Sullo scorrere del fiume vidi il male perpetuo

Era una gelida giornata di autunno nelle campagne di quel luogo dimenticato da Dio ma non dai suoi abitanti.
La vita trascorreva tranquilla mentre il luogo tanto affabile quanto freddo, poteva essere riscaldato da notizie false che non avevano minimamente un principio di verità.
Era vero che la gente si divertiva a mettere in giro false testimonianze di atrooci creature che si aggiravano nella zona, depredando quel povero raccolto che i contadini potevano offrire.
Misteriose scomparse e saccheggi nel cuore delle notti più fredde dell'anno, gettavano il popolo nella paura profonda di un prossimo giorno che non avrebbero mai visto la luce.
Ma quei timori divennero ancora più forti quando una contadina di nome Betty dette alla luce un bambino misterioso ma dagli occhi brillanti come il cielo.
Non si conosceva l'identità del padre e la povera donna era stata condannata a crescere il suo bambino tutta da sola.
Ma la bontà della gente cercò di farsi da parte per aiutare la donna a farlo crescere tra il bene e la bontà comune.
Ma quel bambino era diverso da tutto quello che la gente conosceva.
Molti di loro vedevano le cose spostate dal loro luogo d'origine, oppure le bestie erano misteriosamente scomparse dopo che qualcuno o qualcosa li aveva liberati.
E mentre il popolo fissava gli occhi di un bambino tanto innocente quanto oscuro, molta di quella gente stava cominciando a tirarsi indietro da quel bambino per non avere guai peggiori.
Ma era tutto impossibile visto che il pargolo scorrazzava come un'ombra piena e una determinazione peccaminosa in mezzo a quei luoghi così scarni e freddi.
Il bambino continuava a ricevere le cure necessarie, ma all'età di dieci anni, improvvisamente non mangiava più.
La madre del bambino credeva che fosse malato, ma il piccolo non aveva nessuna intenzione di farsi vedere da qualcuno.
Scappava sempre nel momento del bisogno e alla fine la madre non si preoccupò molto di lui.
Impegnata a guadagnarsi quei pochi centesimi per tirare avanti, la madre del bambino alla fine si era convinto a seguirlo per cercare di scoprire che cosa davvero stava tenendo nascosto.
Guardandolo con premura e con attenzione, con grande sorpresa la donna vide che suo figlio andava ogni giorno sulla riva del fiume e fissava scorrere l'acqua con determinazione.
Ma appena un cervo si avvicinò a lui per guardarlo con attenzione, con rapidità fulminea, il bambino riuscì a bloccare l'animale gettandolo a terra.
La madre del piccolo non riusciva a capire che cosa volesse fare all'animale e mentre con un tocco gli aveva storto il collo uccidendolo seduta stante, la donna non poteva rimanere ancora in silenzio e in disparte dopo quella scena.
Uscendo allo scoperto, vide gli occhi azzurri di suo figlio iniettati improvvisamente di sangue.
Quel bambino agli occhi di tutti maledetto, fissava la sua stessa madre con tale impeto e con maledizione.
< Ma tu che diavolo sei, creatura del male? >

I suoi occhi rossastri fecero venire un brivido lungo la schiena alla povera Betty.
Prima di allora non aveva mai visto niente di simile e quel figlio che aveva curato dentro di sé e aveva fatto nascere, non era nient'altro che una creatura devota al male mentre la sua sete assassina aveva colpito il suo essere.
< Thomas, sei tu? >
La giovane donna non aveva il coraggio di avvicinarsi e sentire quel brivido lungo la schiena la faceva rimanere immobile.
In fondo provava ancora nel suo cuore quello spirito materno che lo contraddistingueva e vedere l'anima voluta al diavolo non poteva farla desistere.
Avvicinandosi a lui con sguardo misto a preoccupazione e a paura, Betty toccò il suo stesso figlio con quelle mani e quella preoccupazione che l'avrebbe gettata in un vortice maledetto che solo la morte avrebbe rotto.
Sentiva il suo cuore scosso e mentre trascinava suo figlio dentro di sé, aveva capito subito che quel seme del male era dato dal fatto che non poteva essere umano, ma chi l'aveva messa incinta aveva coronato quell'incubo maledetto che il diavolo aspettava da tanto tempo.
La giovane donna però doveva proteggere suo figlio, anche a costo di tenerlo in casa sua rinchiuso per sempre.
< Non è più un mondo sicuro per te, Thomas. Devi rimanere qua dentro fino alla fine dei tuoi giorni. È per il tuo bene. >
Rinchiudendolo in cantina, Thomas non faceva altro che piangere.
Si sentiva ferito da quella madre che cercava di capirlo, ma che non ci riusciva.
Molta gente però si domandava che fine avesse fatto, senza fare però domande troppo opportune,
Betty veniva lasciata ancora di più in disparte e continuare quella vita in mezzo a quel silenzio e a quegli occhi guardinghi, non potevano far altro che disturbarla.
Ogni giorno che passava e guardava suo figlio negli occhi, vedeva ancora quello sguardo di sangue impresso nella sua mente.
Thomas correva verso di lei per cercare una pietà che non sarebbe mai giunta.
E mentre la madre gli dava da mangiare ma che lo allontanava per sempre dal suo essere, la rabbia stava per sempre inondando la mente del piccolo.
Trasformarsi in una creatura orribile aveva gettato nello sconforto e nel terrore più atroce una madre che non si era minimamente presa le sue responsabilità.
Quella figura maledetta che aveva gettato la casa e quel presente così tranquillo nel vortice del male insieme a tutta la cittadina. Adesso non si poteva più nascondere.
Era come se fosse il vortice di tutti i peccati di una rinneganza che una madre non aveva potuto contraddistinguere.
Non era riuscita a fare nulla per confessare cosa nascondeva.
Ma ormai era troppo tardi: la figura maligna di lucifero era reale e la cittadina di Woybrood sarebbe stata cancellata per sempre.
Qualcuno tentò di riportare alla luce tali fatti in un futuro discopico, ma non ci riuscì.
Un conto perchè colto da strani incidenti che tolsero ogni individuo che voleva giungere alla verità.
Un conto fu che la provvidenza del male era giunta nel nostro mondo e il miglior modo per prodigare era rimanere in silenzio.
In silenzio finché non giungerà il momento di manifestarsi e l'intera civiltà saprà.