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Autore: Marlena_Libby    09/03/2024    1 recensioni
Marie salva il Principe Schiaccianoci e viene portata nel Regno dei Dolci
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era la vigilia di Natale e Marie e Fritz aspettavano l'arrivo del padrino Drosselmeyer, che era un fabbricante di giocattoli e ogni anno portava sempre loro dei regali molto particolari.
- Forse se chiudiamo gli occhi e ci concentriamo, arriverà subito - disse Marie.
- Non essere stupida! - la ammonì Fritz.
- Ma proviamoci, almeno! - insistette Marie.
Chiusero entrambi gli occhi e si concentrarono.
Proprio in quel momento il campanello della porta suonò.
- Ha funzionato! - esclamò Marie.
Il padrino Drosselmeyer entrò sorridendo e scuotendosi la neve dal cappotto.
- Buonasera. Cosa ne pensate di questi, miei piccoli amici? - disse il padrino abbracciandoli e dando loro un pacchetto ciascuno.
In quello di Fritz c'era una bellissima barchetta di legno dalle vele rosse brillanti e dentro a quello di Marie c'era il pupazzo di un soldato dalle lunghe gambe.
- Cos'è? - chiese Marie.
- È uno schiaccianoci - rispose il padrino Drosselmeyer.
Prese una noce da un vassoio sul tavolo, la mise in bocca al pupazzo, gli strinse le gambe e la noce si aprì.
Il padrino Drosselmeyer infilò la noce nella bocca di Marie, che saltava su e giù dalla gioia.
- Oh, com'è bello padrino Drosselmeyer! Non avevo mai visto uno schiaccianoci!
Si mise a ballare intorno alla stanza tenendo in alto il nuovo pupazzo.
All'improvviso Fritz, in preda alla gelosia, afferrò lo schiaccianoci, lo gettò per terra e ci saltò sopra.
- Oh no, il mio povero pupazzo! - disse Marie scoppiando in lacrime.
Il padrino Drosselmeyer afferrò Fritz per un braccio e lo portò fuori dalla stanza per sgridarlo.
Marie raccolse lo schiaccianoci, lo guardò attentamente e disse sollevata: - Meno male, non ti sei rotto!
Si sdraiò sul divano con il pupazzo tra le braccia e si addormentò.
Quando si svegliò più tardi, era nel suo letto.
- Devono avermi portata su mentre dormivo. Ma dov'è il mio schiaccianoci? Forse è rimasto in salotto.
Marie si infilò le pantofole e scese silenziosamente le scale.
Mentre apriva la porta del salotto, il pendolo suonò la mezzanotte.
Spaventata, corse sul divano e si rannicchiò nella sua camicia da notte.
Il fuoco nel camino illuminava la stanza.
Si udì improvvisamente uno scalpiccio e lunghe file di topi arrivarono guidati dal loro re, che aveva occhi brillanti e feroci.
Marie sgranò gli occhi, mentre dall'altro lato della stanza entrarono i soldatini di piombo di Fritz, guidati dallo schiaccianoci.
I topi e i soldatini di piombo cominciarono a combattere.
All'improvviso il re dei topi spinse lo schiaccianoci contro il divano.
- Ora basta! - gridò Marie.
Si tolse una pantofola e la gettò addosso al re dei topi, che cadde a terra stordito.
Lo schiaccianoci lo colpì sulla testa e i topi scapparono via portandosi dietro il loro sovrano.
Marie stava per rialzare lo schiaccianoci, quando quello cominciò a crescere.
Non era più un pupazzo, ma un bel giovane che prese la pantofola di Marie dal pavimento, la baciò e gliela rese.
- Mi hai salvato la vita, non lo dimenticherò!
- Ma chi sei? - balbettò Marie.
- Sono il Principe Schiaccianoci e governo il Regno dei Dolci. Ti va di vederlo? Nessun essere umano c'è mai stato finora.
- Oh sì, ti prego! Come ci si arriva?
In quel momento apparve una barca.
Marie e il Principe salirono a bordo e scivolarono via nella notte invernale.
I fiocchi di neve danzavano intorno a loro, ma Marie aveva caldo come se fosse stata avvolta in un piumino.
Finalmente arrivarono al palazzo del Principe Schiaccianoci.
Marie lo osservò estasiata: era fatto di glassa bianca, con torri di glassa rosa, colonne di zucchero d'orzo e candelieri scintillanti di gocce di sciroppo di pere.
Una dama bella e delicata le dette il benvenuto come se fosse stata una principessa.
- Io sono la Fata Prugna Candita e sono incaricata di mostrarti tutte le leccornie del palazzo.
- Vieni con me - disse il Principe.
La condusse nella sala da ballo e la fece accomodare su un trono di menta decorato con confetti d'argento.
- Ma cosa succederà ora?
- Tutti i tuoi dolci preferiti danzeranno per te - disse il Principe.
Si portò un dito alle labbra per suggerire il silenzio e la musica inondò la sala.
Il cuore di Marie batté furiosamente quando due ballerini saltarono in mezzo alla sala.
Erano vestiti con sontuosi abiti di velluto marrone e Marie li osservò incantata ballare di qua e di là.
- Sono di sicuro i cioccolatini, i miei preferiti - sussurrò al Principe.
Poi arrivarono dodici bambini che saltavano e facevano capriole, vestiti di arancione e giallo brillanti.
- Gelati di arancio e limone! - disse Marie applaudendo e ridendo. - Mi piacciono da morire!
Poi arrivarono due uomini magri e alti vestiti di nero dalla testa ai piedi, che ballonzolarono davanti a lei in modo molto comico.
- Non c'è dubbio, sono liquirizie. Piacciono tantissimo a Fritz!
Dopo lo spettacolo, il Principe la prese per mano e la condusse in mezzo alla sala da ballo.
Girarono insieme così velocemente che le gocce di sciroppo dei candelieri, il trono di menta e i muri di glassa si fusero in un'unica macchia luminosa.
- Ed ora la sorpresa più bella! - annunciò il Principe riportando Marie sul trono.
La Fata Prugna Candita fece il suo ingresso in sala seguita da una musichetta tintinnante.
Ballava instancabilmente come un cristallo di neve portato dal vento e Marie non riusciva a distogliere lo sguardo da lei.
- È possibile che sia vera?
Abbassò gli occhi e vide che aveva di nuovo tra le braccia lo schiaccianoci.
Si strofinò gli occhi, si sedette e si guardò attorno.
Era tornata nel suo letto e il Principe, la sala da ballo e la Fata Prugna Candita erano spariti.
- Che strano - disse Marie coricandosi e abbracciando il pupazzo. - Chissà se vedrò mai più il Regno dei Dolci.
E si addormentò profondamente.
   
 
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