Vertigini
[Dall’alto, guardi nel baratro].
È gente sperduta, smarrita, opacamente disperata. Le folle si ammassano come bestie spaventate quando passi vicino a loro, timorose come pavidi animali. Gli hai rubato l’umanità e la speranza. Hai reciso con cura qualsiasi radice che potesse mantenerla indipendente e fiera.
Il ghigno si allarga – pronto a divorare ogni tratto del tuo volto – mentre nei tuoi occhi compaiono riflessi maligni. Sono i lampi di un furibondo temporale.
[Un perfetto equilibrio sui confini della buca, potente Freezer].
Una scia di servitori si trascina dietro di te, unta come una traccia d’olio. Hanno la testa incassata tra le spalle, quasi sapessero che, quando ti annoi o quando il sangue gorgoglia d’odio puro nelle tue vene, non ti dispiacerebbe affatto decapitare qualcuno.
[Anche loro sono caduti a fondo].
Il tuo ghigno cresce ancora. Avido, di travolgente ingordigia, continua a divorare inarrestabile ogni altro sentimento, avanzando il compiacimento. Una selvaggia e rozza soddisfazione sfregia i tuoi lineamenti.
[Nessuno sappia, mai, che soffri di vertigini].
Spazio Autrice:
Intanto auguro buon compleanno alla mia Gemy. La ringrazio perché è d’accordo con me su Achille; perché non mi ha mandato al diavolo quando ho parlato di “Velvet Goldmine”; perché mi fa sentire di buonumore; perché le piace “Il suonatore Jones” di De André; perché è più che bravissima a disegnare; perché... Be’, perché è com’è.
Spero che questa flashfic sia di vostro gradimento. Freezer, come giustamente deve fare, considerato il suo nome, è un cattivo che mette i brividi ed è dannatamente interessante. Ho provato ad analizzarlo almeno un poco, spero di essere riuscita a renderlo IC, con la giusta dose di sadismo e crudeltà.
P. S. Dato che è anche il mio compleanno, non potreste farmi un regalo e lasciarmi una piccola recensione? (Lo so. Sono una profittatrice senza speranze).