29/10/2009
3 recensioniNon capiva
Non capiva, non capiva seriamente come era finito in una situazione del genere.
Schiacciato tra gli armadietti di metallo - freddi, ghiacciati – e quel corpo, bollente, della Bestia, il cui petto premeva contro il proprio glabro, magro e pallido con forza e insistenza.
Ma tutto quello poteva anche non essere un problema, in fin dei conti.
Più che altro, quelle mani che lo toccavano voracemente, per tutto il corpo, graffiando la pelle con voracità e persistenza, sulle braccia e sulle spalle, arrivando a scompigliare con furia i suoi capelli scuri.
E la bocca premuta contro la sua, la lingua rossa nella sua bocca, ad agitarsi freneticamente manco fosse stata indemoniata, colmandolo tutto, completamente.
La sentiva la saliva che gli scivolava sulle labbra, aveva un sapore dolciastro, un poco amaro, così come sentiva il profumo ferino di Viral riempirgli totalmente le narici, rendendolo pazzo e ubriaco della sua essenza.
Aveva cercato di respingerlo, i primi istanti che la ragione gli si era affacciata alla coscienza con tutta la sua prepotenza; aveva cercato, e Viral gli aveva preso i polsi e li aveva sbattuti malamente contro la parete dietro di lui.
A quel punto, a lasciarsi andare a tutte quelle sollecitazioni e cominciare a gemere assieme all’altro – perché Viral stava gemendo nella sua bocca, e mica tanto discretamente – gli ci volle davvero poco.
Circondata la vita della Bestia con le proprie esili gambe, issatosi sulle sue spalle con le braccia, aveva affondato con la lingua nella bocca dell’altro rispondendo con quanto ardore gli era possibile.
Aveva sentito il bacino della Bestia fremere premendo contro il suo corpo e cominciando a muoversi in maniera esplicita. A dividerli, in effetti, ci stavano solamente due panni candidi, neppure troppo spessi.
Sentiva ogni cosa, da quella posizione. Specie quanto Viral gli fosse vicino.
Un morso lo fece guaire con più forza, lo sguardo che volle riservargli di rimprovero si frantumò contro quello divertito e sadicamente ghignante dell’altro.
Ma tutto finì tanto in fretta com’era cominciato.
Si ritrovò, il povero Simon, senza più nulla a cui aggrapparsi, senza quel calore contro cui avvolgersi. Semplicemente, Viral lo buttò a terra e gli gridò pieno di irritante sfacciataggine.
-Umano… non riesci neppure a dominarti…-
Distanti, Simon sentì delle voci provenire dagli spogliatoi della prigione; altri detenuti stavano arrivando.
Ghignò alla Bestia, rialzandosi in fretta.
-Senti chi parla, stupida bestiaccia piena di voglie…-
E prima, poco prima di alzare un pugno contro di lui, vide scintillare negli occhi di Viral quella passione smodata che – lo sapeva – l’avrebbe presto riportato da lui.
Ecco a voi la mia schifezzuola ^^
Spero che non me ne vogliate se porto lo yaoi anche qui xD
Non uccidetemi, please xD lo faccio per il bene di ogni fangirl °°
Detto questo, spero vi sia piaciuta ^^
Alla prossima <3