[A Only_me.
La mia adorata sorella – non – di – sangue.
Perché se lo merita.
A lei dedico questa mia piccola vittoria, anche se non proprio piena.
Spero apprezzerai.
Ti voglio bene! <3]
~ Child
[L'ho
sempre saputo,
eppure non ho mai fatto nulla per aiutarlo
a
migliorare questa maledetta situazione.]
Devo
ricordarmelo.
Devo ricordarmelo sul serio, altrimenti finirò per
rimanerci secca.
Non ci so fare con i bambini, ma è inutile, lui
mi attira come una calamita.
Una dannatissima calamita.
Ha quel
visetto rotondo, morbido, con quegli occhietti neri e allegri.
E'
irresistibile diamine!
Ma è anche talmente insopportabile!
Lo
riconosco, non sono mai stata molto paziente. Il mio carattere non me
lo permette. Però la mia poca sopportazione è
davvero al
limite!
Questo dannatissimo bimbo non la smette di frignare dalle
due di stamattina! E sono le nove!
Non lo sopporto più! Penso che
mi butterò dalla finestra, anche se siamo al pian terreno.
O
forse, potrei buttare giù lui, di sicuro si fa
più male di me.
Però
non posso!
Devo ricordarmi che è solo un bambino.
Lo prendo in
braccio per l'ennesima volta, cercando di farlo smettere di piangere.
Ma niente.
Forse gli manca la mamma.
Il papà non penso.
Quell'uomo è talmente odioso...
Sono partiti tutti e due per una
missione importante, e mi hanno affibbiato il loro marmocchio di
appena otto mesi.
Io mi sono sempre chiesta perché dei ninja che
sanno di avere delle missioni di livello altissimo facciano dei
figli.
Capisco la necessità fisica, anche il prolungamento della
specie, anche il benedetto piacere di fare sempre quella cosa,
però
diamine! Evitate di fare figli se poi gli cacciate nelle mani
inesperte della vicina di casa!
Succede sempre così. Alla fine
chi si subisce i pianti di quel povero bambino trascurato dai
genitori, sono io. Ragazza con poca pazienza, tanti capelli,
depressione e chili addosso che deve cercare di non farsi inutili
paranoie e che deve pure accudire un bambino!
Questo è il
colmo!
Adesso mi ritrovo questo bambino frignone addosso che sta
giocando con i miei capelli. O almeno cerca di giocarci, dato che
sono troppo corti per poter pendere dalla mia fronte.
Abbasso lo
sguardo e mi accorgo che ha smesso di piangere. Finalmente! Grazie
signore!
Lo osservo meglio, adesso che non piange più.
Il suo
faccino è davvero rotondo come una palla e morbido come un
cuscino.
Mi siedo sul divano e gli pizzico piano la guancia paffuta tra
l'indice e il pollice. E' davvero un cuscino.
Improvvisamente mi
viene la tentazione di mordergli quella guancia bianca con una strana
incavatura vicino all'occhio, simile ad una lunga occhiaia.
E lo
faccio sul serio. Sembra di mordere una torta alla panna.
Mentre
faccio tutto ciò, lui si mette a ridere, muovendo quelle
manine
paffute che si ritrova e scalciando l'aria divertito.
E' davvero
adorabile. Come facevo a non sopportarlo più?
In fondo è
solamente un bimbo di pochi mesi.
Gli prendo il braccio e faccio
la pernacchia, e lui ride ancora più forte.
La risata dei bambini
è la cosa più bella su questa terra.
E' una cosa sa semplice,
pura, sentita per davvero.
Ripeto quella pernacchia diverse volte,
e ogni volta esce sempre lo stesso buffo rumore.
Dopo un po',
smette di ridere e si porta le mani vicino agli occhi,
sfregandoseli.
Probabilmente ha sonno.
Infatti, ritira le gambe
e le braccia piccole piccole come se fosse una tartaruga con il suo
guscio, e si accoccola vicino alla mia pancia.
Mi guarda per un
secondo e io sorrido come se avessi appena visto una scena di
innumerevole tenerezza.
Poi chiude gli occhi, il suo respiro si fa
più lento, gira la testolina e si addormenta.
E' davvero
bellissimo quando dorme. Tolto il fatto che non pianga.
Lo osservo
per parecchi minuti, forse per paura che si svegli, o forse
semplicemente perché mi piace guardarlo.
Lo accarezzò sulla nuca
fragile, passando le dita tra quei sottilissimi capelli neri,
già
lunghi per un bimbo della sua età.
Lo guardo con dolcezza, quasi
come se fossi stata io sua madre, e non Mikoto.
Credo di essermi
davvero molto affezionata a lui, e credo che da grande sarà
un'ottima persona.
Penso che vorrà bene come sua madre ne vuole a
lui. O come io ne voglio a lui.
Credo che diventerà davvero
intelligentissimo e che supererà persino suo padre.
Penso che se
mai avesse un fratellino o una sorellina, li tratterebbe con immenso
rispetto e gli vorrebbe un gran bene, tanto da morire per loro. E
penso che loro lo adorerebbero.
Credo ormai che mi consideri una
parte della sua famiglia, quasi come una sorella maggiore.
E io
per lui ci sarò sempre.
Però, ho un brutto presentimento.
Ma
lo scaccio via, pensando che sia inutile.
Continuo ad
accarezzargli quel visetto rotondo, e intanto gli parlo, come se mi
potesse sentire.
"Tu diventerai un eroe, Itachi."
[E
infatti lo diventasti,
ma dovesti pagare un prezzo troppo alto.
Se
solo avessi dato retta
a quel maledetto presentimento.]
Ed ecco il giudizio! ^.^
Seconda
Classificata "Child" di Itachi_Love
Itachi_Love =
Tot. 38
Grammatica e stile: 8.5/10
Originalità: 9.5/10
Caratterizzazione dei personaggi: 14.5/15
Giudizio personale:
4.5/5 Una parola. Bella, veramente bella. E’ breve ed ha una
trama
molto semplice, ma è piacevole da leggere e l’idea
di base mi è
piaciuta molto, anche se lascia con un po‘ di amaro in bocca
alla
fine. Itachi neonato l’ho semplicemente adorato. Il tuo modo
di
renderlo come povera piccola vittima ancora inconsapevole di un
destino già scritto mi è piaciuto tantissimo,
cosi come ho trovato
bella la triste ironia della sua descrizione precisa e puntuale di
quando sarà adulto.
Poverino. Kishi-sensei dovrebbe farlo
beatificare, come minimo XD
Le frasi molto semplici e i numerosi
punti che spezzano il filo delle azioni, creano un atmosfera lenta e
calma, quasi meditativa, a mio parere adattissima alla situazione.
Niente da dire. Brava!
Io sto sognando.
Veramente.
E' il posto più alto in cui sono arrivata in un contest!
Sono felice!
E, davvero, non ho parole.
Grazie a tutti!
<3