477 parole

Fishy

Arthur era già sotto le coperte, dopo che Merlino l’aveva spogliato e ricoperto con le lenzuola. 

“Ecco qua” disse Merlino riferendosi alla nuova missione del giorno dopo. “Da domani, un'altra settimana nella foresta, a mangiare strani animali, a essere mangiati da strani animali, niente acqua calda, niente bagno, e questa è l'ultima notte in cui dormiremo in un letto come si deve."

"Sono disposto ad affrontare tutti gli orrori del mondo, Merlino, ma non dividerò il mio letto con te!"

Battuta insensata, quella di Artù, ma sicuramente spiritosa, pensò il servo. 

"No, non intendevo questo", rispose Merlino divertito. 

Artù gli rispose secco e guardandolo con occhi minacciosi: "Meno male! Buono a sapersi. Ti immagini? Magari proprio nel bel mezzo della notte, se nel dormiveglia percepissi la presenza di qualcuno nel letto e allungassi la mano sperando di sentire morbide sinuosità e mi ritrovassi il tuo petto ossuto sotto le dita? Potrei morire di crepacuore …"

'E potrebbe andarvi peggio se sbagliaste mira' si disse Merlin con un po' di perfidia, mentre rispose: “È quel che vi meritereste, se non foste in grado di cogliere la differenza tra un corpo femminile e uno maschile... e devo aggiungere che da quando sono qui, cioè da più di quattro anni ormai, non mi sembra di avervi mai visto qui, con alcuna donna…”

“Cosa vorresti insinuare?” 

“Che se dormissi nel vostro meraviglioso letto con voi, dovreste capire subito che si tratta di me e non di una ragazza, senza bisogno di avere una conferma … manuale”

“Stai mettendo in dubbio la mia virilità?”

“Non mi permetterei mai. Ho semplicemente detto ciò che penso.”

“Ha parlato il servo libertino. Quale fanciulla accetterebbe mai di occupare un posto nel tuo lettino che a malapena sostiene il tuo peso?”

“Non glielo proporrei mai, Artù. Esistono i campi di grano e di lavanda, i prati nei boschi. E se piovesse esistono romantiche grotte, i fienili, i pagliai.”

“Mi stai dicendo che tu…”

“Sto solo facendo delle ipotesi … anche se ammetto che il vostro letto è quanto ci sia di più splendido e invitante!”

“Se proprio vuoi provarlo … puoi farlo! Prego, accomodati!” E Arthur si spostò leggermente verso sinistra per fare spazio a Merlino. "Non si dica che Artù non soddisfi quello che sembra essere il desiderio più grande del suo servo. In fondo sei la persona di cui mi fido di più, al mondo. Che aspetti? Non vieni?”

Merlino fece un’espressione davvero stupita.

“Siete davvero generoso, Artù e lo apprezzo molto. Ma …  sono io a non fidarmi di voi, se, come dite, rischio di trovarmi le vostre mani addosso nel cuore della notte. E comunque grazie, maestà!” e facendo un profondo inchino uscì dalle stanze del re, che rimase di pietra.

“Maledetto idiota!” mormorò Artù digrignando i denti, non sapendo se rivolgere quelle parole a se stesso o al suo stupido servo.

Ciao a tutti, 

un piccolo mordi e fuggi, dedicato a una delle mie scene preferite della serie.

Auguro a tutti voi una Serena Pasqua! Un abbraccio