Capitolo-27-Contenuti speciali 1

Giuro, stavolta davvero non è colpa mia, mi si era svampato il pc e l’ho dovuto comprare nuovooooo (e ho anche Windows7 e il nuovo Microsoft Word, che non so minimamente usare XD)

Ad ogni modo.

Sono una grande fan dei contenuti speciali dei dvd. Una delle cose che amo di più sono le scene tagliate (beh, in realtà amo tutto XD), e ho pensato fosse divertente farvi leggere la prima stesura del primo capitolo, o almeno parti di essa.
Questo “capitolo” lo pubblico insieme ad un altro, speciale anch’esso, e con questi la fanfiction è davvero conclusa. Potete prendere questa piccola chicca come una conclusione o come un extra. Io lo considerò più una “scena tagliata”, perché per me la fic si conclude col capitolo 26, ma ci tenevo a farvi leggere le prime stesure ^^ Non è comunque il capitolo completo, ma solo alcuni passaggi più significativi.
Ci vediamo alla fine per le ultime note, godetevi gli speciali XD

[…]
–Stai bene?– chiese Sora a Riku quando la gummiship si rialzò in volo diretta alla Destiny Island dopo aver lasciato Dreena e Arian nei rispettivi mondi.
Riku annuì, ma era di nuovo il vecchio Riku, quello che sorrideva poco e fissava il vuoto perso nei suoi pensieri.
Sora sospirò tornando a guardare fuori dagli oblò della navicella.
[…]
–Hale, Dreena– chiamò il generale di brigata Roy Mustang, e la ragazza sospirò a fondo prima di lasciare il suo posto e stringere finalmente la mano del suo idolo. Sentì il materiale ruvido del guanto sotto le dita, vide il cerchio del fuoco tracciato sul dorso, e sorrise fiera, impaziente di dimostrare a lui di persona di cosa fosse capace.
Nonostante tutto, però, in fondo al suo cuore rimaneva l’amara tristezza che aveva il volto di Hayner.

–Arian!– esclamò sollevata Eonis vedendola spuntare in fondo al sentiero.
Calintz le corse accanto e la strinse forte.
–Piccola, stai bene?
–Sì… Cal, sto bene, tranquillo.
I capelli chiari di suo fratello rifletevano la luce del sole che dopo l’assalto degli Heartless era tornato a splendere su Efferia, ma ad Arian ricordarono dolorosamente i capelli di Riku e prima di potersi trattenere scoppiò a piangere tra le bracia di Calintz, che senza capire la strinse più forte, ripetendole –Va tutto bene, piccola, non piangere…
Ma Arian non riusciva a calmarsi. Non andava affatto tutto bene.
[…]
–Stupido, stupido, stupido!– fu l’accoglienza di Kairi dopo che Sora e Riku ebbero salutato Cip e Ciop. –Avevi promesso che non mi avresti mai più lasciata indietro!
Felice di rivederla, immensamente felice, Sora ignorò i pugnetti con cui lei lo tempestò e presod all’entusiasmo la sollevò da terra e la baciò.
–Mi sei mancata– le disse dopo un po’ lasciandola andare.
Kairi sembrò aver dimenticato la rabbia per essere stata lasciata insietro. Sorrise imbarazzata, poi si voltò verso Riku e sorrise anche a lui notando che finalmente aveva tolto la fasciatura che portava al polso.
[…]
Ai piedi della scala del Quartier Generale l’aspettavano Calintz, Serina e Lady Ladrinne. La donna stava salutando il figlio, il quale ancora poco abituato era visibilmente impacciato.
–Arian– la salutò Serina vedendola scenere.
Lei la salutò con un cenno e un mezzo sorriso.
–Sei sicura, piccola?– le chiese Calintz accarezzandole i lunghi capelli.
–Sì– rispose la ragazza con un sorriso più grande che pregò risultasse credibile.
Fino a pchi giorni prima le era sempre venuto naturale sorridere. Ora si chiedeva sei quei giorni fossero davvero esistiti.
Lady Ladrinne mise una mano sulla spalla del figlio.
–Starà bene, te lo prometto.
Calintz annuì.
–Vi ringrazio, madre. Arian… è la mia sorellina– disse sorridendo alla ragazza.
–E sarà mia figlia– fece eco la donna prendendola per mano.
Suo malgrado, Arian sorrise.
[…]
Il futuro che le si presentava davanti non era dei migliori. Probabilmente sarebbe stata una buona idea iniziare a studiare per diventare anche lei una sacerdotessa. Si asciugò le lacrime e cercò di darsi una sistemata, iziando dal cambiarsi (NdA. E ci sembra anche giusto… L’igiene nei giochi è totalmente dimenticata XD). Mentre si sfilava il vestitino, però, dalla tasca cadde qualcosa di cui si era completamente dimenticata.
La scatolina che le aveva dato Re Mickey.

[…] attivò la sfera di comunicazione pregando di aver ragione.
–Ehi, bimba, non dirmi che ti manco tanto!– le rispose Chris.
–Chris… Ehm… Sono ad Amabat– iniziò incerta. Si rendeva conto che la sua richiesta avrebbe potuto sembrare folle anche a uno come Chris, che di follie era esperto. –Non è che ti andrebbe di venirmi a trovare, domani? Puoi venire con un’aereonave…
–Tesoro, lo sai che non dico mai di no alle belle donne… ma ho una fifa blu di tuo fratello e di ciò che mi farebbe se lo sapesse– rispose Chris.
Arian rise, poi riprese impaziente.
–Non intendevo quello…
–Peccato.
–… Vorrei che venissi con un’aereonave. Una piccola.
–Pocco capire perché?
Arian si morse il labbro.
[…]
–Lascia stare, ho capito– disse perl lui a sorpresa. –Cal ha passato gli ultimi giorni chiedendo a chiunque - chiunque, ‘rian, anche ad Haren! - se sapesse perché eri così triste, e la teoria di Azel secondo cui ti dispiaceva lasciare noi non lo ha convinto molto. C’entra un ragazzo?
Suo malgrado Arian annuì.
–E vuoi andare da lui.
Arian annuì di nuovo, anche se non ce n'era bisogno.
–In questo caso suppongo che Calintz non mi ucciderà. Sarò da te domani mattina. Tu però avvertilo: se sparissi all’improvviso metterebbe a ferro e fuoco tutta Efferia, e la guerra con gli Yason sembrerà una partita a biglie al confronto.
[…]
–E tu sei convinta che cpn questo coso puoi ndare… dove?– le chiese Chris fissando la scatolina che Arian gli diede. Dentro un piccolo anello giallo.
–In un altro mondo.
–Oh, sì, certo, come ho fatto a non capirlo? E dove dovrei attaccarlo?– chiese ancora fissando l’anello e il quadro comandi, ma come in risposta alla sua domanda, l’oggettino rotolò dalle sue mani e si adagiò perfettamente in un punto accanto al monitor. –Tre lettere: w-o-w– commentl il ragazzo fissando la mappa dei mondi comparsa sullo schermo.
Arian si illuminò e stampò un bacio sulla guancia del suo neo-preferito meccanico.
[…]
–Hai deciso– disse Calintz, venuto apposta per salutarla. –Spero sia la scelta giusta.
–Lo è– rispose lei, e irradiava felicità.
–Sii felice– le disse il ragazzo prima di abbracciarla forte ancora.
Lady Ladrinne la strinse a sua volta e le realò un bracialetto.
–È giusto che entrambi i miei figli ce l’abbiano– le disse, poi Arian con un ultimo saluto salì sull’aereonave-gummiship e si alzò in volo, lasciando Efferia.
[…]
–Ti aspettavo, Arian. Ci hai messo parecchio.
Arian sorrise ad Hayner.

Lieto fine. Nel caso qualcuno sia rimasto deluso dal finale un po’ sospeso, questa doveva essere la conclusione (un po’ tagliata qua e là, perché non volevo che fosse il vero capitolo di conclusione, preferivo il finale sospeso). In una vecchia idea volevo addirittura lasciarli tristi e divisi, quindi ritenetevi fortunati che ho scritto un finale sospeso che lascia ben sperare XDXDXD
Tre piccole note:
1, il braccialetto che Lady Ladrinne regala ad Arian e la frase che dice sono naturalmente legati alla trama di Magna Carta (non smetterò mai di pubblicizzare questo bellissimo gioco ^^), in cui sono l’unico indizio che Calintz ha dei suoi genitori (c’è tutta una complessa trama dietro, ma vi basti sapere che grazie al bracialetto si ritrovano… un po’ classica come situazione, ma credetemi, molto ben trattata nel gioco… ok, taglio corto XD).
2, io trovo simpaticissimo Chris, e non ho voluto tagliare lo scambio di battute con Arian perché mi sembrava molto nel personaggio XD
3, le sfere di comunicazione sono una specie di videotelefono che si trova in alcune località del gioco. Una di esse è il tempio di Amabat, dove va Arian.
Ringrazio per i commenti Deby92 (non so se farò altre fic come questa, ma ho letto nel tuo profilo che ti piace FFX, se vuoi ho delle fic su quel fandom… Ad ogni modo, ho dei piccoli progetti… *ammicca con fare misterioso… chi ha orecchio intenda XD*) e Jessica, ovviamente ^^.
Col prossimo capitolo, questa grande avventura è davvero finita ç_ç