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Autore: Anna_Zedreamer94    21/10/2009    2 recensioni
Il seguito di " Due Mondi diversi.." d'ora in poi aggiornerò da qui. spero che vi piaccia!
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Elena Patata, Greta Barrymore, Zick Barrymore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quell'animale pulcioso detto Sfruscio, saltò giù dalla finestra da cui oltrepassava la luce mattiniera di quel preannunciato strano giorno. Guardava ciò che aveva attorno che,comunque era tutto quello che vedeva ogni santa e medesima mattina.
In una graziosa stanza prevalentemente rivestita con carta da parati di un delicato rosa, con oggetti di un certo gusto come peluche e bambole di ogni tipo,un tappetino con una fantasia a rose rosse di forma circolare,in perfetto ordine......nemmeno una piega. Vicino alla parete vi era un letto grande con struttura in legno modellata con grafiche particolari e complesse e lì, protetta sotto una calda e morbida trapunta, riposava colei che è la padrona di quella stanza apparente come quella di una principessa; completamente l'opposto di quello che dimostrano i suoi gusti d'arredamento : impulsiva, ribelle, violenta e tremendamente irascibile.....ma anche altruista e sensibile...coraggiosa e leale.
Eh si...colei che Zick aveva prediletto come compagna fidata...amica insostituibile che il più delle volte lo fa uscire fuori dai gangheri.
Il gatto piuttosto in carne di Elena, si accovacciò sul materasso in attesa che la padroncina si svegliasse, ma non fece in tempo a mettersi ben comodo che......
 
<< Elenaaaaa!!!!!! >> Un grido dal piano di sotto prese la bestiola di soppiatto che si mise subito allerta,continuando a scrutare la padrona che non reagì minimamente all'improvviso urlo. Bene.....dormiva come un sasso....non aveva sentito niente....anche il gatto l'aveva capito....non poteva svegliarla niente e nessuno...-.-"

<< Meow >> I lunghi baffi della bestiola ebbero un impulso e le sue zampe un fremito.
Sentiva violenti passi da sotto verso la stanza dove situavano lui e la bambina.
La portà si aprì di scatto,violentemente :

<< Allora signorina!! Come devo fare il sabato con te? Per te significa stare a poltrire tutto il giorno, quando io invece vorrei poter approfittare del fatto che sei in casa per chiederti aiuto in varie faccende! Non ci si può aspettare niente da te! >>

Gridava imperterrita Julie,nonchè madre di Elena,con una dei gemelli in braccio, Violet.
La donna è alquanto stressata...eh si....marito sempre fuori,in quanto direttore di un supermercato di Oldmill,una figlia preadolescente svogliata e disobbediente (soprattutto da quando ha a che fare con un piccolo e incorregibile cucciolo di Bombo -.-) e due gemelli neonati ai quali prestare una costante e frenetica attenzione!

<< Ma mamma,non gridare così, di prima mattina! (esattemente le 10 e 42 -.-") Hai tutta la giornata per criticarmi, sgridarmi o esasperarti per le mie baggianate, ok? >> Risposta sempre pronta, la nostra Elena.
Povera donna, ha già a che fare con i primi sintomi d'adolescenza...ahi,ahi che cosa le aspetta con questa figlia! U_U

<< Ohimè...con te non c'è verso! farò tutto da sola come sempre! Vai immediatamente a vestirti e almeno mangia qualcosa,diamine! E' tutto giù in cucina! >> Sbraidò la povera Julie.

Elena si sentiva in colpa....sapeva che sua madre aveva ragione ed era sola...ma da quando era una rifugiatrice aveva davvero troppo da fare....da fare,da godere e da sognare.
Per lei era un sogno meraviglioso essere entrata nel meraviglioso dei mostri....quel mondo che la allontanava  dal suo migliore amico....ma adesso ne faceva parte anche lei.
Ora lei e Zick hanno lo stesso problema : organizzare la vita di domatore e di rifugiatrice in modo da conciliare tutto con gli impegni scolastici e il continuo tentativo di non apparire strambi e non farsi scoprire.....è dura!
 << Vieni giù Sfruscio? Non mi aspetta una giornata rosa e fiori, ne sono convinta...per non parlare che devo anche andare da Zick, che ultimamente ha anche i suoi problemi e....>>
<< Meow >>
<< Ma perchè racconto queste cose ad un gatto? >>   << Forza, cammina! Andiamo a mangiare... >>
Elena doveva prima trovare l'umore giusto e pensieri "Non Stressanti" per poter mettere qualcosa sotto i denti.
Una volta vestita, scese le scale velocemente seguita dalla bestiola,andando verso la cucina.
 
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Davanti agli scalini d'ingresso di casa Barrymore un uomo alto e longilineo, con i capelli lunghi, biondi e gli occhi a mandorla neri, era in procinto di avanzare.
Non era solo....veniva accompagnato da una donnetta bassa e cicciottella, dai capelli rossi e con le lentiggini, aveva il viso di una bambina e teneva l'uomo per un braccio.
I due salirono le scale e arrivati davanti al portone, suonarono il campanello due volte consecutive...segno di impazienza.

<< Terrence, Johanna! >> Esclamo' la padrona di casa per la sorpresa che trovò,aprendo la porta.
<< Greta cara, siamo in orario, no? >> La rossa aveva un'espressione sconfortata, ma probabilmente era l'espressione che Dio le aveva dato dalla nascita come lineamento espressivo di quella faccia cicciotta..-.-"
<< In orario? In orario per cosa? >>
<< Zob ha detto di fare il più presto possibile...eccoci quà. Possiamo entrare o vuoi prolungare le ciancie fino a quando non arriverà tuo marito a spiegarti che è URGENTE?! >> Disse acidamente l'uomo con una sfumatura di sarcasmo, guardando la rifugiatrice con espressione irritata e ansiosa.
<< Terrence non essere scortese con la povera Greta! Comportati da bravo ospite e affronta una situazione con cautela e saggezza, per una volta! >> Lo rimproverò la moglie.

Greta indietreggiò confusa e scoraggiata da quanto aveva appena sentito dire da Terrence; ineffetti Zob non le aveva proprio detto niente....e questo non se l'era mica dimenticato...quindi il domatore dagli occhi a mandorla aveva proprio toccato un tasto delicato, senza saperlo.

<< Prego, accomodatevi....Zob è nel salone a bere una tazza di tè....vado a prepararlo anche a voi... >> La voce della rifugiatrice era cupa, bassa....triste.
<< Oh,no Greta,non disturbarti, stiamo bene così. >> La domatrice si accorse subito che c'era qualcosa che non andava.
<< Aspetta chi ti ha detto che io non vo.........>>   << ...Ouch!!! >> (esclamazione di Terrence dopo una bellissima gomitata di Johanna. Finchè continuerà a fare l'idiota inopportuno, ne riceverà tante! Che stupido!)
<< Non è un disturbo....vado...se dovete parlare di cose importanti, un pò di tè ci sta sempre bene >> La donna accennò un sorriso.
Si sentiva esclusa.....ma non poteva fare niente se non fidarsi del marito. Temeva una reazione aggressiva da parte sua, se si fosse impicciata....voleva dire che non era qualcosa in cui lei avrebbe potuto essere d'aiuto....saggiamente, avrebbe lasciato stare.

<< Ciao Zob. >> Disse la donnetta dai capelli rossi, sorridendo timidamente di fronte all'amico seduto sulla poltrona che leggeva il quotidiano, con sguardo serio e concentrato.
Voltatosi verso i due domatori, sorrise anche lui.....è incredibile....potrebbe sembrare una persona severa e fredda, ma quando lo conosci........^^

<< Ciao Johanna! Terrence...... >> Eh si....che saluto distaccato....quella ferita non si chiuderà proprio mai.
I due domatori si avvicinarono, ma Zob si alzò indicando che dovevano cambiare stanza.
 << Andiamo nella serra, per favore... >>
<< Paco e gli altri? >> Domandò il domatore dagli a mandorla.
<< Arriveranno a momenti... >>
  Greta era lì....ferma....era curiosa e aveva un sguardo davvero preoccupato, ma non voleva assolutamente intromettersi....si sentiva terribilmente angosciata...
.....Zob incontrò quel suo sguardo così tremendamente triste....non sapeva cosa fare....era in pena per la moglie.....non le aveva detto niente.....perchè stava facendo questo a lei? Che senso aveva? Non lo sapeva nemmeno lui.....adesso c'era qualcosa...qualcosa che non poteva comprendere l'intervento di Greta in nessun modo......o forse era lui che non voleva convincersi che lei potesse introdursi in un contesto di una certa importanza.......forse voleva solo tenerla lontana......ecco perchè lo stava facendo....sapeva di ferirla....ma l'unica cosa importante era tenerla lontana, in quel momento.
Lei salì al piano di sopra, senza guardare ancora il domatore rattristato per tutto quello che stava accadendo...............a loro......i due mondi si separavano.

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In una camera disordinata e buia, tappezzata di colori scuri e freddi e di poster di supereroi dei fumetti..., suonava un cellulare da una trentina di secondi circa....
Il giovane Zick che, tempo prima era intento a leggere un libro di fantascienza prestato dall'amica, interruppe tutto e si avventò a recuperare il cellulare sotterrato chissà sotto quale cianfrusaglia, immaginando già di chi fosse la chiamata.
Il suono proveniva dalla scatola in cui Zick metteva le sue scarpe da ginnastica  con la speranza di poterle nascondere da quell'ingordo di Bombo (che a sua volta era chissà ancora dove con Jeremy e gli altri......bah! Sono troppo silenziosi! )....
<< possibile che l'abbia messo qui dentro, per la fretta?? O.o >> Pensò, scettico.
<< Eh si......-.-" >> Lo Trovo' Lì..
<< Pronto? >>
<< Pronto, Zick? Beh....com'è la situazione? Tutto bene? >>
<< Boh....sono estraenato dal mondo da dopo mangiato....non so quello che combinano i miei...per certo so che i Thaur sono qui....e non certo per una visita di cortesìa o per un pranzetto pre-natalizio.... >>
<< Non è buon segno....c'è anche quello sbruffone di Teddy? >>
<< No,no....meglio...ho un pò di pace senza le sue battutine pesanti! Comunque mio padre tiene anche me  fuori....i Thaur avranno pensato bene di fare lo stesso con Ted... >>
<< Beh.....poco male....allora mi fiondo a casa tua, ok?? >>
<< Si, ciao! >>
<< Ciao! >>

Il campanello di casa Barrymore suonò insistentemente...

<< Vado io! >> Zick si precipitò alla porta per aprire all'amica.
<< Eccomi! >>
<< Sono nella serra...sono arrivati anche Paco Luseney e le Mamery. >>
<< C'è anche Lay, dunque! -.-" >>
<< No, è questo che non mi quadra! >>
<< Oh Dio....mi sto preoccupando sul serio....e che dovremmo fare, noi? >>
<< Che tu sappia, ho mai lasciato che mio padre mi tenesse fuori dai suoi "cavoli" ? >> Disse Zick con espressione furtiva.....stava decisamente macchinando qualcosa.
<< No....lo so bene...-.-" >>
<< ....Non starò con le mani in mano come mia madre....io....le voglio bene, ma....dovrebbe darsi una posizione....senno' non si sentirà mai abbastanza! Io invece si! io voglio sentirmi qualcosa o meglio, qualcuno per la mia famiglia e per tutti gli altri! Anche se sono solo un ragazzino! Mi permetto di dire che sono il FIGLIO DI ZOBEDJA ZICK! NESSUNO potrà fermarmi! >> Zick parlava serio, ma sorrideva nello stesso tempo, era deciso a fare grandi cose, come sempre.
<< Spero che non farai come lui, però..... >> Elena ribattè l'espressione dell'amico, con la sua alquanto ironica e seccata.
<< Che vuoi dire? >>
<< ......che non mi escluderai dalla tua battaglia.....in tal caso scordati che io mi arrenderò come tua madre! >>        << E' impossibile, bello mio! ;) >>
Il piccolo domatore sapeva già che Elena sarebbe rimasta al suo fianco, nel bene o nel male e in mezzo a mille pericoli.
<< Si, lo so, Elena.... >> Egli non contestò.....e sorrise.

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<< Non possiamo continuare a stare con le mani in mano! >>
Un braccio possente di un uomo alquanto arrabbiato, battè contro il tavolo della serra.
<< Calmo,Paco.....ci siamo ritrovati milioni di volte in situazioni come queste....ci siamo riuniti per questo....come al solito, inventeremo qualche strategia... >> Rispose Zob cupo e severo al Luseney.
<< E infatti amico! E' proprio per questo motivo che dobbiamo fare sul serio! Ci riuniamo sempre in questa serra e abbiamo sempre idee sbagliate! SEMPRE,DIAMINE! Anche i nostri figli hanno saputo fare di meglio! >> Ribattè Terrence, acidamente....non è nemmeno una coincidenza...a parte che il domatore biondino è piuttosto fifone,ogni pretesto è buono per contestare la saggezza di Zob...ai suoi occhi stupida e inutile. (cretino e invidioso! Nd.Anna -.-")
<< Tu te ne stai sempre lì calmo a parlare e a parlare! Datti una mossa e cambia STRA-TE-Gì-A! O vuoi di nuovo fare compagnìa alle bambole? >> Continuò.....risposta inopportuna, di nuovo!

<< Ora senti,brutto sbruffone......meglio che non parliamo ti faccio passare un brutto quarto d'ora! Potrei anche avere problemi miei e siccome è proprio così,non sono nel migliore degli umori e voglio avvisarti che è meglio se non tocchi il tasto che hai appena toccato,perchè ti ricorderei una spiecavole vicenda a causa TUA,tralaltro! Quindi se non vuoi finire all'ospedale prima di vedertela con qualsiasi altro mostro, sta' zitto o sarai in pessime condizioni GRAZIE A QUESTO MOSTRO CHE HAI QUI,PROPRIO DAVANTI A TE! IN CASO CONTRARIO,FUORI DA CASA MIA,CHIARO?! >>

Thaur non potè far altro che tacere e guardare l'amico con timore e pentimento.

<< Adesso andate via....tutti per favore! >>
<< Ma Zob....... >>
<< Via...non ho la mente lucida....farei di peggio.....e domani devo andare a lavorare presto, AN-DA-TE-VE-NE! >>
<< Come vuoi tu, Zob.....spero tu sappia quello che stai facendo....>> Paco si arrese e si avviò verso la cucina per poi andare via da quella casa.
i Thaur e le Mamery lo seguirono, senza fiatare.

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<< Hanno finito? >>
<< Non sento niente! >>   << o comunque niente in confronto alle urla di prima... >>
Il domatore uscì a testa bassa, furioso.....si avviava verso il salone.
<< Zick.....non so niente neanche io.....ogni giorno....ogni attimo.....aspettati di tutto....sei un domatore...questa è la vita che devi fare....sei contento della tua vita? Eccola qui.....servita su un vassoio d'argento.....non ho nient'altro da dirti......vai a dormire adesso....e se vuoi origliare,la prossima volta, fallo con più furbizia. Buona notte! >> Concluse il domatore, freddo.....senza rivolgere neanche un'occhiata ai dure ragazzini...si congedò.

<< M-ma io........>> Zick esitò....capì subito che non era serata......non contestò.  << 'Notte, papà...>>
<< Sarà meglio che vada... >> disse comprensiva la giovane rifugiatrice.
<< Si,Elena......grazie...>>
<< E di che? A domani....e chiama per qualsiasi cosa! >>
<< Si....a domani...>>
La ragazza se ne andò...chiuse la porta.....quando il piccolo domatore era solo,lì......seduto a terra....non sapeva a cosa pensare.......era ora di dormire.....  

<< Greta...? >> Zob era entrato nella camera da letto dove la donna dormiva serenamente dal tardo pomeriggio.
 << Oh, sei tu....>>   << Che c'è? >>
<< Niente....stai bene? >> Le accarezzò la guancia sinistra.
<< Sì.....ma anche no... >>
<< ....Domani vengo al negozio con te.....buona notte....>> Disse piano.
Quelle parole diederò alla donna sconfortata un pò di consolazione....le davano l'idea di quotidianità, di normalità.......per un pò.......lui avrebbe fatto il marito, lei la moglie.
Entrambi si sorrisero...... << Buona notte >> Rispose.


  
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