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Autore: Tawariell    10/06/2005    37 recensioni
La Galassia è ancora in guerra, Leia è ora un cancelliere supremo mentre Luke il capo del nuovo ordine jedi, ma il ricordo del loro padre naturale non li abbandona mai..
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Luke Skywalker, Principessa Leia Organa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ho deciso di scrivere questo racconto perché mi piacerebbe che tra due personaggi di STAR WARS che amo molto ci fosse un lungo riavvicinamento.

UN PADRE SCONOSCIUTO

UN PADRE SCONOSCIUTO

 

Ho deciso di scrivere questo racconto perché mi

piacerebbe che tra due personaggi di STAR WARS

che amo molto ci fosse un lungo riavvicinamento.

per scriverlo mi sono basata su ciò che conosco

dell’EXPANDED UNIVERSE, in particolare

LA TREGUA DI BAKURA e l’invasione dei Vong.

By Silvì

 

Una giovane ed elegante donna osservava, dal suo appartamento

da Cancelliere Supremo, il traffico di Coruscant:

da pochi anni aveva sostituito la sua cara amica Mon Mothma

in questa carica, non ne era particolarmente entusiasta,

ma dato che era stata proprio la fondatrice dell’Alleanza Ribelle

a chiederle questo favore, Leia Organa Skywalker Solo aveva

accettato di candidarsi e,come previsto dall’amica, era stata

eletta praticamente all’unanimità dal Senato Galattico.

La Nuova Repubblica era nata solo da pochi anni e Leia forte

anche della sua nuova carica tentava in tutti modi di farla tornare

all’antico splendore, seguendo la strada tracciata dall’amica.

Mon Mothma era stata una senatrice della Vecchia Repubblica

e quando aveva visto che ormai stava diventando una dittatura,

a causa del malefico Signore dei Sith Cos Palpatine,

aveva fondato insieme a Bail Organa, il padre adottivo della stessa

Leia, e a Padmè Amidala Naberrie Skywalker, la vera madre di Leia, l’Alleanza Ribelle:

c’erano voluti più di vent’anni,

 quasi tutta la vita della giovane neo eletta Cancelliere Supremo,

ma alla fine l’Alleanza aveva trionfato e con essa la Libertà.

Ma vincere la guerra con l’Impero era stato forse più facile,

che riportare veramente la Democrazia nella Galassia:

molti sistemi erano ancora sotto il controllo imperiale ed anche

chi appoggiava la neo-nata Repubblica aveva dei seri dubbi

che essa avrebbe perdurato e non avrebbe ripetuto i medesimi

errori che avevano favorito l’ascesa di Palpatine.

Tra le prime norme che Leia aveva introdotto c’erano state

una pena severa per i corrotti

e per coloro che abusavano delle loro cariche
per ottenere benefici personali

e riduzione delle trafile burocratiche in ogni campo.

Inoltre Leia aiutava il fratello nella ricostruzione dell’Ordine Jedi,
alle cui regole Luke aveva dato un forte cambiamento:
abolizione dell’obbligo di castità
e abolizione dell’obbligo di prendere un jedi
solo prima dei sei mesi di età.
I nuovi jedi dovevano essere persone adulte,
consapevoli della loro scelta

e il loro giuramento di fedeltà all’Ordine non precludeva

loro la possibilità di sposarsi e di avere una famiglia propria.

Nessuno dei due gemelli lo sapeva, ma le norme da loro introdotte,

se fatte 20 anni prima,
avrebbero impedito ai genitori naturali di rovinarsi la vita

e salvato la Galassia dai sith molto prima.

Salvato la Galassia dai sith, già, se c’era una cosa che la bella

Cancelliere sapeva, era che a salvare la Galassia dai sith,

non era stata l’Alleanza Ribelle, ma Darth Vader, ovvero

Anakin Skywalker, che per salvare Luke, aveva ucciso l’imperatore,

morendo come un eroe, come un jedi.

Anakin Skywalker, suo padre..

Anche quando il cuore di Leia era pieno di rabbia nei confronti

del padre naturale, aveva sempre provato una soddisfazione

incredibile al pensare che quel verme di Palpatine era stato ucciso

proprio da colui che considerava il suo servo più fedele :

Anakin aveva rinunciato a tutto per salvare la vita del figlio,

il fratello gemello di Leia, l’amatissimo ritrovato fratello.

Era passato la rabbia si, ricordava come l’aveva perdonato,

quel giorno di pochi anni prima”Stai ancora guardando padre?

Allora guarda questo”e il millenium falcon aveva speronato

un cacciatore imperiale, che un tempo ospitavano Darth Vader.

Si in mezzo alla battaglia aveva trovato la sua pace,

ed anzi ora si pentiva di avere cacciato il padre a male parole

“Vattene, dissolviti, non mi interessa se non tornerai:

posso perdonarti tutto, ma non di avere torturato Han!”

le aveva urlato con tutto il suo odio.

Negli occhi di suo padre non aveva letto nessun odio,

ma solo tristezza”Non so se sarò potente abbastanza

per tornare, ma se vorrai parlarmi io ti sentirò”

Voleva crederlo, voleva tanto crederlo, ma non ci riusciva:

lei non aveva mai avuto la fede di Luke nella Forza.

Aveva parlato a lungo del fratello di come si sentisse in colpa

e di come temeva che il padre non sapesse del suo perdono:

il giovane Skywalker l’aveva stretta in un dolce abbraccio

sussurrandole”lui sa ne sono certo”.

Ripensava agli occhi di suo padre, quegli occhi dolcissimi,

che per quanto azzurri come quelli del fratello,

erano così simili ai suoi: era davvero stato Darth Vader?

Darth Vader, l’uomo che aveva torturato Han,
che aveva torturato lei,

che aveva mozzato il braccio a Luke,
che aveva guardato Tarkin distruggere Alderaan,

senza battere ciglio, anzi annuendo con cupa soddisfazione.

La giovane donna preferiva non pensarci, preferiva pensare

che suo padre era Anakin, l’uomo che aveva salvato Luke

da morte certa e che le aveva chiesto perdono.

In quel momento entrò proprio il giovane jedi:

Leia, benché girata, si accorse subito della presenza del fratello

e si voltò sorridendogli teneramente.

Era proprio uno schianto con quella divisa da jedi

“ehi fratellino stai attento che le tue padawan potrebbero

non ascoltare troppo le tue lezioni sulla Forza,

perché incantate dal loro aitante maestro”

Luke scosse la testa e sorrise timidamente abbracciando la sorella

“Come stai cara?Continui a pensare a nostro padre vero?”

La giovane donna annuì tristemente

“Leia lui sa ne sono certo”

“Vorrei avere la tua fede Luke, ma non ci riesco.”

“Ma non ti basta avergli parlato anche se era morto?

Ora è nella Forza ed è felice con Obiwan e nostra madre.”

Leia abbassò la testa stringendosi nell’abbraccio del fratello

“Lo sai che da piccola sognavo tanto di avere un fratello?

E quando lo chiedevo ai miei genitori adottivi,

 loro mi guardavano come se volessero dirmi qualcosa,

ma poi non dicevano nulla..

hai mai pensato come avrebbe potuto essere?”

“Preferisco non farlo e vivere nel presente”

Staccandosi dal giovane jedi,

la giovane donna si avvicinò di nuovo alla vetrata

“Parlami di nuovo di cosa ti disse nostro padre

e di cosa ti disse Obiwan su di lui”

“Lo sai già Leia e non servirebbe a nulla:

perché continui a torturarti?”

“Perché devo capire: entrambi abbiamo visto i suoi occhi,

occhi di un cuore puro ed innocente!Ed allora perché?

Cosa lo ha spinto a tradire tutto?Deve esserci una ragione!”

sbottò la giovane.

“Si ci deve essere ma forse non vuole dircela per non farci male:

certe verità vanno affrontate solo quando si è davvero pronti

e forse ora noi non lo siamo.”

“Al diavolo la tua filosofia jedi”mormorò scherzosa Leia.

“Scusami so che vuoi aiutarmi ma vedi io devo almeno vederlo

per essere sicura che lui sappia del mio perdono:

posso accettare che non voglia dirci il perché del suo cambiamento,

ma almeno devo rivederlo un’altra volta.”

“Capisco sorellina: per me è diverso io sono in pace con lui,

tu non del tutto. Non è detto che non torni no?”

“Obiwan ti parla mai di lui?”

Il giovane Skywalker scosse la testa

“No, ma negli occhi del mio maestro c’è sempre una luce
che non avevo mai visto prima

e credo sia merito di nostro padre”

Gli occhi di Leia si riempirono di lacrime

“Sai che li invidio un po’?
Loro si sono ritrovati dopo aver attraversato entrambi l’inferno..”

“Anche noi”

“Si anche noi, ma..”

“Ma?”

“Niente”

Luke sorrise di nuovo”Beh Cancelliere Supremo io vado:

so di lasciare la Galassia in buone mani”

“Dovresti smetterla di frequentare mio marito:

ti sta passando il suo pessimo senso dell’umorismo”

Il giovane jedi alzò la mano facendo un saluto militare
e uscì dall’appartamento della sorella.

“Padre ascoltami..
dovunque tu sia spero tu sappia che ti ho perdonato”

“Lo so Leia”

Leia si girò di scatto”Padre!”e corse incontrò alla figura
che si stava materializzando nella stanza.

Anakin non disse nulla ma abbracciò la figlia
che si abbandonò ad un lungo pianto.

 

FINE CAPITOLO PRIMO!

   
 
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