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Autore: Meskina    25/09/2009    1 recensioni
Gwenda, Sebastien e Lilly, sono i figli di Renesmee e Jacob, tutti e tre, un misto di licantropo, vampiro e umano, bambini viziati e maleducati, capaci di far impazzire chiunque gli stia accanto... come se la caveranno Jake e Nessie con i tre ? saranno in grado di gestirli ?
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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~ Freak kid Make Freak Life ~





_Capitolo 1__
by Meskina


Piccole pesti









Ormai la sera era giunta, il cielo scuro non aveva nessuna nuvola, era talmente perfetto che si intravedevano le stelle se si faceva attenzione. Renesmee giudava verso
casa mentre parlava al telefono con sua madre.

- tesoro.. lo sai che puoi chiedere il nostro aiuto in qualunque momento, non abbiamo nessun problema a tenere i bambini... - sospirò Bella dall'altro capo del telefono. 
- lo so mamma, certo ma non potete tenermeli in eterno, cioè voglio dire, anche loro devono imparare a convivere con qualcuno al di fuori della famiglia, non sono abbastanza disciplinati - sbuffò 
- soprattutto Gwenda mamma, che ora sta crescendo, ha bisogno di imparare le buone maniere anche con le altre persone.-
Bella sospirò.
- fai come meglio credi, Nessie, sai vero che puoi contare su di noi in ogni momento, Su tutti noi...- precisò.
- Ma certo mamma, grazie, se ho bisogno vi faccio sapere - aggiunse Renesmee,   salutò sua madre e spense il telefono, parcheggiò nello sterrato prese la borsa e spense la macchina per poi scendere ed avviarsi verso casa. solo le luci del piano di sotto erano tutte accese. Salì nella veranda ed aprì piano la porta 
- sono tornataaaa - annuniò aspettando che i bambini le si buttassero incontro, ma si rese conto del silenzio dentro casa. 
- Heyyyy  - aggiunse, togliendo il cappotto e mettendolo nel soprabiti mentre dal corridoio cercava di sbirciare le altre stanze e le scale di fronte a lei. 
- Shhhhhh - sentì Jacob, uscire dal salone mentre con un dito nelle labbra le faceva segno di abbassare la voce.
- che succede.. ?  - chiese corrugando la fronte, il pensiero che Jacob e i bambini avessero combinato qualcosa in sua assenza non era molto distante. Lui le si avvicinò e le cinse i fianchi.
- stanno dormendo tutti - mormorò lui sorridendole 
- tutti e tre??? - non poteva essere. Lui annuì.
- come ci sei riuscito ?? - chiese incredula Jacob la attirò a se e sovrastò le sue labbra fresche.
- beh .. sai com'è... -
- anche Sebastien ? ...- chiese lei, 
 Sebastien dormiva meno di tutti loro, Jacob annuì di nuovo. Lei le sorrise e lo strinse a se mentre le loro labbra si sfiravano di piccoli baci. 

- portiamoli sopra - disse lui. Si staccarono dall'abbraccio e lui la precedette, quando lei la seguì nel salotto, illuminato solo da una lampada,  rimase con il fiato sospeso, la stanza...  l'intero salotto, era come se fosse stato bombardato 
- la terza guerra mondiale è scoppiata nel nostro salotto?? - chiese a occhi sgranati !
- sai .. ho giocato un pò con loro - si giustificò Jacob. 
- un pò?? avete distrutto la casa !! - esclamò scoinvolta, la piccola Lilly dormiva dentro il cassetto aperto sotto la tv al plasma, Sebastien si era adormentato nel divano, e fin qui tutto normale, il punto era che sul divano aveva solo le gambe, mentre la testa e il busto ricadevano nel tappeto
- dov'è Gwenda? -effettivamente non era da nessuna parte, Jacob sorrise divertito.
- oddio!  non lo voglio sapere. ! - disse lei, lui si avvicinò a un piccolo armadio, e lo aprì, Gwenda era li dentro accucciata con tutti pupazzetti di peluche intorno. 
- ma come ha fatto ad addormentarsi li dentro? - chiese Renesmee, Jacob, continuava a sorridere divertito, si avvicinò e si abbassò per prendere Gwenda in braccio,  e se la mise in una spalla, mentre le braccia e la testa della ragazzina penzolavano detro di lui. Renesmee si avvicinò velocemente.
- maledizione Jacob  sta attento non vedi che sta dormendo - sbraitò.
- sta calma, niente la sveglierebbe, ha il sonno pesante -
- non vuol dire che la tevi prendere come un giocattolo!- 
- oh avanti, prendi Sebastien , che prendo Lilly - disse lui avvicinandosi alla piccola.Nessie si diresse verso Sebastien
- com'è andata ? - chiese Jacob prendendo la piccola con una sola mano dal cassetto.
- è andata bene, sono portata, e Alice aveva già parlato con loro a mio proposito... per la prima settimana credo che avrò molto più da fare dei giorni prossimi,  anche perchè ci sarà molto lavoro - 
Renesmee aveva trovato lavoro come stilista, oltre a essere portata era anche un'esperta, avendo anche una zia appassionata di moda. Prese Sebastien in braccio, attenta a non svelgiarlo e spense la luce, Jacob si incamminò verso le scale, e lei lo seguì. 
- mo.. molto lavoro ?.. vuol dire che starai poco a casa.. ? ..- 
- si ...-
- ma.. Renesmee.. cioè... come facciamo con loro se lavori tutto il giorno, voglio dire , io non posso sempre stare con loro, ho anche io i miei impegni -
- lo so tesoro, troveremo qualcuno  - 
 Si incamminarono ogniuno in una stanza, lei depose Sebastien nel letto della sua camera e gli tolse le scarpe per poi coprirlo, mentre lui depose prima Gwenda, e poi Lilly, e i due se ne andarono nella loro camera, si rinchiusero nel loro bagno dentro la vasca, la luce era spenta, solo le candele intorno alla vasca davano un senso di calore,  prima si mise lui nell'acqua calda, e poi lei, appoggiò la schiena nel suo petto nudo, e lui la strinse a se nell'acqua calda,  mentre lei giocherellava con la schiuma bianca 

- Nessie, stavo pensando, perchè... perchè non chiediamo a Bella ed Edward di aiutarci, oppure a tutti gli altri...- sospirò lui. 
- Jake, insomma, loro sono pronti a darmi una mano -
- appunto -
- sono io che non voglio - aggiunse lei.
- ma perchè ?  è una cosa che dici spesso,perchè non vuoi il loro aiuto? -
- perchè non voglio sempre contare su di loro, insomma, sembra che qualunque problema abbiamo, chiediamo il loro aiuto, insomma sembra che abbiamo tre figli e non siamo in grado di gestirli Jake, abbiamo fatto la scelta di tenerli, ora ci dobbiamo occupare di loro o trovare un modo, non cercare sempre aiuto dalla mia famiglia, voglio che anche loro siano fieri di me, e non voglio che pensino di me, o te, che non siamo dei bravi genitori.- concluse Renesmee 
- siamo dei bravi genitori - ripetè lui come affermazione baciando la spalla nuda di lei. Renesmee ci pensò su, e prese la mano enorme di lui, fra le sue, e se la portò alle sue labbra. 
- sei sicuro di questo ? - chiese
- ma certo - affermò lui.
- oh Jake.. - esclamò voltandosi, mentre le loro labbra si sfioravano. Lui le baciò il collo, e lei se lo strinse a se
- nella vasca da bagno ? - chiese cinguettando, Lui sorrise maligno 
- perchè no? - chiese,  lei cominciò a ridere divertita, mentre le mani di Jake indugiavano nel suo corpo perfetto e sodo, giù nella sua schiena nuda 
- ma sei sicuro ? - chiese sorridendo diabolica, lui annuì, e i due .. 'amoreggiarono' li.. nella vasca da bagno... 




* * * *





Era domenica, e quel giorno, il sole compariva a tratti,  illuminando il giardino dei Cullen. 
Bella Renesmee e Rosalie erano sedute nelle sedie fuori, mentre Sebastien, Emmet e Gwenda giocavano nel giardino a calcio, Mentre Jasper uscì dal salotto, con Lilly in braccio. Jasper era davvero affezzionato a quella bambina, nemmeno con Renesmee aveva mai fatto come faceva con Lilly, i due erano molto attaccati l'uno all'altro, e mai avevano visto Jasper tenere una bambina piccola nel modo in cui faceva.Uscì la nella veranda del retro anche Alice e si sedette in un altra sedia a sdraio 
- allora...- cominciò con la sua voce squillante 
- noi terremo i bambini finchè non sarà decisa una tata...- il suo sguardo non ammetteva repliche, e anche quello di Rosalie, e soprattutto quello di Bella.
- per ora... ho fatto una specie di Colloquio con due ragazze, e, le scarto, ma qui ho una lista di altre 15 ragazze, tra i 25 e i 35 anni - aggiunse Alice.
- naturalmente tu non devi fare niente, per ora ci pensiamo noi a trovarla quella giusta  - disse Rosalie, mentre il sole illuminava le loro pelli 
- ma.. io...-brontolò Renesmee 
- tesoro, fa come diciamo noi, per una buona volta...- sospirò Bella... e in quel momento... suonò il telefono di casa, nessuno si mosse... Edward aveva già provveduto a rispondere, poi lo videro uscire, e chiamare Gwenda, la ragazza, da immersa nel gioco con Emmet e Sebastien, guardò suo nonno entre le allungava il cordless nella mano.
- è per te, dice che si chiama Luke - annunciò Edward, Gwenda si affrettò a prendere il telefono imbarazzata da tutti quegli sguardi che la fissavano.
' dovevi proprio dirlo ad alta voce ? ' pensò la ragazza per Edward, mentre Sebastien e Emmet sghignazzavano. Gwenda arrossì e entrò subito in casa salendo le scale, per poi chiudersi in una di quelle camera, probabilmente quella del nonno. 
- Luke ???  - chiese Jasper guardando gli altri e arricciando il naso.
- Luke ? - fece eco Rosalie corrugando la fronte, Alice e Bella si gardarono interrogative.
- sta proprio crescendo - sorrise Esme da dentro casa. 
- ha solo dodici anni ! Renesmee, chi è questo Luke, è arrossita al suo penisero- disse Edward.
- è solo un suo amichetto papà - enunciò Renesmee. 
- Jacob lo sa?  - chiese Edward.
- no.. però.... cioè .. non voglio dirglielo salterebbe a conclusioni affrettate .. e ...-
- beh ... fa bene... non può avere amichetti maschi...- borbottò Edward
- papà è solo un amico, avevano insieme un progetto di scuola -
- e si sono cominciati a sentire anche dopo il progetto scolastico ? - chiese Rosalie ironica.
- magari si piacciono !- esclamò Alice 
- oh che dolci...- mormorò Esme dalla cucina. 
- sentite, basta ! conosco mia figlia, ok ?... lo so quando qualcuno le piace e, Luke è solo un amico per lei - affermò Renesmee
- e poi non capisco perchè tutte queste storie, non c'è niente di male se le piace qualcuno, non lo sposerà mica  -
- invece si...- sghignazzò Sebastien, 
- GWENDA AMA LUKE... GWENDA AMA LUKE...- cominciò a cantilenare Sebastien così forte da far giungere la canzonetta sino a Gwenda
- SMETTILA DEFICENTE !- urlò Gwenda dal piano di sotto, Sebastien la ignorò.
- SEBASTIEN !!!!  - strillò Renesmee talmente forte da far azzittire tutti i presenti, Sebastien ammutolì all'istante. 
- vado.. vado un attimo di sopra...- aggiunse Rosalie, dopo quel silenzio. Si alzò e sparì di sopra, per poi bussare alla porta di Edward, dove probabilmente c'era Gwenda. Quindi senza ricevere risposta la aprì. Gewnda era seduta nel letto in quel momento salutò Luke e spense il telefono.
- hey ... - la salutò Rose sedendosi accanto a lei. Gwenda le sorrise.
- ci stavamo chiedendo tutti,  chi è Luke ? - chiese Rosalie schietta. Gwenda attese qualche secondo e fece un lungo respiro. 
- è .. un ragazzo cioè viene in classe con me, e ci avevano assegnato un progetto per la scuola, tutto qui, mi sta simpatico e a volte mi chiama - disse lei. 
- a te piace questo ragazzo - chiese Rose. Gwenda scosse la testa 
- beh, forse un pochino - ammise poi. Rosalie le sorrise, incitandola a dire la verità 
- forse più di un pochino... - Rosalie la guardò maliziosa 
- ok ok, mi piace tantissimo - Arrossì. Rosalie sorrise e le accarezzò i capelli, morbidi e lisci. 
- non mi sono mai piaciuti i ragazzi, cioè voglio dire, mi sono sempre piaciuti Papà, e il nonno, e,lo zio Emmet, lo zio Jasper, o nonno Carlisle, ma nessun ragazzo al di fuori di loro.. io li ho sempre odiati i ragazzi - farfugliò confusa.
- oh  tesoro  tu stai crescendo, vedrai che diverrà una cosa normale, ti ci abituerai, sei ancora una bambina certo... se prima ci litigavi, ora devi limitarti a restare amica con questi ragazzi -
- oh si,si lo so - annuì Gwenda 
- ne hai mai parlato con la mamma ? - chiese Rose. Gwenda scosse la testa.
- ora che ha cominciato il lavoro, avrà sempre meno tempo, non penso che le interessi -
- ma certo che le interessa, come puoi pensare che non le interessi, lei vuole che tu ti confidi, non devi tenerle nascosto niente, anzi lei deve essere la prima a sapere le cose  - le disse Rose. 
- ma non le piacerà questa cosa.- 
- ma le piacerà il fatto che ti ti sei confidata a lei e poi puoi fargli tutte le domande che vuoi, lei ti ascolterà e comprenderà tesoro, non devi mai pensare che non le interessi ! - Rosalei le scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. In quella posizione Gwenda era così uguale a Bella pensò. Gwenda le sorrise, e l'abbracciò. Il freddo di sua zia la invase, e pochi istanti dopo si slacciarono dal loro abbraccio .
- ti va di andare giù ora, inventiamoci qualche ragazza e cantileniamo qualcosa a Sebastien - fece Rosalie diabolica, Gwenda cominciò a ridere ed annuì, seguendola nel piano di sotto. 
 

* * * * 



- non pulisco la casa e non metto a letto i bambini, non mi piace vestirli o cambiare loro il pannolino, non sopporto sentirli litigare o frignare e non cucino, li tengo d'occhio e basta - concluse una vecchia signora sulla quarantina seduta nel salotto di fronte a Renesmee e Jacob, mentre i due fingevano un sorriso, pensando che aspettavano con ansia il momento in cui sarebbe uscita di casa. Alla fine avevano deciso anche loro di fare qualche colloquio con qualcuna, oltre a quelli che già facevano con Alice Rosalie Esme e Bella. Ne stavano controllando parecchie quel giorno.

- allora... dove sono i mocciosi -chiese una ragazza rasata a zero con una cresta rossa e una cinquantina di piercing su tutto il viso, mentre masticava una gomma aprendo la bocca in modo che le si vedessero tutti i denti cariati. 
- a.. abbiamo già trovato una tata - mentì Renesmee chiudendole la porta in faccia.
- oh. Adoro a niños que sería con ellos todo el día yo piasono mucho  - cominciò a parlare ininterrottamente una signora sulla cinquantina 

- aspetti aspetti... tu parli la nostra lingua ??? - chiese Renesmee, ma la signora la guardava stranita

- tu hablas nuestra lengua ?  - chiese Renesmee, ma la donna ricominciò a parlare in spagnolo, talmente veloce che Renesmee e Jacob non capivano niente e si arresero lasciandola finire fino a quando sarebbe arrivato il momento in cui avrebbe smesso e l'avrebbero scartata. Finalmente però i due sembravano aver trovato quella giusta. Una donna sulla trentina. Molto carina e gentile. Perfettamente ordinata e che parlava la loro lingua per lo meno, sembrava disposta a fare tutto... anche se chiedeva uno stipendio più alto delle altre. 
- I ragazzi sono di sopra  l'accompagno - disse Renesmee..
- oh non si disturbi, mi farò conoscere da sola  - disse la donna avviandosi al piano di sopra 
- che ne dici ? ..- chiese Jacob sottovoce.
- per me è ok ! ... possiamo smettere con i colloqui, questa è perfetta - annuì Renesmee 
- e poi...- non fece in tempo a finire che la donna scese in fretta le scale... aveva uno strano liquido blu in faccia appiccicoso che le sporcava i capelli, sembrò infuriata.
- per chi mi avete preso ?  non baderò mai a quelle pesti... non ci contate - urlava e sbraitava la donna 
Uscì di casa e sbattè la porta 
- nuovo record - sospirò Jacob.
- mezzo minuto - aggiunse Renesmee stanca. In quel momento i ragazzi, scesero le scale... la piccola a fatica si appoggiò alle sbarre delle scale e Sebastien e Gwenda al corrimano.
- le avevamo detto di spostarsi - disse Sebastien mortificato.
- ti , glie lo avevano detto - sospirò la piccola Lilly, emanando tenerezza. Eppure visti così,sembravano angioletti 





continua...

 
  
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