Note: Flash-fic di 500 parole esatte.
Ho scritto questa fic l’estate
scorsa – in un’afosa giornata di luglio, dopo aver fatto indigestione di tutte
le puntate della prima serie – fantasticando su come sarebbe potuto essere il
rapporto tra Merlino e Artù in un’ipotetica seconda serie, parecchio in là nel
tempo.
In questa mia idea, i due asini non stanno insieme, ma hanno un rapporto
d’amicizia molto stretto.
Ciò non toglie che possiate
vederci tutto lo slash che volete, io non mi offendo
mica! ^__=
Vorrei dedicarla alle persone
che amano Merlino e Artù, che siano una coppia o meno, perché condividono
qualcosa di speciale e un grande futuro assieme. La prima stagione mi ha
insegnato questo.
Deliri e Destini
by elyxyz
Merlino rabbrividì, stringendosi inutilmente contro la coperta di lana grezza.
Artù fissava con preoccupazione il suo tremore, mentre inumidiva con la borraccia una pezzuola e gliela passava sulla fronte madida di sudore.
“Domani Gaius ti rimetterà in sesto, vedrai.” Lo rassicurò, convincendo anche se stesso. “Non morirai per così poco.” Lo schernì.
Il mago si umettò le labbra riarse per la febbre. “Oh, lo-lo so bene, mi-mio signore.” Balbettò, sbattendo i denti per il freddo. “Il no-nostro De-destino è scritto. La-la stessa me-medaglia.”
“Di che medaglia stai parlando?” l’interrogò il principe, scettico, fermando la mano a mezz’aria.
Ma l’altro parve non ascoltarlo neppure. “U-unirete la-la Terra di A-albion. Di-diverrete un re sa-saggio, fo-forte e va-valoroso…” profetizzò, con sguardo spiritato.
“Merlino, smettila!” gli intimò, laconico. “Per quanto mi lusinghi sentirti tessere le mie lodi, risparmia il fiato. Pensa a riposare.” Gli mosse per l’ennesima volta la benda sulla fronte sudata, e il giovane servitore si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo e tacque qualche istante.
“M-me l’ha de-detto il drago.” Esordì d’un tratto, riaprendo gli occhi lucidi e posandoli su quelli dell’erede al trono.
“I draghi non parlano, Idiota.” Lo sgridò Artù. “Stai delirando.”
“A-a me ha pa-parlato.” Insistette lui, cercando di risollevarsi dal giaciglio di fortuna.
Il principe lo respinse indietro, con gentile fermezza. “Stai giù!” ordinò. “Il tuo Destino sarà anche scritto, ma così non l’aiuti di certo…”
“Se-senza di me, no-non potrete avere un fu-futuro. Se-senza di me, non esisterà ma-mai A-albion.”
Artù sorrise ironicamente. “E chi è che dovrebbe governare tra me e te?”
“A-a nessuno di no-noi è permesso scegliere il pro-proprio Destino, e a ne-nessuno è permesso sfu-sfuggirgli.”
“Com’è che la febbre ti rende così loquace e melodrammatico?” borbottò, tra sé. “Ti lasci condizionare troppo dalle leggende… Ti proibisco di ascoltare il prossimo cantastorie che verrà a Corte!” sbuffò, l’aria si condensava in opache nuvolette di vapore. “Stai farneticando!”
“I no-nostri Destini so-sono legati indissolubilmente.”
“Ti ho detto che-”
“Il mi-mio compito è ve-vegliare su di vo-voi… al vo-vostro fianco, nel be-bene e nel ma-male, ogni giorno, fino alla fi-fine del mio tempo.”
“Sembra la peggior dichiarazione d’amore che abbia mai avuto il dispiacere di ascoltare!” scherzò, per sdrammatizzare. “Mi stai forse offrendo la tua mano?”
E finalmente si distese un sorriso, su quelle labbra impudenti che tante volte lo avevano contrariato.
E stranamente Artù si sentì più leggero.
Poi però lo sguardo del servitore si fece incredibilmente serio.
“Ma de-devo confessarvi una co-cosa: i-io so-sono un ma-”
“Lo so, Merlino. L’ho sempre saputo.” L’interruppe. “Sei un maestro nel metterti nei guai! Me ne sono accorto, sì.” Tagliò corto il nobile, ingiungendogli di tacere. “Non voglio sentire altri vaneggiamenti.”
Gli si stese di fianco, stringendoselo contro per comunicargli calore e combattere il freddo della notte.
Il mago lo lasciò fare, docile docile.
“Merlino?” sussurrò, qualche istante dopo.
“Mh?” emise questi, esausto.
“Guardami… cosa vedi quando apri gli occhi?”
“Tante lucine che danzano davanti a me.”
“Ecco. Perfetto. Potresti spegnerle? Volteggiano anche sopra la mia testa.”
- Fine -
Disclaimer: I personaggi citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.
Note: Le frasi balbettate da Merlino sono prese dalla prima puntata della prima serie del telefilm, un grazie di cuore al Grande Drago Slasher per avergliele inculcate. *inchino*
Per chi se la fosse persa, la mia ultima fic
su Merlin è questa: “Oh, il principino della sua mamma! (Ovvero:
la fu Lady Ygraine e l’istinto materno tardivo)”
Un grazie di cuore a chi commenterà.
Un pensiero di riconoscenza a Tao, per la gentile consulenza e a Kimaira Malfoy, Egle e _Saruwatari, il perché loro lo sanno. ^__=
PS: Ho raggiunto stamattina le 200 preferenze come autrice
tra gli utenti di EFP, e molti vengono da questo fandom.
Grazie della fiducia. *inchin*
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elyxyz