Quel giorno Marian era molto triste.
- È tanto tempo che non vedo Robin! Forse si è dimenticato di me!
- Mia cara, sono sicura che non ti ha dimenticato! - disse Cocca.
Infatti in quel momento Robin stava scrivendo una lettera a Marian per dirle che voleva incontrarla quel giorno alla fiera del villaggio.
Chiamò Saetta e gli disse: - Saetta, porta questo messaggio a Lady Marian, ma stai attento a non farti vedere da nessuno!
- Ci puoi contare! - rispose il coniglietto.
Nascose la lettera nel suo cappello e andò al castello.
Quando un carretto attraversò il ponte levatoio, Saetta lo seguì con aria innocente.
Nel cortile non c'era nessuno e le sentinelle sulle mura erano addormentate.
Saetta salì fino alla finestra di Marian con una pianta rampicante e posò la lettera sul davanzale.
Purtroppo in quel momento una delle guardie si svegliò, vide tutto e, sapendo che Saetta era amico di Robin Hood, si impadronì della lettera e corse alla stanza del principe Giovanni.
Due grossi armigeri bloccavano la porta.
- Non si può entrare!
- Ma ho delle comunicazioni urgenti per il principe! - protestò la guardia spingendo da parte i due giganti.
Il principe stava contando il denaro delle tasse.
- Cos'è questa? - chiese Sir Biss.
- Una lettera di Robin Hood per Lady Marian! - rispose la guardia.
Il principe Giovanni lesse la lettera: - Cara Marian, ho tanta voglia di vederti. Chiedi al principe Giovanni di portarti alla fiera del villaggio oggi, ci incontreremo al padiglione verde. Con amore, tuo Robin.
- Principe, questa è l'occasione buona per prendere Robin Hood! - disse lo sceriffo. - Voi porterete Lady Marian al padiglione verde e io terrò pronti i miei uomini!
- Sì, finalmente lo cattureremo! - disse il principe Giovanni.
- State attento, Sire! - disse Sir Biss. - Robin Hood è molto furbo, quella lettera potrebbe essere un tranello!
- Taci, anaconda dei miei stivali! Chiederò il tuo parere quando lo vorrò!
In camera sua, Marian chiese a Cocca: - Credi che Robin tornerà mai da me? Non mi ha più scritto!
- Oh via, quel ragazzo corre un sacco di rischi a scriverti qui!
In quel momento bussarono alla porta, Cocca aprì e vide il principe Giovanni e Sir Biss.
- Mie care, possiamo entrare? - chiese il principe.
- Prego! - rispose Cocca. - Che cosa possiamo fare per voi?
- Ho organizzato dei giochi al villaggio e vorrei che veniste con me!
- Vuoi che andiamo, Marian? - chiese la dama di compagnia.
- Certo! Sarà meglio che restare chiuse al castello tutto il giorno! - rispose la fanciulla.
- Bene, allora vi aspetto tra dieci minuti nel salone - disse il principe Giovanni uscendo dalla stanza.
Ma Cocca non si fidava di lui e Sir Biss, così origliò i loro discorsi da dietro la porta.
- Questa è la trappola migliore che abbiamo mai preparato! Acciufferemo Robin Hood! - dissero e si allontanarono.
Cocca si chiese come poteva avvertire Robin.
Per fortuna guardò fuori dalla finestra e vide Saetta nel cortile.
Corse lì e gli disse: - Vai ad avvisare Robin Hood che il principe Giovanni lo aspetta alla fiera per catturarlo!
Saetta tornò di corsa all'accampamento nella foresta.
- Che succede, piccolo? - gli chiese Robin.
- Il principe Giovanni e lo sceriffo ti aspettano alla fiera del villaggio per catturarti!
Robin scoppiò a ridere e disse: - Questo lo vedremo! Mi è venuta un'idea!
Intanto lo sceriffo disse ai suoi uomini: - È tutto pronto! Questa volta Robin Hood è nostro!
- Finalmente Lady Marian si renderà conto che Robin Hood non è poi così inafferrabile come crede! - disse il principe Giovanni soddisfatto.
Poco dopo Marian e Cocca scesero nel cortile e il principe Giovanni le invitò a salire sulla carrozza.
- Grazie, principe - disse Marian.
Cocca non le aveva detto niente della trappola per non spaventarla.
"Speriamo che Saetta sia riuscito ad avvertirlo!" pensò con il cuore che le batteva forte.
Anche il principe era salito in carrozza e giocherellava con le monete d'oro.
Non sarebbe stato così tranquillo se avesse saputo che in quel momento Robin Hood e Little John stavano sistemando una grossa rete fra gli alberi.
I due amici attesero in silenzio l'arrivo della carrozza e, quando questa fu proprio sotto di loro, tagliarono le funi.
La rete cadde sulla carrozza e gli elefanti che la trainavano si fermarono bruscamente.
- Che succede?! - ruggì il principe Giovanni facendo capolino tra le tende della vettura.
Robin Hood e Little John saltarono giù dagli alberi, raggiunsero la carrozza, sollevarono la rete e aprirono la portiera.
- Benvenuti nella foresta di Sherwood! - disse Robin ossequioso al principe Giovanni. - Potete scendere.
Mentre Robin aiutava Marian e Cocca a scendere, Little John si impadronì dei sacchi d'oro del principe e disse: - Questo denaro serve al popolo.
Poi tutti e quattro scomparvero nella foresta.
Quella notte ci fu una grande festa: Robin danzò felice con Marian mentre Saetta, Cocca e Little John li guardavano ammirati.
Quando lo sceriffo e i suoi uomini tornarono al castello a mani vuote, trovarono il principe affranto.
- Sire, temo che quel furfante ci sia sfuggito un'altra volta!
- Cambiamo discorso! - disse il principe succhiandosi il pollice. - Per oggi ne ho abbastanza di Robin Hood!