Giochi Pericolosi.
1 – Because The Night
Belongs to Lovers.
Quando Anna Williams entrava in un locale alla moda,
nella sua sera libera, non passava mai inosservata.
Ondeggiando suoi tacchi altissimi, muovendosi
sinuosa nella minigonna, passava tra la gente gettando qua e là occhiate
languide.
Si dirigeva verso il bancone del bar e ordinava
sempre lo stesso cocktail. Lo sorseggiava, sicura che non avrebbe dovuto
attendere molto prima che qualcuno provasse ad avvicinarsi e a scambiare
quattro chiacchiere con lei, o a provarci spudoratamente.
Lei si degnava di rivolgere le proprie attenzioni
solo a certe categorie di uomini. Alti, belli, ben vestiti. Quando qualcuno di
loro si avvicinava al bancone vicino a lei, ordinando da bere e guardandola di sottecchi, gli rivolgeva un’occhiata
ammiccante e scambiavano qualche parola. Le pagava da bere, le strappava una
mezza risata, mentre riusciva a gettare un’occhiata dentro la sua generosa
scollatura.
Un’ora dopo uscivano insieme dal locale, salendo
sulla sua macchina.
L’auto sfrecciava in direzione di uno degli Hotel
più lussuosi della città e veniva posteggiata nel parcheggio privato. Entravano
tenendosi a braccetto, immersi in un chiacchiericcio fitto fitto,
nello scambio di battute e risolini tipici di chi flirta.
Chiedevano una camera e prendevano l’ascensore.
Mentre le porte si chiudevano le labbra dell’uomo raggiungevano l’orecchio di
Anna Williams, sussurrando qualcosa di invitante che la faceva sorride di
trepidazione.
Perfettamente prevedibile, trattandosi di Anna
Williams. Nulla di nuovo, nulla di strano, consono al suo stile e al suo modo
di fare.
Se non fosse che, arrivati al piano predestinato,
l’uomo la accompagnava davanti alla porta della camera e la apriva. Poi si
rivolgeva a lei, dicendole che l’avrebbe attesa per riportarla alla sua
abitazione.
Lei annuiva, senza entrare. “Certo. Grazie.”
Poi proseguiva nel corridoio, arrivando davanti ad
un’altra porta. Estraeva il suo inseparabile specchietto per controllare il trucco e i capelli. Schioccava le labbra
per spalmare meglio il rossetto.
E bussava. Tre volte.
Poi girava la maniglia ed entrava.
Lee Chaolan fissava le
luci della città, al di là dell’ampia vetrata. Le auto, venti piani più sotto,
sfrecciavano nella via principale, lasciando una scia luminosa dietro di loro.
Gettò ancora uno sguardo al proprio Rolex.
Mezzanotte e Trenta minuti.
Sarebbe potuta arrivare da un momento all’altro.
Controllò la temperatura del vino rosso – il suo preferito – e la disposizione
delle tartine al caviale nel vassoio, prima di aggiustarsi il colletto
dell’elegante giacca da sera, dando un’ultima occhiata all’atmosfera della
camera. Storse il naso ricordandosi che non c’era nemmeno una candela a rendere
la luce più soffusa e calda.
Era un peccato, lei le adorava, e alla luce delle
candele sembrava rivelare la sua vera forma: quella di una splendida strega,
affascinante signora dell’Ardore.
“… ma quanto sono poetico…”
borbottò ironico, tornando a fissare la notte che scivolava veloce al di là del
vetro.
Tre colpi alla porta.
La maniglia che scattava.
Tre passi sulla moquette. Il rumore dei suoi tacchi
– vertiginosi, come al solito, lo sapeva – giungeva ovattato alle sue orecchie.
Un piccolo sorriso si faceva largo dalle sue labbra.
Si voltò con studiata lentezza verso di lei.
“Buonasera, splendida signorina Williams.”
“Buonasera a lei, Mr Chaolan.”
La invitava ad accomodarsi, a mettersi a proprio
agio. Anna rispondeva al suo sorriso con le movenze aggraziate e calcolate di
chi conosce bene il gioco, lasciando che le facesse scivolare il pellicciotto
dalle spalle nude, intossicandolo con il suo profumo.
Accettò di buon grado il calice di vino rosso che
l’uomo le offriva, accompagnandolo con una delle tartine al caviale.
“Impeccabile come sempre” commentò sorridendo. “Attento al più piccolo
dettaglio.”
“Mi conosci, Anna. Lo sai che non mi risparmio mai
di fronte ad una bella donna.”
I convenevoli facevano parte del gioco.
Li facevano entrare nell’atmosfera della notte, ma
allo stesso tempo era una barriera, un velo, tra di loro, e le loro emozioni.
Era un gioco, in fondo.
Un gioco eccitante, inebriante, pericoloso. Un gioco
che per Anna Williams, collaboratrice di Kazuya Mishima, poteva costare la vita.
I frutti proibiti sono i più dolci da mordere.
Le mani di
Lee le scivolavano lungo la schiena, sulla stoffa liscia del vestito, mentre le
sue labbra non si staccavano dalle sue. Anna faceva appena in tempo a posare
sul tavolino il calice vuoto, che veniva sollevata, le sue gambe attorno ai
fianchi dell’uomo, e poggiata tra i cuscini del letto.
I vestiti scivolavano via di dosso ad entrambi l’uno
dopo l’altro. Lee si soffermava sempre sulla sua lingerie provocante,
studiandola sempre con un sorriso sornione.
I denti di Anna gli solleticavano il collo, come se
fosse stato il bacio di un’amante vampiro, che reclamava la sua vita e la sua
anima. Le sue lunghe dita affusolate si tuffavano tra i suoi capelli,
trattenendo il suo viso su di sé, guidandolo sul suo collo, lungo i suoi seni e
il suo ventre piatto e muscoloso.
L’uomo accoglieva i suoi gemiti languidi nella sua
bocca, lasciandola poi libera di urlare il suo nome, e le sue unghie gli
solcavano la schiena, il petto, le braccia muscolose, quando raggiungeva
l’apice della passione, infiammandolo.
Si lasciò cadere di fianco a lei, estaticamente
esausto. La donna stava riprendendo fiato, poteva indovinare il galoppo del suo
cuore dalla vena pulsante del suo collo caldo.
Il loro respiro tornava regolare mentre loro
restavano fianco a fianco, persi tra i cuscini e le lenzuola di seta. Era
inevitabile abbassare la guardia. Lee faceva scivolare un braccio sotto di lei
ed Anna si lasciava trasportare accanto a lui, appoggiando la testa sul suo
petto, ancora ansante.
Il gioco era finito, designandoli entrambi come
vincitori. Potevano anche concedersi il riposo, a quel punto.
Avevano preso l’abitudine di lasciarsi scivolare nel
sonno nello stesso letto, anche solo per un paio d’ore.
Non si potevano permettersi altro. Non dovevano permettersi altro.
Quello era il retrogusto amaro della fine del gioco.
Anna si alzò a sedere, voltando la schiena all’uomo.
Poteva sentire il suo respiro calmo e regolare, coperto dal velo d’ombra della
notte. Fuori dalle sue braccia faceva un freddo cane, e l’oscurità non era più
una coperta rassicurante. Si morse le labbra, sospirando, lottando contro
quella maledetta debolezza che le faceva desiderare di coricarsi di nuovo, per
sentire il suo respiro solleticarle la nuca e la sua pelle calda sulla sua.
Si alzò senza emettere rumore, facendo ben
attenzione a dove metteva i piedi. Cercò a tentoni i suoi vestiti, dirigendosi
poi verso il bagno, dove si rivestì, dandosi una ritoccata al trucco.
Nascondere la stanchezza e la malinconia dietro uno
strato di make-up era sempre stata una sua prerogativa. Il rossetto sulle
labbra le disegnava un sorriso furbo, quasi un ghigno, e il mascara le alzava
le ciglia quanto bastava per toglierle l’increspatura malinconica del suo
sguardo azzurro.
Strega
la chiamava lui, morbidamente, mentre percorreva con le sue labbra il suo
corpo. Sei una maledetta strega.
Sorrise tristemente: quanto avrebbe voluto dei
poteri magici. Uno schiocco di dita, e i suoi desideri realizzati.
Chiuse la pochette di perline nere con uno scatto nervoso.
Chi è causa del suo mal, pianga sé
stesso.
Fece per uscire dal bagno, le scarpe in mano, ma poi
decise di dare un ultimo tocco di classe, un’impronta del suo passaggio.
Prese in mano nuovamente il rossetto, facendolo
scivolare sulla superficie riflettente.
Alla
prossima settimana, Darling.
Nella stanza, avvolto nell’oscurità, Lee Chaolan continuava a dormire, l’espressione più serena che
si potesse immaginare dipinta sul suo volto.
Eccomi
qui!!!
Non
era la FF che volevo fare inizialmente su questi due ma…
mi è saltata in mente questa mattina, e non ho potuto fare a meno di scriverla.
So
che attirerò l’ira funesta di Krisalia, ma spero di
sopravvivere.
Almeno
sino alla fine della Fic….
La
canzone che da il titolo al capitolo (scritta da BRUCE SPRINGSTEEN x Patti
Smith) è una delle mie canzoni preferite in assoluto.
Fatemi
sapere i vostri pareri!!
EC