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Autore: Ile Dana    10/03/2024    1 recensioni
Cannibal Town, due vecchi amici, una tazza di te e.......qualche pettegolezzo!
Fanfiction One shot- Alastor-Rosie
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alastor, Rosie
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 Erano seduti all'Emporio sorseggiando tè nel tiepido pomeriggio di Cannibal Town.

Rosie impeccabile nel suo vestito d'altri tempi sollevò la tazzina per portarla alle labbra. "Alastor, allora vogliamo parlarne?" il tono era quello delle chiacchiere da salotto della buona società.

Quel fare garbato di chi vuole confabulare di segreti personali, in maniera discreta

"Di cosa Rosie cara?" rispose lui con aria disinvolta

" Oh sciocco, ci conosciamo da almeno un secolo ed ancora non ne parli"

La signora di Cannibal Town si sporse verso di lui inarcando un sopracciglio

"Tutti si confidano con me per le loro pene d'amore o storielle da letto" posò la tazzina e puntò l'indice guantato di pizzo verso di lui "E tu non ti sei mai aperto con me. Siamo amici da troppo tempo ed inizio a pensare che la questione non sia nelle tue corde" sorrise sotto i baffi.

Il Demone della Radio sospirò " Rosie se ci fosse qualcuno all'Inferno per cui ne valga la pena te ne parlerei tesoro, ma ho solo adorabili e splendide amiche" disse alzando le spalle con semplicità continuando a sorseggiare il suo tè.

Si era alle solite: ogni volta che lei provava a farlo aprire un po ' e fargli prendere coscienza di alcune cose, lui dissimulava o credeva davvero a quello che diceva.

Rosie decise di metterlo alle strette, era una Signora Oscura, quella sarebbe stata una passeggiata per lei!

Posò la tazzina sul tavolino lavorato in ferro battuto e si alzò avvicinandosi elegantemente al suo amico

"Allora in teoria potrei crederti, ma ho un'ipotesi tutta mia" esordì

"E sarebbe?" il tono di Alastor era candidamente ignaro.

Rosie portò le mani sui fianchi sbuffando, poi sorrise bonariamente "Con te è proprio una causa persa!"

Scostò con grazia la veste per sedersi di lato sulle gambe del suo amico, sarebbe passata alla modalità terapia d'urto, era per una buona causa, infondo o così o non c'erano più speranze.

Parlò con tono calmo come si spiega qualcosa di estremamente naturale"Supponiamo tu abbia ragione, adesso chiudi gli occhi caro ed immagina la persona che vorresti al tuo fianco, esattamente il tipo che ti piace"

Alastor la guardò interdetto da dietro il monocolo rosso.

"Suvvia chiudi gli occhi è un esperimento tra amichetti, sarà divertente!" lo incoraggiò battendo le mani.

L''espressione seccata e scettica di Alastor era leggibile sul suo viso nonostante l'immobile sorriso, ma non riusciva davvero a dire di no a Rosie e si prestò al gioco chiudendo le palpebre

"Meraviglioso caro! Allora dov'eravamo rimasti? Ah, si! Immagina la tua persona ideale, immaginala in ogni dettaglio, carattere, viso, capelli e tutto il resto.... fatto?"

Il demone della radio mantenne le palpebre chiuse canticchiando un motivetto jazz.

Rosie lo prese per un sì e prosegui con l'esperimento "Adesso immagina che la persona che ti piace si avvicini a te" non avrebbe voluto arrivare a tanto , ma a mali estremi: sfiorò il collo di Alastor con l'indice scendendo pian piano lungo la clavicola e lentamente verso il basso "Cosa provi adesso?"

L'ultima persona che lo aveva accarezzato era sua madre, con lei la sensazione era gradevole: sapeva di casa e conforto.

Ma questo gioco era diverso.

Quel gioco aveva qualcosa che dentro di lui dissonava.

 

 Stava per aprire gli occhi, ma Rosie lo fermò posandogli la mano sulle palpebre, sentiva il merletto pizzicargli la pelle.

"E se questa persona fosse tutto, per te? La tua ragione di vita, qualcosa per cui perdere il sonno e dare tutto te stesso? Riesci a sentire questa sensazione?"

La mano della signora suprema superò le clavicole scivolando al centro del petto all'altezza del cuore.

Qualcosa dentro di lui si ribellò.

Fu un attimo, balzò lontano per sottrarsi al tocco di Rosie, spostando tutto il peso sullo schienale della sedia: lo sbilanciamento di equilibrio fece ribaltare la sedia ed entrambi finirono a terra.

Rosie si trovò seduta su Alastor tenendosi con una mano il cappello a falda larga, stava ridendo di gusto mentre lui aveva perso tutto il suo aplomb ed era finito gambe all'aria: aveva l' aria stravolta ed era davvero buffo.

La signora dei demoni si rialzò, con dei colpetti della mano si sistemò il vestito.

"Dalla tua espressione "violentata" direi che l'esperimento è più che riuscito" sorrise allungando una mano per aiutarlo a rialzarsi "Posso offrirti un maritino porchettato per dimenticare?"

   
 
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