Questa storia partecipa alla challenge #MayIwrite del gruppo Facebook Non solo Sherlock – gruppo eventi multifandom

Prompt: Sul balcone – Nave

Il profondo suono della sirena di una nave svegliò Jack di soprassalto. Il giovane si stropicciò gli occhi e si mise a sedere.

“Ma che caspita succede? Che ore sono?” borbottò cercando la sveglia sul comodino.

Quando si rese conto che era addirittura mezzogiorno corse a chiamare l’amico che ancora dormiva nel letto accanto al suo.

“Fabrizio! Ehi Fabrizio svegliati!”

Senza nemmeno aspettare una risposta Jack scostò le vecchie tende, spalancò la porta finestra e corse fuori, sul piccolo balconcino dell’affittacamere che si affacciava sul porto di Southampton.

“Oh Jack, che minchia succede?” chiese Fabrizio ancora assonato che nel frattempo lo aveva raggiunto.

“Succede che davanti a noi ha appena ormeggiato la più grande nave mai costruita!” gli rispose l’amico eccitato mostrandogli il Titanic, che si stagliava sotto il sole di mezzogiorno in tutto il suo splendore.

“Mizzega! Sarebbe davvero bello poter fare un viaggetto con quella… andare in America… ma è tutta roba da ricconi, mica per poveracci come noi!”

“Ieri su un vecchio giornale ho letto che partirà domani. La chiamano la Nave dei Sogni. E in fondo sognare è gratis, no? Chissà, magari vinciamo alla lotteria stasera e domani partiamo anche noi!”

Fabrizio rise e lo prese bonariamente in giro, invitandolo a rientrare. Il cuore di sicuro si nutriva di sogni, lo stomaco invece no.

Jack annuì e lo raggiunse in camera, richiudendo la porta finestra.

Mai avrebbe immaginato che le sue parole molto presto si sarebbero rivelate a dir poco profetiche.