CAPITOLO
26:
Vagare alla deriva dietro ogni passione finché l'anima mia
Sia un liuto accordato su cui tutti i
venti possano suonare;
Per questo dunque ho abbandonato
La mia antica saggezza e il mio controllo
austero?
La mia vita mi sembra un palinsesto
Su cui durante un ozio di ragazzi
Siano state vergate futili canzoni per zampogna e virelai,
Buone solo a sciupare il segreto del
testo.
Certo vi fu un tempo in cui avrei potuto
percorrere
Le sommità assolate, e dalla dissonanza
della vita
Trarre un limpido accordo, onde
raggiungere le orecchie di Dio:
Quel tempo è morto? Ah! Con una bacchettina
Sfiorai appena il miele dell'avventura...
E debbo perdere
il retaggio di un'anima?
Oscar Wilde,Ahimè!
Erik per la prima volta in vita sua non sapeva che fare. Si sentiva
svuotato, colpevole, incapace.
Se la piccola Meg non avesse trovato la forza di un leone nel suo spirito mite da
agnellino, la sua preziosa Christine ora… non poteva
neppure pensarci lucidamente.
La ragazza giaceva pallida,esausta
e svenuta nello stesso letto in cui Meg aveva
coricato anche il Visconte.
Le condizioni del ragazzo apparivano senz’altro
gravi,ma non disperate.
Cosa sarebbe stato più giusto fare?
Arrendersi una volta per tutte,oppure
ricacciare indietro l’orgoglio e far di tutto perché lei lo scegliesse di nuovo
come compagno,questa volta per sempre?
Lentamente,come se avesse
avvertito il peso ed il dolore di questi suoi pensieri, Christine
socchiuse gli occhi, ed immediatamente li spalancò,rivivendo l’orrore di poco
prima.
Erik dovette trattenerla con la forza, perché la ragazza iniziò a scalciare
ed agitarsi senza controllo.
Poi Christine si avvide di chi la
stava trattenendo amorevolmente.
Immediatamente si calmò, e gli buttò disperata le
braccia al collo,iniziando a piangere sommessamente.
“Grazie,amore mio….grazie di avermi salvata,…di essere tornato per me..”
Lui la scostò, a disagio.
“Non sono stato io,Christine. Se sei ancora viva,e
salva..lo devi alla tua amica Meg.
Prega di avere sempre nella vita un’amica tanto fedele.”
Christine spalancò gli occhi per la sorpresa,e cercò lo
sguardo di Meg.
La ragazza appariva esausta fra le braccia della
madre, ma le scoccò un’occhiata di tenerezza e fiducia.
Gli occhi di Christine si
riempirono di lacrime di gratitudine,ed alzandosi a
fatica dal letto,incespicando,si gettò fra le braccia della giovane Giry.
Le due ragazze rimasero a lungo abbracciate, dando
sfogo alle loro lacrime,ai loro sentimenti di paura e
rinnovato sollievo.
Madame Giry guardava sua figlia
con un’espressione indecifrabile.
L’aveva sempre sottovalutata, considerata una
bambina sciocca e pettegola,senza nervo..e invece,nell’ora della necessità,la ragazza aveva dimostrato
un coraggio ed una fedeltà assoluta che neppure lei,forse,avrebbe trovato in
sé.
Per la prima volta nella vita, era davvero molto
orgogliosa della sua piccola,tenera Meg.
Erik sentiva il cuore scoppiare d’amarezza.
Non era stato in grado di occuparsi di lei,di proteggerla.
Non la meritava.
Fece per andarsene,ma il
tocco gentile di una mano sulla spalla lo fermò. Si volse a guardare gli occhi
increduli di Christine. “Dove
stai andando?”
“Me ne vado Christine.
Non ho più motivo di star qui. Il Visconte..è salvo, TU sei salva.
Non so cosa sarebbe successo se Meg non fosse stata
qui. Non voglio nemmeno pensarci,comunque.”
Le accarezzò lievemente una mano.
Lei gli strinse forte la sua,tranquilla
e sicura.
“Tu non vai da nessuna parte,non
senza di me,almeno. Mi devi ancora fare una domanda.Sono
giorni che l’aspetto ormai,e non credevo che saresti
più tornato a farmela.”
Erik la guardò,abbastanza confuso.
..have never felt
like this
For once I'm lost for words
Your smiles has really thrown me.
This is not like me at all
I never thought I'd know
The kind of love you've shown me.
Now, no matter where I am
No matter what I do
I see your face appearing
Like an unexpected song
An unexpected song
That only we are hearing
I don't know what's going on
Can't work it out at all
Whatever made you choose me?
I just can't believe my eyes
You look at me as though
You couldn't bare to lose me.
Now, no matter where I am
No matter what I do
I see your face appearing
Like an unexpected song
An unexpected song
That only we are hearing
I have never felt like this
For once I'm lost for words
Your smiles has really thrown me.
This is not like me at all
I never thought I'd know
The kind of love you've shown me
Andrew Lloyd Webber, Unexpected
song
“Non mi hai ancora chiesto di sposarti. E non posso
farlo io,lo sai. Non è buona educazione” aggiunse Christine
con un debole sorriso,che tradiva la sua tumultuosa emozione.
Erik sentì il cuore balzargli furiosamente in petto. La ragazza era seria.
Non avrebbe scherzato,in
un momento del genere,non avrebbe potuto.
Stringendo quella manina cerea fra le sue,si inginocchiò davanti a lei.
“Christine Daae…misterioso angelo che l’imperscrutabile destino ha
messo sulla mia strada.. vuoi diventare mia moglie?”
La guardò con un sorriso sornione,ed
aggiunse “Davanti a Dio e agli uomini,oltrechè alla
luna?”
“Sì,sì,sì!” rispose
lei,attirandolo a sé,e serrandogli la bocca con un bacio.
Meg,al sicuro e ormai
tranquilla fra le braccia di sua madre, sospirò.
Immagino che dovrò imparare a convivere con quell’uomo,riflettè,se d’ora in poi lui e Christine
saranno sposati.