Non
mi sono ancora reso conto
di quanto abbia paura...
Ma
essa è così tanta da esser
impossibile descriverla...
La
pioggia mi tempesta il
viso di acqua gelida e subito ad un tratto inizio ad avvertire dei
brividi: Non
è una bella sensazione la mia.
Disperso
in una foresta piena
di alberi di varie e incredibili forme, ricoperto dalla pioggia, ma
più dalla
paura...
La
paura di non sapere cosa
mi aspetta dall’altra parte della foresta.
E
una domanda che non riesco
a non pormi...
Cosa
ne sarà di me? Cosa ci
faccio io in questa schifo di foresta?! Beh... Ora ve lo racconto.
Mi
chiamo Jacob Black, ho 17
anni e vengo dalla riserva naturale dei Quileute:
La
mia non è stata una vita
normale...
I
miei genitori mi hanno
abbandonato a 2 anni.
Pensate
un po’: Abbandonato
in un orfanotrofio senza sapere se sarei riuscito a sopravvivere, visto
che i
miei non avevano ne lavoro ne soldi. Non so ancora il motivo del mio
abbandono
ma mi é stato riferito da una fonte certa che i miei
genitori erano scossi da una
malvagità che mi turbava. Io non so ancora di cosa si
parlasse o almeno se
fosse la verità!...
Personalmente
mi ritengo una
persona abbastanza “normale” da tutti i punti di
vista.
Tentato
dalla curiosità girai
il mondo in cerca di gente che mi aiutasse a scegliere la mia
strada...E adesso
mi ritrovo qui:
In
questa foresta che non so
ancora se sia vera o sia soltanto la mia immaginazione a farmela vedere.
So
unicamente di essere solo
senza uno scopo nella vita.
Credo
di esser arrivato a destinazione
ormai…
Ed
ecco che mi imbatto in un
maestoso grattacielo che toccava i 500 piani, issato da tante e tante
radici di
alberi che lo facevano resistere alle minime scosse del pavimento
portate dai
fulmini che si imbattevano.
Non
c’era nessun ponte
levatoio o cose del genere che si inventano nelle favole per allungare
i testi
ma c’era un semplice portone nero come d'altronde tutto il
resto della
struttura.