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Autore: Barby_Ettelenie_91    03/08/2024    1 recensioni
Il piccolo Estel sta tornando a casa, al palazzo di sire Elrond, quando all'improvviso viene sorpreso da un temporale
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aragorn, Elrond, Legolas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo la morte del padre per mano degli orchi, il piccolo Estel venne affidato dalla madre a sire Elrond di Gran Burrone. Erano tempi duri per il loro villaggio, se gli fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonata.

Nel regno degli elfi iniziò a studiare sotto la guida del sovrano e grazie ai suoi figli cominciò anche a esplorare e conoscere i grandi giardini del palazzo e i boschi circostanti.

Un giorno Estel decise di andare fare una passeggiata nel bosco, anche se nessuno poteva accompagnarlo. Era bella giornata, sarebbe stato un peccato trascorrerla al chiuso.

Quando ormai stava per rientrare, però, il cielo si oscurò e nel giro di pochi minuti iniziò a piovere a dirotto. Il piccolo Estel iniziò a correre, cercando di ripararsi come meglio poteva sotto le fronde degli alberi, ma ben presto si ritrovò bagnato fradicio, disorientato, in mezzo a un bosco buio in cui non sembrò più riconoscere il sentiero di casa. Per quando cercasse di non agitarsi, però, la paura cominciò a farsi strada in lui. In fondo aveva solo otto anni!

Stava ormai per disperarsi quando un rumore di zoccoli sempre più vicino attirò la sua attenzione. Estel urlò e si sbracciò per cercare di farsi notare, molto probabilmente qualcuno era andato a cercarlo.

Dai cespugli emerse un bianco destriero ma non riconobbe il cavaliere.

Lunghi capelli che parevano fili d’oro, occhi blu profondi come il mare e una tale grazia nei movimenti rendevano quella creatura la più bella che il piccolo Estel avesse mai visto.

“Ti hanno mandato i Valar per salvarmi?” domandò quasi estasiato da tale visione.

“No, sono solo un umile elfo che si è trovato nel posto giusto al momento giusto, ma in ogni caso ti riporterò a casa sano e salvo.” rispose Legolas sorridendo.

Pochi minuti dopo Estel, coperto dal mantello di Legolas, si trovava a bordo del cavallo che nel giro di mezz’ora li riportò al palazzo di Elrond.

Il sollievo del sovrano nel rivederlo fu enorme.

“Estel, siano ringraziati i Valar! Ma dov’eri finito? Eravamo tutti molto preoccupati!”

Il bambino voleva rispondere ma fu sopraffatto dalle emozioni, così scoppiò a piangere.

“Io non volevo… quando sono uscito c’era il sole… poi si è messo a piovere forte e mi sono perso!” riuscì solo a dire con voce rotta.

Legolas sorrise intenerito e lo strinse a sé per tranquillizzarlo.

“Ehi non piangere, non è successo niente! Adesso sei a casa e va tutto bene!”

Estel, accudito da quell’abbraccio gentile e protettivo, piano piano si calmò.

Quando però starnutì il sovrano lo mandò di corsa a mettersi dei vestiti asciutti e a riposare, anche se lui sarebbe rimasto volentieri ancora un po’ a farsi coccolare da Legolas.

Estel si ripresentò per l’ora ci cena ma non aveva comunque l’aria di stare molto bene.

Toccò a malapena il cibo, rimase silenzioso limitandosi a osservare distratto Legolas che parlava con Elrond e gli altri commensali, non accettò nemmeno di mangiare il suo dolce preferito.

Quando la cena finì e tutti poterono alzarsi, Legolas andò a sincerarsi delle sue condizioni.

“Ehi ma te scotti!” esclamò preoccupato toccandogli la fronte.

Legolas richiamò Elrond che stava parlando con i suoi figli, così tutti e tre lo raggiunsero, preoccupati a loro volta per le condizioni del piccolo Estel.

Meno di un’ora dopo il bambino era al caldo sotto le coperte, dopo che un guaritore gli aveva fatto bere un infuso di erbe per abbassargli la febbre alta.

“Un paio di giorni e tornerai come nuovo!” gli aveva detto il medico per convincerlo a prendere quella bevanda dal pessimo sapore.

Elrond aveva appena lasciato la stanza e Legolas stava per fare altrettanto quando una flebile vocina lo fermò.

“Non te ne andare, per favore! Non lasciarmi da solo…”

Legolas fece un cenno al sovrano che lo avrebbe raggiunto dopo e andò a sedersi su una poltrona vicino al letto.

“A quanto pare oggi sono proprio diventato il tuo custode eh!”

Estel accennò un sorriso colmo di gratitudine e gli strinse la mano sopra la coperta.

“Quando sarò grande e diventerò un guerriero fortissimo anch’io ti aiuterò! Così poi siamo pari…”

Un forte attacco di tosse scosse il suo piccolo corpo impedendogli di continuare il discorso.

Legolas aspettò che si calmasse per poi versagli un bicchiere d’acqua dalla brocca lasciata in camera dal guaritore.

“Guarda che io ci conto nel tuo aiuto! Adesso però riposati, sennò il grande guerriero non riuscirà a riprendere subito le forze!”

Estel annuì mesto prima di tornare a rannicchiarsi sotto le coperte.

“Cosa sono quei musi lunghi, vedrai che la febbre passa in un attimo! E poi non ti devi preoccupare, ci sono io adesso qua con te! Buonanotte piccolo…”

Legolas gli diede un tenero bacio sulla fronte, e poco dopo il piccolo Estel si addormentò, finalmente sereno, sapendo di non essere solo.

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice

Girovagando per l’internet ho scoperto l’esistenza su Tumblr (che io non ho mai usato) della Aralas Week, ovvero sette prompt per sette giorni dedicati a Legolas e Aragorn. In questo periodo non riesco a scrivere molto, ma l’ispirazione arriva quando meno te l’aspetti.

Il prompt era Before Fellowship anche se qui sono andata mooolto before! xD Estel piccino però è tanto tenero quindi me lo tengo lo stesso, anche senza aver scritto nessuna love story con Legolas!

Alla prossima!

Barby

   
 
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