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Autore: johnlockhell    28/12/2009    3 recensioni
Partecipante al contest [Sherlock Holmes] Remarkable
Sedeva lì, davanti al focolare. Sprofondato nella poltrona, sembrava oziare, immobile, impigrito dal calore del fuoco scoppiettante dietro la grata. Lo sguardo perso ad ammirare il nulla. Invece lui non si fermava mai. Pensava, rimuginava, analizzava, calcolava. Deduceva. Se è vero che a tutto c’è soluzione e c’è una risposta per tutto, lui di certo la trovava.
Genere: Generale, Introspettivo, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Smoke


***

Sedeva lì, davanti al focolare. Sprofondato nella poltrona, sembrava oziare, immobile, impigrito dal calore del fuoco scoppiettante dietro la grata. Lo sguardo perso ad ammirare il nulla. Invece lui non si fermava mai. Pensava, rimuginava, analizzava, calcolava. Deduceva. Se è vero che a tutto c’è soluzione e c’è una risposta per tutto, lui di certo la trovava. Il piede prende a tremare, la pantofola vacilla come scossa da un fremito d’eccitazione, lo sguardo si illumina. Doveva aver avuto uno dei suoi colpi di genio. O forse uno spasmo dato dalla droga. Poi torna vitreo, scende quel velo che nascondeva il turbinio incessante dei suoi pensieri. Aveva perlomeno bisogno di nicotina per far lavorare i neuroni, così la mano parte alla ricerca delle sigarette, o almeno della pipa, ma incontra solo il mezzo sigaro avanzato dal pomeriggio prima, quando sotto l’impulso di una qualche trovata delle sue era partito alla ricerca di indizi. Quel caso lo stava rendendo ancor più silenzioso e pensoso: lo adoravo anche per i suoi giochetti, per i guai in cui solo lui riusciva sempre a cacciarsi, ma preferivo i momenti di tranquillità, stare, come ora, ad ammirarlo mentre, fermo, se ne stava a riflettere, la mano a reggere il mento, desiderando di poter conoscere i suoi pensieri, sperando che li volesse condividere con me. Sua spalla e supporto, in sintonia con i suoi ragionamenti: mi bastava anche una sola parola, incauta, a far scattare qualcosa in quella sua testa da un milione di sterline. Il sigaro è stretto tra e labbra e inumidito dal tocco della lingua, ma la mano continua la sua ricerca, nell’assenza di un mezzo per accenderlo.

Mi avvicino lentamente. Impossibile celargli qualcosa, era consapevole del mio ingresso fin da prima che varcassi la soglia, e nota il mio movimento, ma rimane inerte, come un felino addormentato che non avverte la mano del padrone come una minaccia. Delicatamente gli sfilo il sigaro spento della bocca. Non oppone resistenza, non scosta neppure lo sguardo. Appoggio il sigaro sulla mia bocca, e prendo i fiammiferi nella tasca nel cappotto.

“Qualcosa di interessante che mi sfugge?” chiedo a denti stretti in risposta ai suoi occhi persi nel vuoto, come a contemplare qualcosa che sfugge alla vista dei comuni mortali. “Si è incantato?” lo incalzo. Non sei l’unico curioso in questa stanza, caro Sherlock.

“Dicono che il cervello si riposi, in questo stato, Watson”.

Un sorriso increspa le mie labbra, solleticando i baffi contro il sigaro. Avvicino la fiamma del fiammifero, coprendolo con l’altra mano per non farlo spengere. Tiro un paio di boccate di fumo assicurandomi che sia acceso, lo sfilo dalla bocca e glielo rimetto tra le sue rosee labbra, secche per il freddo invernale, rimaste socchiuse.

“Non si ferma mai il suo cervello, Holmes”.

 

***

Grazie al film (che non vedo l’ora di vedere!) si è riacceso il mio interesse per Sherlock Holmes (anche se già dal trailer si vede che molte scelte fatte da regista/sceneggiatore sono discutibili…), e così ecco che mi cimento in questa nuova fic, scritta per il contest "[Sherlock Holmes] Remarkable", indetto da Bebbe5 e Bellis (che saluto! ^___^). Semplice e senza alcuna pretesa, spero che così riesca a  rappresentare, a mio modo, la genuina amicizia tra Watson e Holmes. Non nascondo di adorare la coppia Holmes/Watson, ma non potendo slasharli mi sono mantenuta nei limiti dell’amicizia, intima, anche se spero si siano colti un paio di riferimenti (stavo pensando a cose meno caste di un sigaro xD).

Le battute che i due si scambiano mi sono state ispirate da un episodio di Veronica Mars, quando i due amiconi Veronica e Wallace fanno un discorso simile: adoro i detective, in particolare quelli che più o meno direttamente si rifanno e presentano riferimenti al maestro in questo ambito, Holmes.

Che dire, lasciatemi qualche commentino e fatemi sapere cosa ne pensate!

  
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