Finalmente Valentino si è stufato di scoparmi e si è addormentato. Cazzo, quanto russa!

Guardo l’ora sul mio cellulare. Sono le tre di notte. Sicuramente tutti all’Hazbin Hotel staranno dormendo, mi toccherà sedurre il primo stronzo che troverò per farmi aiutare ad entrare dal balcone, Charlie lo lascia sempre aperto.

Mi pulisco il sangue sul collo e cerco i miei pantaloncini nel buio per potermene andare, ma sento Valentino sospirare e due delle sue braccia mi afferrano per stringermi al suo petto.

Cazzo, non riesco a muovermi! È questo che succede quando ti leghi a uno stronzo con quattro braccia come te.

Oh, fantastico, adesso mi stringe anche con le ali, come se non facesse già abbastanza caldo.

Ricordo ancora quando ci siamo conosciuti. Ero morto da pochi giorni ed ero ancora stordito dalla droga che mi aveva ucciso, così accettavo di farmi scopare da tutti quelli che mi facevano complimenti sconci per il mio nuovo bellissimo corpo, fino a quando sono entrato al club 666 ed ero talmente ubriaco da salire sul palco e ballare intorno al palo in modo così erotico da far venire tutti i clienti. Sarei dovuto essere sbattuto fuori, in tutti i sensi, dal proprietario, peccato che fosse proprio Valentino. Mi attirò a sé con l’odore della sua sigaretta, la prima di tante, e mi offrì più di un drink, sicuramente drogati, perché poche ore dopo, mi ritrovai nel suo letto.

Diceva che ero bello e bravo. Dopotutto, avevo fatto molta pratica da vivo.

Mi accarezzava su tutto il corpo, facendomi persino il solletico e mi baciava in un modo che faceva sembrare il suo sapore il più dolce che avessi mai assaggiato e poi ci eravamo addormentati abbracciati, come se fossimo innamorati. O almeno uno dei due lo era.

La calma prima della tempesta.

Perché subito dopo essersi svegliato, Valentino si era acceso l’ennesima sigaretta e mi aveva offerto di lavorare per lui… in cambio della mia anima.

Poteva essere colpa della droga e dell’alcool dentro di me o della paura di perdere l’amore che ero convinto di essere riuscito a conquistare, ma accettai e firmai il contratto.

Quel giorno morii a tutti gli effetti come Anthony e diventai Angel Dust.

Sono proprio una merda.

Sento Valentino mugugnare mentre mi stringe così forte da soffocarmi.

“Mmm… Vox…”, mormora, poi mi bacia lascivamente e mi preme sulla testa per farmi scivolare fino al suo cazzo duro, ma io riesco a liberarmi e ad alzarmi dal letto senza svegliarlo.

Ogni volta che penso di essere riuscito a conquistare anche il cuore di questo stronzo, lo trovo tra le braccia di quella testa di cazzo al plasma o lo sento anche solo nominare il suo nome.

Smetterò prima o poi di illudermi? Non credo, perché lui è il mio veleno e io vivo persino da morto per la droga.

L’unica cosa veramente buona che Valentino abbia mai fatto per me è stato regalarmi Porchetta. Aveva appena finito di picchiarmi perché non ero riuscito a venire mentre giravamo una scena di sesso estremo con un ape con un cazzo più piccolo del suo pungiglione. Continuava a scusarsi per essere stato cattivo come se fosse veramente pentito e aveva aspettato che mi fossi calmato mentre coccolavo Porchetta prima di ributtarmi sul letto di scena con una violenza che mi lasciò il segno sulle mie braccia superiori.

“Oh sì, Vox! Così, così!”.

Esco dalla stanza per evitare di farmi sentire piangere.

Quanto odio tutto questo.

E so che è solo colpa mia.

Vaffanculo.

Ciao a tutt*! Io amo troppo Angel Dust e odio a morte quel maledetto di Valentino, soprattutto perché purtroppo esistono un sacco di "amori" come il loro e mi dispiace tantissimo per le numerosissime vittime di queste relazioni tossiche.