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Autore: Rota    23/10/2009    3 recensioni
Nuovamente, all’affermazione più che convinta del giovane Shino Aburame seguì un silenzio gravoso e prolungato: Shibi davvero si stava domandando da dove sbucasse fuori questa vena sadica dal suo figliuolo. Attentare così al suo povero cuore era davvero un colpo basso, specie considerando la persona che compiva l’atto. Tutto si aspettava, Shibi, tranne di ricevere un agguato dalla sua prole unitaria.
Kiba, quella volta, aveva espresso il desiderio di non essere presente alla scena, ma piuttosto si sarebbe ridotto a spiare, origliare i due; fuori dalla stanza dove i due Aburame si stavano fronteggiando, l’Inuzuka si stava torturando le unghie innocenti delle sue povere mani.

[Legata a "Papà, ti presento il mio ragazzo"]
A roro (L)
Genere: Romantico, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Kiba Inuzuka, Shino Aburame
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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papà 2
A roro, perchè le torni anche solo per un attimo il sorriso <3
Nella di più <3<3<3



-Papà, voglio fare l’amore col mio ragazzo!-
Nuovamente, all’affermazione più che convinta del giovane Shino Aburame seguì un silenzio gravoso e prolungato: Shibi davvero si stava domandando da dove sbucasse fuori questa vena sadica dal suo figliuolo. Attentare così al suo povero cuore era davvero un colpo basso, specie considerando la persona che compiva l’atto. Tutto si aspettava, Shibi, tranne di ricevere un agguato dalla sua prole unitaria.
Kiba, quella volta, aveva espresso il desiderio di non essere presente alla scena, ma piuttosto si sarebbe ridotto a spiare, origliare i due; fuori dalla stanza dove i due Aburame si stavano fronteggiando, l’Inuzuka si stava torturando le unghie innocenti delle sue povere mani.
Da canto suo, Shibi desiderava ardentemente essere in qualsiasi luogo fuorché proprio lì, passato a raggi x a vista come una povera lepre da quel falco di suo figlio. Non sapeva come rispondere, questo era ovvio, così come era ovvio che era stato preso nuovamente alla sprovvista.
Avrebbe dovuto imparare a prevedere le mosse di Shino, almeno così avrebbe potuto evitare figuracce oscene in futuro. La vedeva, l’aspettativa, dipinta nel volto del giovane figlio, come se una parola sbagliata avesse potuto farlo crollare miseramente, farlo in pezzi tanto piccoli che sarebbe stato difficoltoso, poi, ricostruirlo nella sua completezza di unità. E l’uomo, certo, non aveva per nulla intenzione di far un tale male a suo figlio.
In quei giorni a sua mente aveva lavorato senza sosta alcuna, su ogni possibile significato di quella dichiarazione decantata con tanta foga. Aveva, ovviamente, immaginato tutta la situazione in relazione al proprio rapporto con la signora Aburame; ma nel realizzare che la componente femminile nel rapporto che il suo figliuolo aveva col giovane Inuzuka mancava, si agitò notevolmente e a stento riuscì a trattenersi di fronte ai propri familiari.
L’amore è universale, questo lo credeva con convinzione fin troppo radicata, e non tendeva generalmente a giudicare una persona in quanto corporità fisica, ma piuttosto come entità pensante e agente. Però, nel momento in cui una di queste entità entrava in diretto contatto col suo Shino, la forma fisica assumeva una certa importanza e rimanere coerente con sé stesso era sempre più difficile.
Occhiali fissi su quell’espressione ferma e rigida, Shibi sospirò a fondo, cercando di prendere tempo prima di essere obbligato a rispondere.
Kiba, dalla sua posizione, captava con incredibile precisione, ogni dettaglio sonoro; i dieci cadaveri delle sue sfortunate unghie giacevano ormai a terra e ora la povera bocca torturava con frenesia la pelle sensibile dei polpastrelli. Sentì un secondo respiro, evidentemente Shibi era entrato completamente nel panico: brutto, bruttissimo segno.
Se fosse stato presente avrebbe anche visto il signor Aburame tergiversare indeciso prima di andare verso un cassetto della credenza – la cucina si stava rivelando un luogo pieno di inaspettate sorprese – tirare fuori qualcosa dal barattolo dei biscotti alla segale, odiati dalla prole entomologa come solo un vero Aburame saprebbe fare, e tornare da Shino con una bustina di plastica in mano.
-Per favore, cerca di riordinare dopo che avete finito…-
Ancora una volta, Kiba si limitò a godere della situazione senza porsi alcun problema.
Troppo pericoloso.








Ecco un'altra vaccata delle mie xD
ci ho preso gusto a torturare anche Shibi, ormai xD
Spero vi sia piaciuta <3
Alla prossima ^^ (perché SI, ci sarà una prossima, sempre di questo ciclo xD)
   
 
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