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Autore: Sophie Ondine    05/12/2009    3 recensioni
Breve One-Shot(forse un po' banale) ambientata nei giorni nostri! Come sarebbe il Natale a casa di Sango e Miroku, con rispettivi pargoli al seguito? Per scoprirlo basta laggere!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Miroku, Sango
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Merry Christmas, Darling!

25 Dicembre. Mattina presto.
Ogni bambino quel giorno si sveglia presto, poichè è impaziente di scartare i regali che Babbo Natale ha portato dal Polo Nord, guidando la sua slitta con le fidatissime renne, di notte.

Impossibile non essere contagiati dall'entusiasmo dei bambini, capaci di far rivivere ai grandi quella magia ormai dimenticata. C'è che si precipita subito in salotto, dove è stato addobbato l'albero, per constatare che Babbo Natale non si sia scordato di portare i regali.
Altri, invece, si rigirano nel letto, aspettando che anche i propri genitori si alzino e poter aprire i regali tutti insieme.

Lo stesso stava facendo Seiji nel proprio letto. Si girava e rigirava e , nel frattempo, cercava di sentire  se i suoi genitori, nella stanza proprio accanto alla sua, si fossero già svegliati o stessero ancora dormendo.
Il piccolo Seiji non stava più nella pelle. Durante l'anno aveva cercato di comportarsi bene, di fare sempre i compiti e di aiutare a sparecchiare la tavola, che ad otto anni vuol dire aiutare molto in casa.

Già dalla sera prima non stava più nella pelle. Lui e il suo migliore amico Hironobu, suo coetaneo e figlio di Inu-Yasha e Kagome, continuavano a guardare fuori dalla finestra convinti di poter scorgere in mezzo al cielo stellato la slitta di Babbo Natale.

Mentre Seiji continuava a rigirarsi, la porta della sua cameretta si aprì e subito una bambina di tuffò nel letto del fratellone.

-Fratellone, fratellone svegliati!!!- gridò la bambina , saltellando sul materasso.

Seiji all'inizio si spaventò, poi dopo aver realizzato e messo a fuoco l'immagine di sua sorella , avvolta in un pigiama rosa leggermente più grande di lei, che saltava e si dimenava, disse:-Hikaru, silenzio! Sveglierai mamma e papà!-

Da bravo fratello maggiore fece calmare la sorellina, di appena sei anni.
La bambina, leggermente delusa, si lasciò cadere sul letto mettendo il broncio.

-E dai! Andiamo a svegliarli!- continuò la piccola Hikaru che, in pochi secondi, sembrava aver dimenticato il rimprovero del fratello maggiore.

Il più grande all'inizio sembrava molto combattuto, ma alla fine la sua sorellina lo convinse. In fondo si trattava pur sempre di dover aprire i regali portati da Babbo Natale. La sua mamma e il suo papà avrebbero potuto dormire in altre occasioni.

Subito si tolse le coperte di dosso e , a piedi nudi, seguito da Hikaru, si avviarono verso la stanza dei loro genitori.
La porta era chiusa.

Seiji , con un po' troppa fretta, afferrò la maniglia e la tirò giù, facendo aprire la porta.

All'inizio l'unica cosa che videro i due fratelli fu il buio.
Infatti la serranda era stata completamente abbassata, non entrava nemmeno un filo di luce.

I bambini apsettarono un po' prima di entrare, per far abituare gli occhi all'oscurità.

La piccola Hikaru vide poi quattro sagome stese sul letto.

Quella che notò subito fu quella di Kirara, la piccola gatta color crema, comodamente distesa sul petto di suo padre.
Sua madre , invece, era stesa su un fianco e abbracciava teneramente un altro bambino, di quattro anni circa. La donna aveva la schiena rivolata verso il muro.
Il bambino dormiva a bocca aperta, lasciando scendere un po' di bava dalla bocca. Con una mano si era aggrappato al pigiama del padre.

Seiji si portò un dito davanti alla bocca, non voleva che quella piccola peste di sua sorella facesse casino. Ma la bambina lo ignorò completamente e ,subito, corse verso il letto.

Si buttò sulla pancia di suo padre, facendo anche innervosire Kirara,che se ne andò a cercare un altro posto dove riposare in pace.

-Svegliatevi! è Natale!- gridò la bambina.

Miroku sentì l'aria mancargli. Nonostante Hikaru fosse piccola e minuta aveva una forza davvero invidiabile.
Anche Sango si svegliò per colpa di sua figlia, ma il suo risveglio non fu brusco come quello di suo marito, che non sembrava ancora essersi ripreso.

Seiji, mentre sua sorella svegliava la famiglia, era andato verso la finestra per aprire la serranda e far entrare i raggi del sole nella camera.

-Buon Natale mamma- disse poi il ragazzino dando un bacio alla madre.

-Buon Natale anche te, Seiji- rispose Sango con dolcezza dando un bacio sulla fronte a suo figlio.

Più lo guardava e più gli ricordava suo fratello minore, Kohaku.
Non solo per le lentiggini sul viso, ma anche per il carattere così dolce e pacato. Solo una cosa il suo primogenito aveva ereditato dal padre, gli occhi. Blu.
Difatti il suo nome significava "amare il blu".

Il povero Miroku, intanto, era stato assalito, nel senso stretto del termine, da sua figlia.

-Hikaru, per favore, smettila di saltarmi addosso- la implorò l'uomo.

Per colpa della bambina anche il piccolo Akio, che dormiva beatamente tra le braccia di sua madre, si era svegliato, non riuscendo però ad aprire completamente gli occhi.

Sango sorrise.
La piccola Hikaru era un bel miscuglio di caratteri fisici e caratteriali suoi e di suo marito.
Se i capelli erano quelli di Miroku, gli occhi erano identici a quelli di Sango. Se ogni tanto faceva emergere il carattere imbroglione del padre, altre volte si dimostrava ostinata e volitiva come la madre.

-Hikaru- la richiamò Sango- non dici "Buon Natale" alla mamma?-

-Buon Natale , mammina!- disse poi la bambina, aggrappando le braccia al collo della donna.

Miroku , finalmente, sentì un certo sollievo.

-Dai, andiamo ad aprire i regali!- esclamò Seiji, impaziente.

Sia Miroku che Sango indossarono le vestaglie e ,prendendo in braccio Akio,che era un Miroku in miniatura, si avviarono verso il salotto.

Inutile dire che la prima a correre fu Hikaru.
Quando la famiglia al completo arrivò in salotto, gli occhi dei bambini si illuminarono completamente, compresi quelli di Akio che sembrava ancora immerso nel mondo dei sogni.

Sotto l'albero, decorato con palline e pupazzetti che davano tonalità esclusivamente rosse, c'erano pacchetti di ogni forma e dimensione. La carta da regali rendava il tutto più allegro.

I tre bambini si precipitarono sotto l'albero entusiasti. Akio fu l'ultimo ad arrivare anche perchè era dovuto scendere dalle braccia della mamma.
Seiji si mise sulle ginocchia mentre Hikaru si buttò letteralmente a terra. Il piccolo Akio trovò posto accanto al fratellone.

Miroku e Sango, invece, si sedettero sul divano accanto all'albero e ai loro figli, sorridendosi a vicenda e tenendosi le mani strette. Vedere i propri figli così contenti riempiva loro il cuore di gioia.

Da quel momento in poi ci fu una vera e propria caccia al tesoro per individuare i propri doni.

Seiji rimase contentissimo del nuovo videogioco, di sicuro quel pomeriggio avrebbe chiamato Hironobu per giocarci assieme.
Hikaru gridò di gioia quando vide che Babbo Natale le aveva portato la bambola che tanto desiderava e Akio subito tolse dalla scatola i suoi mostri giocattolo, iniziando già a giocarci.

I genitori avevano messo anche altri regali per i loro figli come ad esempio cappelli, vestiti e libri da leggere.

Miroku guardò Sango e si sorrisero complici. Quella notte ,per posizionare i regali sotto l'albero, era stata piuttosto faticosa, anche perchè avevano rischiato di farsi scoprire da Akio, che aveva paura a dormire da solo.

-Mamma! Papà! Guardate, Babbo Natale ha mangiato i nostri biscotti!- urlò Akio portando una tazza e un piattino vuoti.

Anche qua ci fu un altro scambio di sorrisi.
A Miroku piaceva molto mangiare i biscotti.

Mentre i bambini giocavano felici con i loro regali, Miroku si alzò e andò a prendere qualcosa in un'altra stanza, lasciando Sango in salotto.
Quando tornò aveva tra le mani un piccolo astuccio di velluto rosso.

-Questo è per te! Buon Natale, Sango!- disse poi Miroku porgendo il regalo alla moglie.

Sango rimase incredula. Guardò a lungo Miroku prima di prendere l'astuccio.
Lo aprì pian piano, come se potesse uscire chissà cosa.

Quando lo aprì vide davanti a lei una bellissima collana di perle. Perle vere!!!

Prese in mano quel dono e, incapace di pronunciare una parole, domandò al marito con gli occhi il perchè.
Poi subito i suoi occhi si fecero piccoli , un pensiero non proprio bello le passò per la testa.

-Non mi avrai tradito vero?- domandò aggressiva.

Miroku fece subito segno no con la testa. Cosa andava a pensare sua moglie???

-Comunque anche io ho una cosa per te!- annunciò lei andando a prendere, a sua volta, un altro pacchetto.

Questo era molto più piccolo, ma la carta da regalo era davvero deliziosa.

Sango porse a Miroku il regalo.
Lui fece tutto in fretta e dalla carta azzura uscì fuori un ciuccio da neonati.
Anche lui assunse un'espressione spaesata.

-Cosa vuol dire? Che a volte sono un bambino e che devo crescere?- domandò sarcastico.

-Lo sapevo che non avresti capito!- disse lei prendendo qualcosa dalla tasca della vestaglia-Voglio dire che diventeremo genitori per la quarta volta!-

E posò sulle gambe del marito un test di gravidanza che dava esito positivo.

Gli occhi blu di Miroku prima guardarono il test, poi il ciuccio e poi sua moglie.
Infine abbracciò Sango.

Intanto i bambini, che avevano sentito tutto, sorrisero.

Babbo Natale, quell'anno, si era ricordato davvero di tutti!


SALVE A TUTTI! PIAICUTA QUESTA FF?
L'HO SCRITTA DI GETTO. IN UN MOMENTO DI FOLLIA PURA!
BEH...SPERO CHE VI SIA PIACIUTA!

COMMENTATE, MI RACCOMANDO!

RAN UGAJIN92
  
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