Era un fresco pomeriggio d'estate a Newport Beach. L'aria era frizzantina, la brezza marina coccolava i piedi nudi di chi ve li immergeva, calda e avvolgente. Quattro amici, Ryan, Marissa, Seth e Summer passeggiavano in riva al mare, lasciandosi alle spalle tutti i problemi accumulatisi nell'ultimo anno: Sandy che tornava sempre tardi da lavoro, Kirsten e i suoi problemi di alcolismo, Marissa e la nuova scuola, la morte di Caleb, la famiglia Cooper sul lastrico, Trey...

"Allora, che si fa?"

Summer, la ragazza di Seth, si stringeva forte a lui che, logorroico come non mai, ci illustava le sue idee per il nuovo fumetto, "Atomic County". È sempre stato così positivo e spensierato agli occhi degli altri, Seth, a volte si comportava come se il mondo ruotasse intorno a lui... e a Summer, si intende. Oltre alla passione per i fumetti, il centro dell'universo per lui era quella ragazza, la stessa bambina seduta al banco dell'ultima fila per non essere sgamata dai professori mentre scambiava aneddoti stilosi con la sua compagna di banco. E invece Seth, con quei suoi ricciolini neri, sedeva sempre al primo posto. Summer non si è mai accorta di lui, non gli aveva mai degnato di uno sguardo. Ma crescendo, Seth ebbe il coraggio di dichiararsi e Summer se ne innamorò. "la strana coppia" potrebbe essere soprannominata, dal momento che a belle ragazze come lei piacciono quelli alti e palestrati. Beh, almeno sull'altezza non poteva avere nulla da ridire.

"ce la godiamo. È la nostra ultima estate insieme prima dell'ultimo anno alla Harbor"

Ryan stringeva la mano di Marissa. Insieme hanno dovuto affrontare diversi ostacoli, e non sempre positivamente. I loro continui tira e molla non facevano bene a nessuno dei due ma stavano cercando di ricominciare.

"dai, cosa sono questi musi lunghi? Questa dovrebbe essere la nostra estate, dovremmo divertirci!" diceva Seth.

"dici?"

"beh si, dico"

"ok, se lo dici tu!"

Ryan incomincia a rincorrere Summer e Seth, con le sue "braccia rachitiche", stava al gioco e cercava di acchiapparli. Marissa invece, che ha sempre avuto difficoltà nel lasciarsi andare, se ne restava lì a godersi lo spettacolo.

"presa!"

Ryan teneva tra le braccia Summer e minacciava di gettarla in mare.

"cosa ridi tu, eh? Guarda che toccherà anche a te!" diceva con fare scherzoso a Marissa. Aveva davvero lasciato il passato alle spalle, Ryan? Da quando è stato accolto in casa Cohen, è cresciuto, diventando parte integrante della famiglia. Considerava Kirsten e Sandy suoi genitori e Seth come suo fratello. Gli hanno insegnato le buone maniere e che avrebbe fatto successo nella vita se si fosse comportato sempre da bravo ragazzo quale era, e non più come lo sventurato di Chino.

Davanti ad un falò arrostivano marshmellow su bastoncini di legno. Quel venticello fresco soffiava sulla loro pelle bagnata. Ridevano e scherzavano, in memoria dei vecchi tempi.

"che dite, non sarebbe una figata virere sempre così?"

Coop, era questo il soprannome che Summer aveva dato alla migliore amica Marissa, teneva sulle spalle il telo mare su cui era seduta, nostalgica dei tempi andati, che non ritorneranno più.

"eh, magari"

"magari. L'unica stonatura è che mi hai buttato la sabbia sul costume bagnato, Cohen. Che schifo!"

"è stato un piacere!"

Se solo quel povero Seth avesse avuto almeno un briciolo di personalità, non si farebbe trattare così dalla sua ragazza che, seppur in modo divertente, non faceva altro che insultarlo dalla mattina alla sera.

"Cohen" ripetè Ryan sarcastico, prendendo in giro la loro amica, "Sei davvero un deficiente, Cohen!"

Era bello vederli sorridere dopo tutto quello che era successo. Avrebbero fatto in modo che il suono della loro risata fosse stato più forte dei problemi che si erano lasciati alle spalle.

"sarà meglio levare le tende, non credete? si sta alzando l'alta marea"

"si, forse è meglio."

"preparo la barca"

"aspetta Seth, ti do una mano"

Marissa era sempre così gentile e disponibile con tutti, eppure non capisco perchè non veniva ripagata mai con la stessa moneta.

Mentre Summer raccoglieva gli oggetti personali sparsi quà e là, Ryan stava spegnendo il focolare.

"allora, Summer, divertita oggi?"

"molto, tu no?"

"certo, sto bene quando sono con voi."

Per Ryan, Summer, non era mai stata così indifferente ai suoi occhi. La trovava una ragazza molto carina. E' stata la prima su cui aveva posato lo sguardo quella sera alla festa sulla spiaggia.

"Summer, posso parlarti di una cosa?"

"certo, dimmi tutto"

Summer non avrebbe mai potuto immaginare quello che Ryan stava per dirle, anche se, da parte sua, un certo interesse c'è sempre stato.

"mi rendo conto di quanto sia imbarazzante anche solo pensarlo, dal momento che sei la ragazza di Seth, però credo che questo sia il momento opportuno per dirtelo"

"devo preoccuparmi, Ryan?"

ecco, quando chiamava le persone per nome non scherzava

"no, figurati, è solo che tu mi piaci." si fermò a guardarlo

"non so cosa dire"

"non voglio che dica niente. ecco, vedi, Marissa è una bellissima ragazza, con lei ci sto bene, ma è dal primo giorno in cui sono venuto a Newport Beach che non facevo altro che guardarti."

si guardarono negli occhi

"Ryan, ne sono lusingata, ma io amo Seth. è con lui che voglio stare. E poi Marissa...non voglio che faccia del male alla mia migliore amica."

"certo, certo. Io non ne farò a Seth. Volevo soltanto dirtelo"

"E io l'ho apprezzato moltissimo. Grazie"

"Però...quello che succede a Newport Beach, rimane a Newporth Beach, giusto?"