I.Alya
Aveva i gli occhi verdi,grandi ed espressivi,pieni di una luce
propria e in qualche modo misteriosa.
I capelli castani ,corti
e lisci, le si posavano sulle spalle formando dei morbidi riccioli.
Si chiamava Alya,la nuova sacerdotessa della dea Athena.
Molto diversa dal sacerdote che fino a poco tempo fa copriva
quell’incarico, Alya aveva portato degli enormi cambiamenti sin dall’inizio:
Per prima cosa,non volle assolutamente indossare la tunica che
le venne consegnata, e se ne andava in giro con degli abiti che attiravano
indubbiamente l’attenzione:
top colorati senza
maniche,magliettine scollate e minigonne di tutti i modelli possibili.
Quando qualcuno la incontrava o convocava tutti per una
riunione,guai a chi si inginocchiava o si inchinava.
E poi voleva essere chiamata per nome.
Alya.
Attirava molti sguardi,soprattutto di due individui in
particolare.
Insospettabili.
Era nata la guerra fra Death Mask e Afrodite: tutti e due
volevano farsi notare dalla ragazza.
Il primo chiacchierando,mettendo in mostra i muscoli e vantando
la sua notevole forza.
Il secondo,bello e delicato,le offriva spesso rose e dolci
parole.
Dal canto suo, Alya provava simpatia per la battute spiritose di
Death, ma allo stesso tempo quell’individuo le incuteva una certa soggezione.
Ammirava le rose bianche che Afrodite la faceva trovare spesso
dietro la porta,ma a volte le sue attenzioni per lei erano morbose.
Era abituata ai pretendenti. Ne aveva avuti tanti,ma mai così
competitivi.
Da quando era arrivata al
Tempio i due si erano subito distinti.
Molto diversi l’uno dall’altro,ed entrambi con un unico
obbiettivo: conquistarla.
Si trovava spesso in imbarazzo quando i due litigavano per lei,e
molto spesso li piantava in asso,senza dar ragione a uno o all’altro.
Non voleva fare differenze,essere più o meno gentile con
qualcuno in particolare e voleva evitare discussioni.
Ma era impossibile evitarle con quei due,e molto spesso finiva a
botte finché lei non tornava ad ascoltare le loro
ragioni e molto spesso a curare la ferite che riportavano
entrambi dopo una lotta scalmanata su e giù per i gradini del Tempio.
Si sentiva in colpa vederli litigare così per lei,ma tutti e due
erano testardi e non si sarebbero fatta scappare l’occasione di essere notati.