La luce del sole si posa sul pavimento del Duomo di Sirio, illuminandolo di vaghi riflessi dorati.
Le parole di Claudio, calme, risuonano nella tua mente. Pur di mantenere la promessa, è disposto a sacrificare la sua vita.
− Allora tu… − mormori, angosciata.
Il suo sguardo azzurro, serio, si riflette nei tuoi occhi e la sua mano si posa sul suo petto.
Il tuo cuore accelera i battiti, mentre i tuoi occhi luccicano.
− Io… Io ho provato a usarti. Questa è la mia punizione. Ormai, sono pronto da molto tempo. − dice. Le sue parole, a poco a poco, si sedimentano nella tua mente.
Lui ha rivelato l'ombra del suo cuore.
Eppure, solo una lieve malinconia offusca la dignità del suo viso.
Zafina, perplessa, fissa uno sguardo confuso, ora su di te, ora su di lui.
Presto, comprenderà tutto anche lei.
Ti avvicini a Claudio e gli stringi le mani tra le tue.
Sorpreso, lui si irrigidisce e sgrana gli occhi.
Scuoti la testa. Perché la gentilezza lo sorprende?
− Io non voglio sangue inutile. Ti sei dimenticato di quello che ti ho detto? − domandi, decisa. Non vuoi perdere Claudio.
La sua onestà te lo ha reso ancora più caro.
Un mezzo sorriso, ad un tratto, solleva le sue labbra.
− E tu hai sentito quello che ho detto? − chiede.
D'istinto, gli stringi con più forza le mani.
− Sì. Ma a me interessa quello che sei ora. E tu sei un uomo coraggioso, Claudio. − prosegui.
Taci, ma non allontani le tue mani dalle sue.
Deve sentire il calore dei tuoi sentimenti.
− Non usare quel potere, se non è strettamente necessario. Io... Io non voglio perdere nessun amico. − dici, sincera. Lui, che tanto ti ha aiutato, deve essere testimone della tua felicità.
Claudio solleva le labbra in una smorfia e i suoi occhi brillano d'una luce commossa.
− Farò del mio meglio. − mormora.
Un leggero sorriso solleva le tue labbra. Il suo tono fermo ti rassicura.
Ha compreso l'inutilità di un martirio insensato.
Vi rivolgete a Zafina, che vi ha atteso, paziente. Nessun'ombra copre i vostri animi.
Siete pronti ad affrontare la vostra battaglia.