EVEN IN DEATH
CAP. 1
I’m so tired of being here
Suppressed by all my childish fears
And if you have to leave
I wish that you will just leave
Because your presence still lingers here
And it won’t leave me alone
These wounds won’t seems to heal
This pain is just to real
There’s just too much that time cannot erase
When you cried I’d wipe all of your tears
When you’d scream I’d fight away all of
your fears
And I’ve held your hand through all of these
years
But you still have me
You used to captivate me
By your resonating light
But now I’m bound by the life
You left behind
Your face is haunts my once pleasant dreams
Your voice it chased away all the sanity in me
These wounds won’t seems to heal
This pain is just to real
There’s just too much that time cannot erase
When you cried I’d wipe all of your tears
When you’d scream I’d fight away all of
your fears
And I’ve held your hand through all of these
years
But you still have me
I’ve tried so hard, oh I’ve tried so
much…
Evanescence, my immortal
Mi chino
a raccogliere le pantofole di feltro in un mucchietto ordinato.
Un buffo
paio di macchie scozzesi.
La
schiena mi duole.
Sono
vecchio, Lyra.
Come te.
Da
qualche parte nei mondi anche tu appassisci.
Ma non
per me.
Perchè
io so che quando ti ritroverò, e so che sarà presto, tu sarai
come ti ho lasciata.
Non
avrò il piacere e la tristezza di vederti crescere e invecchiare.
Perchè
nel posto dove ci ritroveremo saremo così per sempre.
Per tutta
l’eternità se lo vorrai, Lyra.
Aspetteremo,
vivendo il tempo che ci era stato negato.
E quando
saremo stanchi, ce ne andremo.
Quando
vorrai.
Le arpie
non ci fermeranno.
Abbiamo
di che raccontare.
Le storie
vere.
Quelle
che tu non amavi dire.
Quelle
che saranno il nostro lasciapassare per il nulla.
Le nostre
storie.
La mia e
la tua, e poi la nostra e quella dei nostri figli.
Hai avuto
dei figli, Lyra?
Io non ne
ho avuto il coraggio.
Ci
eravamo giurati di non rimanere aggrappati al ricordo.
Avevamo
giurato di non paragonare gli altri a noi.
Ma io non
ho potuto, Lyra.
Non ne ho
avuto il coraggio.
Perchè
sapevo.
Sapevo
che ogni gesto io l’avrei passato al setaccio cercando una somiglianza con
te.
Ogni
parola, ogni gesto, ogni pronuncia, ogni risata, ogni bugia.ù
Ogni.
Singola.
Cosa.
Ho vissuto
con il tuo fantasma.
Aggrappato al tuo fantasma.
Mi
scaldava nelle notti fredde, mi rinfrescava in quelle calde.
Mi dava
coraggio, mi rendeva felice, mi dava dolore.
Ma era
con me.
Sempre.
Non se ne
è mai andato, e non se ne andrà mai per quello che mi resta da
vivere.
Un dolore
sordo sempre con me.
L’ho
sempre saputo.
Che me lo
sarei portato dietro per sempre.
Poteva
essere diversamente?
Io non
credo…
Non
poteva andare diversamente.
E
comincio a essere stanco, Lyra, così stanco…
Di stare
qui.
Te
l’avevo detto, ti ricordi?
Io non
voglio solo un ricordo, voglio i tuoi capelli veri e le tue labbra vere e te,
vera…non solo un ricordo sbiadito…
Non solo
un ricordo sbiadito.
Ma
è questo che ho avuto alla fine.
Ma non ce
la faccio più.
Resisto
ogni giorno ogni momento per te e per aspettarti ma gli anni mi pesano
sempre
più, sono vecchio anche se non lo sembro, o forse lo sembro, ma
ciò che conta
è
come mi sento io e io mi sento antico, come un soprammobile scheggiato che
guarda
passare il mondo senza farne parte, ed’è così che sono
finito, Lyra, ad
aspettare
te, guardando il mondo passare senza riuscire a fermarlo o cambiarlo o
anche
solo prendervi parte, mi sento un elastico sempre più corroso e
stiracchiato,
teso tra
la vita e la morte ed entrambe mi tirano e tendono, e io so che alla fine una
vincerà
sull’altra e io mi spezzerò, e allora non potrò più
aspettarti…
Ma non
potrei mai metterti fretta.
Non
potrei, non potrei impedirti di vivere ancora per me, me che ti amo, che ti
adoro
più
della mia stessa vita.
Mi stendo
sul letto, sento le mie membra scricchiolare sotto il peso della mia
volontà
quasi
esaurita.
Le
coperte si chiudono su di me come una coltre di nebbia e vecchiaia.
I miei
occhi si chiudono, e ti vedo, come sempre prima di dormire.
Bellissima
e sorridente.
Mi tendi
le mani.
E io, per
la prima volta dopo anni, le prendo.