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Autore: AlekHiwatari14    25/02/2024    0 recensioni
Questa è la storia di My Hero Academia vista sotto un altro punto di vista. Ecco a voi una What if insolita con la "variante" immessa nella storia principale, una variante che potrebbe cambiare sotto molti aspetti la storia dei nostri protagonisti, una variante di nome Rin Aizawa.
In fondo... questa non è una storia normale, ma la storia degli eroi più grandi che il mondo abbia mai conosciuto.
Se volete sapere come sarebbero andate le cose se ci fosse stata la variante, allora questa è la storia che fa per voi.
BUONA LETTURA!
***
[ATTENZIONE : Cambio rating da giallo ad arancio per eventi che partiranno dal capitolo 26! Eh si! La situazione si scalda ragazzi! ]
{IL PERSONAGGIO SORPRESA È GIÀ PRESENTE, MA SARÀ EFFETTIVO NEL 65.}
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Shouto Todoroki, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 107


In camera di Tamaki la situazione non è delle migliori. La depressione sta facendo da padrone. Kirishima, vedendo che Aoi non tornava, è uscito a controllare dove fosse, ritrovandosi un Amajiki demoralizzato più che mai. 
Così gli impavidi Mirio ed Eijirou si ritrovano in camera sua e tentano di sollevare il morale del ragazzo sempre più a terra.
"Coraggio Tamaki, non puoi deprimerti così. Non è che ad ogni buco nell'acqua devi sprofondare sempre di più." Cerca di far capire il compagno che viene appoggiato dal rosso:"Già senpai! Non è successo nulla di grave. Possiamo rimediare!"
Amajiki però non è dello stesso avviso. Steso sul letto a pancia in giù e con testa contro il cuscino, il ragazzo rimurgina sulla lettera scritta: "Pensavo che esprimendo i miei sentimenti con quella lettera lei avrebbe capito. Invece non mi prende seriamente. Sto cercando di starle vicino, di darle supporto, ma sembra che tutto ciò che faccio non vada mai come vorrei..."
Poi, demoralizzato più che mai esclama:"Come ho fatto a non capirlo prima? Lei non mi vuole!"
Sentendo quelle parole, Kirishima gli va vicino. Gli mette una mano sulla spalla e rivela: "Guarda che non è colpa tua! È fatta così! Probabilmente la lettera non era il metodo migliore per dimostrarle i tuoi sentimenti. Dovresti fare di più di questo..."
"Ha ragione il primino. Dobbiamo pensare ad altro!" Appoggia Togata, ma Amajiki non è dallo stesso avviso: "No, ci rinuncio! Tanto qualsiasi cosa farei, lei fraintenderebbe tutto come sempre."
"Però lei è innamorata di te, senpai." Ricorda il rosso, facendo arrossire il senpai che ripete: "I-innamorata?"
"Te l'ha fatto capire più volte, no?"
"Si, ma... forse perchè l'ho rifiutata subito... lei... lei non mi vede come un uomo, ma come un coniglio..." 
Mirio però non demorde e sa quali tasti toccare, così inizia a provocarlo: "D'accordo allora! Vuoi rinunciare? Fallo pure. Tanto Rin si metterà con il primo che capita e tu la perderai per sempre. Ci sono tanti altri ragazzi oltre te. Magari uno con la testa sul collo e le spalle larghe..." 
Sentendo quelle parole, Tamaki scatta dal letto e, pensando a questa eventualità, stringe a sé il cuscino: "N-no! N-non voglio... Solo il pensiero mi fa contorcere lo stomaco..." 
Il colpo di genio però viene a Kirishima, che batte i pugni e si rivolge ai due senpai: "Ci sono! Per dimostrare affetto ad una persona le si prepara del cibo, per poi portarglielo e mangiarlo insieme. Senpai, tu sai cucinare?"
"I-io, veramente... qualcosa so cucinare... però..." Borbotta lui, mettendo successivamente la testa contro il muro, deprimendosi nuovamente. 
"Ma che è successo? Se sai cucinare perché ti si è abbassato il morale?" Domanda  il rosso, mentre lui confessa, pensando a ciò che ha fatto qualche tempo fa con lei: "So cucinare solo il riso... e Rin odia il riso... inoltre... lei...potrebbe comportarsi allo stesso modo che mi sono comportato io con lei!"
"Effettivamente... questo è un problema..." Conferma Eijirou, ripensando al temperamento della ragazza: "Oltre il fatto che si arrabbia se qualcuno le dà il riso, non escludo che si vendicherà per averle buttato la teglia senza nemmeno assaggiarla."
"Sono una frena!" Continua a demoralizzarsi, mentre Mirio propone: "Potremmo fare qualcosa di dolce. Il dolce piace a tutti! Qualcosa di semplice e che non richieda particolari doti culinarie!"
Quell'affermazione del biondo fa venire un'idea al rosso: "Fermi tutti! Io so cosa possiamo fare! A Rin piacciono tanto le banane. Ne mangia a quintali, anche a causa del quirk. Un pane alle banane cucinato dal senpai Amajiki le farebbe sciogliere il cuore. Altro che dichiarazione d'amore!"
"Geniale!" Afferma Togata, ma Tamaki non ne è del tutto convinto: "M-ma io non lo so cucinare!"
"Nemmeno io..." Risponde il rosso, per poi convincerlo: "Ma con la ricetta davanti penso che non sarà tanto difficile prepararlo. Corro a prendere gli ingredienti. Ci vediamo in cucina tra 20 minuti!"
Mirio si gira verso l'amico di classe e gli sorride, facendo pollice e ridandogli il buon umore. 
I tre si rivedono poco dopo in cucina e iniziano a preparare il dolce, ma subito si manifestano i primi problemi.
"Le banane vanno macinate senpai, non tagliate!" Ricorda il rosso per poi rimproverare: "Ci vogliono 150 grammi di burro, quel panetto intero è troppo grosso!"
"Senpai, senpai... impasta con più forza, deve essere omogeneo!" Continua a pressare e Amajiki non ne può più.
"Non.... non ce la faccio... sono una frana... io..." Si demoralizza e mentre si lamenta con la lama del coltello sfiora il suo dito, creandosi un piccolo taglio. A quel punto va in panico più che mai: "Basta, ci rinuncio. Non sono in grado di cucinare!"
Sotto pressione e colmo d'ansia, si mette con la sua solita posizione. Appoggia la testa contro il muro. 
"Vabbeh ho capito, ci penso io!" Esclama Kirishima tirandosi su le maniche. E' intenzionato ad aiutare il senpai in tutto e per tutto così inizia ad impastare con forza il composto, per poi metterlo nello stampo per dolci, e infine infornare. 
"Ora bisogna aspettare 60 minuti. Deve cuocere bene! Io devo tornare al dormitorio però. Quando sarà pronto lo tiri fuori, lo lasci riposare 10 minuti e glielo porti. In bocca al lupo senpai!"
"G-grazie Kirishima." Ringrazia lui, vedendo il rosso affermare: "Non devi ringraziarmi. Sarà la volta buona questa, me lo sento!"
Il ragazzo si rivolge all'amico, per poi borbottare: "E adesso che facciamo mentre aspettiamo?"
"Partitone alla Play?"
"Non è che poi si brucia?" Domanda il Tamaki, aprendo il forno.
"Guarda che se non lo lasci cuocere si ferma la crescita." Rimprovera Mirio, facendogli chiudere il forno, ma lui rivela: "Ho l'ansia che si bruci."
"Mettiamoci a giocare. Vedrai che il tempo passerà in un lampo e l'ansia sparirà."
"D'accordo!"
Nel frattempo, mentre i due decidono di distrarsi, qualcuno si è ritrovato da Aizawa. E' Rin che continua a fissare il padre con quegli occhi lucidi e colmi di commozione che confondono e non poco l'uomo: "Come mai quel sorrisetto?"
"Non riesco a smettere di sorridere perchè ho trovato una cosa e mi andava di condividerla con te." Risponde lei, porgendogli uno strano CD che il padre afferra tra le mani guardandolo con sospetto e chiedendosi:"Cos'è?" 
"Una ragazza della sezione managment mi ha aiutato a fare la coreografia dell'esibizione per il concorso di bellezza ed estraendo i ricordi ho trovato questo. Penso che farebbe piacere anche a te."
"Sono i tuoi ricordi?" Domanda lui perplesso, mentre lei annuisce e conferma: "Si, di quando avevo sei mesi."
"E che dovrei farci io?"
"Guardalo e basta, ok?" 
"D'accordo, ma adesso va a dormire che domani hai parecchio da fare." Incita l'uomo, facendola tornare al dormitorio.
Entra dentro l'edificio, guardando quel CD che ha tra le mani. 
Sospira:"Chissà di quale sciocchezza si tratta..."
Però la curiosità è enorme dentro di lui. A tal punto che non esita a sedersi davanti al PC e vedere quel video.
Le immagini che susseguono lasciano Aizawa basito e non poco.
***

Quel video infatti ritrae lui, Yamada e Shirakumo ai tempi della Yuei.
"La bambina sta piangendo!" Fa notare Oboro, seguito da Hizashi: "Cos'è questa puzza?"
"Devi cambiargli il pannolino." Replica Shota, vedendo il compagno Shirakumo affermare: "E che sarà mai? E' un gioco da ragazzi." 



Apre il pannolino e fa un espressione prossima al vomito per poi spostare via il volto e lamentarsi:"Ma che diamine si è mangiata?"
"Avanti! Non è così difficile! Ci pensa zio Mi.." Cerca di intromettersi Yamada, ma la puzza è talmente penetrante che non resiste neanche lui e commenta:"Ma che si è mangiata? Latte o bombe letali?"
"Quante storie. E' solo un pannolino, no?"
"Sta attento Sho..." Dice Shirakumo voltandosi, ma il ragazzo si è attrezzato con tanto di pinza per il naso per non sentire la puzza. Peccato che comunque gli fa schifo anche a lui.
"Che state combinando?!" Interviene il professore, vedendoli lì a cimentarsi.
"Professore! Volevamo fare gli eroi!" Si difende Oboro, seguito da Hizashi che indica la bambina:"Quella è una villain!"
"Piantatela. E' solo un pannolino sporco e nauseabondo." Cerca di far capire Shota, quando il professore, mosso a pietà interviene: "Lascia! Faccio io."
Una volta finito di cambiare la bambina, l'insegnante provvede a mettere in punizione Yamada e Shirakumo, ovvero coloro che hanno portato a scuola la piccola Rin.
"Voi due siete in punizione."
"Perchè?" Chiedono scioccati i due e il professore non tarda a replicare: "Perchè siete stati voi a distogliere Aizawa dalle lezioni portando una bambina a scuola."
"Ma..." Cercano di dire i ragazzi, quando Shota prende l'attenzione.
"Ehm, professore?" Farfuglia, facendo voltare tutti verso di lui e notare:"Ho come l'impressione che non vuole staccarsi da me."
"Aizawa, dopo le lezioni, vedi di portarla alla madre." Affida l'insegnante, facendo usare il quirk a Yamada che sbraita un: "Che?!"
"Ma noi..." Cerca di dire Shirakumo, ma viene messo subito a tacere dal docente: "Niente, ma! Voi due siete in punizione!"

***
Aizawa, vedendo tutte quelle immagini, soprattutto con l'amico scomparso e ricordando tutto ciò che è successo, soprattutto la sofferenza di averlo perso non può non commuoversi e provare sentimenti contrastanti.
Da una parte il sollievo di aver fatto almeno una volta da padre a Rin anche senza saperlo, dall'altra l'amico che non tornerà più e che gli ha permesso tutto quello.
I ricordi della sua scomparsa, di quel giorno in cui ha scoperta la sua morte lo assalgono di colpo.



"Shirakumo... allora... la bambina di quella volta era..." Intuisce Shota, avendo le lacrime agli occhi. Non riesce a trattenere le lacrime anche cercando di essere forte. Quella ferita, quella perdita, l'ha segnato a vita.
Quello è stato uno dei tanti motivi che lo ha spinto a non voler rivedere la sua amata Yame e Rin. Quale sofferenza sarebbe stata più atroce del sapere le loro pene e alimentarle stando accanto a loro, dandole speranza e peso sulle spalle della sua immagine? Per questo lui ha deciso di fare la cosa migliore. Voleva proteggere entrambe, scappando lui stesso dalle sue responsabilità, sentendosi incapace di poter sostere tutto, ma stavolta sua figlia si è dimostrata più capace di lui. Quel peso che lui non avrebbe mai voluto dare, già allora lei ha accettato di tenerlo sulle spalle. 
Nel frattempo, mentre Aizawa cerca di riprendersi dalla commozione del momento, da qualche altra parte accade l'impensabile. Tamaki e Mirio stanno in camera del caro Amajiki a giocare alla play in attesa del dolce.
"Prendi questo, Tamaki!" Esclama Togata, abbattendo il suo personaggio per l'ennesima volta ed esultando:"Ti ho battuto di nuovo!"
"Non è giusto però! Ogni volta che prendi All Might sei imbattibile. È più di un'ora che provo a batterti, e non ho vinto neanche una singola volta." Replica il ragazzo, facendo ricordare al biondo: "Però è strano... non dovevamo fare una qualcosa?"
In quel momento Tamaki realizza:"Aspetta... ma non stavamo..."
Si alza di scatto, andando in panico e urlando: "Il dolce!"
Un grido talmente grande da fare eco in tutto il dormitorio, con i due che corrono verso la cucina, trovando del fumo che esce dal forno: "Porca miseria! Tiriamolo fuori subito!"
Completamente nel panico, Amajiki agisce aprendo il forno. Prende la teglia incandescente, tirandola fuori senza alcuna protezione alle mani e al tempo stesso bruciandosi le mani: "Scotta, scotta!"
Lancia il tutto sul tavolo, per poi soffiare sulle mani per alleviare il dolore: "Per poco non mi ustionavo tutto!".
Togata si avvicina al dolce, guardandolo perplesso: "Ehm, Tamaki... non prenderla a male, ma mi sa che il dolce si è un po' bruciacchiato..."
Il ragazzo di avvicina e si ritrova a guardare quel dolce completamente nero. A quella visione, Amajiki comincia a tremare e si calamita sul muro più vicino entrando in depressione: "S-sono una frana. Neanche un dolce sono capace di cuocere... come posso pensare che possa piacere a una come Rin?"
"Naaaaa, non è un dramma! Basta togliere la parte bruciacchiata."
"E' inutile che cerchi il lato positivo... lei non accetterà mai una cosa del genere. Me ne vado a dormire." Afferma il ragazzo rammaricato e  andandosene a dormire.
La giornata sembra passare in un lampo e Amajiki ritorna al dormitorio subito dopo le lezioni, trovando Mirio lì intento a completare il dolce.
"Che fai, Mirio?"
"Stavo concludendo l'opera tua."
"Avresti dovuto buttarla ieri."
"Buttarla? Ma che dici? Basta passarci sopra un po' di panna. Et-voilà, fatto!" Mostra lui, voltandosi verso il compagno e facendogli vedere il risultato finale che sembra abbastanza accettabile.
"Secondo te le piacerà?" Domanda il ragazzo dalle orecchie a punta, avendo come risposta dal biondino: "Ma certo, guarda che capolavoro!"
"M-ma io non ho fatto nulla però..."
"Che te ne frega, lei non lo sa. Per quel che sappiamo l'hai fatto tu per lei."Afferma Togata, mettendogli il dolce tra le mani e spingendolo fuori:"Ora vai e non combinare casini!" 
"M-Mirio..." Cerca di dire lui, ma il compagno gli chiude la porta in faccia e fa pollice.
Lui sospira e guarda il dolce:"Spero che le piaccia..."
Poi, tremolante e colmo di dubbi, si avvia verso il dormitorio della 1-A, camminando lentamente e deglutendo per tutto il tragitto. Inizia anche a prepararsi il discorso in mente sua: "R-Rin, h-ho preparato un dolce per te. L'ho fatto con le m-mie mani. M-mangiamo insieme?"
Poi, pensandoci su, mormora a sé: "Così dovrebbe andare, spero... credo... anche se ne dubito..."
Amajiki arriva finalmente al dormitorio della 1-A, ma stranamente non trova nessuno nella sala comune. 
"Che strano, è vuoto qui. Non c'è nessuno... Rin forse sarà in camera sua..." Ipotizza, lasciando il dolce sul tavolo totalmente incustodito, per poi avviarsi verso le stanze degli alunni e pensare: "Kirishima mi ha detto qual è la camera di Rin... ma non ricordo il piano..."
Indeciso, il ragazzo si avvia verso il piano di sopra. Peccato che in quel preciso istante, Aoi arriva in sala comune. Improvvisamente, viene attirato dal buon profumo del dolce: "Oh, oh oh... cosa abbiamo qua? Un dolce tutto solo e incustodito." Si guarda intorno, pensando:"Sarebbe un peccato mortale lasciarlo nelle grinfie di qualcuno. Chiunque potrebbe mangiarlo!"
Poi, sentendo il brontolio del suo stomaco si decide e prende quel dolce dal tavolo per portarlo in camera sua, ma non prima di averlo rimpiazzato con qualcos'altro.
Nel frattempo Tamaki, continua a salire le scale.
"Ma quale sarà il piano?" Si domanda, continuando a salire timidamente. Poi, ritrovatosi finalmente al piano giusto, comincia a cercare la stanza della ragazza.
"Dovrebbe essere di qui..." Ipotizza, andando nel lato delle camere maschili. Bussa ed apre le porte una ad una, ma nelle camere ovviamente non c'è nessuno siccome tutti si stanno allenando in palestra in quel preciso istante. Tutti meno che Aoi che sentendo la porta bussare, non tarda a incuriosirsi:"E adesso che vogliono?"
Nervosamente e contrariato, apre leggermente la porta, aspettandosi qualcuno della sua classe, ma scopre che in realtà è il senpai:"Vi ho detto di non..." Si blocca, vedendo Amajiki e urlando sorpreso:"MUROFILO, CHE CI FAI QUI?"
"Ehm... credo di aver sbagliato..."
"Si, hai sbagliato proprio dormitorio."
"No... ecco... intendevo dire che... cercavo Aizawa."
Aoi inclina la testa e confonde: "Aizawa? No, il professore non dorme con noi studenti. Hai sbagliato edificio. Adesso, ho da fare, ciao!"
Irritato, sbattendogli la porta in faccia. Amajiki inizia a sentire troppa pressione, così si deprime e batte la testa contro il muro del corridoio. 
"Forse dovrei andarmene... forse... forse..." Cerca di pensare tremolante, quando proprio in quel momento qualcuno esce dall'ascensore notandolo. 
"Tamaki-senpai? C-che ci fai qui?" Domanda quel qualcuno quasi timidamente. Il ragazzo sposta lo sguardo, vedendo lei, Rin. Gli viene un colpo vedendo l'argentea alle sue spalle, sussultando: "R-Rin, c-ciao. I-io v-veramente s-stavo... c-cercavo- v-volevo... Ecco...io... io... io..."
Vedendolo in ansia, la ragazza cerca di tranquillizzarlo:"Respira, Tamaki-senpai."
Il ragazzo prende un respiro, mentre lei continua a rassicurarlo:"Ecco. Calmati e respira. Prenditi tutto il tempo che vuoi, ok?"
Tranquillizzato, Amajiki cerca di prendere coraggio. Chiude gli occhi e butta giù tutto in un fiato: "Stavocercandotemamisonopersohoportatounacosaperteègiùinsalacomune!"
In quell'istante cala il silenzio tra loro, con l'espressione dubbiosa dell'argentea che lo guarda come a dire:"Ho capito bene?"
Quella quiete però è una tortura per Tamaki che comincia a tremare chiedendosi mentalmente:"Cos'ho fatto? Forse dovevo evitare di dirglielo... forse... forse..."
Lei realizza la cosa, irrompendo tra i suoi pensieri:"Ehm.. una cosa... per me?"
"S-si..." Dice lui timidamente, arrossendo ancor peggio di prima.
"Beh... allora andiamo, no...?" Risponde lei incerta, rassicurandolo e andando in sala comune con il senpai.
Una volta arrivati lì, l'imbarazzo del ragazzo si fa presto sentire a quelle parole dell'argentea:"Dov'è?"
Sicuro di ciò che dice, il ragazzo chiude gli occhi indicando il tavolo: "L-lì c-c'è una cosa... p-per te..."
La ragazza si avvicina al tavolo, trovando una busta di patatine al posto del dolce, ovvero il rimpiazzo lasciato dal nostro Molleggino.
"Grazie, senpai! Avevo giusto voglia di fare merenda!"
"Ecco... io... volevo dartelo ieri, ma... era tardi e..." Cerca di dire lui, alzando gli occhi e vedendo la ragazza con la busta di patatine tra le mani. 
"EH?!" Grida lui, facendo sobalzare Rin che si volta verso di lui:"Che c'è, senpai? Qualcosa non va? Forse... non dovevo aprirla...?"
"Io... non ho... avevo fatto un dolce e... vedendoti stressata... volevo... volevo..." Cerca di dire lui, ma è troppo teso, quando l'argentea lo riprende: "Senpai."
"Huh?" Farfuglia lui, alzando lo sguardo su di lei.
"A me piace più il salato che il dolce, quindi va bene così." Dice lei, addentando una patatina per poi aggiungere:"E poi devo mantenermi in forma per il concorso. Se mangio dolci va a finire che ingrassi, no?"
In quel momento il mondo crolla addosso al povero Amajiki. Tutta quella fatica per nulla. Lei, accorgendosi dello stato morale del ragazzo, gli si avvicina e prova a capire: "Senpai, T-Tamaki-senpai... va tutto bene?"
"D-devo andare. S-scusa, c-ci vediamo Rin!" Con questo il ragazzo va via, mentre lei cerca di capire:"La cicatrice è coperta, non ho niente fuori posto e non credo di aver fatto qualcosa che possa averlo messo in imbarazzo o difficoltà... Perchè è scappo via così...?" 
Proprio in quel momento, Aoi torna nella sala comune con il vassoio in mano e un pezzo di dolce ancora dentro: "Rin, cosa fai di bello?"
"Molleggino, finalmente. Quand'è che darai parola agli altri."
"Sta zitta! Non ne voglio parlare."
In quel momento l'argentea vede quel dolce e lo indica:"Cos'hai in mano?"
"Un pane alle banane e panna. È rimasto un pezzo, lo vuoi?"
"Non dovrei. Sono a dieta per il concorso, ma... lo assaggio comunque." Dice lei, prendendone un po'.
"Un po' bruciaticcio, ma non è male. L'hai cucinato tu?"
"Ovvio."
"Avresti dovuto farlo stare di meno al forno. Voglio la ricetta, comunque. Tanto per te non sarà un problema, vero?"
"Certo che no!" Esclama lui sorridendo per nascondere la preoccupazione. 
In quell'istante l'argentea prende il vassoio per prenderne un altro pezzettino, quando nota qualcosa. Un piccolo adesivo messo sul fondo del vassoio con scritto:"Con amore, A.T."
Di nuovo quelle iniziali. La ragazza comincia a riflettere, trovando un nesso al comportamento di Amajiki e non solo. Si volta verso Aoi, comprendendo la realtà della situazione e chiedendogli: "Quindi non è un problema per te replicarlo adesso, vero?"
"Ehm.. si, ma ho parecchie cose da fare." Cerca di svincolarsi, quando lei lo indica e sbraita: "Impostore!"
Molleggino comincia a tremare, mentre lei fa notare: "Non sono cieca! Ti sei mangiato tutto il dolce che il senpai ha fatto per me!"
"Ah... era del senpai quel..." Comprende Molleggino, irritando l'argentea: "E di chi se no!?"
"Si, ma perchè avrebbe portato un dolce, scusa? Mica è il tuo compleanno?"
"Certo che no. Comunque ero tornata proprio per te." Spiega lei, suscitando curiosità di Aoi: "Per me?"
"Sono andata da Hatsume."
"E allora?" Cerca di capire lui, ma non fa altro che agitarla.
"Zitto e seguimi, Molleggino! Non ho tutto il giorno!" Afferma lei, prendendolo per il braccio e trascinandolo via con sé.
"Fermati Rin, sei pazza? Dove mi stai portando?"
"Nel paese delle meraviglie."
"Cos'è? E' uno scherzo?"
"Zitto e seguimi!"
Non capendoci nulla, Aoi si lascia trascinare dall'argentea, che torna al laboratorio della sezione di supporto.
"Rieccomi Hatsume, scusa l'attesa!" Si scusa lei, mentre la rosea cerca di capire: "Ma si può sapere che succede? Sei scappata proprio mentre stavamo decidendo le estensioni di supporto del costume."
"Non chiederlo a me!" Esclama Shinkawa facendosi notare e salutando: "E comunque salve tizia costruttrice!"
Rin prende dalla tasca un foglio e lo mostra alla ragazza: "Questo è il progetto di una sorta di occhio artificale che dovrebbero costruire al polifemo qui presente e impiantarglielo. Purtroppo hanno richiesto tanti soldi e per adesso non si può operare. Tu ci capisci qualcosa?"
Hatsume prende il foglio e lo analizza intensamente. Dopo qualche secondo, guarda i due e dopo aver mostrato una faccia perplessa, caccia un sorriso smagliante: "Non ho mai visto nulla di più semplice da realizzare. Anzi, è fin troppo banale!"
"Coooooooosa?" Si fa sentire l'urlo di un basito Molleggino che cerca di capire: "Tu saresti in grado di costruirlo?"
"Certo. Non è per nulla difficile. Anzi, questo progetto è troppo basilare. Potrei costruirne uno più efficiente e duraturo."
"Ma quanto tempo ti occorrerebbe?" Interroga l'argentea con la ragazza che si porta l'indice e risponde:"Mhhh, sono impegnata con le cose da realizzare per il festival, ma potrei mettermici al lavoro stanotte nel mio momento di svago."
"Svago? Stai parlando del mio occhio!" Si irrita lui, ma lei non è dallo stesso parere: "Ma si, sarà divertente farlo. Desideri qualche upgrade?"
"Upgrade?" Ripete il ragazzo molla, sentendo la proposta della rosa: "Si! Raggio laser, raggi X, occhio che cambia colore... posso metterci di tutto dentro. Basta che me lo dici prima che inizio."
Aoi ci riflette su, ma conoscendo i lavori di Hatsume, preferisce declinare l'offerta: "Nono, voglio semplicemente il mio occhio, punto!"
"Che delusione!" Commenta amareggiata la ragazza per poi confermare: "D'accordo. Passate domani e avrete ciò che mi avete chiesto!"
I due escono dal laboratorio, con il molleggino più contento che mai: "Rin, sei un genio. Non avevamo pensato ad Hatsume per l'occhio. Ora chiamo il dottore e gli dico che posso fare l'intervento e che ho l'occhio. Dunque, dovrò pagare solo l'operazione. Quella posso permettermela!"
"Sono contenta per te. Poi andiamo nell'ufficio di papà per parlargliene. Mi piacerebbe venire con te e assisterti durante l'operazione, ma ho le mie cose da fare per il concorso di bellezza."
"Hai già fatto fin troppo. Non so come ringraziarti!"
"Scusa, adesso devo andare." Dice lei, allontanandosi e andando a provare la coreografia per il concorso.
Se ne sta in palestra, quella prenotata dal senpai, quando sente la porta aprirsi che la ferma mentre sta facendo le prove.
"Ah... sei tu, senpai."
"R-Rin..."
"Mi dai una mano? Vorrei provare di nuovo a camminare bendata." Chiede lei, avvicinandosi e avendo come risposta: "M-ma...certo." 
La aiuta a mettere la benda e le sta accanto mentre lei comincia a camminare da sola e senza tenere la mano del senpai. Sembra molto insicura nei passi.
"T-Tamaki-senpai...?"
"N-non temere... sono qui." Le dice, rassicurandola. Peccato che lei inciampi cadendo all'indietro e spingendo il ragazzo che si ritrova con la faccia contro il muro.
"Tamaki-senpai!" Chiama lei, ritrovandosi a terra e vedendo il senpai con il volto contro il muro. Purtroppo non comprende il motivo per cui il ragazzo è in quella posizione, anzi confonde del tutto cominciando ad ammonirlo: "Senpai, non è il momento di limonare con il muro!"
"S-scusa, sei tu che mi hai s-spinto." Spiega lui e lei continua: "Non mi pare di averti detto di appiccicarti al muro."
"R-riproviamo?" Propone lui, avvicinandosi alla ragazza con il rossore in volto. Poi, volge lo sguardo altrove mentre le tende la mano e dice:"Sempre se... se vuoi e... e ti fidi di me."
Lei sorride e afferra la sua mano rivelando:"Mi fido di te... Tamaki-senpai."
Le prove continuano e la stanchezza comincia a farsi sentire. I due si siedono l'uno accanto all'altro per fare una pausa.
"Come mi vedi, Tamaki-senpai?" Domanda lei, prendendo l'attenzione del ragazzo, mentre ella continua: "Intendo... mentre sono sul palco. Mi vedi camminare più sicura."
"Ehm.. si, però... dovremo lavorarci ancora un po'." Risponde lui, sorseggiando una bottiglina d'acqua, quando lei confessa: "Sono stanca."
"Huh?" Mormora lui, volgendo i suoi occhi su di lei che aggiunge:"Ultimamente per causa di questo concorso sto dormendo poco e nulla. Vorrei finire entro oggi di revisionare i video, almeno così potrò montarlo e per domenica sarà tutto pronto." 
"Vedrai che... si... ci riuscirai e... e penso che sarà un successo. Quindi non devi fare le ore piccole." Poi, ignaro di ciò che sta accadendo, continua:"Senti... Rin... c'è una cosa che sto cercando di dirti da un po'... vedi... io..."
Peccato che non riesce a concludere la frase che sente la testa dell'argentea appoggiarsi sulla sua spalla. 
Sentendo quel contatto Amajiki si blocca di colpo. Volge lentamente lo sguardo su di lei:"Che fare? Che fare?"
Non può non notare quell'espressione tranquilla. Infatti Rin, a causa di tutto lo stress e il poco sonno, si è addormentata proprio accanto a lui. 
Tamaki, non sapendo cosa fare, volge lo sguardo su di lei e arrossisce lievemente, incantandosi a guardare quel volto addormentato. In quell'istante si sente così vicino e intimo a Rin. Abbassa lo sguardo con quel rossore in volto.
"Forse.... Dovrei...." Volge nuovamente gli occhi sull'argentea e in quell'istante qualcuno si ritrova ad entrare senza fare rumore.
"Ma quello è Anakiji." Mormora Aoi, vedendo il ragazzo completamente preso dalla visione di Rin che riposa sulla sua spalla. In quel momento tutto è chiaro come il sole per Shinkawa. La lettere, tutti quei modi di fare del senpai, il dolce e anche il volerla aiutare con le prove erano tutte un modo per starle vicino.
"Non ci credo... Vuoi vedere che Anajiri si è innamorato di Rin?" Poi nota la posizione dei due, ipotizzando:"Forse è stato preso perché Rin si sarà vestita da muro o avrà fatto qualcosa con il muro..."
Poi, sospira:"In ogni caso, meglio attrezzarsi. Altrimenti nessuno mi crederà."
Prende il cellulare proprio mentre Amajiki comincia a guardarsi attorno.
"Siamo solo io e.... e lei..." Pensa per poi rivolgere lo sguardo su di lei. Si appoggia la mano al petto:"Ma che mi prende? Perché non riesco a smettere di pensarci?"
Poi, preso da una strana forza e rassicurato dal dormire della ragazza e dal fatto che non ci fosse nessuno, comincia ad avvicinarsi a lei sempre di più. Il desiderio di baciarla è enorme, ma tutto viene a scomparire proprio quando le loro labbra si stanno per sfiorare a causa di quel flash che lo blocca. Qualcuno lo ha beccato. È Aoi che guarda il cellulare e brontola:"Maledizione! Avrei dovuto togliere il flash!"
"C-che...?!?" Farfuglia tremolante e terrorizzato, mentre Shinkawa lo indica e afferma deciso:"Ora ho la prova che ci provi!"
"Veramente.... Io...." Tenta di difendersi, quando Rin, a causa di quel trambusto, si sveglia:"Che succede?"
"Succede che il senpai ci prova con te spudoratamente!"
"N-non è come pensi... Io... Io..." Cerca di difendersi, quando rin prende le sue difese:"Molleggino? Non ho mai sentito una cosa più assurda di questa."
"Non ci credi? Guarda qui!" Mostra lui, facendo sorprendere e non poco l'argentea che non tarda a chiedere spiegazioni:"S-senpai!! Che... Che significa questo..?"
Amajiki sentendosi scoperto, tenta di spiegare:"Ehm...ecco... io...volevo...solamente svegliarti, ma.... ma.... ma..."
In quell'istante si rende conto che è la sua occasione. Chiude gli occhi, cercando di tirare fuori il coraggio e dire:"Ma... Mi ero.... Ecco... Mi ero incantato a guardarti e..."
Rin capisce:"Ah....  voleva svegliarmi, ma non aveva il coraggio."
"Il solito coniglio. Infatti pareva anche a me strano che ci provasse con te." Confessa Shinkawa, facendo demoralizzare Tamaki che si piazza con la testa contro il muro e comincia a tremare pensando:"Sono una frana."
"In realtà è stato molto dolce da parte tua, senpai." Sente dire da Rin che lo fa balbettare un: "C-che?"
"Sapevi che non avevo chiuso occhio e non volevi svegliarmi, vero?"
Lui rimane in silenzio, quando sente Gennarino allarmare Shinkawa:"Molleggino bello! Nascondi la refurtiva!"
"Che!?"
"Arrivano i professori!"
Con un balzo, Aoi attiva le molle atterrando davanti ai tavoli piazzati in palestra per poi coprirli col telo grazie ad un altro balzo. Non riesce ad atterrare bene e si ritrova sdraiato su quei tavoli che coperti danno l'impressione di un morbido materasso di quelli che si usano negli allenamenti, ma di morbido non ha nulla.
"Che botta!" Si lamenta Shinkawa, mentre arriva in palestra il professor Aizawa che vede lì i ragazzi e comincia ad insospettirsi: "Che ci fate qui?"
"Ecco... io..." Balbetta Amajiki, tremando e bloccandosi di colpo a causa dello sguardo omicida dell'insegnante.
"Papà, mi stavano dando una mano." Prende l'attenzione l'argentea.
"Ah... se è così." Mormora, abbassando la guardia. Accidentalmente lo sguardo va su uno Shinkawa dalla schiena dolorante a causa del pizzo del tavolo se sente proprio all'altezza dei reni: "Anche lui?"
"Allenavo un po' le molle, professore. Vero, Gennarino-senpai?" Cerca appoggio Aoi che subito ha dal superiore: "E' tutto vero, professore. Gli facevo un po' di vento con le mani per fargli allenare la resistenza."
Finge di fare qualche addominale, ma la realtà dei fatti è che si sta distruggendo la schiena. Tutto ciò passa inosservata all'occhio critico di Aizawa che si volta verso la figlia e domanda: "Rin, non è che hai visto dei tavoli da queste parti?"
"Che?" Comincia a preoccuparsi PizzaHero, abbracciando terrorizzato Shinkawa che pensa:"Stavolta è la mia fine. Me lo sento."
Tutto ciò accade alle spalle dell'insegnante che continua il suo discorso: "Cementos ha detto che li aveva visti in questa palestra. Servono a quelli della sezione K, H e C."
Rin sposta lo sguardo su Aoi e il senpai Panevino che scuotono la testa come a dire di no. Aizawa si volta verso di loro e questi un attimo prima  fingono indifferenza, ma in realtà stanno sudando freddo.
"Veramente prima ho visto Shinso..." Cerca di sviare l'argentea, sorprendendo tutti a dire: "Davvero?"
"Si, non so se li abbia lui. Prova a controllare nella loro classe." Consiglia e il padre, seccato, esce mormorando:"D'accordo."
Una volta uscito il padre fuori, Aoi balza davanti alla ragazza, prendendole le mani e dicendole: "Rin, ci hai salvato!"
"Sbrigatevi a togliere questi tavoli da qui. Me la vedo io con Coso." Afferma l'argentea, decisa ad aiutarli.
"D'accordo."
I due si mettono all'opera, quando la ragazza riprende: "Ah... non portateli tutti. Qualcuno serve."
"Come desiderate, madame." Risponde Pizzahero, ma quelle parole della ragazza sorprendono e incuriosiscono il ragazzo dalle orecchie a punta: "Cos'hai intenzione di fare?"
"Nulla. Solo salvare il sederino a loro."Rivela lei, per poi voltarsi verso il senpai e domandare:"Intanto continuamo con le prove?" 
Lui annuisce e continuano le prove, finché non vengono nuovamente interrotti da Aizawa e Shinso.
"Eccoli qua i tavoli." Indica il viola, andando verso i tavoli, mentre Aizawa, perplesso alza lo sguardo verso la ragazza e chiama: "Rin..."
Non ha manco il tempo che l'argentea comincia a sbraitare infastidita:"Coso, ma deciditi una buona volta."
"Huh?" Farfuglia Hitoshi, alzando lo sguardo confuso verso la ragazza che continua: "Qua stiamo provando, non possiamo pensare sempre a te che entri ed esci con questi tavoli."
"Ma se è la prima volta che vengo qui dentro..." Tenta di difendersi il ragazzo, ma lei non ne vuole sapere.
"La prima volta? Cos'è? Sei corto di memoria? Già prima sei entrato una decina di volte dicendo che non ti serviva più, adesso ritorni a rompere le palle?"
"Ma chi ti sta facendo niente?!" Si agita Shinso, ma Rin si mostra più alterata di lui: "Invece la tua sola presenza che entra ed esce mi infastidisce. E per la miseria! Abbiamo delle prove da fare! Abbi almeno un po' di decenza!"
"Shinso, Rin ha ragione." Interviene il professore, vedendo la figlia in escandescenza e lasciando perplesso il ragazzo.
"Cosa?" Domanda il viola per poi difendersi: "Professore, ma Aizawa si è inventata tutto."
"Inventata tutto? Guarda che c'è anche il senpai Amajiki qui che ha visto."
"C-cosa?" Balbetta perplesso il povero Tamaki, sentendosi tirato in gioco.
"Tamaki-senpai, parla anche tu."
"I-io..." Continua a balbettare, non sapendo cosa dire.
"Diglielo anche tu che è vero che entra ed esce dalla palestra." Incita lei, mettendo pressione al senpai.
"V-veramente..." Continua a mormorare, cercando le parole giuste, ma non servono. Rin lo interrompe subito, sbraitando: "Vedi! Anche il senpai lo dice! Di questo passo non finirò mai di preparare la coreografia."
"Tranquilla. Tanto sei la persona più brutta sulla faccia della Terra. Dubito che la tua presenza al concorso serva a qualcosa." Attacca lui verbalmente continuando a tenere quell'atteggiamento freddo e distaccato con Rin che si scalda ancora di più:"Che?! Vuoi per caso morire, brutto coso insolente!"
"Ehi! Muoviti e portali dentro! Non abbiamo tutto il giorno!" La difende il padre, facendo uscire il tavolo fuori dal ragazzo.
Una volta rimasta sola con il senpai, la ragazza non tarda a dire:"Scusa, senpai. So che tu non centri nulla, ma dovevo proteggere in qualche modo quella testa bacata di Molleggino."
"N-non ti preoccupare." Mormora lui timidamente.
Con un sorriso, la ragazza e il senpai tornano ad allenarsi. Presto si fa sera ed è ora di cena. Peccato che però si sente qualcuno lamentarsi e non poco.
"Ma proprio io dovevo proporre di cucinare la zuppa di funghi... senza i funghi?" A lamentarsi è Aoi, incaricato di andare a prendere dei funghi dalle scorte della scuola per preparare una zuppa per cena. Il ragazzo però sta tornando al dormitorio a mani vuote, dato che l'unica cosa finita sono proprio i funghi. Mentre è sulla strada del ritorno, riceve un messaggio sul gruppo WhatsApp della classe: "Muoviti molla di merda! Porta questi cazzo di funghi che l'acqua bolle da un pezzo. Abbiamo fame e se non ti sbrighi, ci finisci te nella pentola!"
"Perfetto... Bakugou è allegro pure stasera... e adesso chi glielo dice che non ci sono funghi?!" Si domanda Shinkawa mentre a replicare nel gruppo è proprio colei che l'ha incaricato di comprare i funghi, ovvero Rin:"Non dar retta a quell'idiota. Prenditi pure tutto il tempo che vuoi, tanto per me è meglio visto che sto concludendo di revisionare roba per il concorso."
Aoi sospira e il suo passo si fa sempre più lento, un po' per indispettire la classe e un po' perchè non sa come dire ai compagni di non essersi accertato che ci fossero dei funghi disponibili nelle scorte. Sta attraversando il cortile, quando all'improvviso ha una specie di illuminazione: "Fermi tutti! Ma io so dove trovare dei funghi!"
Abbandona la strada principale per recarsi nel boschetto presente negli edifici della Yuei. 
"Aoi Shinkawa, sei un genio. Nel bosco ci sono i funghi e ne dovrei trovare a bizzeffe... anche se l'idea di stare da solo in un bosco mi mette i brividi!" Si dice, recatosi ai piedi degli alberi, in effetti trova moltissimi funghi, iniziando a prenderli e metterli nella cesta che ha con sé. Ne raccoglie veramente tanti, fino a riempire completamente quel contenitore. 
"Adesso si che tutti capiranno quanto io sia utile alla classe. Altro che ogni tanto si scordano di me!" Mentre sta terminando la raccolta però, sente una voce a lui familiare che lo mette in guardia:"Se fossi in te li butterei, non li mangerei..."
Si volta e vede Kinoko della 1-B, che si palesa davanti al ragazzo-molla. Molleggino si guarda intorno, senza capire da dove sia spuntata fuori la ragazza: "E tu da dove sbuchi fuori?" Sei davvero come i funghi?"
"No, ho visto che andavi nel bosco e ti ho seguito." Rivela lei, inginocchiandosi accanto a lui,
"Ma sei da sola?" Domanda lui e lei risponde prontamente: "Si, perché me lo chiedi?"
"Perché di solito dove ci sei tu, spunta sempre il tizio nero ombroso della tua classe. Voi state insieme, giusto?" Cerca di capire lui, avendo come risposta: "Naaaaa! Io e Kuroiro siamo solo amici e per favore, non inziarare nuovamente a fare il paranoico. Te invece, quelli te li volevi mangiare, vero?"
Aoi guarda la cesta con i funghi, per poi rispondere affermativamente: "Si, volevo portarli al dormitorio per farci la zuppa!"
La ragazza però gli tira dalle mani la cesta, depositandola a terra e svelando: "Sono nocivi, quasi velenosi. Non sono commestibili. Se li avessi mangiati, ti sarebbe venuta un indigestione che sarebbe durata per almeno 3 giorni."
"Oddio... ci manca solo quello." Esclama il ragazzo con una faccia in cui si nota perfettamente l'espressione tra lo spaventato e il disgustato, insieme all'abbattimento: "Adesso sono di nuovo al punto di partenza. Se non porto i funghi a Bakugou, quello inizierà a far esplodere tutto!"
Si porta le mani ai capelli, essendo più disperato che mai. A quel punto, Komori svuota la cesta contenente i funghi nocivi, per poi passarci sopra la mano. Da lì, cadono delle spore che dopo pochi secondi fanno crescere un numero spropositato di funghi dall'aspetto appetitoso: "Ecco a te. Questi sono buoni e veloci da cucinare. Così non resterai con il pancino vuoto."
Molleggino guarda quella cesta come se fosse accaduto un miracolo davanti ai suoi occhi: "Oddio, funghiiiiiiiiii! Ma è un prodigio!"
"No, è il mio quirk! Pensavo lo sapessi." Replica la ragazza con quel gesto di Shinkawa che dall'euforia, abbraccia la ragazza: "Grazie mille, mi hai salvato. Che posso fare per sdebitarmi?"
"Ma no, non preoccuparti."
"No, io insisto!" Continua lui, mettendole le mani sulle spalle e concludendo:"Chiedi tutto quello che vuoi."
La ragazza porta l'indice sul mento per pensare, poi però non avanza alcuna pretesa. Allarga le braccia e scrolla le spalle, segno che non sa cosa fare: "Per adesso non mi viene nulla in mente. Posticipiamo il debito ti va bene?"
"D'accordo! Quando ti verrà qualcosa in mente, dimmelo pure!" Esclama lui, facendola annuire.
I due si incamminano insieme verso i rispettivi dormitori, salutandosi alla biforcazione che separa le strade. Aoi inizia a saltellare con quella cesta in mano, fino a quando non si sente nuovamente chiamare, stavolta da una voce maschile. Ovviamente non può che trattarsi di Shihai Kuroiro, che subito si dimostra ostile nei confronti del ragazzo-molla: "Ti ho detto che devi restare lontano da Komori. Ma sei lento di comprendonio?"
Molleggino, confuso, si volta verso di lui dicendogli:"Ma io sto lontano da lei..."
"Stare vicini nel bosco a fare funghi insieme è stare lontani?"
"Bosco? Funghi? Ah... ma quindi c'eri pure tu?" Cerca di capire per poi esclamare compiaciuto: "Allora ci spiavi. Ma sei peggio di uno stalker..."
"Non è vero."
"Mi piace la cosa!" Afferma, mettendosi le mani ai fianchi e lasciando perplesso il ragazzo che continua: "Zitto maledetto! Lei non sarà mai tua!"
"Ma chi la vuole?! Io sono fidanzato. FI-DAN-ZA-TO! Lo vuoi capire o no? Anche se sto nervoso, comunque sono fidanzato. Anzi, io patteggio per te e se vuoi una mano a conquistarla, a disposizione!" In segno di amicizia, Shinkawa gli porge la mano in segno, ma il ragazzo-scuro non ci casca e la schiaffeggia: "Non voglio una mano da te. Tu vuoi metterti con lei, confessa. Altrimenti non stareste sempre insieme!".
Aoi inizia a contare sulle dita della mano: "Uno, due, tre... noi ci siamo incrociati si e no tre volte.. tre volte è sempre insieme? Esagerato..."
"ZITTO! Che pensi che non sappia che a lei piaci tu? Sappi che ti odio con tutto me stesso! E poi so perfettamente che non sei fidanzato!"
"Huh?"
"Se fossi ancora fidanzato con quella invisibile, adesso staresti dietro di lei invece di provarci con Kinoko!" Ascoltata quella frase, il ragazzo molla realizza la situazione pensando in mente sua: "Se questo mi odia, addio collaboratore perfetto per la mia agenzia di detective. Noooo, devo rimediare! Maledetta Hagakure!"
Poi, cerca di ritornare in sé, si ricompone e tenta di sistemare tutto: "Ma quando mai? Mica le piaccio io? Anzi, se vuoi saperla tutta mi ha confessato che gli piacciono i ragazzi con la pelle scura, ma molto scura, quasi come il carbone e i capelli chiari, molto chiari... già! Precisamente argentei e con quirk oscuro perfetto per l'investigazione ed io sono tutto il contrario del suo uomo ideale."
Con questo ride nervosamente, ma quelle parole irritano ancor di più Kuroiro: "Cosa? Ma dici veramente o mi prendi in giro?"
"Certo che sono serio! Potessere acciecarmi anche l'altro occhio!" Uno starnazzare improvviso prende l'attenzione del Molleggino che alza lo sguardo verso il cielo. Ciò che vede è un corvo che gli vola sulla testa, lasciandogli un ricordino, che gli cade dritto nell'occhio buono, facendo centro: "Porca miseria, non ci vedo più... aiuto, quel piccione bastardo mi ha cagato nell'occhio!"
In quell'istante è tutto chiaro per Shihai. Quella è la prova inconfutabile che il ragazzo mente e non tarda a dirgli: "Tsk... altro che patteggiare. Tu mi vuoi fregare!"
Ma Shinkawa ha altro per la testa e glielo espone: "Ma che mi frega di te e della funghetta?
"Ah... adesso la chiami anche funghetta?!"
"Ma vattene a fanculo! Va! Io ora devo vedermela col parente di Tokoyami che mi ha cagato nell'occhio! Lo possino ammazzare!" Con questo il ragazzo si allontana, lasciando lì Kuroiro più irritato che mai a brontolare:"Tsk.. ma tu guarda a questo."
Aoi fa ritorno al dormitorio, con Rin che lo aspetta fuori.
"Ma si può sapere dove sei andato a prendere questi funghi? Nel bosco?" Prende la sua attenzione, mentre lui brontola: "Ci hai quasi preso, Rin... portali tu in cucina che io devo andare a lavarmi il viso. Tra cani che mi pisciano addosso e piccioni cagatori, ci manca solo che qualche bestiaccia mi vomiti addosso e ho fatto la collezione."
Le porge il cestino con i funghi, per andarsene in camera sua borbottando: "La prossima volta riso in bianco... almeno non passerò altri guai per procurarlo..."
"Allora?! Sono arrivati i funghi?"
"Eccoli, Kacchan!"Dice l'argentea portandoglieli e sentendo il ragazzo esclamare: "Era ora!" 
Con l'ultimo ingrediente finalmente possono sedersi a tavola a mangiare e dopo cena Rin si chiude in camera sua per concludere ciò che ha iniziato. E' intenta a guardare e trasportare i video per il montaggio del festival culturale, quando nota qualcosa di insolito che la fa riflettere e non poco.
"Certo che nelle immagini si vede molto anche il senpai. Avrei potuto incontrarlo in metro, al combini quando ero con Shocchan, quando uscii con Kacchan... Tra l'altro l'avevo anche già notato e me ne ero scordata. Però non capisco... Come sia possibile che prima di oggi, non mi ero accorta di lui?" Si domanda mentre revisiona le immagini, quando qualcosa prende la sua attenzione. La stupisce a tal punto da farle spalancare gli occhi e arrossire di colpo:"Un momento... Io non ho notato lui, ma.... Lui ha notato me?"
Lo vede dal modo in cui sposta lo sguardo verso di lei, ma non solo. In parecchie occasioni lei faceva casino e sbraitava contro i compagni, motivo per la quale Amajiki la vedeva come una bulla.
"Questo spiega tutto..." Poi, dubbiosa e con il rossore in volto, pensa a tutte le cose successe. Ricorda quelle iniziali sulla torta, sulla lettera e le collega a quelle immagini viste insieme ai vari comportamenti e tentativi del povero senpai di farsi avanti, cominciando ad ipotizzare balbettante e imbarazzata: "Quindi... non è che... il senpai... ha... una c-cotta per... m...me?"
Davanti a quella realizzazione, Rin non può far altro che essere stupita e più va avanti con le immagini e più è sicura di quella realtà. Come si comporterà adesso con il caro senpai Amajiki dopo aver scoperto una cosa del genere?

   
 
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