Anime & Manga > Vocaloid
Ricorda la storia  |      
Autore: XShade_Shinra    11/11/2009    7 recensioni
Quale migliore occasione per una dichiarazione se non un concorso canoro?
[ Song-fict - Kaito x Miku ]
Genere: Fluff, Generale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Kaito/Miku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
[KAITO] Love is War
Quale migliore occasione per una dichiarazione se non un concorso canoro? [Song-fict - Kaito x Miku]

-Title: [KAITO] Love is War
-Autor: XShade-Shinra
-Fandom: Vocaloid
-Pairing: KxM (Kaito x Miku)
-Characters: Miku, Kaito, Meiko, Luka, Len, Rin
-Genre: Generale, Fluff, Song-fict
-Rating: Per tutti
-Chapter: One Shot
-Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento! ^^
-Note:
• I Vocaloid sono dei sintetizzatori software sviluppati dalla Yamaha Corporation, in seguito sono stati introdotti degli applicativi, ovvero dei personaggi inventati per dare voce al sintetizzatore vocale; da qui sono nati i cantanti virtuali, detti Vocaloid. Tra i più conosciuti: Hatsune Miku, Kagamine Len/Rin, KAITO, MEIKO, Megurine Luka, Kamui Gakupo (Gackpoid) e Gumi (Megpoid).
Idols: sono ragazzi, solitamente abbastanza giovani, che diventano molto popolari nel campo artistico.



- [KAITO] Love is War -  


«Kaito! Kaito!» una giovane donna con i capelli a caschetto bruni, vestita di rosso, rincorreva, per il deserto corridoio dello studio di registrazione, il suo collega, il quale faceva finta di non udirla «Kaito, non puoi andare a quell'audizione! E' per novizi! Tu sei un Idol!» gli disse ancora, accostandosi finalmente a lui.
«Meiko, io voglio assolutamente parteciparvi!» si impuntò, ripetendoglielo forse per la centesima volta in poco meno di mezz'ora.
«Ma... ragiona!» tentò ancora, ruotando gli occhi, mentre il rumore dei suoi tacchi, seppur bassi, rimbombava nell'anomalo silenzio che regnava in giro.
«Io voglio solo incontrare finalmente Miku Hatsune!» disse più determinato che mai, senza fermarsi «Pur essendo della stessa casa discografica, il nostro manager non è mai preso la briga di mettersi in contatto con il suo per un appuntamento. Ora finalmente ho questa possibilità e non me la lascerò sfuggire!» spiegò, entrando nell'ascensore assieme alla donna.
«Lei è solo una cantante di Jingles pubblicitari!» gli ricordò «Canta quella stupidissima canzone del succo di verdura che costa 200 Yen!»  
«Non è un Jingle stupido!» la difese a spada tratta, schiacciando il bottone per scendere al piano terra «E poi, a dirla tutta, ti sento anche canticchiarlo spesso...»
Colpita ed affondata.
Dopo quella frecciatina mortale, la donna rimase in silenzio fino al piano richiesto, appoggiando la fronte al vetro dell'ascensore.
In effetti anche a lei piaceva veramente molto quello strano ed orecchiabile Jingle che si sentiva non più solo nello spot pubblicitario, ma anche alla radio come canzone vera e propria. La voce della cantante era molto strana: stridula ed un po' metallica, ma decisamente armoniosa, nel complesso. Era questo che la rendeva una stella, diversa da tutte le altre. Inoltre era una calunnia che cantasse solo Jingles, in quanto aveva anche registrato dei CD.  
«Puoi guidare tu?» chiese il ragazzo dai cappelli scuri, tendenti al blu, lanciando le chiavi all'amica una volta usciti dall'abitacolo.
«Io?!» chiese stupita, prendendo le chiavi al volo.
«Testimoni che tacciono sono complici!» le fece l'occhiolino «Andiamo!»
Quello fu l'inizio di una serata fuori dal comune per i due Idol Meiko e Kaito, come del resto lo fu anche per un ragazza dai lunghi capelli verdi legati da due alte code laterali.
«Uff... Luka!!!» si lamentò, sgranocchiandosi un porro fresco rubato dall'insalatiera, mentre sbatteva la testa in uno spazio libero del tavolo che aveva appena finito di apparecchiare per quattro.
«Miku! Si può sapere cosa c'è?» chiese gentilmente la donna interpellata, alle prese con i fornelli.
«Stasera ho l'esibizione... e dopo c'è la selezione...» singhiozzò, con i lacrimoni agli occhi.
«Parli come se dovessi partecipare alle selezioni, Miku! Ricordati che il vincitore canterà in apertura al prossimo festival delle giovani voci, non è un concorso importante.» sorrise la cuoca, allontanandosi dal vano cottura per mettersi a sedere accanto all'amica «Grazie a te, io Len e Rin diventeremo ancora più famosi!»  
«Ma... Ma che dici, Luka?!» le fece la ragazza dai capelli verdi, dandole dei piccoli colpi in testa, con la verdura che stava mangiando, sugli splendidi capelli mossi color rosato della donna.
«E' vero!» gongolò lei «Anche se non partecipiamo, ricordati che facciamo tutte parte dello stesso gruppo, i Vocaloid!» le ricordò.
Ognuno in questo gruppo aveva delle parti ben precise: Miku era bravissima con le canzoni in madrelingua e non c'era testo che non sapesse riprodurre con un'adeguata base musicale; non solo, ma era anche una provetta ballerina, anche se all'apparenza poteva sembrare un po' goffa a causa della sua sbadataggine; i gemelli Len e Rin, invece, avevano una voce perfetta per cantare in coppia, quindi si esibivano in duetti, sempre in madrelingua; Luka era l'unica tra loro a saper cantare abbastanza bene in lingua inglese, pur avendo un accento piuttosto forte. Tutti insieme si definivano i Vocaloid.
«Sì, è vero...» sorrise, sgraffignando un altro porro «Vorrei essere perfetta anche per voi!»
«Lo sarai!»
«Uh! Che ore sono?» chiese Miku di colpo.
«Sono le cinque meno venti: è ora di andare a pendere i gemelli da scuola.» la informò, guardando il contaminuti del forno dal quale si sentiva un bell'odorino. Quella sera avrebbero dovuto cenare presto a causa dello spettacolo.
«Ok! Allora vado subito!» disse la ragazza, andando verso la porta «Ah, Che hai fatto per pranzo?» si fermò un attimo a chiedere.
«Polpo!» rispose l'altra, festante.
«Urgh... Di nuovo?» chiese Miku nel ritratto della depressione «Domani cucino io!» disse decisa, prendendo la leggera ed enorme felpa primaverile a strisce e correndo a prendere i due gemelli.
«Ma è così buono...» sussurrò la donna, facendo spallucce, come a non capire che ognuno aveva i propri gusti in fatto di cibo, un po' come Meiko con il suo collega...
«Un gelato?» chiese la donna, con un sopracciglio ben sollevato «Mentre facciamo la fila per segnarti al concorso?»
«Cosa c'è di male?» domandò il ragazzo leccando il buon cono che aveva preso poco prima al bar mentre Meiko restava a tenergli il poso in fila. Non poterono allontanarsi entrambi: la coda era chilometrica e non avevano il tempo necessario per rifarla da capo!
«Ancora non ci credo che farai tutto questo solo perché Miku è ospite in questa sfida canora ed aprirà lo spettacolo!» fece Meiko, muovendo appena la testa, come a negarlo «E per di più ti ostini ad ingozzarti di gelato! La tua gola potrebbe risentirne!»
«Ne volevi uno?» chiese il ragazzo, cercando di trovare il vero problema.
«Non posso: sono a dieta!» disse quella, chiudendo gli occhi in un'espressione saggia ed infastidita, girando appena il viso.
Sì, ne avrebbe voluto uno anche lei... Dopotutto era stata trascinata lì da ore e stare in piedi ferma con i tacchi non era proprio il massimo della comodità.
Dopo una buona oretta passata a non fare nulla, se non avanzare lentamente, la cantante riniziò a parlare.
«Kaito, ho il bambino nel forno e la torta che piange...» iniziò a brontolare senza senso.
«Tu non hai figli, Meiko!» rise il ragazzo, giungendo finalmente davanti al tavolo delle iscrizioni.
«Non far finta di non capire...» sibilò a denti stretti ed occhi a mezz'asta.
«Come vi chiamate?» chiese la segretaria, cominciando a segnare i dati dei due.
«Cosa?!» fece stupita la bruna, non capendo perché la segretaria parlasse al plurale.
«Lei si chiama Akaiko ed io Meito.» disse il ragazzo, ignorando il fatto che, dietro di sé, Meiko diventava ancora più rossa... il colore del fuoco degli Inferi!
«Una firma...» disse annoiata la donna dietro il bancone, allungandogli con lezio il foglio su cui il ragazzo pose subito il suo autografo falsificato per l'occasione «Assomigliate molto ai due Idols Kaito e Meiko...» sussurrò, guardandoli attentamente.
«Ci piacciono molto! Eheh!» ridacchiò nervoso Kaito, prendendo per il polso la collega per trascinarla via «Addio!» salutò frettolosamente la segretaria, prima che Meiko potesse mandare all'ospedale sia lei che il ragazzo.
«Questa.me.la.paghi!» ringhiò la giovane donna vestita di rosso.
«Ne parliamo dopo, ok?» chiese supplicante il ragazzo, portando la donna a sedersi su una panchina nel piccolo parchetto sul retro del palco «Comunque tranquilla! Salirò solo io a cantare!»
«Sì, ora fammi sedere...» disse, buttandosi scomposta sulla panchina «Ahhh... Che bellezza!» esclamò, con le braccia e la testa a ciondoloni oltre la spalliera.
«Vado a prenderti qualcosa da bere! E' il minimo per ringraziarti della tua compagnia.» si offrì il ragazzo, correndo verso un chiosco là vicino.
«Sì... torna presto...» bofonchiò Meiko, mettendosi meglio a sedere per potersi togliere gli scarponcini rossi e sdraiarsi lunga distesa sul legno della panchina «Ora sì che sto bene!» disse soddisfatta, guardando il cielo diventare del suo colore preferito, lo stesso delle lattine delle bibite che guardavano Miku ed i gemellini Kagamine, assetati.
«Siete sicuri?» chiese per l'ennesima volta Luka, aprendo il portamonete per cercare gli Yen che occorrevano «Miku, non è che rutterai sul palco?» domandò, reduce da un episodio simile capitato durante delle prove.
«Ho troppa sete... Mi serve un energizzante!» sbavò la ragazza dai capelli verdi, appannando il vetro della macchinetta automatica.
«E noi non dobbiamo cantare!» dissero in coretto i biondi, con il naso e le mani schiacciate contro quell'antro di paradiso «Noi ne beviamo una in due.» «Ok... ok...» disse sconfitta la maggiore dei quattro, mettendo le monetine nell'apposita fessura e schiacciando i numeri.
«Eccola!» disse Miku festante, prendendo la prima lattina e passandola ai gemelli «Prendete e cominciate pure ad andare in prima fila a d occupare i posti davanti alle transenne.» disse con un sorriso.
«Sì, grazie!»  
«Andiamo Rin!» disse il ragazzo, prendendo per mano la sorellina con la quale corse dall'altra parte.
Luka sorrise alla scena mentre si sentiva il tonfo metallico della seconda lattina che prese la cantante di turno.
«Ahh!!!» fece soddisfatta, dopo un'abbondante bevuta «Ne gradisci un po', Luka?» le chiese, asciugandosi appena l'angolo della bocca con il dorso della mano.
«No, grazie.» sorrise lei, accarezzandole i capelli «Ti accompagno nel tuo camerino, così ti prepari.» si offrì. Non avendo un manager fisso, era lei che si occupava dei più piccoli il più delle volte.
«Ok!» rispose la ragazza, saltellando appena.
All'improvviso, una voce maschile la chiamò alle sue spalle.
«Miku?»  la sua voce sembrava sorpresa e quando la ragazza chiamata si girò, nei suoi occhi si poté leggere tanta gioia «Sei proprio tu!» disse felice.
«Ehmm... Sì.» disse, senza negargli un sorriso «Sono Miku Hatsune.»
«Oh, e tu sei Megurine Luka!» fece il giovane, avvicinandosi.
«Esatto.» rispose la donna, notando tra sé e sé che il volto di quel ragazzo non le era affatto nuovo.
«E tu chi sei?» la anticipò Miku, guardandolo con i suoi curiosi e luminosi occhi verdi.
Kaito rimase un po' deluso dal fatto che Miku non lo conoscesse ed allora si presentò in maniera più semplice; magari sarebbe riuscito nel suo obbiettivo senza dover per forza cantare.
«Sono solo un partecipante al concorso canoro...» si presentò, senza dire il proprio nome.
«Ah...» fece la cantante, stringendo appena la lattina che aveva tra le mani «Scusa, io stavo andando a cambiarmi...» disse piano, voltandosi velocemente per correre via nei camerini «Ciao!»
«Ehy, Miku! Aspetta!» tentò di fermarla il ragazzo, muovendosi di un passo ed allungando una mano nella sua direzione, ma Luka scosse la testa.
«Lasciala andare.» disse calma.
«Ho... sbagliato qualcosa?» chiese il giovane, con una crepa nel cuore.
«No, assolutamente.» lo tranquillizzò «Miku non parla con gli alti partecipanti prima di un festival.»
«Perché?» domandò.
«Per il semplice motivo che se venisse vista e quel ragazzo vincesse, si penserebbe che ha vinto perché la conosceva e non per la sua bravura.» spiegò, alzando appena le spalle «E' fatta così: si preoccupa per gli altri.»
«Ah... capisco...» sbuffò, depresso «Ma se fossi riuscito a parlarle, non avrei nemmeno partecipato al concorso.»
«Non ti preoccupare: è sempre ben disposta verso i fan, non ti negherà certo un autografo e scambiare due parole con te, Kaito.» rise appena.
«Come sai... ?» chiese, colto in castagna.
«Al contrario della mia amica, sono molto più informata sugli artisti emergenti e non.» spiegò con calma «Ora vado a spiegare la situazione a Miku, sono certa che farà in modo di accontentarti dopo.» disse, girandosi e camminando lenta nella stessa direzione della fuggiasca «Ciao, Kaito. In bocca al polpo!»
«Ciao...» salutò distrattamente.
Per un attimo aveva creduto di aver perso per sempre ogni possibilità con Miku, invece si era dimostrata una brava ragazza. Sulla bocca gli comparve un sorriso. Sì, l'avrebbe comunque incontrata dopo lo spettacolo, ma prima avrebbe cantato per lei.

*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*


Lo spettacolo andava ormai avanti da più di due ore.
Miku aveva presentato l'apertura di esso cantando "Stratosphere" una delle sue canzoni da solista più conosciute, remixata per l'occasione, trascinando il pubblico per più di sei minuti.
Dopo di lei, si è passati alle canzoni dei vari concorrenti, tutti molto bravi, stando non solo agli apprezzamenti dei giudici che commentavano sottovoce tra loro, ma anche alle urla festanti dei presenti.
Ormai mancava solo un concorrente: Kaito.
«Ma tu guarda quello sciocco...» brontolò ancora Meiko, appoggiandosi alle transenne dopo aver nuotato da fondo della folla per poter arrivare a vedere bene il proprio collega.
«Meiko?» la chiamò piano la donna vestita di color salmone che controllava due ragazzini vestiti di giallo.
«Luka!» esclamò sbalordita l'altra, riconoscendo la Idol.
«Ciao! Anche tu a vedere i novellini?» chiese, dopo averla salutata, sorridendo cordiale.
«No... io sono venuta a guardare un idiota!» rispose schietta, con un'espressione di pura depressione in volto, tanto simile a quella che Miku aveva in faccia il pomeriggio a sentire il menù della cena.
«Ahah!» rise la Megurine, capendo il perché di quella faccia «So che Kaito è qua. E lo sapranno anche i giudici: lui non vincerà!» ci tenne ad avvisarla.
«Lo sappiamo bene, ma è un gran testardo!» sbuffò «Lui non è qui per vincere... Vuole solo vedere una certa persona.»
«Miku, vero?»
«Come lo sai?» stupendosi di quante informazioni potesse avere la donna.
«Io e lei lo abbiamo incontrato prima, ecco come so che c'è anche lui a concorrere.» spiegò.
«Kaito è proprio incredibile.» fece, scuotendo il capo.
«Penso che Miku lo abbia notato...» sussurrò lei, prima che la voce le fosse sovrastata dal pubblico che cominciò ad urlare all'entrata di Kaito.
Il ragazzo avrebbe potuto dare tutti i falsi nomi che voleva, ma le sue fans lo avrebbero riconosciuto anche tra mille cloni!
«Quello è Kaito!» disse uno dei gemelli, tirando un poco la mano a Luka per farsi dare ascolto.
Lei sorrise e fece loro una coccola sulla testa, invitandoli a guardare lo spettacolo.
Le due giovani donne guardarono fisse il palco, mentre il ragazzo cominciava a cantare la canzone che aveva deciso di presentare.
Love is War
«# L'agitazione senza alcun limite. Il peso di quest'amore. #» cantò a bassa voce, per poi far vibrare gli altoparlanti con la sua potente voce.
Le persone presenti urlarono in giubilo per l'incredibile voce del concorrente, tutte tranne una. Una ragazza in fondo alla folla, dagli occhi verdi con in testa il cappuccio di una larga felpa grigia a strisce verdi che le arrivava fin quasi alle ginocchia coperte da degli alti stivali neri; lei stava in silenzio, trattenendo il fiato.
La base accompagnava perfettamente la canzone in un misto di rabbia e determinazione.
«# Ti proteggerò! Questa è una guerra! Non esiste che io resti a guardare mentre vieni ferita! Un amore soffocante, questo è un peccato. Ti farò conoscere il mio sentimento per te.
Cantava ancora ed ancora, mettendo dentro quelle parole tutto il sentimento che provava nel cuore in quel momento.
«# Ho provato ad urlarlo, ma la mia voce è debole.
Se non poteva dirlo a parole, la musica era il modo più potente e diretto per fare una dichiarazione alla persona amata.
La melodia e l'armonia della base e della sua voce si mescolavano come fossero un unico elemento, senza nemmeno una sbavatura, fino ad arrivare al gran finale.
«# Preparati per il soffio finale, la battaglia non è ancora finita. L'amore è guerra, finché questa canzone non giungerà a te!
Mentre Kaito cantava a gran voce le ultime parole, un forte soffio di vento investì il pubblico, quasi come se il cantante stesso lo avesse evocato a concludere la sua esibizione, arrivando fino alla ragazza che, sola, ascoltava silente le magiche parole di quel testo. Magiche, sì, perché erano fatte appositamente per lei. E quando il soffio di Eolo la investì, il cappuccio della felpa che aveva sul capo, per nasconderla da paparazzi e fans, le cadde all'indietro sulle spalle, liberando le due lunghe code laterali e lasciando che i suoi capelli verdi come la speranza ondeggiassero elegantemente seguendo la scia dei pollini. I suoi grandi occhi del medesimo colore del crine incontrarono quelli blu di Kaito, che chiuse la sua esibizione con un sorriso caldo e gentile, fatto soltanto per lei.
La voce del presentatore coprì gli applausi e le urla del pubblico, mentre il filo che univa gli sguardi dei due ragazzi sembrava quasi che li isolasse dalla realtà circostante.
«E il vincitore di questa gara è...»

§Owari§
XShade-Shinra



-Note: In Giapponese solitamente i nomi propri che finiscono con "ko" sono femminili, ecco perché, invertendo i nomi, Kaito si registra come "Meito", nome della versione maschile di Meiko. Kaito ha altre due versioni, inventate dai fan: Akaito (rosso, da aka) e Kaiko (una ragazza). Meiko viene registrata come Akaiko poiché femmina e vestita di rosso.


Love is War - Ai wa Sensou
Link YouTube 
# Yukiba no nai shousou kono ai no kajuusa
Ai iro no sora biryuushi no koukaku
Hizashi wa shizumi yami jyaku ni hibiku kikaion

Aah, sekai ga susande sore demo suki de ireruka nante
Wakari kitta kono angou wo kimi ni
Dousureba tsutawaru ka
Bbaka da na ... ore wa

Kimi wo mamoru yo kore wa sensou
Kizutsuiteku kimi wo miru nante
Oboreru ai kore wa tsumi
Omoi shirase ore no aijyaku wo

Saken de mita kono koe wa hinjaku dakedo
Dore hodo koe wo agete mo kimi ni todoki wa shinai darou

Aah, itsuno mani ka yo ga akeru jikan yo tomare
Kimochi ga tsutaerare nakute
Doushitara dousureba
Te mo todoka nai kimi ga mieru yo

Dakara

Kimi wo mamoru yo kore wa sensou
Shudan nante erabu hima wa nai
Kono ai no sa wo mise tsukeru tame
Kimi wo mamori nuite miseru no sa

Shugeki youi
Senkyou wa imada owari ga nai
Ai wa sensou
Kono uta ga kimi ni todoku made wa #


Traduzione [inglese - italiano]
[L’amore è Guerra]

# L'agitazione senza alcun limite. Il peso di quest'amore
Nel cielo blu, la luce che si riflette nelle particelle
I tramonti, dalla cui debole luce provengono suoni meccanici

Ah, il mondo sta cadendo a pezzi, ma nonostante questo io ti amo ancora
Lo capisco completamente. Cosa dovrei fare
Per fare in modo che tu capisca questo codice segreto
Sono un tale pazzo? Io...

Ti proteggerò! Questa è una guerra!
Non esiste che io resti a guardare mentre vieni ferita!
Un amore soffocante, questo è un peccato
Ti farò conoscere il mio sentimento per te

Ho provato ad urlarlo, ma la mia voce è debole
Non importa quanto io alzi la mia voce, probabilmente non ti raggiungerà comunque

Ah, prima che io me ne renda conto, l'alba starà già nascendo. Tempo, per favore, fermati!
Non posso farti capire i miei sentimenti, cosa posso fare?
Come dovrei procedere?

Posso vedere te, che non posso raggiungere
Perciò...

Ti proteggerò! Questa è una guerra!
Qualunque cosa accada, non c'è tempo per scegliere i significati!
Per farti capire la grandezza del mio amore...
Ti proteggerò con tutte le mie forze!

Preparati per il soffio finale! 
La battaglia non è ancora finita!
L'amore è guerra
Finché questa canzone non giungerà a te #

Si ringrazia NingyoHimeDoll per le correzioni 



Risposte alle Recensioni:

x Atzlith: *_* Felicissima di averti fatto felice, allora! Kaito e Miku sono tanto carini! ** Purtroppo non penso che i Vocaloid siano un fandom molto conosciuto... ç_ç però ho pubblicato lo stesso! ^^ Comunque la FF è finita così, ma ne ho altre in cantiere con loro! *^*

x Fiamma Drakon: Sono davvero molto contenta che la mia FF ti sia piaciuta. ^^ Beh, i Vocaloid sono anche tra i miei cantanti preferiti! XD Sempre meglio di certa gente che ulula a microfono! XD Appena i vari impegni me lo permetteranno, scriverò sicuramente delle altre FF su di loro! ^^ Grazie per la recensione! <3

x Ann Metherlance: Inutile dire che sono davvero felicissima che la FF sia stata da te così gradita! ** Kaito e Meiko sono anche la mia coppia preferita! <3 *stringe anche lei la mano alla collega* Sicuramente ne scriverò altre, devo solo trovare il tempo! >_< Sono contenta che le piccole chicche che ho messo qua e là nella FF siano state non solo scoperte, ma addirittura siano piaciute! ^^

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vocaloid / Vai alla pagina dell'autore: XShade_Shinra