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Autore: Raphaelgirl87    22/04/2024    0 recensioni
Piccolissima FF dedicata alla mia coppia del cuore di TBBT per partecipare alla challenge Like a Fever del gruppo H/C di Facebook!
Bisognava trovare il prompt sommando le date di nascita del.sick e del care e la propria....non essendoci le date canoniche di nascita dei personaggi, ho usato le date di nascita degli attori!
Simon Helberg(Howard): 9/12/80: 20(Braccia tese)
Melissa Rauch (Bernadette): 23/6/80: 19(malattia)
Mia data di nascita:28/5/88; 31 (freddo)
La storia è un Missing Moment, collocato idealmente subito dopo la morte della mamma di Howie, purtroppo momento assolutamente Canon della serie(avviene tutto nell'.ottava stagione)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bernadette Rostenkowski, Howard Wolowitz
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Seduta sul divano, intenta a sistemare alcune scartoffie di lavoro Bernadette fu molto sorpresa di veder tornare il marito a casa a un orario decisamente inusuale per lui.

"Howard, che succede? Perché sei già a casa da lavoro?" Gli domandò, mentre il marito, nonostante un pallore spettrale le sorrise .... normalmente sarebbe corso da lei a braccia tese per stringerla a sé, ma si vedeva chiaramente che non si reggeva in piedi ed evitò per quella volta quella loro tenerezza:

"Hey, ciao bellezza, non sto molto bene e ho preso il resto della giornata, credo che andrò a riposare....mi sa che sta girando qualche malattia a lavoro...."

E così dicendo l ingegnere si recò stancamente in camera da letto, trascinando i piedi, sotto lo sguardo triste della moglie.

Poteva anche essere che non stesse fisicamente bene, ma Bernie sapeva benissimo che c era qualcos altro che stava occupando pesantemente i pensieri di suo marito.

Era da quando erano tornati dalla Florida che Howie non era più lo stesso....Come biasimarlo, non era stato un viaggio di piacere, avevano partecipato al funerale di sua madre, che si trovava lì in visita a sua sorella ed era purtroppo mancata nel sonno.

Era stato un colpo durissimo per suo marito, dopo l abbandono di suo padre, sua madre era stata per anni la sua famiglia, il suo unico affetto, tutto ciò che aveva.... Nonostante battibeccassero molto spesso, Howard si era preso cura di lei al cento per cento, anche perché a causa della sua obesità, Debbie aveva un autonomia molto ridotta e necessitava di aiuto per moltissime incombenze. Era stato un figlio splendido per lei, pieno di cura e di attenzioni.

Eppure, nonostante questo, Howie proprio non si perdonava l averla mandata da sola in quel viaggio senza neanche accompagnarla all aeroporto, perché stava lavorando e non poteva distaccarsi.

"Ci vediamo quando torni, Má!" Le aveva detto per telefono, poco prima che la donna si recasse a prendere il volo.

E invece quell incontro non ci fu.

 L unica cosa che gli era rimasta della mamma era un vaso con le sue ceneri, che per ora si trovava in camera loro. Inquietante, forse, ma Bernie per ora non aveva avanzato proposte per spostarlo. Era passato troppo poco tempo e il dolore era ancora troppo fresco.

Lasciando i plichi di documenti sopra il tavolino del soggiorno, la giovane microbiologa si recò in camera da letto, trovando il marito sotto almeno due coperte pesanti, mentre si guardava il termometro

"Hey, tesoro,guarda qui....39 di febbre...." Le disse appena la vide entrare in stanza, mentre lei gli si sedette vicino:

"Oh, Howie, mi spiace tanto, come ti senti?" Disse Bernie con dolcezza al marito, che ammiccò

"Se ti metti quel tuo bel completo da infermiera sexy, credo che starei molto meglio!"

"Sei un idiota!" Lo rimproverò la moglie affettuosamente, mentre Howie, sorridendo, le prese una mano

"Si, ma ricorda, sono il tuo idiota!"

La microbiologa sorrise, era una battuta che effettivamente lui le faceva molto spesso, era uno dei loro momenti di intimità e complicità preferito:

"Posso fare qualcosa per te? Ti porto un the caldo?" 

"Mh, si grazie, in effetti ho un freddo terribile....." Disse Howie acconsentendo alla proposta della moglie, che si recò in cucina mettendo su il bollitore sul fuoco.

Mentre l acqua bolliva, Bernie si rese conto che era la prima volta dal loro ritorno a casa che il marito le aveva sorriso spontaneamente. Erano state giornate terribili ed effettivamente lui si era tenuto tutto dentro, l aveva fatto per lei probabilmente, non voleva farle pesare la sua sofferenza, il dolore di ritrovarsi senza radici, solo al mondo.

Si meritava una coccola speciale.

E lei sapeva bene cosa fare.

Dopo un rapido check nei pensili della cucina, la giovane ragazza finalmente trovò quello che cercava.

Con cura, Bernie imbastì un vassoio con la tazza di the calda e un piatto di biscotti e si recò dal marito

"Tesorino?" Gli sussurrò dall entrata della porta della camera, trovandolo per fortuna ancora sveglio:

"Oh, il mio splendore...." La accolse lui con amore, mettendosi seduto nel letto, mentre lei gli mise davanti il vassoio....appena vide tutto, al giovane ingegnere venne un groppo in gola:

"Bernie....non dirmi che ...."

"Si, Howie- gli rispose lei con tenerezza- sono i biscotti che tua mamma ti preparava sempre....ne avevo ancora un barattolo intero.... E assaggia il thè....."

Howie ubbidì all affettuoso comando della moglie e appena diede il primo sorso, si sentì le lacrime agli occhi. Era letteralmente il sapore di tutta la sua infanzia, di tanti pomeriggi dove la madre gli preparava la merenda e lui si metteva in panciolle sul divano guardando i cartoni animati.

Come era lontano quel tempo ora e allo stesso tempo così vicino da fare male.

"Non posso crederci, è il suo infuso preferito....non sai quante volte l ho bevuto quando ero con lei...."

Il giovane ingegnere posò la tazza sul piatto, asciugandosi le lacrime sotto lo sguardo affettuoso della.moglie e prendendole una mano

"Grazie, Bernie....davvero....tutto questo....significa molto per me....."

"Lo so, Howie.... so quanto ti manca tua mamma...." Gli sussurrò la microbiologa, mentre il marito annuì

"Moltissimo, più di quanto non avrei pensato.....mi sento....come se mi avessero strappato via....non ho più radici....mamma .....beh ....mamma era fatta come era fatta ma..... è stata la mia sola famiglia per anni....mio padre ci ha lasciati e non ho fratelli e sorelle come te.....io....io ero solo.... E avevo solo lei....Lei e nessun altro.... Faccio.... molta fatica a farmene una ragione....."

A quelle parole, Bernie mise un braccio sulle spalle del.marito, facendo si che lui si appoggiasse alla sua spalla, mentre gli sussurrò con dolcezza

"Howie....non devi fartene subito una ragione.... è passato così poco tempo e hai assolutamente ragione, tua mamma era molto importante per te.... Devi darti il tempo giusto per superare questa perdita..... Piano piano sarà sempre più facile ....e io.....sarò semplicemente qui per te al tuo fianco....."

Howie annuì. Sapeva che c erano ancora tante questioni in ballo, c era da decidere cosa fare con la casa di sua mamma, se decidete di trasferirsi li insieme.... Ne avevano parlato....anche perché, per la prima volta, Bernie aveva parlato di bambini, di una stanza per loro, che non avevano nel loro appartamento.

L ingegnere non aveva più sollevato quel discorso, aveva semplicemente accettato che la moglie non desiderava avere figli....ma quelle parole spontanee di Bernie avevano riacceso nel suo cuore.una.speranza di poter avere un giorno un figlio da amare.

Lui non sarebbe stato come suo padre, non sarebbe scappato via come un coniglio, per vigliaccheria, per un capriccio.

Lui voleva restare accanto alla sua famiglia, per sempre.

Così come aveva fatto sua madre.

Ma per.ora Howie non disse nulla.

Aveva ragione sua moglie.

Tempo al tempo.

Ora era il tempo di restare con la testa sulla spalla di Bernie, a respirare il dolce profumo dei suoi capelli biondi, a pensare a quanto era fortunato ad averla.con lui.

"Ti ho mai detto che ti amo, Bernadette Rostenkowski?" Sussurrò l ingegnere alla moglie, che sorrise affettuosamente

"Forse si, mio bel astronauta, ma se vuoi ripeterlo...."

"Ti amo tanto,Bernie.... Grazie di esserci sempre...."

"Ti amo anche io, Howie...." Gli rispose con amore la microbiologa accorgendosi che il marito si era appisolato sopra la sua spalla.

Con delicatezza, Bernie lo appoggiò sul cuscino e tolse il vassoio dalle sue gambe, posandolo a terra, accingendosi a fargli una carezza sul volto, prima di lasciare la stanza :

"Guarirai presto, amore, da tutto ciò che ora ti fa male.... è una promessa...."

E così dicendo, la microbiologa spense la luce e chiuse la porta della camera alle sue spalle, lasciando il marito riposare, augurandosi che, per la prima volta dopo, molti giorni il suo sonno fosse finalmente sereno.



   
 
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