"Perché non l'ho fermato ?" aveva urlato Sana distesa nel suo letto, mentre ripensava a quello che era successo nel giardino di casa sua nemmeno due ore prima. La festa che aveva organizzato era stata un successo ! Lei e i suoi amici si erano divertiti tantissimo ! Ma soprattutto era finalmente riuscita a donare ad Heric un compleanno allegro e aveva pure azzeccato il regalo giusto per lui: un modellino di dinosauro molto simile a quello che suo padre gli aveva comprato quando era ancora piccolo. Insomma, una serata indimenticabile ! Già...e quello che era successo dopo lo era ancora di più ! Alla fine della festa, infatti, dopo che tutti se ne erano andati, Sana aveva intravisto Heric nel giardino di casa sua e lo aveva raggiunto. Lui le aveva mostrato un piccolo pupazzo di neve molto carino che aveva modellato per lei. Forse per farsi perdonare del fatto che non le aveva portato un regalo ! Lei lo aveva ringraziato e poi lui, fissandola intensamente negli occhi, all'improvviso si era avvicinato e, afferrandola per le spalle, l'aveva baciata sulla bocca. Di nuovo. Ma stavolta era diverso...era tutto diverso ! Durante la gita scolastica, lei era stata presa alla sprovvista e, dopo il bacio, si era infuriata tantissimo. Ma questa volta, oltre al fatto che avrebbe benissimo potuto scostarsi e non ci aveva nemmeno provato, lei si era resa conto che quel contatto di labbra le aveva provocato delle sensazioni indescrivibili, ben lontane dalla rabbia. Si sentiva... completa ! Le gambe le tremavano e il cuore aveva iniziato a batterle forte, mentre i fiocchi di neve cadevano silenziosi su di loro. Non aveva mai provato nulla del genere. Quello era stato il suo primo vero bacio ! Quando si era staccato da lei, Heric era scappato via senza dire una parola, lasciandole in testa mille domande. Per tutte le vacanze natalizie, infatti, Sana aveva continuato ad arrovellarsi il cervello, chiedendosi perché non aveva impedito ad Heric di baciarla. Lei aveva capito le sue intenzioni eppure era rimasta immobile. Forse perche' in fondo aveva voluto quel bacio ! E se era davvero quello il motivo, cosa poteva significare ? Che provava qualcosa per lui ? "No ! Non è possibile !" si ripeteva. Per fortuna, in quei giorni non c'era la scuola, altrimenti Sana non avrebbe saputo come comportarsi con il suo compagno di classe. La confusione regnava sovrana nella sua mente. Non era nemmeno riuscita a concentrarsi per le riprese di "Evviva l'allegria" e aveva pure combinato un disastro durante la registrazione del nuovo spot pubblicitario sullo champagne, versandolo tutto addosso a Gerard. Eppure quei momenti di riflessione le erano serviti a fare chiarezza sui suoi veri sentimenti e, all'inizio dell'anno nuovo si era resa conto che doveva smetterla di mentire a sé stessa: lei era innamorata di Heric da un bel po' ! Semplicemente non si era accorta di esserlo ! Imbranata com'era ! Chissà se anche lui provava lo stesso per lei ? Probabilmente sì. Altrimenti perché mai l'aveva baciata ? Solo per il gusto di farlo ? Insieme a tutti questi interrogativi, era arrivato anche il giorno di tornare a scuola. Sana era resa come non mai. Era felice di rivedere tutti i suoi compagni ma tremava al pensiero di incontrare Heric. Non si erano più visti dopo quel bacio e probabilmente qualcosa nel loro rapporto sarebbe cambiato. Mentre parlava con le sue amiche di come avevano trascorso le vacanze, ecco che Heric era entrato in classe. A Sana parve di sprofondare. Lui, indifferente, si stava dirigendo verso il suo banco, ma quando lei lo ebbe di fronte, decise di scatto di comportarsi come sempre e, alzando la mano, disse solo un flebile "ciao". Lui, che nel frattempo si era fermato, rispose al saluto nello stesso modo. Poi, ripensando a quello che era successo tra di loro, aveva chinato il capo imbarazzato. Sana, altrettanto a disagio, aveva rivolto lo sguardo altrove e tutto era tornato come prima, anche se, probabilmente i compagni avevano intuito che c'era qualcosa di strano tra loro, visto che continuavano incessantemente a fissare entrambi. Le lezioni erano cominciate e, per tutto il resto della mattinata, Heric e Sana erano stati il più lontano possibile l'uno dall'altra e i loro sguardi non si erano più incrociati neppure per un secondo. Alla fine della scuola, Sana, come sempre, percorreva il viale fino al cancello chiacchierando con le sue compagne. Anche quel giorno, uscita dall'edificio, Sana si trovava con la sua amica Alissa e con il ragazzo di quest'ultima, Terence, che, tra l'altro era il miglior amico di Heric. "Tornare a studiare dopo tanti giorni è sempre faticoso !" disse Sana esausta. "Ci credo. Per una somara come te !" la punzecchiò Terence. "Spiritoso !" rispose Sana ironica. "Io ho ripassato tutte le materie anche durante le vacanze !" aggiunse Alissa. A Sana erano mancati quei momenti con i suoi amici e, distratta dall'accesa discussione tra Margaret e George su chi avrebbe dovuto andare interrogato l'indomani, non si era accorta che ad attenderla fuori dalla scuola, c'era Heric con un piede appoggiato sul muretto. Forse era sgattaiolato fuori dalla classe prima di tutti gli altri. D'altronde tendeva sempre ad isolarsi dal resto del gruppo.