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Autore: KiRa_AnGeL    02/12/2009    4 recensioni
Questa è la storia d'Hinata.
La storia del suo coraggio.
Il coraggio che ti fa cambiare, che ti fa dire ciò che pensi, che spazza via i cattivi sentimenti.
Il coraggio portato dall'amore.
Il titolo è fatto apposta, sono due parole diverse...Ma sembra un errore, quindi meglio se lo dico qui!
Dedicata Therys, che mi ha teso la mano quando stavo cadendo.
E alla persona con cui avrei voluto avere il coraggio d'Hinata.
Infine, un salutone a tutte/i i/le NaruHina Fan, portatemi fortuna la mia prima storia con loro!
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HINATA-My proud Hinata ~¨

My Proud.~

Il Mio Coraggio.






Caddi di nuovo a terra, sollevando un polverone.
Tossii, strusciandomi gli occhi provati e concentrando nuovamente lo sguardo su Neji.
Non ce la farai, è troppo forte.
No, io ce la devo fare...
E perchè? Se lasciasti perdere sarebbe tutto più facile. Lui diventerebbe capo casata e tu vivresti normalmente, no?
Normalmente? Perchè è normale vivere sentendo l'indigniazione di tuo padre? Della tua stessa sorella? No.
Molto convincente, ma lo hai detto anche l'ultima volta che sei caduta, e, per essere precisi, questo è successo neanche dieci minuti fa.
La paura urlò ancora nella mia testa: aveva una voce fredda,glaciale,autoritaria.
Somigliava tanto a quella di mio padre.
Un sospiro rassegnato, è lui.


<< Basta così... >>

Si alzò, senza neanche degnarmi di uno sguardo, quasi temesse che quegli occhi -bianchi come i miei- si sporcassero nel guardare tanta incapacità.
Avrei voluto gridare,  urlare,che no, non bastava affatto così, che avrei combattuto fino alla fine perchè mi potesse semplicemente guardare.
Ma non lo feci.
Mi mancò il coraggio, come tante volte da lì a quella parte.
E lui, dopo avermi guardato come si fa con le spade spezzate, si voltò,sparendo nella casa.
Vidi una mano maschile, ma bella e affusolata, tendersi, avvicinandosi alla mia figura.
Accennando un leggero sorriso di ringraziamento appoggiai il palmo a quello del mio sfidante, mio cugino Neji.

<< Grazie,Neji-sama. >>
<< Andrà meglio,la prossima volta. >>

Non ero ancora riuscita a capire se mio cugino mi aveva accettato o se semplicemente nascondeva l'odio nei miei confronti.
Ma anche se mi odiasse, io gli vorrei bene comunque, anche solo perchè mi tende la mano dopo che cado.
Mi inchinai leggermente, poi mi voltai e entrai in quella casa così fredda dalla morte di mamma, raggiungendo camera mia.
Dopo essermi lavata e medicata come si deve uscii di casa, tirando un sospiro di sollievo.
Tutte le volte che varcavo quella porta mi sembrava di essere come un uccellino che era riuscito a scappare dalla gabbia.
Mai avrei voluto nascere in un luogo del genere, non avrei voluto possedere questi occhi, occhi da cadavere; il byakugan era la mia maledizione, la fonte di ogni mio problema.
Avevo sempre invidiato le pupille colorate delle altre ragazze: Ino aveva occhi azzurri come il cielo, TenTen di un bel nocciola e quelli di Sakura erano color acquamarina, come il mare.
Naruto si starà specchiando in quegli occhi...Perchè sono i suoi che vuole, non i miei.
Sospirai, un'altra cosa che non avrei mai fatto per timore, dichiararmi a lui.
Perchè se Sakura se ne innamora...Povera, con quello che le ha fatto Uchiha...Però...Però anch'io amo Naruto...
Un odore mi penetrò le narici: carne bollita,verdure,spezie.
Ramen;
Come ho fatto ad arrivare davanti a Ichiraku, quanto ho camminato?

<< Ah!Scusi,signorina! >> Una voce mi chiamò, arrossii, era Teuchi,il cuoco.
<< M-mi dica... >>
<< Conosci Naruto,vero? >>
<< S-si,l-lo conosco,certo... >>
<< Allora potresti farmi un favore? Vedi, di solito a quest'ora si presenta a mangiare,ma oggi non si è fatto vivo. Sono preoccupato, ho paura che stia male! Potresti portargli questa porzione di Ramen? >>
<< Ma-ma, io... >>
<< Sai dove abita,no? >>
<< S-si, penso di si... >>
<< Allora, ti prego, va! Fammi questo favore! >>

Sospirai.
Come potevo dire di no?


----°°


Il quartiere in cui Naruto-kun abitava era molto diverso dal mio: una spece di viuzza lunga e stretta, in cui tanti appartamenti, probabilmente monolocali, stavano attaccati l'uno a l'altro, in modo quasi..." Disordinato ".
Ogni casa era tappezzata da volantini colorati, che pubblicizzavano i più svariati prodotti e da quasi tutte le finestre pendevano, confondendosi con quelli della luce, tanti fili, straripanti di bucato.
Infine, sui verdi e spioventi tetti, tanti gatti randagi si stiracchiavano, diffondendo miagolii nell'aria.
Mi piaceva.
A differenza della elegante, ma fredda, zona in cui vivevo, qui si respirava profumo di semplicità, di allegria...Di vita.
Riconoscere l'appartamento in cui lui abitava fu semplcissimo: da quale altro filo avrebbe potuto pendere una felpa arancione, e quale altro palazzo poteva essere ricoperto,da cima a fondo,di volantini del ramen Ichiraku (probabilmente distribuiti in cambio di qualche ciotola gratis) ?
Salii le scale che portavano all'appartamento d Naruto con una lentezza disumana, i miei piedi non avevano mai pesato così tanto.
Ok, ci sei Hinata, sei davanti la sua porta.
Con il dito che tremava mi allungai sempre più in direzione del campanello, ancora, stavo per suonare e....
La porta si spalancò di colpo e qualcosa mi travolse in pieno.

<< Ho dormito troppo,sono in ritAAAAH! >>
<< AHHH! >>

Naruto mi prese in pieno, rovesciandomi la confezione d'asporto che gli avevo portato addosso.
Dopo essersi allontanato un poco mi prese per le spalle, urlando, agitato come sempre.

<< Hinata! Cosa fai qui?! >>
<< B-B-B-è.. >>
<< Hinataaaa...Mi rispondi? Non ti senti male, vero? >>
<< N-no, sto bene... >>
<< Allora, che ci fai da queste parti? >>
<< Io...Il signor Teuchi mi aveva dato del ramen da consegnarti, ma poi hai aperto venendomi addosso e... >> Non dissi più nulla,chinai semplicemente lo sguardo sulla felpa, dove c'erano un grande macchia d'olio e tanti spaghetti.
<< Ahhh!Te l'ho buttato tutto addosso! E tu che me l'avevi anche portato! >> Si mise le mani nei capelli, assumendo quell'espressione buffa che tanto mi piaceva.
<< Idea! >> Esclamò, prendendomi un mano, cosa che mi face diventare bordò, e tirandomi leggermente. << In frigo ho due confezioni di ramen instantaneo, ti offro il pranzo! Vieni, dai! >>
<< M-Ma i-Io... >>
<< Oh, non fare storie, entra! >>

E detto questo mi trascinò in casa sua, senza dare nemmeno il tempo al sangue per smettere di circolare e farmi svenire.
Dieci minuti davanti a lui e non mi sono ancora sentita mancare, lo posso considerare un record.


                                                                                        *


<< Ecco,tieni. >> Disse, sorridendomi e facendomi, naturalmente, arrossire, mentre mi porgeva una confezione di Ramen instantaneo.
<< Allora...Buon Appetito! >>

 E detto questo si fiondò sulla sua scatoletta, iniziando a risucchiare gli spaghetti ad una velocità spaventosa.
Rivolsi anch'io lo sguardo al Ramen, scoprendomi le mani, su cui ricadevano lunghe maniche arancioni.
Si, stavo indossando una felpa di Naruto-kun; me l'aveva data al posto della mia, che adesso sventolava la fuori, sul lungo filo, in mezzo a quel mare di nero e arancione, reduce da un lavaggio veloce.
Sono nell'appartamento di Naruto...Sto mangiando con lui...Mi ha pulito la felpa...E me ne ha data una delle sue!
E io ero solo uscita di casa...
Impugnai le bacchette e mi portai alla bocca la pietanza; spalancai gli occhi, così tanto che anche Naruto se ne accorse.

<< Cosa c'è,ti sei scottata? >> Mormorò, tra uno spaghetto e l'altro.
<< è...è b-buonissimo... >>
<< Ahah,certo che lo è,ti comporti come se non lo avessi mai mangiato! >>
<< B-bè...Io in'effetti non lo avevo mai mangiato... >>

Naruto si bloccò di colpo, restando a bocca spalancata e facendo cadere gli spaghetti che aveva appena addendato.

<< TU NON AVEVI MAI MANGIATO RAMEN!? >>
<< B-bè...E-E-Ecco I-I-Io.... >> Ora svengo, si, ora svengo...
<< Ma è un sacrilegio! Ma come si fa,dico io, come! Avanti mangia, ingozzati, recupera i sedici anni di astinenza! >>

Disse, avvicinandomi un boccone; aveva una strana faccia, era serio, quasi scandalizzato, ma aveva un che di comico e quella sua esagitazione di sempre.
Scoppiai a ridere, come una scema, lui mi fissò tra l'interrogativo e il contento.

<< Non ti avevo mai visto sorridere così,Hinata! >>
<< Nemmeno io... >> Dissi, con un pò di amarezza. << Tu mi metti allegria,Naruto-kun. >>
<< Buono a sapersi! >> Mi sorrise di rimando. << E adesso finisci quel ramen,o non ti restituirò mai la felpa! >>


                                                                                                                                       Il Coraggio che porta l'Amore batte la Tristezza.


                                                                                  *

Arrivammo ai campi d'allenamento che erano si e no le tre, una delle ore più calde del pomeriggio.
Lui ci sarebbe voluto andare subito dopo mangiato, ma l'avevo fermato, mio malgrado: se compieva uno sforzo simile dopo tutto quel ramen ingurgitato si sarebbe sentito male e neanche poco.
Fortunatamente mi aveva dato ragione e questo perchè il giorno prima gli era successa la stessa cosa.
Che testone...Che adorabile, bellissimo, testone.

<< Allora,Hinata,Hai qualche nuova tecnica da mostrarmi? >>
<< B-bè... >>

E in'effetti c'era quella, ma non potevo mostrargliela, ma non per vergogna, semplicemente...Non potevo.

<< U-Una tecnica medica un pò speciale... >>
<< Ah, perfetto! >> Poi sorrise, sornione. << Hinata, tu lo hai mai visto il Rasengan? >>

Il Rasengan...Era la sua tecnica, no? Quella con cui sbaragliava tutto e tutti...In effetti no, non l'avevo mai visto.
E sapevo che se gli avessi chiesto di mostrarmelo sarebbe stato felicissimo.

<< No...Sarebbe bello vederlo... >>
<< Ah! Allora sei fortunata, ammira la sua potenza! >>

Sempre sorridendo, fece una copia di se stesso che,insieme a lui, iniziò a colpire sempre più velocemente un qualcosa di azzurro tra le sue mani...Era chakra, una sfera di chakra! Il vento si alzò, più velocemente, facendomi alzare la frangia e vorticare le ciocche, mentre la sfera prendeva il colore dell'iride.

<< RASENGAN! >>

Veloce si scagliò su uno dei tronchi che servivano da bersaglio, frantumandolo in mille pezzetti.
Rimasi li, a guardare la scena a bocca spalancata, finchè non mi accorsi della conseguenza dell'attacco di Naruto, ovvero miliardi e miliardi di sheggie che puntavano proprio nella mia direzione.

<< Hinata,atten... >>
<< SESSANTAQUATTRO CHIUSURE! RIFLESSO DELLO SPECCHIO! >>

Attivai il Byakugan e iniziai quella mia danza difensiva, nata come potenziamento della mia tecnica delle Sessantaquattro Chiusure; l'unica, ma fondamentale, differenza tra quella e la vecchia " Versione " era che Il Riflesso Dello Specchio non distruggeva gli attacchi avversari, ma li respingeva, mandandoli al mittente con la stessa forza con la quale erano arrivati.
Sentivo ogni scheggia entrare in contatto con le mie mani e venire respinta, allontanandosi a tutta velocità.
Quando non avvertii più nessun pericolo disattivai il mio sguardo a 360 gradi e quasi lanciai un grido, al vedere Naruto.

<< Ahaha...C'è mancato poco... >> Disse il biondo, spiaccicato allla staccionata in una strana posizione, con tutte le scheggie a fargli da contorno, senza che neanche una lo colpisse.
<< Naruto-kun! >>

Il biondo saltellò, ancora scosso, rendendo così visibile la sagoma sulla staccionata, rise.

<< Ahah, accidenti il profilo di Naruto Uzumaki! Umh, mi sa che sono ingrassato! >>

Sorrisi, sapeva trovare il lato buono di ogni cosa.
Poi vidi il lembo della giacca arrossato, l'ho colpito, cavolo!

<< Naruto-kun, scusa! >>
<< Mh? Cosa? >>
<< Ti ho colpito... >>
<< Ah! Eheh, non me n'ero accorto! Vabè, mi farò curare domani da Sakura... >>
<< No! >>

Si voltò verso di me, cosa cavolo ho detto!?

<< Emh...Potrebbe fare infezione...Ti medico io, ne sono capace. >>
<< Ah, grazie, Hinata! >>

Lo feci sedere, mentre prendevo le bende dalla mia tasca con la mano sinistra e con la mano destra iniziavo ad applicare la tecnica curativa.
Il taglio, che sembrava un graffio, si rivelò più profondo del previsto, gli ho fatto male....

<< Scusa... >>
<< Ma figurati, mi sono ridotto molto peggio! Ti ricordi quando ero tutto fasciato da cima a piedi? Tu sei entrata e.... >>
<< ...E sono svenuta... >>
<< Ahah, già! Ti avevo fatto paura? "Naruto, la Mummia! " >>
<< B-bè, la verità è che...Mi è dispiaciuto v-vederti tutto bendato... >> Oddio, cosa ho detto!
<< D-Davvero?! Ahah, ma non ti preoccupare per me, ho la pellaccia dura, io! >>
<< Lo so, altrimenti non saresti Naruto Uzumaki... >>
<< ...Prossimo Hokage di Konoha. >>

Dicemmo quelle parole insieme, lui si voltò e mi sorrise, felice.

<< Tu credi in me, Hinata?! >>
<< S-Si che credo in te! >>
<< Allora io credo nel tuo sogno! Qual è ? >>

Il mio sogno è uguale al tuo...

<< B-bè...Che tutti siano felici e... >>
<< Nah, intendo dire qualcosa di più tuo! >>
<< Bè, ecco...Il mio sogno è diventare il capo del mio Clan e ricevere il rispetto che merito. E abolire quella cosa delle due casate! Voglio che Neji faccia la mia stessa vita! >>

è questo che voglio davvero?
Ora si...Ora voglio che mio cugino sia felice.
Voglio che mi voglia bene...E se per fare ciò dovrò combattere fino a sentirmi male lo farò.
E farò così anche con il mio clan.
Farò in modo di essere per mio padre la spada dalla lama più brillante.

<< è un bel sogno...Riuscirai a realizzarlo di sicuro, no? >>

No che non ce la farai, non hai abbastanza grinta per farlo.
Eccola di nuovo, a buttarmi giù.
Mio cugino è forte...Troppo per me.

<< Io...Io non lo so... >>
<< Come non lo sai?! Se non credi in te stessa come pensi di credere nel tuo sogno? >>
<< Io...Mio padre ha detto che se non sconfiggo Neji entro la fine della settimana sarà Hanabi a prendere in mano il controllo...Ed io è già la terza volta che perdo contro di lui, non sono abbastanza forte! >>
<< Si che lo sei! Ti ricordi all'esame di selezione dei Chunin? Ci fu un momento in cui tu credesti in te...E in quel momento tenesti testa a Neji! >>

Ha...Ha ragione! Quando pensai a lui...Il mio Juken divenne come più potente...
Ma perdesti uguale.

<< P-Però poi... >>
<< Oh, avanti, Hinata, sei cresciuta! Sei diventata più forte, più sicura! La prova di questo è che non mi sei ancora svenuta! >>
<< ...Grazie... >>
<< AH! No, ecco, non volevo mica offenderti! Prendendo un altro esempio, emh...La tecnica di prima! Micidiale! Per poco non mi fai secco! >>
<< ...Grazie... >>
<< C-CIOè,NO! Non sentirti in colpa! Oh cavolo, ma devo scegliere tutti gli esempi sbagliati!? Ahhg... >>

Sorrisi, quando ero con lui era inevitabile.

<< Tu...Ti ricordi delle selezioni degli esami? >>
<< Certo! Tu mi hai spinto a fare del mio meglio contro Neji, sai? >>
<< Davvero?! >>

Non...Non lo sapevo!
Quindi l'ho aiutato...

<< Naruto...Grazie di credere in me...Anche se ho anora tanta strada da fare... >>
<< Facciamo così! >> Disse, sorridendomi sornione. << Ogni giorno ti allenerai qui con me! Quand'è il prossimo scontro?
<< T-Tra una settimana...Ma dici sul serio, Naruto-kun?! >>

Sarai solo un peso...
Magari lui preferisce uscire con Sakura...Invece di stare dietro a te.
Ha ragione...Non ne vado il motivo,perchè dovrebbe farlo?

<< Certo che si!Io mantengo le promesse! >>
<< Naruto-kun...Perchè? >>
<< Come " Perchè " ?Perchè sei mia amica. >>

" Amica "...Mi chiedo se mai ho avuto amici,io.
Un amico è qualcosa che c'è sempre...Nel bene o nel male...Quella persona a cui ti puoi abbandonare che puoi seguire tenendo gli occhi chiusi,certa che ti porterà comunque verso la felicità...Quella persona che sarà sempre pronta a tenderti la mano tante volte quanto tu la tenderai a lui.
A confronto di questa descrizione,Kiba e Shino sono...Conoscenti.
Ma Naruto?
Naruto era tutto,il mio ideale,il motivo per cui continuo a rialzarmi,dopo la mia millesima caduta.
Ma invece di vederlo lontano, irraggiungilbile, adesso lui stesso mi tende la mano, dice di voler camminare accanto a me.
Vicino a me, come nessuno è mai stato.

<< Allora, ci stai? >>

E in quel momento svanì tutto;
La paura di fallire, quella di essere derisa, gli sguardi degli altri.
E Naruto, lui non era più davanti a me.
Lui era accanto a me.

                                                                                                                                     Il Coraggio che porta l'Amore batte la Solitudine.

<< Si. >>

------------


<< Attenta a... >>

La scheggia che arrivava da destra divenne polvere dopo lo scontro col mio Juken, spargendosi in un piccolo turbine creato dal flusso del mio chakra.
Già, incredibile, avevo scoperto da neanche due giorni che il mio secondo elemento era il vento, come quello del mio insegnante.

<< Come non detto! >>

Naruto sorrise, scacciando l'alone polveroso con un movimento della mano.
Erano quattro giorni che ci allenavamo e nemmeno io sapevo quanto ero migliorata.
La mia Rotazione Suprema era diventata più forte, più veloce, il suo raggio d'azione era aumentato, per non parlare dell'idea che avevamo avuto di combinarla all'alterazione della forma dell'elemento del vento.

<< Che dici, Hinata, facciamo una pausa? Anche perchè ho finito i tronchi da buttarti addosso! >>
<< Ahah, va bene! >>

Assieme al mio stile di lotta anche il mio rapporto con Naruto-kun era migliorato; certo, arrossivo ancora, ma non svenivo più.
Disattivai il Byakugan e mi asciugai il sudore, avvicinandomi a Naruto, che già stava uscendo dall'area dell'allenamento.
Lo fermai, toccandogli il braccio e sorridendogli.

<< A-Aspetta, oggi ho portato io il pranzo. >>
<< Eh? Davvero? >>
<< Si...Vieni,sediamoci su quella panchina. >>

Ci accomodammo sulla panchina sulla quale avevo lasciato lo zaino, da cui tirai fuori due ciotole ed un enorme thermos.

<< Vuoi bere il the nelle ciotole? >>

Sorrisi, solo lui poteva tirar fuori certe stupidaggini.
Ma quando vide scendere nella sua tazza tagliolini e brodo, mentre l'aria veniva invasa da quell'odore forte e paricolare, la sua espressione confusa mutò in un sorriso a trentadue denti.

<< Ramen! >>
<< Si...L'ho cucinato questa mattina, l'odore ha fatto svegliare pure mio cugino. >>

Sorrisi, ripensando a Neji che  annusava i suoi vestiti, contorcendo il naso e strofinandoli ancora di più con la saponetta al jin seng che gli avevo regalato per il suo compleanno, ricoprendosi le braccia di una schiuma violetta.
Non per tutti quello del Ramen era un profumo.
Osservai Naruto, impaziente del suo giudizio, mentre prendeva la ciotola straripante e impugnava le bacchette, immergendole nel brodo, per poi portare un pò di tagliolini alla bocca.

<< ...Ma è perfetto! >>
<< D-Dici sul serio!? >>
<< Si! Ti prego,portalo anche domani! >>
<< Domani? >>
<< Si, perchè? >>
<< B-bè, ecco...Domani è il giorno libero della tua squadra, pensavo che saresti andato in giro con Sakura e Sai... >>

Lo sguardo di Naruto si spense per un attimo.

<< Oh. Emh, vedo che non sai l'ultima. >>
<< L'ultima? >>
<< Si. Riguardo...Sakura e Sai. >>

Sbattei gli occhi un paio di volte.
Sakura...E Sai? Tra quei due c'è del tenero?
E da quando?
Certo, li avevo visti spesso in giro assieme, ma non pensavo...Cioè,a Sakura non piaceva Sasuke? E non provava dell'affetto per Naruto? Da quando in qua era saltato fuori Sai?

<< Pare che mentre io mi allenavo con il RasenShuriken quei due si siano conosciuti meglio...Sakura dice che vede in Sai una parte di Sasuke. >>

In poche parole...
No,mi rifiuto di pensare certe cattiverie.
E dillo, infondo lo pensano tutti. Sai è un tappabuchi migliore di Naruto.
No! Naruto non è un tappabuchi! Lui è...è tutto.

<< Naruto-kun,io... >>
<< No, tranquilla, va tutto ok! E poi, morto un Hokage se ne fa un altro! >>

Abbassai lo sguardo, ma lo voce di Naruto mi costrinse nuovamente a guardarlo.

<< Sai cosa pensavo, Hina? >>
<< C-Che? >>
<< La tua nuova rotazione suprema...Sembra una versione maxi del mio Rasengan! >> Disse, ridendo.
<< Eh? Oh, diamine, è vero! >>
<< Ora ci provo anch'io, a fare come te! >>

Deto questo si alzò e iniziò a piroettare senza alcun controllo, lanciando urletti scemi.

<< Woaaaah,JuKeEEEEEn! >>
<< NARUTO-KUN,ATTENTO A... >>

STOnK!

L'albero....
Corsi verso di lui, steso a terra in tutta la sua lunghezza, inginocchiandomi vicino.

<< Tutto bene!? >>
<< Hinata...Mi sa che la Rotazione Suprema riesce meglio a te...Ahiai... >>

Scoppiammo a ridere insieme, mentre Naruto si scuoteva di dosso le ciliege che aveva buttato giù.
Ma non sapevamo di essere osservati.



----


Erano le dieci del mattino e io mi stavo preparando per andare al campo allenamenti, quando qualcuno bussò alla mia porta.
Andai ad aprire e mi trovai davanti la persona che meno mi sarei aspettata.

<< Sakura-Chan... >>
<< Ciao,Hinata. Ti va di parlare? >>

La vidi guardare oltre le mie spalle, arrivando al tavolo, dove stava un thermos con due ciotole, e incrinare le labbra rosee a quella vista.

<< S-si,certo. Accomodati pur... >>
<< Vorrei parlare da qualche altra parte, se non ti spiace. Mi sento...Osservata. >>

Mi voltai, allo scricchiolare del pavimento di legno, intravedendo la schiena di Neji far capolino due stanze più in là.
Sorrisi, senza farmi vedere da lei, per poi rivolgerle nuovamente l'attenzione.

<< Prendo lo zaino e arrivo subito. >>


                                                                                        *


Camminammo per un altro pò, lei davanti e io dietro, senza scambiarci parola.
Solo una volta arrivati in un angolo più solitario di via Konohacha le si voltò verso di me, con uno sguardo che era tutto tranne che amichevole.

<< Dimmi, Hinata...Che rapporti hai con Naruto? >>
<< C-Come? >>

E adesso perchè mi fa queste domande? Non era innamorata di Sai?

<< Vi ho visti, uscite assieme ogni giorno...Hinata...Devi sapere che per me Naruto è molto importante...Ci conosciamo da tanti anni e gli voglio molto bene... >>

Il respiro mi si appesantì,mentre la testa girava e girava...
Già sapevo quello che voleva dirmi.
Stava solamente addolcendo la pillola.
Non voleva che frequentassi Naruto, che mi avvicinassi a lui.
Perchè era suo, perchè gli voleva bene...

<< Quindi vorrei che tu... >>
<< No. >>

...Ma gliene volevo anch'io.

<< Cosa? >>
<< Sakura, mi pare che tu sia fidanzata con Sai, adesso, no? >>

Aveva Sai, per quale motivo voleva tenersi anche Naruto?
Non potevo permettere questo egoismo non potevo permettere he facesse soffrire Naruto.

<< Io...Io amo Naruto da quando avevo otto anni. So che ti manca Sasuke, ma questo non ti autorizza a vedere in lui Naruto. Questo non è amore. Ma comunque tu puoi fare come vuoi. >>

Già,lei poteva fare come voleva, io non l'avrei fermata.
Ma ciò non significa che l'avrei dovuto fare io.

<< Però, se credi che io te lo lascerò facilmente, che rinuncerò al mio amore per questo tuo capriccio... >>


Chiamai il dire di Sakura con il nome che si meritava, invece di usare due volte la stessa parola.
Perchè non c'era neanche paragone tra quello che provavo io e quello che provava lei.
Amore e Capriccio si somigliano, ma tra l'uno e l'altro ce l'immensità dell'umano sentimento.
La guardai, gli occhi le tremavano, non si aspettava certo che le rispondessi.

    
                                                                                                                                    Il Coraggio che porta l'Amore batte il Capriccio.
Sorrisi.

<< ...Ti sbagli di grosso. >>

Camminai, passando davanti a Sakura e dirigendomi a passo deciso verso il campo allenamenti.
Ero in ritardo per l'ultimo giorno di allenamento con Naruto kun.
Domani ci sarebbe stata la prova finale.

-----------


Il sole entrò dalla finestra, colpendomi gli occhi.
è ora.
Mi alzai di scatto, prendendo i vestiti e dirigendomi in bagno.
Fasciai le braccia e legai i capelli, posizionando il coprifronte, che così messo schiacciò sotto di lui parte della frangia; infine mi vestii e posizionai sul mio braccio destro una fascia su cui vi era il kanji di " Forza ", segno che concorrevo per il ruolo di capo Clan.
Scesi giù nel grande cortile, ove era stata allestita l'area della sfida, ove stava tutta la mia famiglia e Neji, la al centro del campo.
Mi avvicinai a lui, inchinandomi, mentre lui compieva il medesimo gesto.

<< Sono pronta, padre. >>

Avevo il cuore in gola, ma della paura non c'era la minima traccia.
Era sparita tutta ieri, quando Naruto mi aveva augurato buona fortuna.
Mio padre mi guardò, come stupito di quel coraggio, per poi alzare il braccio che conteneva il fazzoletto rosso.

<< Buona fortuna, Neji. >>
<< Anche a te, Hinata. >>

Mollò la presa, facendo volteggiare nell'aria il pezzo di stoffa e dando il via alla sfida.
Neji mi si avvicinò, arrivandomi da destra.
Para, destra, destra, sinistra, basso, para, colpisci...
Danzammo in quel modo per altri quindici minuti circa: lui colpiva, io paravo, io colpivo, lui parava.
Vidi la sua spalla destra indifesa e mi ci fiondai, non pensando che lui stava facendo lo stesso con la MIA spalla sinistra.
In un attimo il terreno mi venne a mancare sotto i piedi e mi ritrovai sbalzata non so quanti metri più in là, strusciando con violenza a terra e graffiandomi le guance.
Incredibilmente, la stessa cosa valeva per Neji, con l'unica differenza che lui era riuscito ad atterrare sulle ginocchia.
Ci alzammo, scrutandoci di nuovo.
è troppo forte per te...
No.
Adesso siamo ad armi pari ed anche lui la pensa così, lo sento da come mi osserva.
Lo avevamo capito entrambi che andando avanti in quel modo non ci sarebbe stato un vincitore.
C'era un solo modo per farla finita.
E fu così che il chakra iniziò a liberarsi nell'aria, scontrandosi, creando correnti opposte , e prendendo forma in due sfere, mentre noi due piroettavamo in mezzo a quel turbine di energia...Energia e vento, nel mio caso.
Intravedei mio padre alzare un sopracciglio, notando quel turbine venire da me, fondendosi con il chakra e aumentando la massa della mia sfera, andando a sostituire il chakra che veniva sacrificato nella collisione.
Pensava che non sapessi delle alterazioni di forma e proprietà?
Pensava che fossi rimasta la solita?
Si sbagliava.
Ero cresciuta, ero cambiata.
Anche se solo ora lo dimostravo.
La voce della paura non si faceva più sentire, perchè sapevo di potercela fare.
Perchè gli occhi di mio padre non erano più un problema.
Perchè tutti adesso stavano ammirando la lama luccicante che ero diventata.

                                                                                                                                      Il Coraggio che porta l'Amore batte l'Insicurezza.


La sfera di mio cugino si frantumò,mentre lui si lasciava sfuggire un gemito di fatica e veniva investito dal futto dei miei allenamenti.

<< ...Basta. >>

La voce di mio padre mi fece realizzare l'accaduto.
è finita.
Ce l'ho fatta.
Mi fermai, infrangendo la Rotazione Suprema, e rivelando nuovamente la mia figura.
Osservai gli sguardi degli altri:
Neji sorrideva, sempre a terra,mentre si metteva in posizione seduta.
Hanabi aveva la bocca aperta.
Gli anziani erano tutti un bisbigliare, un lanciare sguardi stupefatti, mentre qualche coraggioso della casata cadetta accennava un timido applauso.
E mi padre...La sua espressione era indescrivibile.
Lo vidi alzarsi e dirigersi verso di me, seguito da uno dei domestici, che portava il documento della successione.

<< Hinata. D'ora in poi...D'ora in poi sarai tu a guidare il Clan Hyuga. >>

Sorrisi, soddisfatta, mentre impugnavo la penna e firmavo nel rotolo, sotto il nome di mio padre.
C'ero riuscita, ero rispettata.
E solo ora potevo usare quella, la tecnica che studiavo da oltre due anni.
Mi rivolsi verso gli anziani.

<< Adesso sono io il capo e, come capo, posso applicare sin da ora una nuova legge, giusto? >>

Lo sguardo deciso dei miei occhi sembrò quasi intimidire i più anziani del gruppo, che fecero segno di si con la testa.

<< Bene. Allora osservate. >>

Mi avvicinai a Neji, che mi guardò stupito, alzandosi e facendosi guidare fino al posto che prima occupava mio padre.
Gli misi le mani tra i capelli, sciogliendo il coprifronte e rivelando il segno maledetto.

<< Sentirai un poco male, ma dopo starai molto meglio, fidati. >>

Lo sguardo di Neji mi seguì, mentre attivavo le arti curative e componevo un complicato insieme di posizioni; infine toccai il segno amledetto, suscitando lo stupore di tutti.
Un sigillo pentagonale andò a crearsi sulla fronte di Neji, per poi sciogliersi, assieme alla maledizione della casata cadetta.
Mio cugino tossì una, due, tre volte, sputando una sostanza nera che andò a sporcare la terra.
Gli battei sulla schiena e poi lo feci mettere nuovamente dritto, sorridendogli.

<< Ogni maledizione ha alla base un veleno, che fa reagire ad un determinato stimolo. Se si trova il modo per eliminare dal flusso del chakra quella sostanza la maledizione sparisce. Ed è quello che io ho appena fatto. >>

Gli occhi di Neji s'illuminarono, gli presi una mano, sorridendogli.

<< Io, Hinata Hyuga, nuovo capo del Clan Hyuga decreto che da oggi tutti i segni maledetti verranno eliminati e che la distinzione tra le due casate venga abolita. Questo è quanto. >>

Neji si alzò di scatto, assieme alle urla di gioia di tutta l'ex casata cadetta, abbracciandomi.

<< Grazie. >>
<< Di nulla Neji, di nulla. >>
<< No, non puoi capire cosa significhi questo per me...Per noi. Sarai un ottimo capo clan,Hinata. >>
<< Oh, no, Neji, ti sbagli. >>

Sorrisi nuovamente e mi voltai verso mio padre, guardandolo dritto negli occhi.

<< Padre. Anni fa avete detto che il Clan Hyuga non aveva bisogno di me; ora voi stesso vedete quanto ciò era falso. Ma adesso le cose sono cambiate. >>

Tornai da mio cugino e mi chinai verso di lui, baciandogli la fronte.
Sospiri di supore si sollevarono sul gesto da me compiuto: quello era " Il Bacio dell'Affidamento ", una pratica con la quale il Capo Clan passava il potere nelle mani di chi riceveva il bacio.
 
<< Adesso sono io che non ho più bisogno di voi. Ho sofferto, non puoi capire quanto, ma soffrendo sono cresciuta e sono diventata forte, ormai non ho più nulla da imparare qua. Adesso che ho abbattuto tutti questi stupidi pregiudizi non ho più nulla da fare. Neji, affido a te gli Hyuga, so che sei chi più merita in questo posto. >>

Neji sorrise, abbracciandomi nuovamente.

<< E adesso scusate, ma ho da fare ancora qualcosa di molto importante. >>

Corsi via, ridendo, mentre mio padre mi chiamava a gran voce, ma adesso non mi sarei più fermata.
Il mio cuore era diventato di colpo leggero, la sensazione di libertà che prima provavo nell'uscire da quella casa ora era continua.
Mi sono liberata di tutto quello che mi opprimeva.
Ho avuto il coraggio di gridare la mia;
Ho avuto il coraggio di cambiare.
Solo ora lo capivo.
Io non sono più quell'Hinata.
Non sono più l'Hinata che si ferisce per gli altri.
Non sono più l'Hinata che ha paura.
Non sono più l'Hinata sola, triste, debole e insicura.
Il mio coraggio, che sempre era stato in me e mai avevo voluto usare, adesso mi spalancava le porte della felicità.
E quel coraggio aveva un nome.
Ed era giusto che sapesse di averlo.

<< Naruto-kun! >>

Naruto, seduto sulla nostra panchina, nel campo degli allenamenti, sorrise al vedermi; ci corremmo incontro e solo quando lo ebbi vicino presi fiato, riprendendomi da quella pazza corsa.

<< Hinata! La notizia ha fatto il volo di Konoha, ci sei riuscita! >>
<< Si, ma sono qui per un altra cosa! >>

Lui mi guardò interrogativo, mentre io sorridevo spensierata, perdendomi nel pezzo di cielo che i suoi occhi avevano rubato.


<< Naruto-Kun,è da tanto tempo che voglio dirti una cosa... >>



Il Coraggio che porta l'Amore batte la Tristezza.
Il Coraggio che porta l'Amore batte la Solitudine.
Il Coraggio che porta l'Amore batte il Capriccio.
Il Coraggio che porta l'Amore batte l'Insicurezza.

Il Coraggio che porta l'Amore porta anche la Felicità.

Ed in te che trovo tutto questo Coraggio.
In te che senza saperlo hai asciugato le mie lacrime;
In te che nel buio della mia vita sei il focolare, la luce abbagliante che ha ridato vigore alla mia;
In te che mi hai fatto combattere con le unghie e con i denti per me stessa e non per gli altri;
In te che mi hai fatto capire quanto valgo.
In te che ci sei, sempre.

In te, che amo più di ogni altra cosa.


Grazie di esistere, Naruto-kun.




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Salve a tutti!
Spero vi sia piaciuta questa fanfiction, è la mia prima NaruHina.
Dopo miliardi e miliardi di Crack Paring (Vedesi: SasuHina ) mi sono data a qualcosa di più Canon!^^
Il titolo...Bè, so che sono due parole diverse, ma dev'essere così, l'ho fatto apposta!!^^
Però, come mi anno fatto notare, sembra un errore ç_ç Mi sa che mi tocca modificarlo
Questa storia è dedicata a due persone:
La prima è Therys, la fonte del mio coraggio, la mia consolatrice, la mia Amica.
Grazie per avermi ascoltato, ricorda che anch'io ci sarò sempre per te.
La seconda...è il mio Naruto.
Mi spiace, vorrei aver avuto il coraggio d'Hinata, mi sarei voluta ribellare al Capriccio.
Adesso...Sarebbe stato diverso.
Ma il nostro Amore è nato sotto avverse stelle.
Per citare nuovamente il mio Shakespire ( Lo scrivo apposta così, è successa una cosa che non sto a spiegare e da li mi sno affezionata a 'sto storpiamento xD ),direi che nel mio caso " Queste Gioie Violente hanno Violenta Fine. "
Questa storia è scritta in modo molto personale, mi sono impersonata in Hinata.
Ho fatto bene?
Speriamo di si!
Grazie ancora Therys, per non avermi lasciato sola, questo è il mio piccolo ringraziamento.
Faccio i miei saluti anche a Valehina, la Orange Sun per eccellenza ( Te l'avevo promesso che la scrivevo una NaruHina ), Anonimo9987645 e JusticeGundam ( I NaruHina Boys,XD )
E adesso, Bye Bye!

°MATA AIMASHOU!°

°::KiRa_AnGeL
  
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