PROLOGO
Conner Kent aka il solo ed unico Superboy “originale” (scusa Jon, ma è così) aveva solo due certezze:
- Era un clone appositamente creato da Lex Luthor per sostituire Superman (pessima idea);
- Proprio non poteva sopportare il suo arrogante compagno di squadra, Robin, la spalla di Batman.
In secondo luogo, Robin era così, così tanto paranoico (non si fidava di nessuno, nemmeno di loro, che erano i suoi compagni di squadra!); sapeva un bel po’ di cose su tutti loro (inquietante), ma non era disposto a condividere nulla su sé stesso (come ci si può fidare di uno così? Non si può, non si può proprio…). Accidenti, il ragazzo non gli aveva neanche mai rivelato il suo nome e non si era nemmeno mai tolto la maschera! E onestamente Conner trovava la sua abitudine di sparire e riapparire improvvisamente dal nulla senza emettere alcun suono (e Conner aveva il super-udito) veramente disturbante… brr… terrificante.
Perciò si, Conner odiava Robin e avrebbe anche potuto scriverci una poesia. Così lo fece.