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Autore: Locke Storm    15/12/2009    3 recensioni
Parte della serie di canzoni "Aku no Musume" conosciuta anche come "Storia del male" dei VOCALOID Rin & Len Kagamine. Questa in particolare è cantata dal fratello alla sorella gemella, vi ho aggiunto una mia personale interpretazione inoltre raccogliendo qualche dato qua e la per il web. Spero sia di vostro gradimento...
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Tu sei la mia dama,

Len Kagamine - Servo del Male (Aku no Mesitsukai)

 

 

"Tu sei la mia dama,

io sono il tuo servo,

il destino ha diviso due poveri gemelli.

Se è per proteggerti,

diventerò malvagio per te."

 

Mia dolce sorellina... Vorrei esserti sempre vicino. Nel bene e nel male...

 

"Le aspettative su di noi erano scontate  fin da quando nascemmo, le campane  della chiesa ci benedissero. Per le  ragioni egoistiche degli adulti purtroppo, il nostro  destino fu squarciato in due."

 

Siamo sempre stati gemelli, nati lo stesso giorno, assieme... Sin da piccoli però, fummo separati, costretti a diventare ciò che, forse, non volevamo. Il nostro destino fu squarciato in due ma... Una volta grandi, avremmo potuto stare di nuovo assieme?

 

"Se mai tutto il mondo, dovesse esserti  nemico, io ti proteggerò, tu devi solo  restare da qualche parte sorridendo e  ridendo."

 

Non devi temere, io sono qui ora, con te. Per servirti tutta la vita mia cara sorella, esisto per questo. Non sarai mai sola ricordalo.

 

"Tu sei la mia dama,

io sono il tuo servo,

il destino ha diviso due poveri gemelli.

Se è per proteggerti,

diventerò malvagio per te."

 

Tu ora sei la mia principessa, ed io il tuo fedele servitore. E va bene così, sono felice con te, posso donarti gioia e riceverne in cambio a mia volta. La nostra vita assieme è meravigliosa... Vorrei esserti sempre vicino. Così come ora. Ti amo con tutto il mio cuore, Rin.

 

"Quando visitai un paese vicino, mi  capitò di vedere una verde ragazza  camminare in città.

con la sua voce gentile e il suo viso  sorridente, mi innamorai a prima vista.

 

Uscivo sempre di buon mattino facendo spesa al paese vicino, la contea verde. Famosa per la sua bellissima principessa. Impegnato com'ero a scegliere frutta non notai nemmeno la sua presenza così graziosa passarmi accanto. La ragazza smeraldo, la osservai bene da lontano e quand'ella si girò ed i nostri sguardi s'incontrarono ella mi sorrise. Stupito, dalla sua enorme gentilezza strinsi forte la carta che avevo in mano voltando leggermente il volto, imbarazzato. Era vero ciò che provavo? L'amore? Diverso per certi versi dall'amore fraterno che provavo per Rin, ma comunque molto simile. Avevo voglia di rivederla... Presto o tardi.

 

Ma se di quella ragazza,

 

Diverso tempo dopo, Rin mi fece convocare nelle sue camere, dove si confessò. Pareva si fosse innamorata di un uomo della contea blu, il principe Kaito. Ricordavo forse d'averlo visto diverse volte in compagnia della ragazza smeraldo, la principessa Miku. Sapevo bene ch'era anch'egli innamorato di lei, ma nonostante tutto non lo odiavo, era una brava persona che non avrebbe mai fatto del male a nessuno. Lui però... Non era a conoscenza della nostra relazione. La principessa verde ed io c'incontravamo ogni sera tardi dopo il nostro primo incontro e facevamo lunghe passeggiate, ritornando ogni volta al suo palazzo, dove ci auguravamo la buona notte con un bacio. Rin a quell'ora dormiva, ma tornato anch'io a casa posavo un lieve bacio anche sulla sua fronte. Esisto solo per te...?

 

la principessa desidera la morte...

 

Rovina la contea verde e, uccidi Miku. Erano questi gli ordini dettatimi dalla mia principessa. La mia adorata sorella, Rin. ... Quando sentirete le mie urla... Sarà un sì.

 

Obbedirò.

 

Sorrisi.

 

... Ma

 

Mi avviai come ogni notte verso il palazzo, senza espressione. Lei mi aspettava già, come sempre. «Possiamo prendere una direzione differente oggi?» Ella annuì felicemente e si lasciò guidare nel profondo del bosco. A quel punto, estrassi un pugnale. Miku si girò verso di me, sorridendomi con le lacrime agli occhi. Si avvicinò, sussurrando «Grazie di tutto... Len...».

 

ora perché... Le mie lacrime non si fermano...?"

 

«NOOOOO!!!» Che cosa ho fatto? Imbevuto di sangue, ho ubbidito all'ordine della mia principessa, o agito per gli interessi egoistici di mia sorella...? Ti ho amata Miku, ti amerò sempre. Spero un giorno, non tanto lontano... Ti raggiungerò. «... Rin... Ti amo, sorellina...». Sei tutto ciò per cui ho vissuto sin dalla mia nascita, non ti tradirò ora. Non voglio sentire il tuo pianto mai più, mia dolce sorella.

 

Tu sei la mia dama,

io sono il tuo servo,

il destino ha diviso due amabili gemelli.

Se è per proteggerti,

diventerò malvagio per te.

 

I soldati da me avvertiti, attaccarono il palazzo mettendo a ferro e fuoco la contea verde. Subimmo molte perdite, ma ci ritirammo vittoriosi.

Nei giorni seguenti, nelle mie camere, lessi sul giornale la straziante notizia. «La morte della principessa Miku». Strinsi forte la carta che avevo in mano, sfumando l'inchiostro di quelle parole con le lacrime.

 

"La merenda di oggi è brioche."

 

«E' l'ora della merenda!» La frutta e le altre cose che compravo facendo spesa nell'ormai distrutta contea verde erano per Rin, le usavo per prepararle i dolci, lei li adorava.

 

Tu risi, un riso che era sempre così  innocente...

 

La mia amata sorella.

 

Dopo tanto, l'ira dei  cittadini, voleva probabilmente  sovvertirci. se mai giustamente ci  meritiamo questo... nonostante tutto io  mi opporrò ancora a loro.

 

Sarebbe stato stupido non aspettarsi una rivolta dopo l'accaduto. Difatti il popolo, rapidamente nei giorni seguenti, organizzò un esercito. Mi affacciai alla finestra, erano già all'ingresso della corte. La contadina rossa Meiko, che venne a implorare la pietà di Rin, ora vestita d'un'armatura scarlatta furente più che mai per il triste destino dei suoi cari, guidava il grosso dell'armata all'interno del palazzo.

 

"Tieni, ti darò i miei vestiti, indossali e  scappa immediatamente.

 

«Che succede?» Chiese spaventata Rin.

 

Andrà tutto  bene, siamo gemelli. Nessuno se ne  accorgerà."

 

«Nulla...» Risposi io, sorridendole gentilmente. Le diedi i miei abiti vestendola in fretta, ed io indossai i suoi. La strinsi a me. Non ero mai riuscito ad immaginare la mia vita senza di lei, ma ora lei... Avrebbe dovuto sforzarsi di vedere la sua senza di me.

 

Io sono una dama, tu sei un fuggitivo.

Il destino ha diviso due tristi gemelli.

Se vieni dichiarata malvagia, allora  anch'io ho lo stesso sangue malvagio  che scorre attraverso queste vene.

 

«Che uomo irrispettoso!» Conoscevo bene il carattere di mia sorella, ed imitare i suoi gesti dopo una vita passata assieme non era difficile. Preferivo fosse così... La lasciai dietro una porta socchiusa mentre mi portavano via. Nessuno se ne accorse com'era logico, del resto eravamo identici, in tutto e per tutto... E... Se Rin davvero era cattiva, allora io ero il suo malvagio servitore.

 

Molto tempo dopo, in un certo posto,

persone malvagie vissero in un regno,

e lì a governare tutti sul trono, vi era la  mia dolce sorellina.

 

Venni condotto al patibolo e stretto per la gola nella morsa della ghigliottina. Facendosi largo fra la folla immobile e soddisfatta un cappuccio familiare fissò i miei occhi, e così io i suoi.

 

«Ah, è l'ora della merenda!»

 

Esclamai ad alta voce.

 

-ZAC-

 

Tu sei la mia dama,

io sono il tuo servo,

il destino ha diviso due poveri gemelli.

Se è per proteggerti,

diventerò malvagio per te.

 

Non sei mai stata nel torto, mia dolce sorellina. Ti ho amata fino all'ultimo respiro. Almeno tu, hai vissuto la tua vita come volevi, ed io non potrei esserne più felice.

 

Però...

 

Potessi un giorno rinascere... Sarebbe bello giocare ancora con te...

  
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