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Autore: Marlena_Libby    28/04/2024    1 recensioni
Un soldatino di stagno si innamora di una ballerina di carta
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per il suo compleanno, un bambino ricevette in regalo una scatola con venticinque soldatini di stagno.
I soldatini erano tutti fratelli, perché erano stati ricavati dallo stesso vecchio vassoio di stagno e dipinti con gli stessi barattoli di vernice.
Stavano sull'attenti, col fucile sulla spalla e lo sguardo fisso davanti a loro, e indossavano delle bellissime uniformi rosse e nere.
All'ultimo soldatino mancava una gamba, perché al giocattolaio era rimasto poco stagno per farlo.
Quando il bambino aprì il pacchetto, batté le mani dalla gioia ed esclamò: - Un esercito!
Tolse i soldatini dalla scatola e li allineò su un tavolo dove c'erano tanti altri giocattoli.
I soldati se ne stettero lì, fieri e impalati, davanti a un magnifico castello di cartone, rimirando la loro immagine nel fossato fatto di specchio, sul quale scivolavano dei cigni bianchi.
Sul ponte levatoio stava la signora del castello: una ballerina di carta.
Il soldatino con una gamba sola pensò che fosse la bambola più bella che avesse mai visto.
Indossava un vestito leggerissimo e sulle spalle portava uno scialle fissato con una spilla lucente a forma di stella.
Tendeva le braccia in avanti, come se tentasse di raggiungerlo e si teneva in equilibrio sulla punta di una scarpetta da ballo.
L'altra gamba era portata all'indietro, seminascosta dal lungo vestito.
Al soldatino sembrava che avesse una gamba sola, proprio come lui.
"Sarebbe una moglie perfetta" pensava lui. "Ma io non sono niente: lei ha un castello e io solo una scatola... È troppo poco per lei. Ma è così bella! Non mi stancherei mai di guardarla!"
Il soldatino rimase in silenzio a guardare la ballerina e quando i suoi compagni furono messi via, lui scivolò al riparo di una scatola colorata, per poter guardare la ballerina tutta la notte.
Il bambino se ne andò a dormire e la casa divenne silenziosa.
A notte inoltrata, i giocattoli si animarono.
Un pagliaccio fece i salti mortali, i gessetti cominciarono a scrivere sulla lavagna, gli animali giocarono a nascondino e ballarono alla musica del carillon.
Anche i soldatini nella scatola volevano giocare, ma non riuscivano a togliere il coperchio.
I soli che non si mossero furono la ballerina e il soldatino con una gamba sola.
Il pendolo suonò le due e il coperchio della scatola colorata si spalancò.
Ne balzò fuori un pagliaccio con il corpo a fisarmonica e la testa pelata.
- Ehi tu, soldato! - strillò il pagliaccio. - Guarda da un'altra parte!
Il soldatino di stagno fece finta di non sentire, ma diventò rosso come la sua uniforme.
- Fissare così la nostra principessa! Chi ti credi di essere, un principe? Un eroe? Aspetta domani e vedrai!
Il pagliaccio tornò nella scatola sghignazzando.
Il mattino dopo, il bambino tornò a giocare con i suoi soldatini e mise sul davanzale quello con una gamba sola come sentinella.
Non si sa se fu colpa del vento o della maledizione del pagliaccio, ma la finestra si spalancò e fece cadere di sotto il soldatino.
Il bambino si precipitò in strada, ma non riuscì a trovarlo.
All'improvviso cominciò a piovere, il bambino rientrò in casa e il soldatino di stagno rimase lì da solo.
Quando smise di piovere, il soldatino fu trovato da due bambini.
- Guarda, il rigagnolo scorre come un fiume! - disse uno dei due.
Fecero una barchetta di carta, ci misero sopra il soldatino e per farlo navigare nel rigagnolo.
Il soldatino era molto spaventato, ma rimaneva immobile guardando davanti a sé.
Poi l'acqua finì in una fogna buia e maleodorante, portandosi dietro la barchetta.
- Come finirà quest'avventura? - si chiedeva il povero soldatino. - È tutta colpa di quel pagliaccio, sono sicuro!
A un tratto un grosso topaccio marrone gli gridò: - Faccia vedere il passaporto!
Il soldatino di stagno non disse nulla e strinse più forte il suo fucile.
Il topo lo rincorse a nuoto, mostrandogli i denti.
- Fermatelo! Non è della fogna e non ha il passaporto!
Un rametto strappò la barchetta, che si riempì d'acqua e il soldatino arrivò sull'orlo di una cascata.
Chiuse gli occhi e pensò alla ballerina.
- Non la rivedrò mai più! Ma se lei ora vedesse che non ho paura, forse le piacerei di più!
In quel momento il soldatino venne ingoiato da un grosso pesce.
Nel suo stomaco era ancora più buio che nella fogna.
"Che modo di morire per un soldato!" pensò il nostro eroe. "Ingoiato da un pesce!"
Il pesce nuotava nel canale fangoso e il soldatino di stagno, nel suo stomaco, fu raggiunto da un pugno di erbacce, due lumache e un verme.
Poi il pesce ingoiò un uncino di ferro e venne trascinato fuori dall'acqua.
Il soldatino e le lumache furono sballottati da tutte le parti, poi il pesce si fermò.
Più tardi un raggio di luce apparve nello stomaco del pesce e una lama di coltello quasi tagliò in due soldatino di stagno.
Una voce di donna esclamò: - Ma guarda, è il soldatino del piccolo!
Il pesce infatti era stato preso da un pescatore, portato al mercato e comprato dalla mamma del bambino che lo aveva perso.
La donna gli portò il giocattolo.
- Guarda cos'ho trovato nel pesce! Che viaggio straordinario deve aver fatto!
E rimise il soldatino sul tavolo insieme agli altri giocattoli.
Finalmente lui rivide la ballerina e gli vennero le lacrime agli occhi.
All'improvviso il bambino afferrò il soldatino e lo buttò nel fuoco.
- Guarda com'è sporco! Chissà dov'è stato!
Ma non sapeva nemmeno lui perché l'avesse fatto.
Forse era ancora per via della maledizione del pagliaccio.
Il soldatino giaceva inerme sulle braci infuocate, col fucile che gli si deformava in mano, e cominciò a sudare gocce di stagno.
Tra le fiamme e il fumo vedeva il pagliaccio ballonzolare maligno sulla sua molla.
Guardò anche la ballerina e non fu il fuoco del caminetto a infiammare il suo piccolo cuore di stagno, ma l'amore!
Poi qualcuno aprì la porta del soggiorno e una corrente d'aria fece volare la ballerina dritta nel camino.
Il suo vestito leggerissimo prese fuoco e in un attimo lei non ci fu più.
Il mattino dopo, con le braci ormai fredde, la mamma del bambino pulì il caminetto.
E tra le ceneri trovò il piccolo cuore di stagno del soldatino unito alla spilla a forma di stella della ballerina.
Nella notte si erano fusi l'uno con l'altro per il gran calore.
   
 
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