fino a quando non desiderava essere notata. A quel punto, tutti sembravano improvvisamente accorgersi di lei e, nella maggior parte dei casi, iniziavano a fare domande. Spesso domande stupide, ma comunque domande. Pescando nelle tasche interne del cappotto, finalmente trovò ciò che stava cercando e si diresse verso una cabina telefonica rossa K6 non lontana dalle guardie che vigilavano all'ingresso principale del Quartier Generale dello UNIT, scomparendo all'interno. Inosservata.

Il suo TARDIS aveva deciso che mimetizzarsi come una vecchia cabina telefonica rossa britannica fosse la scelta migliore, almeno quando si trovavano nel Regno Unito, sulla Terra, e fino a quel momento si era rivelato un buon modo per non essere scoperti. All'interno, la sala di controllo appariva un po' caotica: al centro spiccava la console principale, i motori temporali dal colore giallo ocra, con la console esagonale adornata di pulsanti, leve e schermi vari, assieme a una sorta di telefono o comunicatore di qualche tipo. La sala, circolare e su due livelli, rifletteva il tono giallo ocra della console; libri, pergamene e fascicoli di varie forme e dimensioni occupavano gran parte delle pareti.

Una lavagna, con del gesso a portata di mano, era appoggiata a una delle pareti prive di scaffali, mentre altri volumi, di vario genere, erano disposti uniformemente sul pavimento e sugli scalini che collegavano i due livelli. Le "cose rotonde" che caratterizzavano la maggior parte degli interni di un qualsiasi TARDIS, come quello del Dottore, tuttavia, erano assenti in quello dell'Archivista.
«Ah, eccoti qua! Dove diamine sei andata a finire?» Da dietro una pila di volumina, risalente al XIII secolo, spuntò una delle 'sorelle' Osgood, sebbene fosse impossibile distinguere se fosse la Zygon o l'umana.
Scrollando le spalle, l'Archivista eluse la domanda: «Avevo delle cose da fare, sai? Capita, ho molti interessi.»
«Tu hai sempre 'cose da fare', Archivista. Tra te e il Dottore, è impossibile far funzionare le cose.»
«Almeno, io sono qui per la maggior parte del tempo, Osgood.»
«Sì, beh... tutti noi vorremmo che fosse vero.»
«E non è forse così? Non è forse vero? A proposito, come procede il mantenimento del trattato?»

L'ultima volta che l'Archivista aveva controllato, il Dottore era stato costretto a intervenire e una delle Osgood era stata uccisa, Clara Oswald fatta prigioniera dagli Zygon rivoluzionari e Kate Stewart quasi costretta a commettere un genocidio.
«Il trattato procede bene, grazie. Come ben sai,» aggiunse, un po' seccamente, l'altra donna scrutando la stanza colma di... avvenimenti, presenti e future.
«Oh, beh,» commentò l'Archivista, «ritengo di essere abbastanza vecchia da essere giustificata, se mi dimentico le cose.» Afferrò rapidamente la scienziata, prima che Osgood potesse inciampare nel disordine che caratterizzava la sala di controllo. La donna mormorò sommessamente un «Mi dispiace,» imbarazzata, prima di liberarsi dalla salda presa della Gallifreyana.
«Non sei così vecchia come vuoi farci credere,» continuò poi, «anche se la tua tendenza a... dimenticare le cose è davvero notevole. Soprattutto se riguardano qualche riunione importante.»
«Non sono una 'persona da riunioni', Osgood, lo sai bene.»
«Sì, lo dici sempre,» rispose amareggiata l’altra donna.
Mentre la Osgood la rimproverava, l'Archivista estrasse da una delle tasche interne del suo cappotto uno strano oggetto tridimensionale rettangolare, dall'aspetto chiaramente non terrestre.
«Che cos’è? Cos’hai trovato?» chiese subito la scienziata incuriosita, dimenticando il discorso sull'assenza dell'Archivista durante gran parte delle riunioni del personale dello UNIT.

«Beh,» l'Archivista studiò ancora un attimo l'oggetto, prima di consegnarlo all'altra donna, «credo che ci siamo appena guadagnate un'altra delle tue noiose riunioni, Petronella. E, per una volta... parteciperò anche io, con tuo immenso piacere. Per rispondere alla tua domanda,» aggiunse poi, con una smorfia, «non ne ho la più pallida idea. E odio davvero non saperlo.»
Riprese l'oggetto dalle mani dell'altra donna e lo appoggiò sulla console del TARDIS, vicino a uno dei tanti accessi che consentivano di fare analisi: «Speriamo che il TARDIS possa darci qualche informazione, prima di presentarci nell'ufficio di Kate.»

Quando finalmente le due si recarono nell'ufficio di Kate Stewart, le notizie che le offrirono non erano così buone come l'Archivista sperava, anche se tutto sommato poteva andare peggio.
«È un pezzo di tecnologia Cyberman,» disse la Gallifreyana, un po' confusa da quel fatto, considerato cosa fosse successo giusto qualche mese prima, «ed è piuttosto strano, soprattutto perché abbiamo tenuto a bada la loro ultima offensiva non molto tempo fa. Nel vostro concetto di flusso temporale, ovviamente.»
«Naturalmente,» rispose Kate Stewart, come se fosse la cosa più normale da dire e da fare.
«Ho bisogno di più tempo per fare delle ricerche, Kate. E ho bisogno di... viaggiare, per farlo. Considerando che il mio TARDIS ha sempre problemi a tornare indietro in tempo...»
«Potresti essere qui Dio solo sa quando,» annuì il comandante in capo dello UNIT.
«Beh, per una volta è un rischio che sono felice di correre, Archivista,» aggiunse infine la donna, «a una condizione. Che questa volta porti con te Osgood.»

«Sai che lavoro da sola, Kate. È troppo pericoloso, là fuori.»
«So anche che Osgood è perfettamente in grado di prendersi cura di sé stessa e anche di te, se ce ne fosse la necessità. Inoltre, farà in modo che tu ritorni in tempo, Archivista. Se sta per arrivare un altro attacco, tutti noi saremo in pericolo.»
«Spero di non dovermi pentire di questa decisione, Kate Lethbridge-Stewart.»

L’amarezza nel tono di voce dell’Archivista era evidente, così come lo sguardo ferito della donna in piedi al suo fianco. Osgood, indipendentemente dal fatto che fosse umana o Zygon, bramava follemente di fare almeno un viaggio nel TARDIS, soprattutto dopo aver rifiutato l’offerta del Dodicesimo Dottore di unirsi a lui e a Clara qualche anno prima.
Amava il lavoro presso lo UNIT, così come era ben cosciente della responsabilità che portava sulle spalle assieme alla ‘sorella’, ma quell’occasione persa le stava rodendo dentro ormai da un bel po’ di tempo. E a questo si aggiungeva anche il fatto che aveva iniziato ad adorare la stessa Archivista, sebbene in una maniera diversa rispetto alla venerazione che provava verso il Dottore.

Scuotendo il capo, amareggiata nell’essere costretta a mettere in pericolo un’altra (fragile) vita che non fosse la propria, l’Archivista diede un colpetto alla spalla di Osgood, prima di dirigersi a grandi falcate verso la porta: «Andiamo, ci aspetta una bella caccia ai Cybermen, Petronella. Vediamo dove ci porterà!»
Mentre scendeva le scale, e Osgood la seguiva quasi di corsa dopo aver lanciato uno sguardo impotente a una comprensiva Kate, l’Archivista rimuginava, tra sé e sé sulla situazione in cui si era trovata, giocoforza.

Come farò a proteggerla? A tenerla in salvo? Mi segue come un cucciolo, più di quanto non abbia mai fatto con il Dottore. E sappiamo quanto abbia sofferto il Dottore per quanto accaduto con coloro che lo seguivano, nel bene e nel male. Come farò, se dovesse succederle qualcosa? Me lo perdonerò mai?

Con questi dubbi, il Signore del Tempo si fece strada verso il proprio TARDIS, tenendone poi aperto l’ingresso per far entrare prima Petronella e seguendola immediatamente dopo, afferrandola quasi di riflesso quando la vide mettere male un piede tra il caos della sala comando.


NOTE AUTORE

  1. L'Archivista fa la sua seconda apparizione ufficiale all'interno degli sneak peeks di Doctor Who per la serie nota come Doctor Who - The Doctor, the Archivist and the Paradoxes.

  2. In questa breve storia, si dice che questa versione dell'Arvhivista è la sua terza incarnazione.

  3. Si dice che l'Archivista sia sul libro paga della UNIT. A differenza del Dottore, l'Archivista ha un ruolo molto più centrale nelle attività dell'UNIT, al punto da essere tra i responsabili del cosiddetto Black Archive. Nonostante questo, però, Kate Stewart non può che rassegnarsi al fatto che l'Archivista sia affidabile fino a quando non lo è, nell'intervenire in situazioni di crisi.

  4. Questo racconto è ambientato subito dopo lo speciale The Giggle.

  5. Ci sono riferimenti a episodi precedenti, come Fugitive of the Judoon, The Timeless Children, Once, Upon a Time, Survivors of the Flux, The Power of the Doctor.

  6. Un chiaro riferimento viene fatto al doppio episodio The Zygon Invasion / The Zygon Inversion. Vengono citati anche Clara Oswald, gli Zygon e la crisi degli Zygon.

  7. Vengono citati Kate Stewart, il Dottore, la loro controparte Fuggitiva e Tecteun, con Kate Stewart che fa la sua comparsa verso la fine del racconto.

  8. Viene menzionata la Division.

  9. Vengono citati Swarm e Azure.

  10. Viene menzionato il Flux.

  11. Il TARDIS dell'Archivista, a differenza di quello del Dottore, è dotato di un circuito camaleontico funzionante, in modo da potersi mimetizzare assumendo qualsiasi forma sia necessaria. La sala di controllo principale non è dissimile da quella utilizzata, durante la stagione 9, dal 12° Dottore e tra la stagione 11 e 13 dal 13° Dottore.

   
 
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