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Autore: p_chan    28/09/2009    2 recensioni
Perchè un amore può divampare, come un incendio. Oppure... crescere lentamente, alimentandosi di piccole cose. Poco a Poco. NaruHina
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Hinata tornò a casa dall'allenamento, stanca eppure soddisfatta.

Quando varcò la soglia di casa, udì dei colpi provenire dal tetto.



Vide Hanabi seduta in soggiorno e le si rivolse, curiosa.

- S-Sorellina... Uhm... Abbiamo... gli operai in casa? -


Non le piaceva troppo avere estranei attorno, non sapeva mai come comportarsi con loro.




Hanabi si voltò nella sua direzione, e le rispose con un mezzo sorriso di scherno.

- Tu... Non ne hai proprio idea, vero? C'è Uzumaki-san che sta riparando il tetto. -



Tu-tum!


- ...Uzumaki? Intendi N-Naruto-kun? -



- Tzè! Quanti altri Uzumaki conosci, sorellina? -




Naruto-kun.

Sul tetto di casa sua.


Sì, certo, come no?



Questo doveva essere uno di quei suoi soliti sogni strampalati. Adesso come minimo sarebbe entrato un elefante rosa, avrebbero preso il tè insieme, poi lei cominciava a ballare il flamenco.



- Pe-Perchè sta… riparando il nostro tetto? -



- Ah, io c'ero, ho sentito tutto! Devi sapere che il dobe, mentre si allenava con Uchiha-kun, si è avvicinato troppo alla nostra proprietà, e saltando sopra il tetto ha finito per sfondarlo. Almeno, si è offerto di ripararlo! Dice che gli piacciono i lavori manuali, bhà... -



- M-Ma non è giusto! Era un tetto vecchio, aveva le travi fragili! Non è certo colpa di Naruto-kun! -



Questo sogno non le piaceva per niente.

Che fine aveva fatto il simpatico elefante rosa?



- Bhè, poco importa, ormai è di sopra. E poi, non è mica finita qui... - insistè Hanabi, perfidamente

- So... che ha avuto una luuuunga conversazione con otou-san. Chissà di cos'avranno mai parlato, vero, nee-chan? -



Hanabi non fece in tempo a terminare la frase, che Hinata si era già volatilizzata.



--------------------------------




Naruto si fermò un attimo, seduto sul tetto, per asciugarsi il rivolo di sudore che gli imperlava la fronte. Guardò il lavoro che aveva compiuto, soddisfatto. Ormai era a buon punto.

Doveva sbrigarsi, perchè tra poco avrebbe fatto buio.



Udì il chiacchiericcio delle case vicine, che si animavano al rientro dei loro proprietari, e i vari odori di cibo che giungevano da diverse direzioni. Dalle tegole sotto di lui proveniva un piacevole tepore, che mitigava l'umidità della sera.



Prese un lungo respiro, ammirando il sole che andava lentamente tramontando, tingendo dei suoi colori il cielo.


- Oookey, basta oziare! - si incoraggiò - Al lavoro! -



Fece per riprendere il martello che aveva posato lì vicino…


…Quando venne fermato all’improvviso.




Si ritrovò a specchiarsi in un paio di occhi perlacei, a un palmo dal suo naso.

Due piccole mani calde tenevano il suo volto, teneramente.



- Hi...Hinata? - Pronunciò, incredulo.





- Naruto-kun! Stai bene? -



Hinata, china di fronte a lui, gli scoprì con le dita pallide la fronte dalle ciocche bionde.

Poi il suo esame proseguì, frenetico, lungo le braccia scoperte.



Cosa ci faceva Hinata qui?

Cioè, era casa sua, ma... Sul tetto?


E...Perchè lo stava...

Sì, insomma...



- Hinata...? Cosa stai facendo? - non potè trattenersi dal chiedere, curioso.



La ragazza si bloccò sgranando gli occhi, la bocca semi aperta dallo stupore, le mani ancora attorno i polsi del ragazzo - N-Naruto-kun! Gomen Nasai! I-Io volevo solo... -




Lo rilasciò all'improvviso, per inchinarsi in segno di scuse.


E Naruto la fermò appena in tempo, trattenendola per le spalle, un attimo prima che cozzasse violentemente la fronte contro il tetto.




- Ehi, attenta! Potevi farti male, sai? - Cavoli, c’era mancato poco! - …E poi, basta il buco che ho fatto io, o non mi basteranno le tegole! - scherzò, divertito.


Quella ragazza era una sorpresa continua.




Hinata rimase a guardarlo, troppo stordita per fare un movimento di qualche tipo, imbarazzata per la grama figura, ed emozionata per via delle mani che ancora la stringevano.



- Ehm... Mi stavi cercando, per caso? - chiese lui perplesso, e lei parve ridestarsi.


- H-Hai! Non... Non ti ha fatto male, vero, Naruto-kun? - esclamò risoluta, e lui rimase interdetto.


- ...Nani? -


- Otou-san, intendo! Non ho visto su di te la chiusura dei punti di fuga del chakra, p-però... -



- Tuo... padre? Perchè avrebbe dovuto farmi male? ...Per via del tetto? -


- Anoo... No, non credo! C-cioè... Non vi siete scontrati, allora? -


- Certo che no! Perchè, eri preoccupata? -



Blush!



- I-Io, c-cioè... - prese a giocherellare con le dita, come faceva da ragazzina, il volto che pareva rivaleggiare con i toni caldi del cielo - M-Mia sorella ha detto che ti ha... ehm, parlato, e allora... -




Naruto proruppe in una risata delle sue, sincera, spontanea, entusiasta.


E Hinata lo registrò, all'istante, come il suono più bello dell'universo.




- Oh, Hinata! Scusa, non volevo! Ma sei troppo forte! Come ti è saltato in mente che noi... Vabbè, lasciamo stare. Davvero, abbiamo solo parlato. Mi ha detto... che ci sono stati diversi cambiamenti nelle casate, durante la mia assenza da Konoha, e quindi... gli ho fatto qualche domanda, curioso. E lui mi ha risposto pazientemente. Tutto qua, come vedi. -




Sì, certo... E perchè non le dici di com'eri particolarmente interessato alle usanze relative le 'unioni matrimoniali' della famiglia Hyuga?


Ooh, stà zitta, volpaccia.





- Uhm... Capisco... Meno male, allora... - Hinata sospirò, sollevata - S-Scusami, se ti ho interrotto con i miei stupidi timori... -


- Naaa, non preoccuparti. Mi fa piacere un po' di compagnia. Ci voleva proprio! E' stata un’inattesa pausa dal lavoro. Anche se ho quasi finito, a dire il vero. Uhm… - portò la mano dietro la nuca, com’era solito fare quand’era in imbarazzo - …Non sono certo del mestiere, ma... Come ti sembra?-




Hinata si guardò attorno, e vide che il fondo del tetto era stato rinforzato, e gran parte delle tegole sostituite - S-Sei stato davvero bravo... - si congratulò, sinceramente - Mi spiace però che tu abbia dovuto occupartene tutto da solo, Naruto-kun... -



Naruto arrossì leggermente, poco avvezzo ai complimenti.


- Eheh... Figurati, è il minimo. Però, non so cosa darei per una ciotola di ramen! -



Gurgle!



Lo stomaco di entrambi rumoreggiò, in sincrono, tra il diletto di lui e l'imbarazzo di lei.


Hinata parve riflettere su qualcosa, mentre torturava l'orlo della veste con le mani piccole.

Poi, presa una decisione, esordì, una buffa espressione risoluta sul volto.


- Anoo... P-Potresti... - Andiamo, Hinata, coraggio! - Vorresti... fermarti a cena da noi? -




Lui sembrò titubante, ma poi declinò l'invito.


- No, grazie... Ormai ho finito, perciò... -


- Capisco… -


Lei sospirò, delusa. Per quanto ci tenesse alla sua compagnia, non avrebbe insistito.

Non voleva apparirgli insistente, né certamente metterlo a disagio…



Ma poi, lo stomaco di lui protestò nuovamente, contrariato.


E Hinata ridacchiò, divertita.



- Uhm... Allora... P-Potresti aspettarmi qui, Naruto-kun? Torno s-subito! -



Al cenno del capo di lui scese rapidamente di sotto, sparendo silenziosamente così com'era comparsa.



Naruto si rimise all'opera, mentre l'attendeva. E finì appena in tempo, perchè lei tornò effettivamente poco dopo, recando con sé due fumanti ciotole di ramen.

Al miso, niente meno.


Kami-sama, la vita poteva essere migliore di così?



Lui si grattò la testa, in imbarazzo, ma con un sorriso ad adornargli il volto.

- Scusa, Hinata... Non volevo darti disturbo, davvero... -



- N-Nessun disturbo, figurati. E poi, è solo ramen istantaneo, niente di troppo impegnativo... Ma... M-Meglio che tornare a casa a stomaco vuoto, nh? -


- Ooh, pienamente d'accordo! - rispose lui, già con l'acquolina in bocca.



- Uhm... Posso... Posso farti compagnia? - chiese lei, il cuore in gola.

TipregodìdisìTipregodìdisì!


- Uh? Sicuro, dattebayo! - assentì, facendole spazio sul tetto proprio di fianco a lui.




E il sorriso che lei gli rivolse in risposta finì per provocargli un nodo allo stomaco che - di questo Naruto era sicuro - nulla aveva a che vedere con i morsi della fame.




Mentre gustavano il pasto frugale insieme, tra le vivaci chiacchiere di lui e i sorrisi timidi di lei, la sera avvolse lentamente il piccolo villaggio di Konoha.



Lo sfondo blu del cielo si confondeva con la chioma scura di lei; e la luce della luna sembrava quasi riflettersi in quegli occhi dal colore così particolare, ma talmente gentili che ti ci potevi perdere...



Naruto pensò che era davvero uno spettacolo unico.

Ed era altrettanto surreale, poterlo ammirare da quella distanza così ravvicinata.




Chissà... Forse potrei convincere Sasu-temee a tornare ad allenarci ancora da queste parti...


Ma sentitelo, il piccolo volpacchiotto monello! E poi sarei io quella subdola e calcolatrice, eh?


Ooh, fa silenzio, volpaccia!




Fin




Ecco, con questi due capitoli forse cominciate ad avere una vaga idea di quella che sarà l'atmosfera della raccolta. Può darsi che la piccola Hinata, o il povero Naruto, o entrambi... si troveranno in situazioni al limite dell'assurdo. E questo nonostante il mio sviscerato amore per loro. Ma - ahimè - il demenziale rappresenta la mia natura più profonda, perciò...

Sono cresciuta con le opere della Takahashi, dopotutto. u_uE ne vado fiera, bwahaha!


Commenti&Consigli, thanks!





  
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