Ehm…forse…forse
ci ho preso mano…
Grazie - davvero non sapete quanto! – a chi mi ha letto e
commentato.
Questa è un poco scontata, lo so, ma leggendo in giro mi sa
che mi sto
appassionando ai Volturi grazie anche a chi ne ha magistralmente
scritto ed ho
così apprezzato.
Baci,
Daniela
-Digitalis Purpurea -
Pronta a colpire ancora, la piccola vampira si gode la tregua in un
silenzio impassibile.
Dopo lo strazio sarà maggiore, le urla più
agghiaccianti.
Non si concede che un sorriso, a piegarle in su le delicate
labbra da putto
ingenuo.
Come fosse null’altro che una mera incombenza quotidiana.
La verità, solo sua, è che ancora la diverte
vederli contorcere sotto i colpi
del suo sguardo rubino.
Non si cura di rispondere.
Ricomincia,
serafica come sempre.
Dov’è scritto che le bambine
debbano essere sempre innocenti?
*nota:
Ovviamente
non sono pienamente convinta del clichè della frase finale.
Spesso la crudeltà
prende radici da cause complesse, esperienze del vissuto o meccanismi
psicologici. Però Jane, in questa drabble si auto compiace
della spirale di
sangue, dolore e gratificazioni che si trova a vivere a Volterra,
volendo
ignorare che anche per lei probabilmente è così,
per nuova natura e per
reazione a tutto quello che può aver vissuto. Dapprima come
perseguitata e poi
manipolata come strumento di tortura.
Titolo. Non mi uccidete! dal mio passato esame di botanica ecco cosa
tiro
fuori.
La digitale purpurea, dal cui estratto in farmacia si ricava un
cardiotonico
che regolarizza il battito del cuore, è una pianta dal fiore
molto bello, a
grappolo. Dai colori accessi ed invitanti, principalmente il porpora,
ed anche
delicato, come lo è l'aspetto di ogni vampiro ed in
particolare della minuta
Jane. Ma se assunto in dosi eccessive, proprio come il potere di Jane
che porta
allo stremo, causa forti aritmie con effetti spesso letali (ed infatti
è la
vampira a decidere se e quando smettere) . E cosa c'è , nel
mio immaginario, di
più estenuante di in incubo dal quale non puoi svegliarti?
Fine lezioncina ;)