Tipologia: One Shot
Personaggi: Famiglia Hayama
Genere: Triste
Rating: Verde
Credits: La canzone iniziale si chiama
“Butterfly fly away” di Miley e Billy Ray Cyrus,soundtrack del film “Hanna Montana the movie”
Note dell'autrice: a Natsumi,perché per una volta sia
protagonista e non “sfondo”
Risposte alle recensioni della one-shot “Story of a girl”
Ryanforever: certo
che ti fai certi viaggi mentali!!! xD
allora,la risposta è semplice:mi sono dimenticata di scrivere all’’introduzione
che questa piccola shot si potrebbe posizionare
quando Sana sta girando “La casa del bosco” e Nao/Rei
la spia mentre piange. Un piccolo momento inventato da me,lontano
da quello descritto dalla grande Obana. Scusa se me
ne sono dimenticata…un bacione
Jera: se ti
sei davvero impersonata nel mio personaggio sono
davvero lusingata e felice per te:lusingata per il complimento,e felice per te
perché riesci in quello a cui molto spesso non riesco.
Firephoenix91: Pensato?Centinaia di volte.Fatto?Mai! Ma adesso che mi hai messo questa pulce
nell’orecchio…^^
Chocola92:grazie per i complimenti,mi ha
fatto davvero piacere leggere un tuo commento J
Flaura: stellì,era solo uno dei mei mille modi
per farti capire quanto sei speciale per me…ti voglio bene.
Ps:grazie per averla ammessa tra i
tuoi preferiti…non serviva!!!
»Butterfly fly away
“Caterpillar in the tree
How you wonder who you’ll be
Can’t go far but you can always dream
Wish you may and wish you might
Don’t you worry, hold on tight
I promise you there will come a day
Butterfly fly away
Butterfly fly away
Got your wings, now you can’t stay
Take those dreams and make them all come true.”
La voce della donna,calda e avvolgente,riempiva la piccola stanza.
Con gesti dettati dall’ istinto materno rimboccò nuovamente la
figlioletta,accarezzandole dopo la fronte. Lei era il suo piccolo bruco,nascosto in quel bozzolo fatto da lenzuola e il suo
immancabile orsacchiotto,dal quale non si separava mai.
“Mamma-mormorò
la bambina con voce impastata-me la ricanti ancora?”
E la
donna sorrise,ricominciando la sua ninna-nanna personale…
*
Natsumi piangeva. La notte era sempre stata una grande
incognita per lei e da quando la sua mammina era partita per un viaggio* non c’era nemmeno la
sua ninna-nanna rassicurante a tenerle compagnia fino a quando non si
addormentava.
Grossi lacrimoni
solcavano le sue guance,mentre le sue mani paffute
stringevano spasmodicamente il suo orsacchiotto. Aveva ancora il profumo della
mamma addosso.
Quando la porta si aprì si
nascose di scatto sotto le coperte:era venuto a
prenderla l’Uomo Nero?
“Natsumi…”le
grosse mani di Fujuke Hayama
accarezzavano il capo della bambina,che tremava da capo a piedi.
Il viso spaventato e
solcato da lacrime della figlia spuntò da sotto le coperte,una
volta appurato che quell’uomo fosse davvero il suo
papà.
“P-papà…cantami
la canzone della mamma…” implorò la piccola con voce acuta.
L’uomo
sorrise alla figlia,sedendosi
vicino a lei. Doveva ricordarsi più volte nell’ arco
della giornata che sua moglie non mancava solo a lui,ma anche al suo “bruchetto”,come Koharu chiamava
sempre la sua bambina…
L’uomo incominciò a
cantare,con voce roca ma visibilmente
emozionata:quante volte aveva sentito sua moglie cantare con voce dolcissima
quella melodia?
Il pianto di un neonato
però gli fece perdere la concentrazione:Akito si era appena svegliato e richiedeva attenzione.
Fujuke si alzò dolentemente,pronto a svolgere il suo lavoro di neo-mamma,quando
una mano minuscola bloccò la sua.
“Non te ne
andare…” sua figlia lo stava praticante supplicando,avvolta nel suo
pigiama autunnale.
Dio,quanto
le ricordava la sua adorata Koharu….sarebbe stato facile rimanere con lei,dimenticandosi di
tutti e di tutto.
Il suo bruco.
Ma era il padre anche di Akito,e in quanto tale aveva
dei doveri; con volto stanco scosse la testa-sperando che la piccola capisse-si districò dalla presa infantile della bimba e poi
con passo deciso andò fuori dalla porta,pronto a dar da mangiare a quel piccolo
oni**.
La bambina ricadde
pesantemente sul letto,senza forze.
“Mammina…”
*
“Ancora mamma,A-N-C-O-R-A!”
“Ma,Akito, è la terza volta che te la canto…”
“Un
ultima volta,ti prego!”
Natsumi sorrise accondiscendente al suo primogenito***,scompigliadogli affettuosamente i capelli.
“E va bene,ma questa è l’ultima volta…”
E così ricominciò a cantare
la ninna-nanna,tornando nuovamente bambina…
“Butterfly fly away
Butterfly fly away”
*era partita per un viaggio=ho pensato che Fujuke
inizialmente avesse detto alla figlia
che la madre era partita per un lungo viaggio…mentre in realtà sappiamo benissimo
che Koharu Hayama è morta
di parto *Dio l’abbia in gloria…xD*
**piccolo oni=qui il riferimento è del tutto casuale:Fujuke lo definisce così perché
quel piccolo neonato lo fa dannare,non perché pensa che sia un mostro.
D’altronde un padre stanco può pensare queste cose..e pentirsene un secondo
dopo!^^
***[…]al suo primogenito=Natsumi chiama Akito
suo figlio per “scusarsi” con suo fratello,sentendosi
in parte ancora in colpa. Dite,non è carina come idea?*w*
Trixina speaking: Ok,non so da dove mi è uscita.
Ma spingeva,spingeva….ed è stata scritta di
getto. Mi preme fare due delucidazioni,prima di tutto:
1)
Si,ho visto il film di Hanna Montana
*per favore,so di essere caduta in basso…ma per amicizia l’ho fatto -.-* e
questa penso sia l’unica canzone che si salvi. Poi è talmente lenta che…sembra
una ninna-nanna. So che in teoria i giapponesi tengono molto alle tradizioni
quindi in realtà Koharu-chan non avrebbe mai cantato
una canzone del genere alla figlia,però mi sono presa
una piccola licenza poetica. Va bene?
2)
La
protagonista sarebbe potuta essere tranquillamente Sana (con le dovute
correzioni,ovviamente),ed era questa la mia idea base
ma poi mi sono detta:”perché non farla su Natsumi?”. Di lei ma soprattutto di Koharu
Hayama *la mamma del nostro Aki*
si parla pochissimo,perciò ho creato un piccolo
momento solo per loro due,mamma e figlia *me commossa*
Detto questo,detto tutto,almeno penso.
Un bacione.
Ps:un ringraziamento anche per le 104 silenziose
persone che hanno letto questa storia…grazie.